wikidata_id
stringlengths 8
12
| text
stringlengths 2.32k
5.57k
| version_id
stringlengths 19
23
| title
stringlengths 12
71
| llama3_length
int64 801
1.5k
|
---|---|---|---|---|
b'Q3614673' | b'\n\nAmpiezza di Veneziano\n\nL\'ampiezza di Veneziano \xc3\xa8 una grandezza fisica interpretabile come una particolare ampiezza di diffusione di una particolare sezione d\'urto.Introdotta dal fisico Gabriele Veneziano nel 1968 sfruttando empiricamente la funzione beta di Eulero, divenne ben presto uno dei presupposti fondamentali che port\xc3\xb2 all\'elaborazione della teoria delle stringhe.\n\nLe basi\n\nIl contesto da cui deriv\xc3\xb2 il risultato del fisico italiano non fu quello della fisica teorica fondamentale, ma quello della fenomenologia delle interazioni forti. Solamente in seguito alle proposte di generalizzazione dell\'originaria ampiezza di Veneziano da parte di John Schwarz, Leonard Susskind e Y\xc5\x8dichir\xc5\x8d Nambu, si giunse a formulare l\'ipotesi di un fenomeno del tutto nuovo, l\'urto di stringhe, e da esso all\'elaborazione della nascente teoria delle stringhe.\n\nPropriet\xc3\xa0 di analiticit\xc3\xa0: rappresentazione in serie di poli\n\nI risultati di Veneziano derivano indirettamente da lavori precedentemente sviluppati da Tullio Regge e poi abbandonati, inquadrabili in un programma complesso di cui i poli di Regge costituiscono il principale risultato. L\'idea era quella di trattare l\'ampiezza di diffusione come somma di produzione e decadimento di risonanze (nell\'ipotesi di considerare le sezioni d\'urto dominate da risonanze) a cui aggiungere un contributo dovuto allo scambio delle stesse particelle sotto forma di "poli di Regge". In altre parole si cercava di descrivere l\'ampiezza di diffusione non i termini di somma di risonanze ma in termini di una serie di poli di Regge. L\'idea originariamente sviluppata da Tullio Regge, dimostratasi in seguito non in accordo con i risultati sperimentali, era quella di sostituire la singolarit\xc3\xa0 (nel caso in cui la particella scambiata aveva momento angolare orbitale maggiore uguale a 1) con poli mobili la cui posizione variava con l\'energia e il cui valore in modulo era dato dal prodotto tra la quantit\xc3\xa0 di moto della particella incidente per la distanza di passaggio dalla particella bersaglio.\n\nAmpiezza di matrice S\n\n\xc3\x88 necessario ricordare che l\'ampiezza di Veneziano \xc3\xa8 una ampiezza di matrice S, con ben precise propriet\xc3\xa0 (dualit\xc3\xa0, ecc.). Una matrice S serve a connettere ampiezze di probabilit\xc3\xa0 con le relative sezioni d\'urto, cio\xc3\xa8 serve a collegare lo stato finale e iniziale di un sistema quantistico. Ogni elemento della matrice \xc3\xa8 un\'"ampiezza di diffusione" o anche "ampiezza di matrice S". Dalla singola ampiezza \xc3\xa8 possibile per via differenziale ricavarsi una "sezione d\'urto differenziale": la sezione d\'urto totale \xc3\xa8 data dalla somma dei singoli differenziali e corrisponde a un\'area - intuitivamente quella della particella target - ed essa fornisce una valutazione dell\'intensit\xc3\xa0 del processo stesso.\n\nIl modello duale (Modello di Veneziano)\n\nBench\xc3\xa9 i risultati di Tullio Regge fossero limitati alla meccanica quantistica, ebbero il merito di introdurre un\'importante correlazione tra la fisica delle basse energie (particelle e risonanze) e quella delle alte energie (andamento asintotico delle ampiezze). In questo modo si \xc3\xa8 incominciato a parlare di dualit\xc3\xa0 tra alte e basse energie, e da ci\xc3\xb2 \xc3\xa8 derivato anche il modello di Veneziano e quindi, indirettamente, i modelli duali e le stringhe. Come noto, l\'intuizione di Gabriele Veneziano fu quella di associare alla descrizione matematica di un processo d\'urto tra due particelle la funzione beta di Eulero, una funzione di due variabili complesse s, t che stanno a indicare gli angoli di impatto e le energie coinvolte nel processo. In questo caso si parla di "dualit\xc3\xa0 planare", in quanto la funzione associata all\'ampiezza di diffusione si comporta in maniera simmetrica seppure al variare dei valori di s e t si trovino infiniti poli.' | b'3908418939079694386' | b'\n\nAmpiezza di Veneziano\n | 1,164 |
b'Q910796' | b"\n\nCoppa della CSI\n\nStoria\n\nLa prima edizione della Coppa dei Campioni della CSI si \xc3\xa8 disputata nel 1993 e fu boicottata della rappresentante dell'Ucraina, cosa che si ripet\xc3\xa9 anche nell'edizione del 1994.Le edizioni dal 1995 al 2006 videro la presenza di una nazionale giovanile della Russia (Under 23 nel 1995, Under 18 nel 2002 e 2003, Under 19 nel 2004, 2006 e 2007, Under 21 nelle restanti edizioni), oltre che dell'Azerbaigian Under 23 nel 2003. Nel 2007 la Serbia ne prese il posto, diventando cos\xc3\xac la rappresentante della diciassettesima nazione a partecipare al torneo, la prima a non aver fatto parte dell'Impero sovietico. A differenza delle altre partecipanti, la rappresentante serba non era la squadra campione, ma veniva scelta della propria Federazione. Infatti sia nel 2007 che nel 2008 vi partecip\xc3\xb2 l'OFK Belgrado che, appunto, non vinse il proprio campionato.Nei primi anni il torneo fu molto popolare e i vincitori furono sempre lo Spartak Mosca e la Dinamo Kiev, le squadre pi\xc3\xb9 titolate anche ai tempi del campionato sovietico di calcio. Successivamente, le squadre russe ed ucraine cominciarono a mandare le squadre riserve in quanto tutte le partite venivano giocate sull'erba sintetica dello stadio Olimpico di Mosca. Ci\xc3\xb2 caus\xc3\xb2 un abbassamento del livello tecnico e la conseguente perdita di interesse verso il torneo da parte dei due maggiori partecipanti.Nel 2006 inizi\xc3\xb2 un nuovo torneo, la Channel One Cup che, catturando l'attenzione delle squadre russe ed ucraine, abbass\xc3\xb2 ulteriormente l'interesse verso la Coppa dei Campioni della CSI.Nello stesso anno esplose una grana politica: i campioni d'Armenia dell'FC Pyunik si rifiutarono di giocare con la rappresentante azera, il PFC Neftchi (a causa delle tensioni che da anni investono i due paesi caucasici). L'FC Pyunik batt\xc3\xa9 gli ucraini dello \xc5\xa0achtar 3-1 nei quarti di finale, quando gi\xc3\xa0 sapevano che in caso di vittoria avrebbero incontrato il Neftchi. Dopo la partita annunciarono che non avrebbero giocato la loro prossima gara e gi\xc3\xa0 in serata lasciarono Mosca in aereo. La Federcalcio russa diede allo Shakhtar Donetsk la vittoria a tavolino per 3-0, ma gli ucraini rinunciarono anch'essi a giocare la semifinale, che ritenevano di non meritare per non essersi qualificati sul campo. Di conseguenza il Neftchi fu promosso di diritto alla finale, dove batt\xc3\xa9 la squadra lituana del FBK Kaunas per 4-2.Nel 2007 si cominci\xc3\xb2 a parlare di cambiare il formato del torneo, unendolo alla Channel One Cup, in modo da poter riavere l'interesse delle squadre di Russia ed Ucraina. Dal 2012 al 2016 alla competizione hanno partecipato Nazionali giovanili al posto delle squadre di club." | b'16349989345011081051' | b"\n\nCoppa della CSI\n | 865 |
b'Q1328380' | b"\n\nBattaglia d'Inab\n\nGli eventi\n\nNur ad-Din, atabeg di Aleppo, dopo la morte di suo padre Zangi, avvenuta nel 1146, decise di attaccare il principato di Antiochia, con l'intento di difendere Damasco che nel 1148, era stata assediata invano dai Crociati della seconda crociata (invocata dal Papa Eugenio III, nel 1147, dopo la caduta della contea di Edessa, nel 1144).Nel giugno del 1149, Nur ad-Din invase il principato d'Antiochia e pose l'assedio alla fortezza d'Inab, con l'aiuto di Unur di Damasco ed un contingente di Turcomanni; disponeva in totale di circa 6.000 soldati, per la maggior parte cavalieri.\n\nLa battaglia\n\nIl principe di Antiochia Raimondo si alle\xc3\xb2 con Ali ibn-Wafa, della setta degli Assassini, che controllava un territorio confinante col principato, ed era nemico di Nur ad-Din.Raimondo ed il suo alleato partirono per una spedizione di soccorso ancor prima di aver raccolto tutte le forze.All'approssimarsi dell'esercito misto, Nur ad-Din tolse l'assedio di Inab e si ritir\xc3\xb2.Invece di restare vicino alla fortificazione, Raimondo e ibn-Wafa si accamparono con le loro forze in aperta campagna.Quando gli esploratori riferirono a Nur ad-Din che i nemici avevano piazzato il campo in un luogo esposto e che non ricevevano rinforzi, l'atabeg fece circondare l'accampamento durante la notte.Il 29 giugno Nur ad-Din distrusse l'esercito di Antiochia, sia Raimondo che ibn-Wafa furono uccisi.\n\nAttacco ad Antiochia\n\nIl sultano mise allora l'assedio ad Antiochia, senza successo, perch\xc3\xa9 la citt\xc3\xa0 fu ben difesa dalla moglie di Raimondo, Costanza e dal patriarca Aimery di Limoges fino a quando il re di Gerusalemme, Baldovino III, marci\xc3\xb2 su Antiochia riuscendo a liberarla dall'assedio.\n\nConseguenze\n\nLa maggior parte del territorio di Antiochia, compresa un'importante via per il Mar Mediterraneo, cadde sotto il controllo di Nur ad-Din, che cavalc\xc3\xb2 fino alla costa e si bagn\xc3\xb2 nel mare per simboleggiare la sua conquista.Secondo un autore la sconfitta crociata ad Inab fu tanto disastrosa quanto quella dell'Ager Sanguinis di una generazione prima.Nel periodo successivo i castelli di Harim ed Afamiya caddero dinanzi al vittorioso atabeg; Harim non fu ripreso fino al 1157 e poi perso definitivamente nel 1164.Dopo la vittoria d'Inab, Nur ad-Din, che costru\xc3\xac numerose moschee e scuole religiose ad Aleppo, divenne un eroe del mondo islamico e questa vittoria fu considerata l'inizio della distruzione di tutti gli stati latini d'Oriente.La jih\xc4\x81d fu influenzata dalla presenza degli Stati crociati che furono usati come scusa per il mantenimento di uno stato di guerra permanente.Nur ad-Din continu\xc3\xb2 catturando quanto restava della Contea di Edessa, e port\xc3\xb2 Damasco sotto il suo governo nel 1153, indebolendo ulteriormente gli Stati Crociati." | b'15223340116354872769' | b"\n\nBattaglia d'Inab\n | 901 |
b'Q946460' | b"\n\nMilan Associazione Calcio 1970-1971\n\nStagione\n\nAlla guida della squadra per la stagione 1970-1971 viene confermato Nereo Rocco. Durante il calciomercato arrivano Giorgio Biasiolo, Romeo Benetti, Silvano Villa e Giulio Zignoli mentre lasciano la societ\xc3\xa0, tra gli altri, Giovanni Lodetti, Malatrasi e Angelo Benedicto Sormani. Come capitano viene confermato Gianni Rivera.La stagione inizia con le 3 partite del primo turno di Coppa Italia, dove il Milan, nel girone 4 con Brescia, Mantova e Varese ottiene altrettante vittorie, qualificandosi cos\xc3\xac ai quarti di finale.In campionato il Milan, dopo 2 pareggi nelle prime 2 giornate, ottiene 5 vittorie consecutive, e si porta al secondo posto in classifica alle spalle del Napoli anche grazie alla vittoria a Torino contro la Juventus per 2-0 e nel derby con l'Inter per 3-0. Nella 10\xc2\xaa giornata i rossoneri battono i partenopei al San Paolo (0-1, poi 0-2 su delibera del giudice sportivo per lancio di petardi) e li superano in classifica. Alla fine del girone d'andata il Milan \xc3\xa8 imbattuto campione d'inverno con 24 punti, 2 in pi\xc3\xb9 del Napoli e 3 in pi\xc3\xb9 dell'Inter. Alla 20\xc2\xaa giornata proprio i nerazzurri battono i rossoneri per la prima volta nel corso del campionato e si portano a un solo punto dai cugini. Due turni pi\xc3\xb9 tardi l'Inter aggancia il Milan in vetta alla graduatoria e nella giornata seguente lo supera complice la sconfitta dei rossoneri in casa contro il Varese. L'Inter mantiene la testa della classifica fino all'ultima Gionata e il Milan chiude al 2\xc2\xba posto a quattro punti dai cugini,, che vale la qualificazione per la prima edizione della Coppa UEFA.La stagione si conclude, tra maggio e giugno 1971, con le partite del girone finale di Coppa Italia, cui il Milan accede dopo aver eliminato il Livorno nei quarti di finale (vittorie per 2-0 in casa alla fine di settembre e per 4-0 in trasferta all'inizio di novembre). I rossoneri, nel girone con Fiorentina, Napoli e Torino totalizzano 3 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte e chiudono al primo posto in classifica con 7 punti, a pari merito con i granata. Per l'assegnazione del trofeo si rende necessario uno spareggio tra Milan e Torino, che si affrontano il 27 giugno 1971 al Ferraris di Genova; i torinesi, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e supplementari, vincono ai rigori per 5-3 e si aggiudicano cos\xc3\xac la loro 4\xc2\xaa Coppa Italia. Gianni Rivera, che nello spareggio si fa parare due rigori su cinque dal portiere torinista Luciano Castellini (il regolamento dell'epoca permetteva infatti di far calciare pi\xc3\xb9 di un rigore consecutivo ad un unico giocatore), \xc3\xa8 capocannoniere della manifestazione con 7 reti per la seconda volta.Poco prima della fine della stagione Franco Carraro lascia la carica di presidente della societ\xc3\xa0, che viene assunta da Federico Sordillo, in precedenza vice dello stesso Carraro. Carraro inizia cos\xc3\xac la sua carriera nelle massime organizzazioni calcistiche." | b'16264818466856189909' | b"\n\nMilan Associazione Calcio 1970-1971\n | 928 |
b'Q44485001' | b'\n\nPaolo Savelli, I principe di Albano\n\nBiografia\n\nNato a Roma nel 1586, Paolo era figlio di Bernardino Savelli, I duca di Castelgandolfo e di sua moglie, Lucrezia dell\'Anguillara. Per parte di suo padre era imparentato coi papi Onorio III ed Onorio IV.Alla morte di suo padre nel 1590, il piccolo Paolo aveva appena quattro anni e pertanto il titolo di duca di Castelgandolfo da poco acquisito dalla sua famiglia sull\'antico feudo pass\xc3\xb2 a suo zio, Giovanni, il quale lo mantenne sino a 1604 quando venne costretto a venderlo.Paolo intanto decise di intraprendere la carriera delle armi in cui tanti suoi antenati erano stati particolarmente versati, aiutato in questo dalla figura del fratello Federico, gi\xc3\xa0 feldmaresciallo imperiale. Si distinse particolarmente sia al servizio dell\'imperatore sia a quello dei pontefici romani, emergendo in particolare nei fatti d\'arme nella provincia della Romagna.Nel 1607, per il valore dimostrato, papa Paolo V invest\xc3\xac del titolo di principato la citt\xc3\xa0 di Albano che era feudo dei Savelli e pertanto Paolo venne dichiarato primo principe. Dal 1608 inizi\xc3\xb2 la costruzione di Palazzo Savelli ad Ariccia, il nucleo di quello che divenne in seguito Palazzo Chigi nella medesima cittadina.Stimato da papa Clemente VIII, prese parte alle guerre in Germania ed in Ungheria, guadagnandosi oltremodo la stima dell\'imperatore Ferdinando II del Sacro Romano Impero al punto che quest\'ultimo, nel 1620 lo nomin\xc3\xb2 proprio legato presso il pontefice. Nel 1625 ricever\xc3\xa0 il prestigioso Ordine del Toson d\'oro.Mor\xc3\xac a Roma nel 1632 ed il funerale venne celebrato in Campidoglio. In suo onore il poeta Pompeo Tomassini scrisse un Trionfo funebre.\n\nLo "Statuto di Albano"\n\nNel 1607, quando venne proclamato principe di Albano, Paolo Savelli firm\xc3\xb2 un importante documento per la storia della citt\xc3\xa0, noto come "Statuto di Albano", un codice oggi conservato presso l\'Archivio di Stato di Roma, redatto ed autenticato dal notaio Tiburzio Baccari di Velletri, uditore del legato generale dell\'Umbria e uditore generale del duca di Parma e Piacenza, il quale riporta un primo esempio di contratto tra signore feudale e sudditi in et\xc3\xa0 moderna. Il testo, redatto in latino, contiene al proprio interno numerosi riferimenti al diritto romano (lex Cornelia), al diritto ecclesiastico (costituzioni dei pontefici, statuti della citt\xc3\xa0 di Roma, costituzioni della Marca Anconitana, ecc.), al diritto feudale (focatico), agli ordinamenti comunali ed al diritto consuetudinario. Secondo questo documento, Paolo ed i suoi diritti avevano il privilegium (o permissio) di legiferare (ius statuendi) loro concesso direttamente dalla popolazione locale, oltre a riservarsi il diritto di concedere incarichi a pubblici ufficiali della citt\xc3\xa0, i quali non potevano rifiutarsi di occupare tali posti pena il pagamento di una corrispondente somma di denaro. La carica pi\xc3\xb9 importante era sicuramente quella di luogotenente, il quale veniva scelto dal principe ed aveva la funzione di giudice nelle cause civili e criminali del feudo in nome dei principi Savelli. Questi era affiancato da 4 "massari", uomini di fiducia del principe derivati dal consiglio della citt\xc3\xa0 di Albano e residenti in essa da almeno 20 anni; questi avevano anche il compito di riscuotere le tasse della citt\xc3\xa0 per conto dei principi.Un particolare capitolo dello "statuto" \xc3\xa8 fortemente dettagliato sui reati legati ai danni provocati all\'agricoltura il che rivela che la citt\xc3\xa0 di Albano, ancora all\'inizio del Seicento, si presentava fortemente legata a tale attivit\xc3\xa0, come pure erano legate all\'agricoltura le fortune dei Savelli. Per ogni pianta di vite tagliata senza il permesso del proprietario, le multe salivano a 100 scudi la pianta, mentre i del bosco (come ghiande o castagne) appartenevano di diritto al feudatario ed era pertanto vietato raccoglierli. Il fieno poteva essere riposto all\'interno della citt\xc3\xa0 e delle abitazioni solo da novembre ad aprile, e la quarta parte di ogni raccolto o produzione spettava al signore per diritto statutario. Gli animali non potevano entrare in citt\xc3\xa0 e si doveva evitare di sporcare le vie con i residui della lavorazione del lino e della canapa che pure era fiorente in loco. Ogni sabato ciascun abitante doveva pulire la strada fuori dalla propria abitazione e le immondizie venivano gettate solo in luoghi stabiliti che avevano funzioni di discarica pubblica.Era possibile utilizzare le armi per difesa solo al di fuori delle mura della citt\xc3\xa0, ma era comunque vietato categoricamente l\'uso di armi proibite come ad esempio l\'archibugio lungo. Tra le tasse spettanti al signore si ricorda ancora quella medievale del focatico, ovvero una tassa dovuta al feudatario da parte di ogni gruppo famigliare, conteggiato appunto "per focolare" (da cui il nome).' | b'3560381970751393925' | b'\n\nPaolo Savelli, I principe di Albano\n | 1,492 |
b'Q3624652' | b"\n\nArve Walde\n\nBiografia\n\n\xc3\x88 il fratello di Knut Walde, anch'egli calciatore professionista.\n\nBrann\n\nProdotto del settore giovanile del Brann, Walde ha contribuito alla vittoria finale del Norgesmesterskapet G19 2002. Ha debuttato in prima squadra il 21 maggio 2003, in un match valido per l'edizione stagionale del Norgesmesterskapet: ha sostituito Petter Furuseth nella sfida vinta per 1-3 in casa del Fyllingen. Il 29 maggio ha esordito nell'Eliteserien, subentrando ancora a Furuseth nella sconfitta per 0-2 contro il Bod\xc3\xb8/Glimt.Il 5 maggio 2004 ha segnato la prima rete ufficiale della sua carriera, nella vittoria in casa dell'\xc3\x85kra per 0-9 (partita valida per il primo turno del Norgesmesterskapet). Il 31 maggio ha realizzato il primo gol nella massima divisione locale, fissando il punteggio sul definitivo 2-1 in favore del Brann contro il Lyn Oslo. Ha giocato anche la finale del Norgesmesterskapet 2004, sostituendo Raymond Kvisvik nei minuti finali del 4-1 inflitto al Lyn Oslo.Si \xc3\xa8 svincolato al termine del campionato 2005.\n\nL\xc3\xb8v-Ham\n\nL'8 febbraio 2006, Walde \xc3\xa8 passato al L\xc3\xb8v-Ham, in 1. divisjon. Ha esordito con questa maglia il 17 aprile, schierato titolare nel 3-2 inflitto al Bod\xc3\xb8/Glimt. A fine anno, il trasferimento divent\xc3\xb2 a titolo definitivo. Per la prima rete in campionato ha dovuto attendere fino al 13 maggio 2007, quando ha segnato nel 2-2 contro lo Sparta Sarpsborg. \xc3\x88 rimasto in squadra fino al 2011, quando il L\xc3\xb8v-Ham \xc3\xa8 retrocesso in 2. divisjon.\n\nFyllingsdalen\n\nA seguito della fusione tra L\xc3\xb8v-Ham e Fyllingen, \xc3\xa8 andato a giocare con il nuovo club formatosi: il Fyllingsdalen. Ha esordito con questa maglia il 14 aprile 2012: \xc3\xa8 stato schierato titolare nella vittoria casalinga per 4-2 contro il Buvik, partita in cui ha trovato anche la rete. \xc3\x88 rimasto in squadra per un biennio, nel quale ha totalizzato 45 presenze e 12 reti, tra campionato e coppa.\n\nSotra\n\nNel 2014 \xc3\xa8 passato al Sotra, in 3. divisjon. Ha debuttato con questa casacca il 22 marzo, impiegato da titolare nella vittoria interna per 6-1 sull'Austevoll, sfida valida per il primo turno di qualificazione al Norgesmesterskapet. Il 21 aprile ha disputato la prima gara di campionato, in occasione del successo per 2-3 sul campo del Lyngb\xc3\xb8. Il 5 giugno 2014 ha trovato la prima rete, nel successo per 1-3 in casa dello Sm\xc3\xb8r\xc3\xa5s.\n\nNazionale\n\nWalde ha giocato 6 partite per la Norvegia Under-21, con una rete all'attivo. Ha esordito il 15 gennaio 2005, sostituendo Daniel Fredheim Holm nei minuti finali della sfida vinta per 1-0 contro l'Ucraina. Ha segnato l'unica rete nella sconfitta per 2-1 contro Malta." | b'12902284029273728906' | b"\n\nArve Walde\n | 951 |
b'Q1169362' | b"\n\nNGC 7790\n\nOsservazione\n\nSi pu\xc3\xb2 individuare con facilit\xc3\xa0, a circa 2,5\xc2\xb0 in direzione nordovest rispetto alla stella Caph (\xce\xb2\xc2\xa0Cassiopeiae); giace in un campo stellare molto ricco e costituisce l'estremit\xc3\xa0 sudorientale di una concatenazione di tre ammassi aperti comprendente NGC 7788 e Harvard 21. Attraverso un binocolo pu\xc3\xb2 essere visto con qualche difficolt\xc3\xa0 e appare come una macchia chiara di dimensioni ridotte e non risolvibile; attraverso un telescopio da 120mm \xc3\xa8 possibile notare alcune stelle di undicesima e dodicesima magnitudine su un fondo ancora debolmente nebuloso. Strumenti maggiori ne consentono una completa risoluzione.La declinazione fortemente settentrionale di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord, da cui si presenta circumpolare fino alle latitudini medio-basse; dall'emisfero australe d'altra parte resta piuttosto basso e non \xc3\xa8 osservabile dalle aree lontane dalla zona tropicale. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale \xc3\xa8 quello compreso fra agosto e gennaio.\n\nStoria delle osservazioni\n\nNGC 7790 venne individuato per la prima volta da William Herschel nel 1788 attraverso un telescopio riflettore da 18,7\xc2\xa0pollici; suo figlio John Herschel lo riosserv\xc3\xb2 in seguito e lo inser\xc3\xac a sua volta nel General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 2285.\n\nCaratteristiche\n\nNGC 7790 \xc3\xa8 un ammasso aperto piuttosto ricco, anche se di ridotte dimensioni; la sua distanza \xc3\xa8 stimata attorno ai 2944\xc2\xa0parsec (9600 anni luce), corrispondente a una zona centrale del Braccio di Perseo, uno dei due bracci di spirale maggiori della Via Lattea, nei pressi dell'associazione OB Cassiopeia\xc2\xa0OB4. Altre stime forniscono per esso una distanza leggermente maggiore, fino a 3300\xc2\xa0parsec (10800 anni luce), portandolo in una zona pi\xc3\xb9 esterna di questo braccio.La sua et\xc3\xa0 si aggira sui 60-80 milioni di anni al massimo e si trova fisicamente adiacente agli altri due ammassi aperti visibili nelle vicinanze. Tutti e tre sono ammassi relativamente giovani, anche se presentano alcune caratteristiche differenti: in particolare NGC\xc2\xa07790 non possiede un alone di stelle giovani blu, presente invece negli altri due: ci\xc3\xb2 potrebbe indicare che, sebbene essi abbiano avuto origine nella stessa regione di formazione stellare, si siano formati da differenti nubi molecolari.Al suo interno sono state identificate alcune stelle variabili, fra le quali spiccano tre variabili cefeidi; due di queste sono disposte in coppia e fanno parte di un sistema binario, cos\xc3\xac da aver ricevuto le designazioni CEa e CEb\xc2\xa0Cassiopeiae. L'altra delle tre \xc3\xa8 invece nota come CF\xc2\xa0Cassiopeiae." | b'11437033263541711309' | b"\n\nNGC 7790\n | 867 |
b'Q3914872' | b'\n\nSilvana Cruciata\n\nBiografia\n\nMaratoneta, correva per i colori della Fiamma Logan Roma. Nel 1978 \xc3\xa8 campionessa italiana nei 1.500 metri. Nel 1980 \xc3\xa8 stata primatista italiana della maratona con il tempo di 2 ore 44 primi e 31 secondi. Nel 1981 stabil\xc3\xac il record mondiale femminile dell\'ora di corsa, con km 18,084.\n\nCarriera\n\nMedaglia di bronzo ai Campionati del mondo di Corsa campestre a squadre a Madrid nel 1981.Vince due volte la medaglia d\'argento ai Campionati Mondiali di Cross di Monza 1974 e di Chepstow 1976. Vince, con il tempo di 8\'57"10,la medaglia di bronzo nei 3000m alla Coppa del Mondo di Roma nel 1981. Si classifica al terzo posto alla Coppa Europa di Bod\xc3\xb8 nel 1981 nei 3000 m con il tempo di 8\'47"10.Nel 1974 vince il titolo italiano sui 3000 m con il tempo di 9\'22"8 e, sempre sulla stessa distanza, si ripete nel 1978 (9\'05"1) e nel 1981 (8\'50"74). Nel 1978 si aggiudica il titolo italiano indoor nei 1500m con il tempo di 4\'18"80. Nel 1981 vince il titolo italiano della maratona con il tempo di 2h45\'23.Nel 1974 prende parte ai Campionati Europei di Roma 1974 dov\'\xc3\xa8 eliminata in batteria nei 1500 m con il tempo di 4\'22"6. Nel 1976 prende parte alle Olimpiadi di Montreal dov\'\xc3\xa8 eliminata nella batteria nei 1500 m con il tempo di 4\'16"78.Nel 1978. stabilisce una serie di primati italiani durante il corso della stagione indoor. Al meeting internazionale di Milano, con il tempo di 2\'06"1, migliora il limite italiano degli 800 metri di Donata Govoni (2\'06"3); nel Triangolare Italia-Belgio-Spagna, stabilisce il nuovo record nazionale dei 1500 metri con il tempo di 4\'21"4 (prec. Margherita Gargano, 4\'24"9). Sulla stessa distanza, il limite \xc3\xa8 nuovamente migliorato in 4\'18"5 in occasione dei Campionati Italiani di Milano. Grazie a queste performance, la Cruciata prende parte ai Campionati Europei indoor di Milano e si classifica al 5\xc2\xba posto nei 1500 m con il nuovo primato italiano di 4\'12\'5, in una gara impossibile dominata dalle rumene Sila (4\'07"1) e Marasescu (4\'07"4), mentre non raggiunge la finale negli 800 metri, nonostante il nuovo limite italiano fissato a 2\'04"7.Nel 1981, a Roma, con il tempo di 8\'46"8 (passaggi: 2\'54"06 ai 1000m; 5\'50"0 ai 2000m; 1\'09"9 negli ultimi 400m) toglie il record italiano a Gabriella Dorio (8\'50"0) sui 3000 metri, mentre manca per un decimo quello sul Miglio, correndo, nella riunione internazionale di Stoccolma, la gara in 4\'24"60 (4\'23"39 \xc3\xa8 il record della Dorio), gara che vince battendo la norvegese Grete Waitz. Sempre nello stesso anno, a Roma, stabilisce la migliore prestazione mondiale sull\'ora di pista percorrendo 18.084 m, record che resiste tutt\'oggi, come miglior prestazione europea. Nel passaggio ai 10000 metri, la Cruciata stabilisce il record italiano col tempo di 33\'02"0 (prec. 33\'39"0 Paola Pigni). Convocata per la Coppa del Mondo, si aggiudica sui 3000 metri, in una gara di grande agonismo, la medaglia di bronzo col tempo di 8\'57"10, alle spalle della tedesca Zauber (8\'54"89) e della rumena Maricica Puica (8\'55"80).\n\nTitoli nazionali\n\nVanta 5 titoli assoluti, 4 outdoor e 1 indoor.' | b'10530348968980644149' | b'\n\nSilvana Cruciata\n | 1,098 |
b'Q433098' | b"\n\nCharlotte Mary Yonge\n\nCharlotte Mary Yonge (Otterbourne, 11 agosto 1823 \xe2\x80\x93 Otterbourne, 24 maggio 1901) \xc3\xa8 stata una scrittrice britannica. La sua opera pi\xc3\xb9 nota, The Heir of Redclyffe, \xc3\xa8 tuttora in stampa.\n\nBiografia\n\nCharlotte Mary Yonge nacque nel villaggio di Otterbourne, nell'Hampshire, da una grande famiglia molto religiosa: suo padre le insegn\xc3\xb2 matematica, francese e spagnolo. I genitori di Yonge furono fra i primi ad interessarsi dell'istruzione dei poveri, e Charlotte frequent\xc3\xb2 la Scuola domenicale che essi stessi fecero costruire; gi\xc3\xa0 all'et\xc3\xa0 di sette anni Yonge divent\xc3\xb2 lei stessa un'insegnante, lavoro che avrebbe svolto per settantun anni; successivamente afferm\xc3\xb2 che l'affidarle tale ruolo a quell'et\xc3\xa0 fu un errore. I genitori di Yonge lavorarono molto strettamente con i vicari del paese ed uno di essi, John Keble, divenne un importante punto di riferimento spirituale per Charlotte, tanto che alla sua morte si fece seppellire vicina a lui. Fu Keble ad incoraggiare le sue doti di scrittrice: la sua carriera come tale si avvi\xc3\xb2 gi\xc3\xa0 a quindici anni, quando una sua storia, Le Chateau de Melville, venne data alle stampe. Yonge divenne poi una fervente sostenitrice della Chiesa di Oxford, che Keble aveva fondato.Yonge, molto devota, non fece mai uso dei soldi ricavati dalla vendita dei suoi libri, e considerava una scelta ovvia il devolverli in beneficenza alla Chiesa, tanto da stupirsi al ricevere riconoscenza per tale gesto; la sua famiglia, del resto, aveva deciso che non era conveniente per una donna pubblicare delle opere a scopo di lucro, a meno che non avesse destinato i guadagni a quale causa meritevole. Alcune delle sue prime opere uscirono, comunque, anonime. Ad esempio, dopo la pubblicazione di The Daisy Chain (1856), Yonge destin\xc3\xb2 i soldi ottenuti dalla vendita a un collegio missionario in Nuova Zelanda; don\xc3\xb2 anche per delle missioni in Melanesia, scrivendo anche la biografia del vescovo e martire John Coleridge Patteson (venerato come santo dalla Chiesa anglicana).Al suo settantesimo compleanno, alcuni amici ed ammiratori le regalarono un libro pieno di firme di persone che apprezzavano le sue opere; congiuntamente, tali persone avevano avuto anche la possibilit\xc3\xa0 di donare uno shilling. Il volume, finemente rilegato, le arriv\xc3\xb2 cos\xc3\xac accompagnato da 200 sterline, che Yonge us\xc3\xb2 per far costruire un lychgate per la chiesa di San Matteo di Otterbourne e per acquistare un intero set da t\xc3\xa8 completo di tavolino (su insistenza dei suoi amici, che volevano che comprasse anche qualcosa per s\xc3\xa9).Le descrizioni dei contemporanei la dipingono come una donna molto bella, ma del tutto priva di vanesia o cattiveria. Era calma, pacata e molto timida, sempre ben istruita e informata e dotata di buona memoria. Legata al suo villaggio natale, se ne allontan\xc3\xb2 una volta sola, per visitare la Normandia. Non si spos\xc3\xb2 mai, dedicandosi alla chiesa e all'insegnamento presso la scuola locale. Mor\xc3\xac per cause naturali a 77 anni, nel 1901, lasciando numerosi scritti; \xc3\xa8 sepolta nel cimitero della chiesa di San Matteo di Otterbourne.\n\nSuccesso letterario\n\nYonge giunse al successo improvvisamente dopo la pubblicazione del suo romanzo The Heir of Redclyff, che divenne la pi\xc3\xb9 famosa fra le sue opere, e ne vennero stampate almeno ventidue edizioni. Il romanzo riscosse un grandissimo successo, tanto che il fratello di Charlotte scopr\xc3\xac che ogni soldato nel suo reggimento in Crimea ne aveva una copia, e molti contemporanei, fra cui anche personalit\xc3\xa0 quali William Morris e Christina Rossetti, elessero Sir Guy Morville, il protagonista, ad una specie di idolo e modello; tra gli altri suoi ammiratori famosi si possono citare Alfred Tennyson e William Ewart Gladstone, e le sue opere sono state paragonate a quelle di Anthony Trollope e Jane Austen. L'influenza che i suoi libri, intrisi di una semplice morale cristiana, ebbero sulla pubblica opinione del tempo fu enorme, ed essi furono molto letti in tutto il Paese." | b'13734334244653569069' | b"\n\nCharlotte Mary Yonge\n | 1,260 |
b'Q390123' | b'\n\nHaji Khalifa\n\nHaji Khalifa (Istanbul, 1609 \xe2\x80\x93 Istanbul, 1657) \xc3\xa8 stato uno storico, geografo e cartografo turco-ottomano.K\xc3\xa2tip \xc3\x87elebi, Mustafa bin Abdullah, o Kalfa, fu uno studioso ottomano e uno storico, considerato uno degli autori pi\xc3\xb9 fecondi della letteratura non-religiosa del XVII secolo.\n\nBiografia\n\nFiglio di un militare, fu egli stesso un soldato per dieci anni, finch\xc3\xa9 un\'eredit\xc3\xa0 ricevuta lo indusse ad abbracciare una vita pi\xc3\xb9 contemplativa. Come contabile del Dipartimento di Commissariato dell\'esercito ottomano in Anatolia, accompagn\xc3\xb2 le truppe nella campagna contro Baghdad del 1625. Fu presente all\'assedio di Erzurum e torn\xc3\xb2 a Istanbul nel 1628. L\'anno seguente fu ancora a Baghdad e Hamadan, e nel 1633-34 ad Aleppo, da cui part\xc3\xac per il pellegrinaggio canonico islamico (da cui gli venne il titolo onorifico di H\xc4\x81jj\xc4\xab). L\'anno dopo fu a Erivan e quindi torn\xc3\xb2 a Istanbul. Qui ottenne un posto nell\'Ufficio del Dipartimento di Commissariato, che gli consent\xc3\xac di avere tempo per lo studio. Sembra che egli seguisse le lezioni di grandi Maestri fino al momento in cui mor\xc3\xac e dedic\xc3\xb2 grande attenzione a visitare le biblioteche e ad annotare i titoli e contenuti di tutti i libri che vi trovava (Katip, che significa "bibliotecario", \xc3\xa8 un appellativo che egli si guadagn\xc3\xb2 con questa sua attivit\xc3\xa0 certosina).Katip \xc3\x87elebi mor\xc3\xac improvvisamente senza sofferenze nell\'ottobre del 1657, mentre beveva una tazza di caff\xc3\xa8.\n\nOpere\n\nTra i suoi lavori pi\xc3\xb9 noti figura certamente il Kashf al-\xe1\xba\x93un\xc5\xabn \xca\xbfan as\xc4\x81m\xc4\xab al-kutub wa al-fun\xc5\xabn, ("Lo svelamento delle ombre circa i titoli dei libri e delle arti"), un\'enciclopedia bibliografica, scritta in arabo, in sui sono elencati oltre 14.500 libri in ordine alfabetico.Uno dei suoi lavori pi\xc3\xb9 brevi e parimenti accessibile \xc3\xa8 invece il M\xc4\xabz\xc4\x81n al-\xe1\xb8\xa5aqq f\xc4\xab ikhtiy\xc4\x81r al-a\xe1\xb8\xa5aqq ("La bilancia della verit\xc3\xa0 nella scelta delle cose pi\xc3\xb9 vere"), una collezione di brevi saggi su argomenti frequenti e caratteristici del diritto islamico, etica e teologia musulmana, in cui egli mostra un\'attitudine relativamente liberale e un punto di vista tollerante se paragonato all\'orientamento delle autorit\xc3\xa0 religiose islamiche, spesso poco critico. Il libro serv\xc3\xac come fonte ispiratrice per le successive aperture sociali ottomane nel XVI e XVII secolo, come l\'introduzione e il consumo del caff\xc3\xa8 e del tabacco.Sebbene egli non contribuisse alla potenziale messa al bando di caff\xc3\xa8 e tabacco, egli trovava personalmente sgradevole il sapore di quest\'ultimo, scrivendo dei suoi "effetti tossici".' | b'17357973977172185492' | b'\n\nHaji Khalifa\n | 925 |
b'Q18287544' | b'\n\nMary Meilak\n\nBiografia\n\nNata a Victoria, Gozo, il 9 agosto 1905, da \xc4\xa0or\xc4\xa1 e Mananni, Meilak ha ricevuto la sua formazione presso la Central School di Gozo. Meilak ha lavorato negli uffici governativi per diciassette anni, fino a diventare insegnante nel 1942. Ha ottenuto grandi soddisfazioni dall\'insegnamento e ha mantenuto la sua posizione fino alla pensione venti anni dopo.Meilak mor\xc3\xac il 1\xc2\xba gennaio 1975, all\'et\xc3\xa0 di 70 anni. Nel centenario della sua nascita, un monumento commemorativo \xc3\xa8 stato eretto in suo onore nella sua citt\xc3\xa0 natale di Victoria, Gozo.\n\nStile e temi\n\nL-Akkademja tal-Malti descrive Meilak come l\'unica voce femminile tra i poeti romantici maltesi che lavoravano nella prima met\xc3\xa0 del XX secolo. Come osserva il prof. Oliver Friggieri\xc2\xa0: "Mary Meilak non solo si distingue dagli altri poeti in quanto non allude all\'angoscia esistenziale e storica del suo tempo, ma anche perch\xc3\xa9 la sua forma di espressione \xc3\xa8 al suo meglio quando getta una lente fantastica sul mondo che la circonda ". Il Prof. \xc4\xa0u\xc5\xbc\xc3\xa8 Aquilina e il Prof. Peter Serracino Inglott osservano anche che Meilak aveva una mano rapida e uno stile tecnicamente interessante in quanto (forse a sua insaputa) tendeva a utilizzare la metrica trovata nella poesia araba piuttosto che nelle forme letterarie greche e italiane che influenz\xc3\xb2 la maggior parte dei suoi contemporanei. Il verso di Meilak \xc3\xa8 noto per la sua facilit\xc3\xa0 e accessibilit\xc3\xa0, abbracciando voli colorati di fantasia, una visione della natura come orizzonte illimitato, temi religiosi, l\'uso di allitterazione e onomatopea e altri elementi che le conferiscono il tono semplice e melodioso che la caratterizza identit\xc3\xa0 poetica. \xc3\x88 questa leggerezza che traspare attraverso il suo lavoro che ha portato il Prof. Oliver Friggieri a paragonare Meilak a "una maga che trasforma la vita interiore in parole".\n\nLavori\n\nMeilak scrisse la sua prima poesia, Faxx Nemel ( A Trail of Ants ), quando aveva 25 anni, nel 1930. Nel 1945 pubblic\xc3\xb2 la sua prima raccolta di poesie, intitolata Ple\xc4\xa1\xc4\xa1 il-Hena ( A Pledge to Joy ). Ha anche pubblicato due volumi di saggi intitolati Nirra\xc4\xa1unaw u Nitbissmu (Let\'s Reason and Smile), tre romanzi intitolati Nokkla Sewda ( Black Locks ), San Nikola tal-Venturi ( St Nicolas of Venturi ) e It-Tewmin tal-Birgu ( The Twins of Vittoriosa ) , oltre a due opere e alcune operette . Una serie di poesie ancora inedite mostrano un lato diverso da Meilak, con opere che hanno fatto luce sulle sue esperienze e prospettive durante la seconda guerra mondiale . Queste poesie sono la prova delle simpatie di Meilak per l\'Impero britannico, cos\xc3\xac come il suo intenso patriottismo, che \xc3\xa8 evidente in poesie che usano il linguaggio iperbolico e incoraggiante che spesso si trova nella letteratura bellica Per molti anni, Meilak ha anche contribuito regolarmente a "Le\xc4\xa7en is-Sewwa " ( La voce della verit\xc3\xa0 ), una pubblicazione stabilita dalle autorit\xc3\xa0 ecclesiastiche di Malta il 1\xc2\xba settembre 1928 e che \xc3\xa8 ancora gestita da volontari della Malta Catholic Action. Molte delle poesie che Meilak ha contribuito a questa pubblicazione erano di natura religiosa, tra cui una serie di opere relative alla Passione di Cristo, che sono state raccolte in un volume sotto il titolo L-Istrumenti tal-Passjoni ( Strumenti della Passione ) curato da Frank L. Mercieca nel 2005.' | b'724950268227084086' | b'\n\nMary Meilak\n | 1,103 |
b'Q3767366' | b"\n\nGiovanni Giacomo Lavagna\n\nGiovanni Giacomo Lavagna (Napoli, ... \xe2\x80\x93 Napoli, 1679) \xc3\xa8 stato un poeta marinista italiano.\n\nBiografia\n\nSi ritiene che Lavagna sia nato a Napoli nei primi decenni del Seicento da una famiglia che aveva origine genovesi di probabile discendenza dal casato dei Ravaschieri, e la cui madre proveniva dal ceppo aristocratico della nobilt\xc3\xa0 di Saluzzo. Il nucleo familiare si trasfer\xc3\xac nel Regno di Napoli per motivi di ordine finanziario e militare, ma nonostante le ascendenze aristocratiche si mantenne ai margini della nobilt\xc3\xa0 partenopea. Il giovane segu\xc3\xac studi giuridici laureandosi in diritto, anche se la sua formazione non si limit\xc3\xb2 a quella sfera ma si estese sia al campo filosofico-letterario che a quello scientifico.Gli anni sessanta del XVII secolo vedevano la contrapposizione politica e ideale fra la corte spagnola del Vicer\xc3\xa9 di Napoli da una lato e gli ambienti ecclesiastici dall'altro. Come il resto della nobilt\xc3\xa0 napoletana, Lavagna valut\xc3\xb2 il cardinale Carlo Carafa della Spina un punto di equilibrio fra i due schieramenti. E fu all'ecclesiastico che il poeta dedic\xc3\xb2 le Poesie, la sua prima raccolta nella quale il cardinale Carafa veniva delineato come \xe2\x80\x9cEroe Partenopeo, fregio, ed onore\xe2\x80\x9d. Nel suo percorso di formazione letteraria, Lavagna si richiam\xc3\xb2 al pensiero di altri filosofi e poeti del secolo precedente fra i quali Bernardino Telesio, Tommaso Campanella e Torquato Tasso, e le sue opere non di rado si interessarono della Napoli barocca del periodo. Nella vivace temperie culturale partenopea, in quella fase un ruolo significativo fu giocato dall'Accademia degli Investiganti che stimol\xc3\xb2 l'affermarsi di una innovativa apertura culturale. Il poeta, influenzato da questa nuova sensibilit\xc3\xa0, si incanal\xc3\xb2 sul sentiero dei marinisti, incontrando nel suo tragitto letterario l'estro poetico di Giuseppe Battista, quello in prosa di Giacomo Lubrano e le riflessioni filosofico-politiche di Lorenzo Crasso.La morte di Lavagna si presume che sia avvenuta a Napoli nel 1679.\n\nOpere\n\nLe Poesie sono costituite da una raccolta di sonetti, idilli e madrigali di tema amoroso dedicati a dame diverse, versi che lasciano supporre riferimenti a reali circostanze vissute dal poeta. Sono inoltre trattate la concezione filosofico-morale di Lavagna e la celebrazione nei confronti di coloro che difesero eroicamente Cipro durante l\xe2\x80\x99assedio del 1571 da parte dei Turchi.Nel 1676, parallelamente a una nuova stampa delle Poesie, venne pubblicato a Bologna Il corriero straordinario spedito da Parnaso al sig. N.N. dal sig. Gio. Giacomo Lavagna. L'opera consta di due parti: la prima vede Apollo dirimere una controversia fra dottori di scuola tradizionale e medici moderni; nella seconda parte Lavagna entra in gioco nella disputa alla ricerca di una soluzione armonica, contemperando la medicina antica e le pratiche pi\xc3\xb9 nuove, ma sempre nel rispetto della piet\xc3\xa0 nei confronti del paziente.Lavagna era anche intenzionato a comporre un altro testo di liriche, un volume di lettere e uno studio sulle teorie di Campanella, ma di tali opere non rimangono tracce." | b'2007734279776846651' | b"\n\nGiovanni Giacomo Lavagna\n | 980 |
b'Q2915441' | b'\n\nType 10 (granata)\n\nStoria e utilizzo\n\nNel corso della guerra contro la Russia zarista, le forze armate giapponesi fecero uso di bombe a mano improvvisate, solitamente riempiendo contenitori di disparata origine con polvere da sparo e dotandoli di miccia; al contrario, tra le truppe russe aveva fatto la propria comparsa una granata standardizzata, con involucro ovoidale in ghisa. In seguito all\'analisi di tale conflitto e alle azioni della prima guerra mondiale, l\'esercito imperiale mise allo studio una granata vera e propria, che tuttavia potesse essere impiegata agevolmente sui lanciagranate da fucile: un primo collaudo in tale senso fu per\xc3\xb2 deludente. Perci\xc3\xb2 i progettisti, prendendo spunto da un mortaio tedesco, idearono un lanciagranate portatile e in parallelo una granata adatta. Nel 1921 l\'ordigno e il congegno di lancio furono ufficialmente accettati dall\'esercito, che denomin\xc3\xb2 entrambi "Type 10", cos\xc3\xac designati dal decimo anno di regno dell\'imperatore allora in carica, Taish\xc5\x8d.In totale furono prodotti circa 100\xc2\xa0000 esemplari, distribuiti in ragione di tre per soldato. Utilizzata nell\'invasione della Manciuria e poi nella seconda guerra sino-giapponese, la Type 10 fu nel complesso non molto riuscita. La spoletta a tempo, tarata su 7 secondi, si dimostr\xc3\xb2 di modesta praticit\xc3\xa0 per il lancio manuale visto che poteva essere rigettata indietro o evitata dai soldati avversari; dette inoltre prova di funzionamento erratico, portando a detonazioni premature. Tali mancanze fecero s\xc3\xac che la fabbricazione fosse relativamente modesta e che fosse richiesta una nuova e pi\xc3\xb9 affidabile granata: essa, la Type 91, ripiena di una maggiore quantit\xc3\xa0 di esplosivo, inizi\xc3\xb2 a rimpiazzare la Type 10 dal 1931-1932 anche come bomba per il lanciagranate omonimo, essendo di funzionamento e dimensioni quasi identiche. Tuttavia, con la partecipazione dell\'Impero giapponese alla seconda guerra mondiale, i residui lotti immagazzinati furono via via adoperati.\n\nCaratteristiche\n\nLa Type 10 era una granata a frammentazione con involucro a sezione segmentata in ghisa, di forma cilindrica. Era lunga in totale 110\xc2\xa0mm e pesava 565 grammi (530 grammi per una seconda fonte): di questi, 50 grammi costituivano la carica esplosiva a base di TNT pressato. Il diametro esterno era pari a 50\xc2\xa0mm. Il fondo dell\'involucro presentava un piccolo incavo filettato, adatto ad accogliere un basamento apposito per l\'impiego sui lanciagranate di reparto Type 10 e poi Type 89; era inoltre equipaggiabile con codolo ad alette stabilizzatrici allo scopo di spararla dai lanciagranate dei fucili d\'ordinanza Type 38.Al centro dell\'involucro era avvitato un cannello per la spoletta a tempo, che sporgeva dalla sommit\xc3\xa0; qui erano contenuti il sostegno del percussore, il percussore stesso, una molla, la capsula, un cappellotto di ritegno a tacche che teneva insieme i componenti e infine la sicura, costituita da una graffetta a forma di "U" dotata di cordicella e i cui denti s\'inserivano nel cappellotto. Infine, alla base, era stato ricavato un piccolo foro, coperto da una guaina in alluminio impermeabile, atta a far uscire i gas durante le operazioni di armamento. Il resto del cannello era occupato da una mistura di polvere di catalizzazione e in fondo dal detonatore, il quale poggiava su un tampone morbido, in carta o feltro. Per armare la granata l\'operatore doveva avvitare verso il basso il percussore, in quanto esso era incassato nel proprio alloggiamento, fino a che non terminava la sua corsa; a questo punto il detonatore era armato e l\'operatore procedeva a rimuovere la sicura, quindi sbatteva la testa della spoletta una superficie solida: ci\xc3\xb2 vinceva la resistenza della molla, rompeva un piccolo disco di ottone e permetteva al percussore di accendere l\'innesco. Stando attento a non coprire con le dita il foro, egli lanciava la granata e il detonatore, raggiunto dopo 7 secondi dalla fiammella della polvere catalizzatrice, si attivava e faceva esplodere la carica di TNT.Quando invece l\'ordigno era utilizzato come proietto su lanciagranate di vario tipo, l\'operatore avvitava un basamento con quattro fori di vampa, ripieno di una piccola quantit\xc3\xa0 di propellente in una coppa di rame e con una capsula sul fondo, divisa dal propellente mediante un disco in acciaio. Procedeva quindi a disinserire la sicura e lasciava cadere la bomba nella canna, dove il percussore colpiva il basamento; una volta sparata, essa si armava in volo per effetto dell\'inerzia.' | b'16632489013112224217' | b'\n\nType 10 (granata)\n | 1,405 |
b'Q786254' | b'\n\nVia Postumia\n\nPercorso\n\nLa strada, lasciata Genova, percorreva la Val Polcevera fino a Pontedecimo (Pons ad decimum lapidem), quindi saliva sul crinale attraverso Cesino e Pietralavezzara e valicava l\'Appennino al Pian di Reste, nei pressi dell\'odierno Passo della Bocchetta. La strada proseguiva, seguendo il tracciato di precedenti percorsi liguri, per i crinali anzich\xc3\xa9 per i fondovalle. Pertanto dal pian di Reste si dirigeva verso l\'odierno Fraconalto (inizialmente Fiaccone, sorto nel Medioevo, probabilmente attorno ai secoli IX-X), scendeva per il valico presso l\'attuale Passo della Castagnola, frazione di Fraconalto, risaliva per il Monte Porale, e quindi scendeva verso la pianura passando per la fiorente Libarna. La meta finale di questo primo settore dell\'Oltregiogo era Dertona.Proseguendo nel suo cammino, la via Postumia congiungeva Dertona con Placentia (Piacenza), inserendosi nel sistema viario costituito dalla via Emilia che proveniva da Rimini (Ariminum) gi\xc3\xa0 dal 187 a.C. da dove si collegava a Roma attraverso la via Flaminia dal 220 a.C. Il tratto Placentia-Dertona della via Postumia divenne in seguito parte della via Julia Augusta, costruita nel 13 a.C. per volere dell\'imperatore Augusto al fine di completare il collegamento stradale tra Roma e la costa meridionale della Gallia: raggiungeva Arles passando per il trofeo di Augusto alla Turbie.La via Postumia da Placentia proseguiva fino a Cremona dove attraversava il fiume Po e da qui, proseguendo verso est, raggiungeva Bedriacum, l\'odierna Calvatone, citt\xc3\xa0 sorta alla confluenza tra il fiume Oglio e il Chiese. Da Bedriacum si diramava un tratto che raggiungeva Mantua (Mantova), mentre il percorso principale proseguiva per Verona, dove attraversava il fiume Adige. Per questo motivo, la via Postumia assumeva grande importanza in quanto rappresentava l\'unico percorso interamente terrestre che consentiva di arrivare da Roma all\'est e al Trentino, in quanto il suo ponte a Verona era all\'epoca l\'unico sull\'Adige. Da Verona, prima di raggiungere Aquileia sul mare Adriatico, portando a termine il collegamento con il mare Tirreno da cui partiva, la via Postumia passava per Vicenza, Oderzo e Iulia Concordia, l\'odierna Concordia Sagittaria.Con l\'apertura della nuova via Julia Augusta tra Tortona e Vada Sabatia (Vado Ligure), che tagliava fuori Genova, il primo tratto della strada perse progressivamente importanza e con essa le zone della valle del Lemme. Al contrario acquistarono importanza le zone intorno ad Acqui Terme.La via Postumia, con qualche modifica, rimase attiva (con alterna fortuna) almeno fino all\'VIII secolo sotto il controllo dei monaci della potente Abbazia di San Colombano di Bobbio, per poi cadere lentamente in disuso fino ad essere dimenticata.Fu in parte ripresa dopo l\'anno Mille, come percorso privilegiato, dalla Repubblica di Genova che pose sotto il suo controllo i centri di Gavi, Voltaggio e Fiaccone (Fraconalto).\n\nSituazione attuale\n\nAttualmente alcuni tratti sono percorribili come strada provinciale (da Vicenza in direzione Treviso) con il nome di Strada provinciale 102 Postumia romana; altri sono andati completamente in disuso.Nel tratto tra Vicenza ed Oderzo era quasi perfettamente rettilinea, salvo una curva in prossimit\xc3\xa0 dell\'attraversamento del fiume Brenta. Il suo tracciato originario \xc3\xa8 facilmente visibile e ricostruibile utilizzando mappe o foto satellitari, e collegando con una linea retta i frequenti tratti ancora attivi.Esiste un tratto percorribile denominato "Via Postumia" (Strada Provinciale 27) anche in provincia di Cremona fino al capoluogo di provincia stesso: vi entra ad Est (vicino al casello autostradale) e a Sud/Ovest (Via del Sale). Il fiume Po non veniva attraversato dove scorre adesso, perch\xc3\xa9 le mappe medievali testimoniano di un suo corso pi\xc3\xb9 vicino alle mura della citt\xc3\xa0. Il tracciato rettilineo di continuazione \xc3\xa8 facilmente individuabile anche a Castelvetro Piacentino.Un ulteriore tratto rettilineo di oltre 50 km, virtualmente ininterrotto, tra il Veronese ed il Mantovano, tutt\'oggi quasi del tutto percorribile in auto, parte dalla Chiesa di Santa Anastasia per lambire l\'antico Foro Romano della citt\xc3\xa0 di Verona (l\'attuale Piazza delle Erbe), Corso Portoni Borsari (fin qui la via corrispondeva al Decumano Massimo della citt\xc3\xa0), Corso Cavour, quartiere Stadio, Via Mantovana per abbandonare la citt\xc3\xa0 in direzione Villafranca di Verona, Quaderni di Villafranca; in provincia di Mantova con il guado del fiume Mincio, Goito, Gazoldo degli Ippoliti per arrivare al fiume Oglio.' | b'14183098711989710166' | b'\n\nVia Postumia\n | 1,390 |
b'Q1684865' | b"\n\nJean-Fr\xc3\xa9d\xc3\xa9ric Ph\xc3\xa9lypeaux de Maurepas\n\nBiografia\n\nMaurepas, di viva intelligenza e di grande finezza, fu anche frivolo ed egoista, secondo quanto riporta, per esempio, Madame de Tencin. Ironico, mordace, anche sarcastico e fazioso \xc2\xab\xc2\xa0non era quel che si dice una persona cattiva\xc2\xa0\xc2\xbb, scrive per\xc3\xb2 il barone de Besenval, ma non resisteva mai al piacere di una buona battuta. Di aspetto banale e di modesta statura, cercava di compensare la mediocrit\xc3\xa0 della figura con la cura dell'abbigliamento e la gravit\xc3\xa0 affettata del portamento. Pur non essendo particolarmente colto, era tuttavia dotato di prodigiosa memoria e di vero talento nella conversazione: intuitivo, aveva un giudizio sicuro sugli uomini che non esitava ad esprimere.\n\nSegretario di Stato di Luigi XV (1718-1749)\n\nFiglio di J\xc3\xa9r\xc3\xb4me Ph\xc3\xa9lypeaux, conte de Pontchartrain, segretario di Stato alla marina e alla Camera del Re, Maurepas, succedette in quest'ultima carica al padre a soli 14 anni d'et\xc3\xa0, anche se il marchese de La Vrilli\xc3\xa8re s'incaric\xc3\xb2 di gestire il dipartimento intanto che istruiva il ragazzo che divenne anche suo genero, sposandone, il 19 marzo 1718, la figlia Marie-Jeanne Ph\xc3\xa9lypeaux de La Vrilli\xc3\xa8re (1704-1793).Maurepas prese possesso del suo ufficio alla Maison du Roi, occupandosi della supervisione degli affari del Clero e di Parigi, nel 1718, a 17 anni. Divenne segretario di Stato alla Marina il 16 agosto 1723 \xe2\x80\x93 rimanendovi fino al 23 aprile 1749 - al posto di Fleuriau de Morville, passato agli Affari esteri, essendo appena defunto il precedente ministro, il cardinale Dubois.Il suo spirito lo rese amabile a Luigi XV, che trovava noioso il lavoro ministeriale. Autenticamente interessato ai problemi scientifici, mobilit\xc3\xb2 gli spiriti migliori al miglioramento delle tecniche di navigazione e di costruzione navale. Per il resto, fu un ministro piuttosto riservato, di lungo corso, la cui carriera fu segnata soprattutto dalle dispute con le amanti procurate al re da Madame de Tencin che lo detestava per ragioni politiche.Una di queste, Madame de Ch\xc3\xa2teauroux, lo detestava e lo chiamava \xc2\xab\xc2\xa0il conte de Faquinet\xc2\xa0\xc2\xbb (furfantello). Caduto malato a Metz, Luigi XV l'aveva allontanata in una delle sue crisi di devozione ma poi, ristabilito, l'aveva fatta richiamare da Maurepas: la duchessa non ebbe per\xc3\xb2 il tempo di rivedere il re, perch\xc3\xa9 mor\xc3\xac improvvisamente l'8 dicembre 1744, una coincidenza che fece parlare di un suo avvelenamento.I contrasti con Madame de Pompadour spinsero il temperamento faceto di Maurepas a diffondere segretamente i libelli scritti contro la favorita e a scriverne forse qualcuno; per questo motivo, egli cadde in disgrazia, nel 1749 ed esiliato a 40 leghe da Parigi.Si stabil\xc3\xac in un padiglione del palazzo dell'arcivescovo di Bourges, Fr\xc3\xa9d\xc3\xa9ric J\xc3\xa9r\xc3\xb4me de La Rochefoucauld, suo cugino. Qui divenne amico dell'abate de V\xc3\xa9ri, allora grande vicario dell'arcivescovo. Poi, nel 1752, alloggi\xc3\xb2 nel suo castello di Pontchartrain e, commutato l'esilio con il divieto di comparire a corte, nel 1756 divise la sua vita fra la sua residenza di campagna e Parigi.Forniti di ampi mezzi, il conte e la contessa de Maurepas ricevevano numerose visite, intrattenendo un'abbondante corrispondenza con personalit\xc3\xa0 politiche, scienziati e letterati: Maurepas era consultato su tutti gli affari importanti del tempo.\n\nMinistro di Luigi XVI (1774-1781)\n\nVenticinque anni dopo, con la salita al trono di Luigi XVI, nel maggio 1774 Maurepas divenne, non ufficialmente ma di fatto Primo ministro e, senza assumere la responsabilit\xc3\xa0 di nessun dipartimento, si presentava come mentore del giovane re. \xc2\xabIl conte di Maurepas - nota il principe de Montbarrey - fin dal primo quarto d'ora della sua installazione, ebbe l'aria di occupare un posto che non aveva mai lasciato\xc2\xbb. Fece nominare Turgot controllore generale delle finanze, Lamoignon-Malesherbes alla Camera del Re e Vergennes agli Affari esteriRichiam\xc3\xb2 i Parlamenti, che erano stati sospesi da Maupeou, rimettendo in sella il peggior nemico del potere reale: geloso di Turgot, fu soddisfatto della sua caduta nel 1776 e nel 1781 Maurepas si allontan\xc3\xb2 anche da Necker." | b'5775296155344594525' | b"\n\nJean-Fr\xc3\xa9d\xc3\xa9ric Ph\xc3\xa9lypeaux de Maurepas\n | 1,417 |
b'Q1176599' | b'\n\nDavid Servan-Schreiber\n\nDavid Servan-Schreiber (Neuilly-sur-Seine, 21 aprile 1961 \xe2\x80\x93 F\xc3\xa9camp, 24 luglio 2011) \xc3\xa8 stato uno psichiatra, giornalista e ricercatore francese, che ha lavorato a lungo negli Stati Uniti. \xc3\x88 stato condirettore del laboratorio clinico di Neuroscienze Cognitive presso l\'Universit\xc3\xa0 di Pittsburgh, dove esercitava anche come psichiatra. Ha raggiunto la notoriet\xc3\xa0 per avere proposto alcuni metodi per la prevenzione e il supporto alla guarigione del cancro, nonch\xc3\xa9 per la cura delle malattie psichiatriche, tutti basati su tecniche terapeutiche di medicina alternativa. In Francia venne soprannominato il "profeta del benessere".\n\nBiografia\n\nFiglio del noto giornalista (fondatore de L\'Express), scrittore, imprenditore e uomo politico Jean-Jacques Servan-Schreiber (autore del libro La sfida americana e segretario, per breve tempo, del Partito Repubblicano, Radicale e Radical-Socialista), ha studiato medicina all\'ospedale Necker di Parigi, dove nel 1980 ha aperto un laboratorio di microinformatica con i primi computer Apple II. Quindi, ha proseguito la sua formazione medica in Quebec, dapprima alla Laval University e poi alla McGill University, dove si \xc3\xa8 specializzato in psichiatria. Nel 1991 ha conseguito un Ph.D. in intelligenza artificiale presso la Carnegie Mellon University, dove ha utilizzato le reti neurali per studiare i meccanismi neuronali alla base di patologie psichiatriche come la depressione e la schizofrenia.\n\nStudi, attivit\xc3\xa0 e sperimentazioni\n\nIl suo principale argomento di ricerca \xc3\xa8 stato stabilire un legame fra le neuroscienze e la psicanalisi.\xc3\x88, inoltre, stato membro dell\'organizzazione "Medici Senza Frontiere", interrompendo a volte le sue ricerche per passare qualche settimana in un paese del terzo mondo dove l\'organizzazione riteneva che la situazione sanitaria fosse particolarmente critica.A Pittsburgh si sono svolti la maggioranza dei suoi studi sulle medicine alternative applicate alle patologie psichiche, in sostituzione o affiancate alla psicoanalisi e agli psicofarmaci. \xc3\x88 stato anche professore universitario di psichiatria clinica, co-direttore del laboratorio di neuroscienze di Pittsburgh, insegnante all\'Istituto dell\'EMDR francese e professore aggiunto di Oncologia generale al centro Anderson, Universit\xc3\xa0 del Texas e presidente onorario di numerosi istituti.\n\nMalattia e morte\n\nNel 1992, a 31 anni, scopr\xc3\xac di avere un cancro al cervello: gli diedero pochi mesi di vita, ma lui riuscir\xc3\xa0 invece a vivere 19 anni in buone condizioni. Il cancro che lo colp\xc3\xac era un forma grave di astrocitoma di IV stadio, che, in recidiva, degener\xc3\xb2 in glioblastoma, un tumore incurabile che solitamente porta alla morte in 1-3 anni. La sua sopravvivenza record (19 anni), che avviene in meno dell\'1\xc2\xa0% dei pazienti con questa tipologia di malattia, \xc3\xa8 stata da lui attribuita al proprio stile di vita, che definir\xc3\xa0 "anticancro".Riusc\xc3\xac a guarire una prima volta grazie a numerose cure (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) nel 1993. Affianc\xc3\xb2 il tutto allo stile di vita e di dieta, da lui ideato, che defin\xc3\xac "anticancro". Tuttavia, ebbe una recidiva e un aggravamento nel 2000 e una successiva remissione, grazie alla radioterapia, il che gli permise di continuare i suoi lavori ed ottenere il successo mondiale nei 10 anni seguenti.Nel 2010 ha avuto un ritorno della malattia (IV stadio di glioblastoma ai lobi frontali) e quasi inoperabile, e l\'anno seguente \xc3\xa8 stato sottoposto ad un intervento chirurgico sperimentale alla zona colpita, seguito da una nuova radioterapia con alcuni metodi innovativi (come l\'impianto di piccole sorgenti radioattive nella zona del cervello colpito) e da alcune cure, anch\'esse sperimentali, basate sull\'immunoterapia dei tumori (in particolare una sorta di "vaccino" integrando i globuli bianchi con le cellule cancerose). Dopo un lieve miglioramento, nel 2011 il tumore ha cominciato per\xc3\xb2 a crescere di nuovo e il ricercatore \xc3\xa8 deceduto mentre si trovava nella casa di famiglia a F\xc3\xa9camp; dopo il trasferimento in ospedale a seguito di un aggravamento improvviso, \xc3\xa8 morto all\'et\xc3\xa0 di 50 anni dopo tre giorni di coma, secondo quanto dichiarato dai fratelli (Franklin, \xc3\x89mile, Michael ed Edouard) e dagli altri familiari. Servan-Schreiber aveva tre figli: Alexander detto Sacha (dalla prima moglie Olga Tereshko), Charly e Anna (dalla seconda moglie, Gwena\xc3\xablle). La sua tomba si trova, insieme a quella del padre e del nonno, al cimitero di Veulettes-sur-Mer, residenza estiva della famiglia Servan-Schreiber.' | b'9390873722704588115' | b'\n\nDavid Servan-Schreiber\n | 1,441 |
b'Q431932' | b'\n\nTruth or Consequences (Nuovo Messico)\n\nGeografia fisica\n\nSecondo l\'Ufficio del censimento degli Stati Uniti, ha una superficie totale di 27,70\xc2\xa0mi\xc2\xb2 (71,74\xc2\xa0km\xc2\xb2).La citt\xc3\xa0 si trova sul Rio Grande, vicino alla Elephant Butte Reservoir. La citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 servita dall\'aeroporto municipale di Truth or Consequences, oltre dalle strade Interstate 25, I-25 Business, New Mexico State Road 51 (NM 51), NM 181 e NM 187.\n\nStoria\n\nIl primo bagno termale nell\'area venne costruito nel "John Cross Ranch" alle Geronimo Springs alla fine degli anni 1800. Tuttavia, la creazione di un importante insediamento non avvenne fino alla costruzione della Elephant Butte Dam and Reservoir nel 1912; la diga fu completata nel 1916. L\'Elephant Butte Dam faceva parte del Rio Grande Project, uno sforzo per l\'irrigazione su larga scala autorizzato ai sensi della legge sulla bonifica del 1902. Nel 1916, la citt\xc3\xa0 fu incorporata con il nome di Hot Springs. Divenne capoluogo della contea di Sierra nel 1937. Alla fine degli anni 1930, Hot Springs possedeva 40 terme naturali, una spa per ogni 75 residenti all\'epoca.Originariamente chiamata Hot Springs, la citt\xc3\xa0 cambi\xc3\xb2 il suo nome in "Truth or Consequences", il titolo di un popolare programma su NBC Radio. Nel marzo 1950, Ralph Edwards, conduttore del programma radiofonico Truth or Consequences, annunci\xc3\xb2 che avrebbe mandato in onda il programma per il suo decimo anniversario dalla prima citt\xc3\xa0 che avesse preso il nome dell\'omonimo programma; Hot Springs cambi\xc3\xb2 ufficialmente nome il 31 marzo 1950 e il programma fu trasmesso da l\xc3\xac la sera seguente. Edwards ha visitato la citt\xc3\xa0 durante il primo fine settimana di maggio per i successivi 50 anni. Questo evento si chiamava "Fiesta" e comprendeva un concorso di bellezza, una sfilata e uno spettacolo teatrale. La citt\xc3\xa0 celebra ancora la Fiesta ogni anno durante il primo fine settimana di maggio. La sfilata presenta generalmente celebrit\xc3\xa0 dell\'area come la "regina del chili di Hatch". La Fiesta propone anche una danza nel Ralph Edwards Park.\n\nEvoluzione demografica\n\nSecondo il censimento del 2010, la popolazione era di 6\xc2\xa0475 abitanti.\n\nEtnie e minoranze straniere\n\nSecondo il censimento del 2010, la composizione etnica della citt\xc3\xa0 era formata dall\'85,7% di bianchi, lo 0,6% di afroamericani, l\'1,9% di nativi americani, lo 0,5% di asiatici, lo 0,0% di oceanici, il 7,6% di altre razze, e il 3,7% di due o pi\xc3\xb9 razze. Ispanici o latinos di qualunque razza erano il 28,2% della popolazione.\n\nTelevisione\n\nLa citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 una delle principali ambientazioni dell\'episodio "L\'invasione degli Zygon" (The Zygon Invasion) della serie televisiva britannica Doctor Who, nel quale il nome stesso del centro cittadino svolge un ruolo fondamentale negli eventi della trama. Le scene sono state tuttavia girate a Fuerteventura.\n\nVideogiochi\n\nNel videogioco Tom Clancy\'s Rainbow Six: Siege la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 presente come mappa giocabile per la modalit\xc3\xa0 a tempo limitato Outbreak, introdotta tramite l\'espansione gratuita Operazione Chimera (Operation Chimera).\n\nTurismo\n\nLa citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 una destinazione turistica popolare per gli abitanti del Nuovo Messico. \xc3\x88 anche un luogo scelto di frequente dai pensionati, per via del basso costo delle abitazioni e per l\'offerta di sport all\'aria aperta come golf e pesca.Ci sono numerose fonti calde (hot springs) sul territorio cittadino. Nel complesso, queste fonti sono in grado di produrre 99 litri/secondo.Prima della seconda guerra mondiale, erano attive 40 fonti. Nel 2002 la Hot Springs Association di Truth or Consequences contava tra i membri solo otto complessi termali: cinque di queste prendevano l\'acqua da pozzi, e solo tre (Marshall Hot Springs, Indian Springs Bath House e Hay-Yo-Kay Hot Springs) sfruttavano sorgenti naturali.Il New Mexico State Energy and Minerals Department ha costruito negli anni ottanta due impianti pilota per lo sfruttamento dell\'energia geotermica dell\'area. Le fonti sono state sfruttate anche dal Carrie Tingley Hospital, una struttura sanitaria per bambini invalidi (poi spostata ad Albuquerque). Alcuni edifici cittadini sono riscaldati con energia geotermica.' | b'6674123675202766966' | b'\n\nTruth or Consequences (Nuovo Messico)\n | 1,302 |
b'Q938874' | b"\n\nHans Klocker\n\nBiografia\n\nNella sua educazione l'arte sveva ebbe un ruolo fondamentale, cos\xc3\xac come lo ebbero l'ispirazione e l'insegnamento forniti dalle migliori maestranze locali, come lo stesso Michael Pacher ed il Maestro di Uttenheim. Non bisogna dimenticare inoltre l'enorme importanza delle incisioni del Maestro E.S. e di Martin Schongauer, che furono per Klocker una grandissima fonte di ispirazione per quanto riguarda l'iconografia delle sue opere. Hans Klocker si attesta come un artista di successo e di grande prestigio pubblico tanto da venire eletto borgomastro di Bressanone per due anni consecutivi (1497 e 1498). Nella sua citt\xc3\xa0 diresse una fiorente bottega, in grado di rispondere alle numerose commissioni giunte da tutto l'Alto Adige che confermano la stima e la considerazione di cui godeva non solo nella sua citt\xc3\xa0 ma su tutto il territorio sudtirolese. Nella cerchia di maestranze che lo affiancavano si formarono a loro volta altri giovani artisti che continuarono poi in modo autonomo l'attivit\xc3\xa0.Le opere di Klocker, caratterizzate da un evidente realismo tipico dell'arte nordica, raffinate nelle proporzioni, nell'espressivit\xc3\xa0 dei volti e nelle cromie, sono unanimemente considerate di grande livello artistico e tra le pi\xc3\xb9 belle prodotte in regione.Anche se non possiede le qualit\xc3\xa0 espressive di Michael Pacher, al quale va il merito di aver realizzato un mirabile connubio di sintesi tra l\xe2\x80\x99arte tedesca e italiana, Hans Klocker emerge quale esempio di artista fortemente radicato alla realt\xc3\xa0 locale, dotato di spiccata personalit\xc3\xa0, in grado di rappresentare personaggi ed eventi con grande efficacia e particolare sensibilit\xc3\xa0: la grazia e la bellezza della Vergine, la gioia immensa della Nativit\xc3\xa0, la crudelt\xc3\xa0 violenta della Crocifissione del Cristo e la sua sepoltura. I suoi personaggi sono caratterizzati da espressioni e volti popolareschi ripresi dalla realt\xc3\xa0 quotidiana dei contadini e degli artigiani del luogo, che assumono il ruolo di protagonisti nelle \xe2\x80\x9csacre rappresentazioni\xe2\x80\x9d scolpite e dipinte dall\xe2\x80\x99artista.Le opere principali di Klocker sono costituite da altari lignei a portelle di complessa fattura. Com\xe2\x80\x99\xc3\xa8 noto, l\xe2\x80\x99area sudtirolese \xc3\xa8 tra le pi\xc3\xb9 feconde e ricche di interesse per quanto riguarda la produzione di questi particolari manufatti artistici.A partire dal 1370, anno cui risale il primo altare di questo genere in regione, ovvero quello di Castel Tirolo, la fortuna del cosiddetto Fl\xc3\xbcgelaltar in Alto Adige \xc3\xa8 stata sempre pi\xc3\xb9 crescente e la sua diffusione ha toccato in maniera omogenea tutte le zone del territorio." | b'8166011522413498720' | b"\n\nHans Klocker\n | 822 |
b'Q804332' | b"\n\nCisti poplitea\n\nCause e sintomi\n\nNegli adulti, le cisti di Baker di solito derivano da ogni forma di artrosi del ginocchio, da artrite reumatoide o da lesioni cartilaginee (in particolare del menisco). Le cisti di Baker possono anche essere associate con la malattia di Lyme. Tuttavia, nei bambini non indicano una malattia articolare sottostante e spesso si presentano asintomatiche. Queste formazioni sorgono tra i tendini del capo mediale del muscolo gastrocnemio e del muscolo semimembranoso. Sono posizionate posteriormente al condilo femorale mediale.Il sacco sinoviale dell'articolazione del ginocchio pu\xc3\xb2, in determinate circostanze, produrre un rigonfiamento che si sviluppa posteriormente nella cavit\xc3\xa0 poplitea e pu\xc3\xb2 assumere dimensioni tali da diventare palpabile. La maggior parte delle cisti di Baker mantiene la comunicazione diretta con la cavit\xc3\xa0 sinoviale del ginocchio. Queste cisti poplitee possono produrre dolore se si rompono: in tal caso il dolore si manifesta nella parte posteriore del ginocchio e si irradia al polpaccio. Talvolta il gonfiore del polpaccio e l'arrossamento possono mimare una tromboflebite.\n\nDiagnosi\n\nLa diagnosi avviene solitamente tramite una visita medica. Una cisti di Baker \xc3\xa8 facile da osservare da dietro con il paziente in piedi con le ginocchia completamente estese. \xc3\x88 pi\xc3\xb9 facilmente palpabile con il ginocchio parzialmente flesso. La diagnosi viene poi confermata mediante ecografia, anche per escludere il sospetto di un aneurisma dell'arteria poplitea che porterebbe a maggiori difficolt\xc3\xa0 nell'aspirazione del liquido sinoviale dalla cisti. Anche un'immagine di risonanza magnetica pu\xc3\xb2 rivelare la presenza di una cisti di Baker.Una complicanza infrequente, ma potenzialmente pericolosa per la vita, che pu\xc3\xb2 rendere necessario eseguire degli esami del sangue e una ecografia urgente \xc3\xa8 una condizione di trombosi venosa profonda (TVP). Una valutazione rapida della possibilit\xc3\xa0 di TVP pu\xc3\xb2 essere richiesta nel caso che la cisti di Baker comprima strutture vascolari, causando edema delle gambe.\n\nTrattamento\n\nSolitamente la cisti poplitea non richiede alcun trattamento a meno che provochi dei sintomi. \xc3\x88 molto raro che i sintomi siano in realt\xc3\xa0 provenienti dalla cisti. Nella maggior parte dei casi, vi \xc3\xa8 la presenza di un altro disturbo al ginocchio (artrite, lesione meniscale, ecc) che ha dato origine al problema. Quindi il trattamento iniziale dovrebbe essere diretto a correggere la fonte principale della produzione di liquido sinoviale. Spesso il riposo e l'elevazione della gamba sono rimedi sufficienti. Se necessario, la cisti pu\xc3\xb2 essere aspirata per ridurne le dimensioni e poi iniettato un corticosteroide per ridurre l'infiammazione. L'escissione chirurgica \xc3\xa8 riservata nei casi in cui le cisti provochino un forte disagio per il paziente. La rottura di una cisti viene trattata con il riposo, con l'elevazione della gamba e con l'iniezione di un corticosteroide nel ginocchio. Recentemente, la proloterapia ha mostrato risultati incoraggianti come metodo efficace per il trattamento delle cisti di Baker e altri tipi di disturbi muscolo-scheletrici.Le cisti di Baker nei bambini, a differenza nelle persone anziane, quasi sempre scompaiono con il tempo e raramente richiedono l'escissione." | b'16449145245551143275' | b"\n\nCisti poplitea\n | 994 |
b'Q3624148' | b'\n\nArte plebea\n\nLa cosiddetta arte plebea fu uno dei filoni fondamentali dell\'arte romana, accanto a quello pi\xc3\xb9 aulico dell\'arte patrizia. Si tratta di un nome coniato dallo storico dell\'arte romana Ranuccio Bianchi Bandinelli.\n\nOrigini\n\nLa societ\xc3\xa0 romana fu caratterizzata sin dalle origini da un dualismo, che si \xc3\xa8 manifestato pienamente anche nella produzione artistica: quello tra patrizi, i pi\xc3\xb9 nobili della societ\xc3\xa0 romana, e plebei, i pi\xc3\xb9 poveri, e quindi tra arte patrizia (o "aulica") e arte plebea (o "popolare"), che in epoca pi\xc3\xb9 avanzata \xc3\xa8 assimilabile all\'"arte provinciale" delle zone a nord e a ovest di Roma. Queste due correnti, la cui importanza storica \xc3\xa8 stata riconosciuta solo nella seconda met\xc3\xa0 del XX secolo, coesistettero fin dagli esordi dell\'arte romana e gradualmente si avvicinarono, fino a fondersi nell\'epoca tardoantica. L\'arte plebea traeva le sue origini da tutta la tradizione artigianale medio-italica, che aveva continuato a essere prodotta anche dopo l\'arrivo, massiccio, dell\'arte greca in Italia a partire dal III secolo a.C.Non bisogna considerare l\'arte plebea per\xc3\xb2 come esclusivo appannaggio di una particolare classe sociale: \xc3\xa8 lo stile di chi cercava d\'eseguire sculture (e probabilmente anche dipinti, sebbene non ci siano pervenuti) con la minore spesa possibile.\n\nCaratteristiche\n\nNell\'arte plebea, anzich\xc3\xa9 i problemi della forma e dell\'espressione artistica, dominavano alcune esigenze pratiche e immediate, come l\'economicit\xc3\xa0, la celebrazione del committente e del suo cursus honorum (come nel monumento funerario di Lusius Storax, dove un personaggio della "nuova" aristocrazia locale rendeva leggibile a chiunque il proprio status), l\'immediatezza della narrazione, la facile leggibilit\xc3\xa0. Nel fare questo si adottavano alcune soluzioni ingenuamente intuitive, che sacrificavano le regole fondamentali del naturalismo ellenistico per evidenziare alcuni particolari e alcuni significati simbolici: si impostava una dimensione gerarchica delle figure e di alcune parti del corpo (soprattutto la testa), si deformava la prospettiva, si rappresentavano contemporaneamente scene avvenute in momenti diversi, si accentuava l\'espressivit\xc3\xa0 (per esempio aumentando il chiaroscuro con un largo uso del trapano).\n\nArte patrizia e arte plebea\n\nSarebbe sbagliato volere imporre una gerarchia assoluta tra arte plebea a arte patrizia, essendo animate, a livello generico, da interessi e fini molto diversi: l\'arte patrizia si poneva come continuazione della tradizione greca legata al naturalismo; l\'arte plebea aveva scopi di celebrazione inequivocabile del committente, di immediata chiarezza, di semplificazione, di astrazione intuitiva, che entreranno nell\'arte ufficiale dei monumenti pubblici romani solo dal III secolo-inizi del IV secolo d.C. (a seguito di profondi mutamenti ideali e sociologici), provocando quella rottura con l\'ellenismo che confluir\xc3\xa0 nell\'arte medievale. L\'arte plebea rappresent\xc3\xb2 quindi il primo vero superamento dell\'ellenismo "ormai priva di slancio e di possibilit\xc3\xa0 di nuovi sviluppi artistici".Per lungo tempo questo tipo di produzione artistica venne vista come chiaro esempio di decadenza, anche se oggi studi pi\xc3\xb9 ad ampio raggio hanno dimostrato come queste tendenze non fossero delle novit\xc3\xa0, ma fossero invece gi\xc3\xa0 presenti da secoli nella produzione artistica romana.\n\nInfluenze nell\'arte tardoantica\n\nNell\'arte tardoantica si iniziarono a scorgere le tracce della corrente plebea inequivocabilmente almeno fin dall\'arco di Settimio Severo (appiattimento plastico, affollamento delle scene, forte uso del chiaroscuro), per poi divenire preponderante dall\'epoca di Costantino I e di Teodosio I in poi. Anche nei ritratti imperiali di quegli anni si assiste a rappresentazioni innaturali, con attenzione al dettaglio minuto piuttosto che all\'armonia dell\'insieme (come nella Testa di Gordiano III), idealizzati, con sguardi laconici dai grandi occhi (come nella Statua colossale di Costantino I). Non interessava pi\xc3\xb9 la rappresentazione della fisionomia, ma ormai il volto imperiale doveva esprimere un concetto, quello della santit\xc3\xa0 cristiana del potere, inteso ormai come emanazione divina.' | b'7256100949270370663' | b'\n\nArte plebea\n | 1,301 |
b'Q3995730' | b'\n\nTorri costiere d\'Abruzzo\n\nLe torri costiere dell\'Abruzzo costituivano il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione lungo la fascia costiera del Regno di Napoli. Furono costruite per arginare le frequenti incursioni dei corsari barbareschi.Nel XVI secolo, quando Carlo V era Imperatore del Sacro Romano Impero e re di Napoli, il confine tra il Regno di Napoli a sud e lo Stato della Chiesa a nord era segnato dal corso inferiore del fiume Tronto.Proprio vicino alla foce di questo fiume, per volere del vicer\xc3\xa9 Don Pedro di Toledo, nel 1547 venne costruita una torre come posto di guardia e difesa della costa dalle incursioni saracene, ed anche un edificio adiacente, destinato all\'ufficio doganale del confine con lo Stato Pontificio. Solo successivamente tale fortificazione entrer\xc3\xa0 a far parte del sistema di torri costiere del Regno di Napoli.Progettista fu il valenciano Pirro Luis Escrib\xc3\xa0 (italianizzato in Pirro Aloisio Scriv\xc3\xa0), capitano ed architetto militare, lo stesso del Forte spagnolo dell\'Aquila e di Castel Sant\'Elmo a Napoli.La realizzazione fu diretta dal capitano Martin da Seguera o Martin De Seguradal quale presero il nome sia il centro abitato di Martinsicuro che la stessa torre, detta anche di Carlo V.Nel XVI secolo, dopo l\'alleanza tra Francia ed Impero Ottomano, crebbe la minaccia di incursioni da parte dei Saraceni, che furono particolarmente intense nell\'estate del 1556 quando all\'Abruzzo furono risparmiate le terribili devastazioni subite dalle coste italiane solo grazie alle difese ed al sistema di punti d\'avvistamento predisposte dal Duca d\'Atri Giovan Girolamo Acquaviva. Tuttavia nel 1566 le coste dell\'abruzzo citeriore verranno duramente saccheggiate da una grande spedizione ottomana guidata dall\'ammiraglio Piyale Pa\xc5\x9fa, fermata solamente dalla fortezza di Pescara, che resistette all\'assedio e non fu presa.Di conseguenza si decise di costruire un sistema integrato di avvistamento e difesa delle coste italiane; il vicer\xc3\xa9 Don Pedro Perafan de Ribera Duca di Alcal\xc3\xa0, volle che anche il litorale abruzzese, come gi\xc3\xa0 altre coste della penisola, fosse dotato di una serie di torri costiere, destinate non solo a dare l\'allarme in caso di incursioni nemiche ma, essendo dotate di guarnigione e colubrine, anche a respingere incursioni minori.Nel 1563, in base ad una relazione del Governatore Marco Antonio Piscicello, de Ribera ordin\xc3\xb2 sei torri, in corrispondenza dei fiumi Foro, Mucchia, Moro, Sangro, Penna, Saline, la cui costruzione per\xc3\xb2 non inizi\xc3\xb2 subito.Nel 1568 Alfonso Salazar, commissario del presidente della Regia Camera di Summaria, dopo aver effettuato un sopralluogo insieme all\'ingegnere Scala, dispose la costruzione di quattordici torri: Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, Chirano, Fossacesia, Senella e le sei del 1563; i lavori furono portati a termine entro il 1569.Furono posizionate a distanza tale da poter comunicare a vista tra loro, molte alla foce dei fiumi, che costituivano punti d\'approdo e fonte d\'acqua dolce.Buona parte delle torri abruzzesi fu costruita da Vincenzo Tavoldi, un bergamasco che con il fratello si stava occupando delle fortificazioni di Pescara e Civitella, e che il 1\xc2\xba aprile 1568 si aggiudic\xc3\xb2 l\'appalto per otto di tali edifici, impegnandosi a finirli entro diciotto mesi.Nel 1598, su ordine del vicer\xc3\xa9 Enrique de Guzm\xc3\xa1n, conte di Olivares, il marchese di Cellenza, Carlo Gambacorta, governatore degli Abruzzi, effettu\xc3\xb2 un censimento delle torri d\'Abruzzo, predisponendo una serie di schede (raccolte nel manoscritto "Visita delle torri d\'Abruzzo", ora conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi), contenenti schizzi, piantine, descrizione, posizionamento ed osservazioni varie.Il marchese propose di affidare il comando delle torri costiere ad uno spagnolo per riportare le guarnigioni al loro dovere, perch\xc3\xa9 aveva rilevato che il servizio di avvistamento costiero non era svolto con costanza dai militi che, invece di stare di guardia, spesso si allontanavano dalle torri per dedicarsi ad altre attivit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 remunerative, e nemmeno le ronde notturne venivano effettuate correttamente perch\xc3\xa9 i cavallari stancavano i loro animali facendoli lavorare nei campi e quindi la notte potevano montare a cavallo solo per breve tempo.Con il cessare delle razzie piratesche dal mare le torri persero gradualmente la loro funzione militare, anche se risulta che alcune fossero ancora presidiate nel XVIII secolo.' | b'16744987844004697106' | b'\n\nTorri costiere d\'Abruzzo\n | 1,389 |
b'Q2261752' | b'\n\nCamino kimberlitico\n\nMorfologia\n\nIl camino kimberlitico si presenta in tutto il mondo sempre con una identica struttura. Si tratta di un camino verticale di diametro variabile, da poche centinaia di metri a un massimo di due chilometri, composto da kimberlite. Questo camino scende verticalmente restringendosi man mano a forma di carota. Tra i 600 m e i 2 km esso lascia posto a dicchi con un diametro tra i 5 e i 20 metri, pieni di roccia kimberlitica non frammentata. Questi dicchi scendono fino alla camera magmatica che ha dato origine all\'eruzione, si suppone sia posta tra i 150 km e i 200 km di profondit\xc3\xa0. In superficie, a differenza delle altre eruzioni vulcaniche non si forma un cono di dimensioni importanti, ma un piccolo cono di lapilli e ceneri che con il tempo scompare quasi completamente.\n\nGenesi\n\nMentre nelle eruzioni normali la risalita del magma dal mantello avviene in camere magmatiche successive e quella che poi forma il vulcano si trova ad alcuni chilometri dalla superficie, in questo particolare tipo di eruzione il magma risale direttamente dalla zona di formazione posta attorno ai duecento chilometri dalla superficie. Questo \xc3\xa8 dovuto al fatto che la camera magmatica si \xc3\xa8 formata, non per azione dell\'acqua, ma per azione del carbonio. Il carbonio, come l\'acqua, permette al mantello di fondere, ma nella fusione si libera del CO\xe2\x82\x82 che ha caratteristiche molto pi\xc3\xb9 esplosive rispetto al vapore acqueo. Esso permette quindi alla colonna di magma di salire direttamente in superficie a una velocit\xc3\xa0 elevatissima, si stima che possa raggiungere i 2000 km/h (600 m/s). Giunto in prossimit\xc3\xa0 della superficie la diminuita pressione separa i gas dal magma, la pressione che fino a quel momento era solo diretta verso l\'alto trova spazio per espandersi lateralmente e scavare un cratere del diametro variabile tra poche centinaia di metri e alcuni chilometri e con una profondit\xc3\xa0 massima 1-2 km. La velocit\xc3\xa0 di spostamento e le enormi pressioni fanno pensare (non si \xc3\xa8 mai potuto osservare una eruzione di questo tipo) che il tutto si svolga nell\'arco di qualche ora. I diamanti presenti nella kimberlite, non sono nati assieme ad essa, ma sono molto pi\xc3\xb9 antichi, l\'eruzione kimberlitica ha fatto da nastro trasportatore delle gemme. Si pensa che i diamanti primari si trovino in rocce poste al disopra della camera magmatica. Il flusso di lava salendo include parte del mantello comprendente anche i diamanti. L\'esplosivit\xc3\xa0 dell\'evento e il rapido raffreddamento impedisce al carbonio dei diamanti di degradare in grafite. La presenza di diamanti in queste strutture geologiche risulta costante, ma con valori diversi per ogni singolo giacimento.Lo stretto rapporto tra camini kimberlitici e diamanti ha conseguenze interessanti. Da oltre un secolo vengono ritrovati diamanti, mescolati ai sedimenti glaciali, nella zona a sud dei Grandi Laghi, in territorio statunitense. Sono stati probabilmente trasportati lontano dal luogo d\'origine, nelle fasi di avanzamento dei ghiacciai, durante l\'era glaciale. Si sospetta l\'esistenza di camini kimberlitici (e miniere di diamanti) a nord, in territorio canadese, presso la Baia di Hudson. Si \xc3\xa8 ricercata a lungo kimberlite in questi territori, ma per ora con esiti negativi.\n\nFonti\n\nAmerican Museum of Natural History. "The Nature of Diamonds". 21 ottobre, 2005.' | b'12808752715306698181' | b'\n\nCamino kimberlitico\n | 1,007 |
b'Q890790' | b'\n\nFA Premier League Player of the Month\n\nIl premio FA Premier League Player of the Month \xc3\xa8 un riconoscimento mensile dato al miglior calciatore del mese della Premier League. Il vincitore viene scelto da un team formato da sponsor del campionato ed annunciato insieme al "Manager of the Month" il primo o secondo venerd\xc3\xac del mese successivo. Il premio \xc3\xa8 stato chiamato "Carling Premiership Player of the Month" (1994\xe2\x80\x932001), "Barclaycard Premiership Player of the Month" (2001\xe2\x80\x932004) e attualmente "Barclays Player of the Month".La Premier League fu istituita nel 1992, quando i club membri della "First Division" si dimisero dalla "Football League", formando una nuova lega commercialmente indipendente che negozi\xc3\xb2 i propri accordi di trasmissione video e sponsorizzazione. La stagione inaugurale non ebbe sponsor finch\xc3\xa9 non si trov\xc3\xb2 un accordo quadriennale per 12 milioni di sterline con Carling a partire dalla stagione successiva. Carling introdusse nella stagione 1993-1994 i premi "Manager of the Month" e "Manager of the Season", in aggiunta agli esistenti premi di "Player of the Year" assegnati dalla "Football Writers\' Association" e "Professional Footballers\' Association". Per la stagione 1994-1995 venne introdotto il premio "FA Premier League Player of the Month", che fu assegnato per la prima volta a J\xc3\xbcrgen Klinsmann per le sue prestazioni dell\'Agosto 1994.Steven Gerrard \xc3\xa8 il giocatore con il pi\xc3\xb9 alto numero di premi "FA Premier League Player of the Month". Quattro giocatori hanno vinto il premio in mesi consecutivi: Robbie Fowler tra il 1995 ed il 1996, Dennis Bergkamp nel 1997, Cristiano Ronaldo nel 2006 ed Harry Kane nel 2015. Altri nove giocatori hanno vinto due premi nella stessa stagione: Ryan Giggs, Ruud van Nistelrooij, Thierry Henry, Wayne Rooney, Peter Odemwingie, Robin van Persie, Daniel Sturridge, Luis Su\xc3\xa1rez ed Ashley Young, che \xc3\xa8 anche l\'unico giocatore ad aver vinto il premio per tre volte in un anno solare. Robbie Keane ha vinto il premio giocando con tre club differenti (Coventry City, Leeds United e Tottenham Hotspur). Altri nove giocatori hanno vinto il premio giocando con due club differenti. Il premio \xc3\xa8 stato assegnato a due giocatori contemporaneamente in sei occasioni: Alan Shearer e Chris Sutton nel Novembre 1994 per i Blackburn Rovers, Robbie Fowler e Stan Collymore nel Gennaio 1996 per il Liverpool, Kevin Davies per il Southampton ed Andy Cole per il Manchester United nel Novembre 1997, Dennis Bergkamp ed Edu nel Febbraio 2004 per l\'Arsenal, Dimit\xc4\x83r Berbatov e Robbie Keane nell\'Aprile 2007 per il Tottenham Hotspur e Steven Gerrard e Luis Su\xc3\xa1rez nel Marzo 2014 per il Liverpool.Quasi met\xc3\xa0 dei premi "FA Premier League Player of the Month" sono stati assegnati a giocatori inglesi, mentre i principali vincitori stranieri sono francesi e olandesi. Il Manchester United ha avuto tra le proprie fila il pi\xc3\xb9 grande numero di giocatori vincitori del premio "FA Premier League Player of the Month".' | b'6539841936402235011' | b'\n\nFA Premier League Player of the Month\n | 858 |
b'Q3616863' | b'\n\nAngelo Arpa\n\nAngelo Arpa (Brusaporco, 21 marzo 1909 \xe2\x80\x93 Roma, 27 marzo 2003) \xc3\xa8 stato un critico cinematografico, scrittore, gesuita e produttore cinematografico italiano.\n\nBiografia\n\nDi origine ungherese (il nome di famiglia era \xc2\xabArpad\xc2\xbb), Angelo Arpa entr\xc3\xb2 nella Compagnia di Ges\xc3\xb9 il 30 maggio 1940. Padre Arpa oper\xc3\xb2 negli anni cinquanta a Genova dove fu per molti anni professore di filosofia all\'Istituto Bartolomeo Arecco, l\'istituto scolastico dei Gesuiti di Genova.Si interess\xc3\xb2 di cinema, che identific\xc3\xb2 come uno dei pi\xc3\xb9 efficaci veicoli di trasmissione della cultura. In questo ambito fu tra gli ideatori dei primi Cineforum in Italia. In particolare padre Arpa fond\xc3\xb2 il Cineforum di Genova nei locali dell\'Arecco, sul modello di quanto fatto a Roma dal padre domenicano F\xc3\xa9lix Morlion.Nella storia del cinema italiano il nome di padre Arpa compare molto spesso in riferimento a Federico Fellini del quale fu amico e consigliere spirituale. I due si conobbero alla 15\xc2\xaa Mostra internazionale d\'arte cinematografica di Venezia del 1954, in cui Fellini presentava La strada, film apprezzato dal pubblico cattolico. D\'altro canto padre Arpa era un ascoltato consigliere dell\'arcivescovo di Genova cardinal Giuseppe Siri, influente figura del cattolicesimo conservatore. Perci\xc3\xb2 il gesuita funse in qualche modo da mediatore fra i cineasti e gli ambienti che avrebbero potuto essere loro avversi. Cos\xc3\xac, quando la censura proib\xc3\xac l\'uscita de Le notti di Cabiria, padre Arpa ne organizz\xc3\xb2 la proiezione privata a Siri. L\'alto prelato apprezz\xc3\xb2 il film e subito la censura statale ne autorizz\xc3\xb2 la circolazione.Nel 1959 Fellini, intuendo che La dolce vita avrebbe creato polemiche, and\xc3\xb2 a Genova a sottoporre il film a padre Arpa, il quale non gli chiese nessun taglio: e cos\xc3\xac il film fu autorizzato dalla censura. L\'anteprima era stata organizzata per Siri, il quale non diede un giudizio negativo sul film, ma non si sent\xc3\xac di intercedere ufficialmente come aveva fatto con Le notti di Cabiria. Lo scandalo scoppi\xc3\xb2 dopo l\'uscita del film, e padre Arpa (cos\xc3\xac come Siri) difese l\'amico regista con particolare impegno fino ad essere ripreso dalle gerarchie vaticane. Qualche anno dopo Fellini prese amabilmente in giro il gesuita nel personaggio di padre Spagna, il prete cinefilo interpretato da Salvo Randone in Toby Dammitt, episodio di Tre passi nel delirio.Padre Arpa promosse presso il pubblico cattolico anche gli altri maestri del neorealismo, De Sica, Rossellini, Visconti. Di Pier Paolo Pasolini fu anche consulente per Il Vangelo secondo Matteo. Arpa s\'improvvis\xc3\xb2 anche produttore cinematografico; fond\xc3\xb2 la sua casa di produzione cinematografica "Golden Star International", con la quale realizz\xc3\xb2, fra l\'altro, Era notte a Roma di Roberto Rossellini. Tuttavia, il film fu un insuccesso e la Golden Star non riusc\xc3\xac a rimborsare i finanziatori.Oltre all\'attivit\xc3\xa0 del Cineforum, padre Arpa diede vita alla Fondazione Columbianum per instaurare rapporti culturali fra l\'Europa e l\'America Latina. La Fondazione organizz\xc3\xb2 le cinque edizioni della Rassegna Internazionale del Cinema Latinoamericano, tenute a Santa Margherita Ligure (1960 e 1961), Sestri Levante (1962 e 1963) e Genova (1965), sotto la direzione di Gianni Amico. Nelle varie edizioni la manifestazione ospit\xc3\xb2 i maggiori esponenti delle "nuove ondate" di cinema sudamericano (tra gli altri Glauber Rocha, Fernando Birri, Nelson Pereira dos Santos, Tom\xc3\xa1s Guti\xc3\xa9rrez Alea) e segn\xc3\xb2 la fine dell\'isolamento diplomatico di Cuba, ospitando le autorit\xc3\xa0 di quel paese. Il dissesto finanziario della Golden Star e del Columbianum, tuttavia, portarono padre Arpa ad essere incarcerato per alcuni mesi nel 1967 e ad essere espulso dalla Compagnia di Ges\xc3\xb9: c\'\xc3\xa8 chi ritiene che l\'ingenuit\xc3\xa0 finanziaria del gesuita sia servita da pretesto per chi voleva liberarsi di un prete scomodo.Nel 2002 gli fu concesso del Governo italiano il contributo vitalizio straordinario (legge Bacchelli) per meriti culturali.Per volont\xc3\xa0 testamentaria di Padre Arpa il suo corpo \xc3\xa8 stato cremato e inumato nella Cappella Generalizia della Compagnia di Ges\xc3\xb9 del Cimitero del Verano di Roma. Nella stessa Cappella riposano i Generali della Compagnia.' | b'8628110270349706215' | b'\n\nAngelo Arpa\n | 1,375 |
b'Q47160' | b'\n\nTito Maccio Plauto\n\nDibattito sul nome e brevi cenni biografici\n\nIl nome del poeta \xc3\xa8 fra i dati incerti. Gli antichi lo citano comunemente come Plautus, la forma romanizzata di un cognome umbro Plotus. Nelle edizioni moderne fino all\'Ottocento figura il nome completo Marcus Accius Plautus. Questa forma \xc3\xa8 di per s\xc3\xa9 sospetta alla luce di considerazioni storiche: i tria nomina si usano per chi \xc3\xa8 dotato di cittadinanza romana, e non sappiamo se Plauto l\'abbia mai avuta. Un antichissimo codice di Plauto, il Palinsesto Ambrosiano, rinvenuto agli inizi del XIX secolo dal cardinale Angelo Mai, port\xc3\xb2 migliore luce sulla questione. Il nome completo del poeta tramandato nel Palinsesto si presenta nella pi\xc3\xb9 attendibile versione Titus Maccius Plautus; da Maccius, per errore di divisione delle lettere, era uscito fuori il tradizionale M. Accius (che sembrava credibile per influsso di L. Accius, il nome del celebre tragediografo). D\'altra parte, il nome Maccius si presta a interessanti deduzioni. Non si tratta certo di un vero nome gentilizio e del resto non c\'\xc3\xa8 ragione che Plauto ne portasse uno; si tratta invece di una derivazione da Maccus, il nome di un personaggio tipico della farsa popolare italica, l\'atellana. Questa originale derivazione deve avere un legame con la personalit\xc3\xa0 e l\'attivit\xc3\xa0 di Plauto. \xc3\x88 dunque verosimile e attraente ipotesi che il poeta teatrale umbro Titus Plotus si fosse dotato a Roma di un nome di battaglia, che alludeva chiaramente al mondo della scena comica, e quindi conservasse nei \xe2\x80\x9ctre nomi\xe2\x80\x9d canonici la traccia libera e irregolare del suo mestiere di "commediante". Altri sostengono invece che "Plautus" derivi dall\'aggettivo greco \xcf\x80\xce\xbb\xce\xb1\xcf\x84\xcf\x8d\xcf\x82, che indicherebbe la larghezza di qualche sua caratteristica fisica.Varie fonti antiche chiariscono che Plauto era nativo di S\xc3\xa0rsina, cittadina appenninica dell\'Umbria romana (oggi in Romagna): il dato \xc3\xa8 confermato da un bisticcio allusivo in Mostellaria 769-70. Plauto, come del resto quasi tutti i letterati latini di et\xc3\xa0 repubblicana su cui abbiamo notizia, non era dunque di origine romana: non apparteneva per\xc3\xb2, diversamente da Livio Andronico ed Ennio, a un\'area culturale italica gi\xc3\xa0 sotto influenza e dominio greco. Si noti anche che Plauto era con certezza un cittadino libero, non uno schiavo o un liberto: la notizia che svolgesse lavori servili presso un mulino \xc3\xa8 un\'invenzione biografica, basata su un\'assimilazione tra Plauto e i servi bricconi delle sue commedie, che spesso vengono minacciati di questa destinazione.La data di morte, il 184 a.C., \xc3\xa8 sicura; la data di nascita si ricava indirettamente da una notizia di Cicerone (Cato maior 14,50), secondo cui Plauto scrisse da senex la sua commedia Pseudolus. Lo Pseudolus risulta rappresentato nel 191, e la senectus per i Romani cominciava a 60 anni. Probabile quindi una nascita fra il 255 e il 250 a.C. Le notizie che fissano la fioritura letteraria del poeta intorno al 200 quadrano bene con queste indicazioni. Dobbiamo immaginarci un\'attivit\xc3\xa0 letteraria compresa fra il periodo della seconda guerra punica (218-201 a.C.) e gli ultimi anni di vita del poeta: la Casina allude chiaramente alla repressione dei Baccanali del 186 a.C..' | b'10735628083906786699' | b'\n\nTito Maccio Plauto\n | 1,070 |
b'Q1027119' | b'\n\nDiocesi di Gallese\n\nStoria\n\nIncerte sono le origini della diocesi di Gallese. Coletti, continuatore dell\'Italia sacra di Ughelli, fa iniziare la serie episcopale con Donato, che prese parte al concilio romano indetto da papa Eugenio II nell\'826. Moroni anticipa di oltre cinquant\'anni la serie dei vescovi con Stefano, sanctae Gallesinae ecclesiae episcopus, che avrebbe partecipato ad un concilio indetto a Costanza in Germania nel 772. Cappelletti fa precedere questi vescovi da Gioviano che nel 769 prese parte al concilio lateranense dove fu condannato l\'antipapa Costantino II: questo vescovo \xc3\xa8 tuttavia attribuito da Duchesne e da molti altri autori alla diocesi di Cagli nelle Marche.Il IX secolo \xc3\xa8 il "secolo d\'oro" per Gallese, di cui sono noti quattro vescovi che presero parte a diversi concili indetti dai papi. Inoltre erano originari di Gallese due papi: Marino I, papa dall\'882 all\'884, e Romano, papa da agosto a novembre 897.Nel 1150 mor\xc3\xac a Gallese, dopo una vita di pellegrinaggi (Roma, Santiago e la Terra Santa), Famiano, eremita cistercense. La fama dei miracoli a lui attribuiti ed attestati dalla tradizione contribu\xc3\xac ad accrescere il culto verso il santo, a cui i gallesini edificarono un santuario nel XIII secolo.Secondo Coletti, la diocesi venne soppressa nel 1252 ed annessa alla diocesi di Civita Castellana; tuttavia, sia Cappelletti che Moroni, riportano ancora un vescovo di Gallese, Monaldo, che nel 1285 partecip\xc3\xb2 ad un concilio indetto da papa Onorio IV. \xc2\xabConvien dire - con il Cappelletti - che il decreto di unione non avesse tosto il suo effetto, oppure che continuasse a vivere il vescovo e ne ritenesse tuttora il titolo. Con lui per altro cessano le memorie della cattedra gallesina\xc2\xbb.Nel XVI secolo, per breve tempo, la sede fu ristabilita. Fu papa Pio IV, con bolla del 17 marzo 1563 a restaurare la diocesi e a nominare vescovo Girolamo Garimberti; tuttavia il suo successore, Gabriele de Alexandris, rinunci\xc3\xb2 alla diocesi il 16 settembre 1569 e papa Pio V soppresse nuovamente la diocesi incorporandone il territorio nella diocesi di Civita Castellana.Il 20 dicembre 1805 la collegiata Santa Maria Assunta di Gallese riebbe il titolo di cattedrale in forza della bolla Romanorum pontificum di papa Pio VII e la diocesi fu unita a quelle di Civita Castellana e Orte, che da questo momento prese il nome di "diocesi di Civita Castellana, Orte e Gallese".L\'11 febbraio 1986 la diocesi di Gallese, assieme a quelle di Sutri, di Nepi e di Orte, \xc3\xa8 stata soppressa ed il suo territorio incorporato in quello della diocesi di Civita Castellana; contestualmente l\'ex cattedrale di Gallese ha assunto il titolo di concattedrale della diocesi civitonica.Dal 16 febbraio 1991 Gallese \xc3\xa8 annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; l\'attuale arcivescovo, titolo personale, titolare \xc3\xa8 Antonio Franco, gi\xc3\xa0 nunzio apostolico in Israele e Cipro e gi\xc3\xa0 delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina.' | b'10065076623258811520' | b'\n\nDiocesi di Gallese\n | 985 |
b'Q542549' | b'\n\nVertice dell\'Asia orientale\n\nSfondo\n\nIl concetto di un "East Asia Grouping" (let. "raggruppamento dell\'asia orientale") ha una storia antecedente di alcuni anni il primo raduno ufficiale. Nel 1991, Mahathir bin Mohamad, primo ministro della Malaysia, promosse l\'idea di una regione per il libero scambio di merci: l\'East Asia Economic Caucus.Nel 2002 venne pubblicato il rapporto definitivo dell\'East Asian Study Group, voluto dai paesi membri dell\'ASEAN Plus Three, esclusi Australia, Nuova Zelanda e India. Nel documento veniva proposto di trasformare l\'EAS in un apparato simile all\'ASEAN, con incontri e congressi di simile natura. Tuttavia, veniva posto il problema di involvere nel progetto paesi esterni l\'area ASEAN, esplicitando quindi un\'estensione territoriale dell\'EAS per adeguarsi agli interessi del progetto.Nel 2004, durante il vertice dell\'ASEAN Plus Three fu ufficializzato il mantenimento dell\'EAS in quanto necessario, e i 16 membri portarono nuovamente al banco la questione all\'ASEAN Plus Three Ministerial Meeting nel Laos a fine luglio 2005. Alla Malesia \xc3\xa8 stata attribuita la volont\xc3\xa0 di avanzare al forum durante il vertice ASEAN Plus Three del 2004.\n\nPrimo EAS (2005)\n\nPrima della realizzazione del primo vertice EAS si \xc3\xa8 discusso in modo significativo riguardo ai paesi che avrebbero dovuto essere rappresentati. Al momento dell\'incontro c\'erano stati alcuni disappunti tra Giappone, Cina e Corea del Sud (i +tre dell\'ASEAN), inoltre la partecipazione di Nuova Zelanda, Australia e India fu percepita come un segnale per controbilanciare il crescente dilagare del dominio cinese.Comunque i risultati della riunione furono pressoch\xc3\xa9 limitati, anche se la Russia espresse gi\xc3\xa0 tempo addietro la riunione di entrar a far parte dell\'EAS, partecipando come osservatore su invito della Malesia.\n\nRussia\n\nLa Russia ha partecipato al primo EAS del 2005 in qualit\xc3\xa0 di osservatore su invito della Malaysia, richiedendo di diventarne membro. La candidatura come futuro membro ha trovato sostegno da Cina e India\n\nStati Uniti\n\nDopo che l\'amministrazione Obama ha espresso interesse nell\'avere una qualche posizione all\'interno dell\'EAS, il comitato ha in seguito appoggiato l\'idea invitando sia gli Stati Uniti che la Russia a prendere parte al vertice del 2011.\n\nAltre candidature\n\nPakistan, Mongolia e Bangladesh sono stati indicati come potenziali membri dell\'EAS nel futuro. La candidatura della Mongolia \xc3\xa8 stata appoggiata dalla Malesia e dal Vietnam, il Pakistan da Malesia e Giappone, e il Bangladesh solo da quest\'ultimo.Anche le entit\xc3\xa0 sovranazionali come l\'Unione europea e la Lega araba hanno manifestato interesse ad avere ruolo di osservatori, e quest\'ultima ha intrattenuto sedute ufficiali per ufficializzare la propria partecipazione.' | b'1315211625258079201' | b'\n\nVertice dell\'Asia orientale\n | 828 |
b'Q820218' | b"\n\nWhite Oleander\n\nTrama\n\nLa bionda artista concettuale Ingrid Magnussen viene condannata a trentacinque anni di carcere dopo aver avvelenato il proprio amante con un veleno estratto dall'oleandro bianco. La donna lascia la figlia adolescente Astrid, che non ha mai conosciuto il padre: l'uomo infatti ha abbandonato la famiglia per un'altra donna quando Astrid aveva solo sei mesi. I servizi sociali mandano la ragazza, molto bella e con i capelli lunghi e biondi, a vivere con l'ex spogliarellista Starr Thomas. La donna \xc3\xa8 molto religiosa e sostiene di aver accettato Ges\xc3\xb9 come suo salvatore, nonostante il suo comportamento e i suoi vestiti dicano il contrario. Starr vive con Ray, un uomo sposato che per\xc3\xb2 non vede la moglie e il figlio da cinque anni, e alcuni figli, sia suoi che adottati. Quando Ray passa del tempo con Astrid, la donna si ingelosisce e ricomincia a bere finch\xc3\xa9 una notte tenta di uccidere la ragazza, sparandole una pallottola che ferisce Astrid alla spalla. Astrid, dopo essere stata ricoverata in ospedale, viene mandata in un istituto dove si trovano numerosi ragazzi che vivono situazioni simili alla sua. L\xc3\xac, incontrer\xc3\xa0 delle ragazze aggressive che la picchiano poich\xc3\xa9 invidiose della sua bellezza; allora Astrid si taglia i capelli come segno di protesta. L\xc3\xac conosce Paul, un fumettista di cui si innamora.Successivamente viene accolta da un'altra famiglia, in cui c'\xc3\xa8 Claire Richards, una donna fragile che tenta di sfondare come attrice. \xc3\x88 sposata, ma il marito \xc3\xa8 spesso all'estero per lavoro. Dopo una visita dalla madre di Astrid, Claire si suicida con un'overdose di pillole ed \xc3\xa8 proprio Astrid a trovarla morta di fianco a lei al suo risveglio. L'adolescente \xc3\xa8 costretta a tornare all'istituto dove rimane per qualche tempo, finch\xc3\xa9 la sua assistente sociale non le rimedia una nuova famiglia. Nonostante questa sia perfetta per la ragazza, Astrid decide di andare a vivere con una russa che si guadagna da vivere prendendo vestiti gettati nella spazzatura, aggiustandoli e vendendoli al mercato. Con lei vivono altre ragazze, tutte con un tono punk. Anche Astrid decider\xc3\xa0 di tingersi i capelli di nero e di vestirsi come loro. L'avvocato della madre vorrebbe convincerla a testimoniare a suo favore. Astrid, che aveva fatto visita alla madre ma che le aveva detto di non volerla pi\xc3\xb9 vedere, accetta di andare a parlarle. Ingrid le chiede se pu\xc3\xb2 testimoniare a suo favore. Astrid accetta ma in cambio vuole sapere la verit\xc3\xa0 su tutto: se ha davvero ucciso il suo fidanzato, chi era suo padre, perch\xc3\xa9 ha spinto Claire al suicidio. Ingrid risponde alle domande della figlia, la quale tenta ancora di convincerla a lasciarla andare, scontando la sua pena, ma poi rispetta il patto e le dice che testimonier\xc3\xa0 a suo favore. Astrid e Paul vanno dunque al processo della madre di lei aspettando di essere convocati dall'avvocatessa. Il processo per\xc3\xb2 finisce inaspettatamente in anticipo e, chiedendo cosa sia successo, alla ragazza dicono che la madre ha deciso di tenerla fuori da questa storia, lasciandola, finalmente, andare. Due anni dopo Paul e Astrid vivono insieme a New York e la ragazza, di nuovo con i capelli biondi e lunghi, ricorda le sue vicende, per ognuna delle quali ha creato una valigia contenente i suoi ricordi." | b'3098433943627085134' | b"\n\nWhite Oleander\n | 1,005 |
b'Q7308203' | b"\n\nReggie Bullock\n\nBiografia\n\nAveva come sorella un transgender di nome Mia Henderson (nata Kevin Long) che il 16 luglio 2014 \xc3\xa8 stata accoltellata a Baltimora. \xc3\x88 un sostenitore per i diritti LGBT.\n\nCaratteristiche tecniche\n\n\xc3\x88 un ottimo tiratore da 3 punti.\n\nLos Angeles Clippers (2013-2015)\n\nDopo tre stagioni in NCAA con i Tar Heels, di cui l'ultima chiusa con quasi 14 punti di media, venne scelto al primo giro del Draft NBA 2013 alla venticinquesima chiamata dai Los Angeles Clippers. Bullock rimase ai Clippers solo per 1 anno e mezzo in cui non riusc\xc3\xac a imporsi da titolare venendo ceduto nel gennaio 2015.\n\nPhoenix Suns (2015)\n\nIl 16 gennaio 2015 venne ceduto dai Los Angeles Clippers ai Phoenix Suns in uno scambio a tre squadre che coinvolse anche i Boston Celtics. Debutt\xc3\xb2 con i Suns 10 giorni dopo proprio contro la sua ex-squadra, ovvero i Los Angeles Clippers, in cui prevalsero i Clippers col punteggio di 120-100. Bullock venne pi\xc3\xb9 volte spedito in D-League dai Suns ai Bakersfield Jam, giocando in totale solo 11 partite con la squadra dell'Arizona con cui segn\xc3\xb2 4 punti.\n\nDetroit Pistons (2015-2019)\n\nIl 10 luglio 2015 venne ceduto dai Phoenix Suns ai Detroit Pistons insieme a Danny Granger e Marcus Morris in cambio di una seconda scelta al Draft 2020. Anche nei Pistons Bullock non trov\xc3\xb2 molto spazio stando nelle rotazioni dietro a Marcus Morris e Stanley Johnson.Nella seconda stagione nel Michigan Bullock gioc\xc3\xb2 meno partite (6 in meno rispetto alla stagione precedente), ma ebbe un minutaggio un superiore. Gioc\xc3\xb2 solo 31 partite oltre che per la concorrenza anche per vari infortuni.Il 16 giugno 2017 venne sospeso per 5 partite in quanto venne trovato positivo alla marijuana a seguito di un controllo antidoping.L'11 luglio 2017 rinnov\xc3\xb2 il suo contratto con i Pistons per altri 2 anni. E nella stagione 2017-2018 fu quella in cui trov\xc3\xb2 pi\xc3\xb9 spazio in carriera limitando gli infortuni e giocando 62 partite su 82 (77 escludendo quelle in cui era squalificato), di cui 52 da titolare complice anche la partenza di Tobias Harris che in febbraio venne ceduto ai Los Angeles Clippers in cambio di Blake Griffin. Nonostante avesse tenuto ottime medie (44,5% da 3 e 11,3 punti di media) non riusc\xc3\xac portare i pistoni alla postseason in quanto la squadra arriv\xc3\xb2 9 a est con un record di 39 vittorie e 43 sconfitte. In stagione segn\xc3\xb2 anche il proprio career-high di punti mettendo a referto 23 (con 6 tiri da 3 segnati) nella sconfitta interna per 113-103 contro gli Charlotte Hornets. Nella stagione successiva fu titolare della franchigia del Michigan giocando 44 partite su 44 da titolare, tenendo anche in questo caso la media punt in doppia cifra, prima di venire ceduto in febbraio.\n\nLos Angeles Lakers (2019-)\n\nIl 6 febbraio 2019 torn\xc3\xb2 a Los Angeles, ma questa volta sponda Lakers, nello scambio che port\xc3\xb2 Svjatoslav Mychajljuk e una futura seconda scelta in quel di Detroit." | b'2769431613756463362' | b"\n\nReggie Bullock\n | 931 |
b'Q3531781' | b"\n\nTony Grisoni\n\nTony Grisoni (Londra, 28 ottobre 1952) \xc3\xa8 uno sceneggiatore britannico.\n\nBiografia\n\nGrisoni ha debuttato come sceneggiatore con il lungometraggio Queen of Hearts del 1989, diretto da Jon Amiel.In seguito ha collaborato pi\xc3\xb9 volte con il regista statunitense Terry Gilliam, per i film Paura e delirio a Las Vegas (1998), Tideland - Il mondo capovolto (2005), I fratelli Grimm e l'incantevole strega (2005) e L'uomo che uccise Don Chisciotte (2018). Per Paura e delirio a Las Vegas, inizialmente erano accreditati come sceneggiatori solo Tod Davies e Alex Cox, che avevano scritto una versione precedente della sceneggiatura, poi riscritta da zero da Gilliam e Grisoni. Per questo motivo, Gilliam e Grisoni si sono presentati al collegio arbitrale della Writers Guild of America per essere accreditati. La decisione finale della WGA \xc3\xa8 stata di accreditare tutti e quattro gli sceneggiatori. Per I fratelli Grimm e l'incantevole strega \xc3\xa8 avvenuta una disputa simile: nonostante la riscrittura da parte dei due, solo lo sceneggiatore originale Ehren Kruger compare tra i crediti. Gilliam e Grisoni hanno quindi deciso, come alternativa a essere tra i crediti come sceneggiatori, di essere accreditati come dress pattern makers (modellisti dei costumi). Il primo tentativo di realizzare L'uomo che uccise Don Chisciotte, scritto da Gilliam e Grisoni, \xc3\xa8 stato tra il 1998 e il 2000 ed \xc3\xa8 stato fallimentare. Durante la produzione, Grisoni ha conosciuto Keith Fulton e Louis Pepe, che stavano girando le riprese del backstage, nonch\xc3\xa9 le scene di quello in seguito sarebbe diventato il documentario Lost in La Mancha. Nel 2005 Fulton e Pepe hanno diretto il film Brothers of the Head, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Brian Aldiss, scritto da Grisoni stesso a partire dal 1984. Tra il 2005 e il 2016 vi sono stati vari altri tentativi da parte di Gilliam di realizzare il lungometraggio, che infine \xc3\xa8 stato girato con successo nel 2017 ed \xc3\xa8 uscito nelle sale l'anno successivo.Nel 2008 Grisoni ha diretto il suo primo cortometraggio, Kingsland #1: The Dreamer, che gli \xc3\xa8 valso una candidatura alla 62\xc2\xaa edizione dei BAFTA Film Award.Nel 2009 Channel 4 ha trasmesso la serie Red Riding, per la quale Grisoni ha sceneggiato tutti e tre gli episodi che la compongono, adattando tre dei quattro romanzi del ciclo Red Riding Quartet dello scrittore David Peace. Nello stesso anno, Channel 4 ha trasmesso anche il film The Unloved, scritto da Grisoni e diretto da Samantha Morton, al suo debutto come regista. Il film ha vinto il BAFTA TV Award come miglior film per la televisione drammatico." | b'13658095303260244399' | b"\n\nTony Grisoni\n | 803 |
b'Q12050136' | b'\n\nRudolf Dilong\n\nRudolf Dilong (Trsten\xc3\xa1, 1\xc2\xba agosto 1905 \xe2\x80\x93 Pittsburgh, 7 aprile 1986) \xc3\xa8 stato un poeta e presbitero slovacco.Appartenne all\'Ordine dei Frati Minori e fu un esponente del movimento letterario del modernismo cattolico.\n\nBiografia\n\nDopo la maturit\xc3\xa0 Rudolf Dilong divenne frate francescano. In giovent\xc3\xb9 era stato amico del poeta \xc5\xa0tefan Atila Brez\xc3\xa1ny, con cui Dilong mantenne uno sporadico contatto epistolare anche durante il periodo dell\'emigrazione. Risiedette a Kremnica, a Hlohovec, a Malacky. Dopo aver completato gli studi teologici, nel 1929 fu ordinato sacerdote. Per qualche anno fu professore di religione alle scuole superiori. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si arruol\xc3\xb2 nell\'esercito come cappellano militare. Nel 1945 abbandon\xc3\xb2 la Slovacchia. Si trasfer\xc3\xac a Roma e di qui nel 1947 part\xc3\xac per l\'Argentina, dove subito fu destinato all\'assistenza spirituale degli immigrati slovacchi di Buenos Aires. Fu redattore del periodico Slovensk\xc3\xa9 zvesti ("Novelle slovacche"). Dal 1965 visse nel monastero di Pittsburgh negli Stati Uniti d\'America, ove fu redattore di Listov sv. Franti\xc5\xa1ka ("Lettere di San Francesco"). Lavor\xc3\xb2 anche come funzionario del Congresso mondiale degli slovacchi. Nel 1969 visit\xc3\xb2 la Slovacchia, avendo in mente di potervi rimanere. Esistono diverse versioni del motivo per cui ci\xc3\xb2 non si realizz\xc3\xb2. Secondo Jozef Rydlo, la responsibilit\xc3\xa0 fu di Laco Novomesk\xc3\xbd. Dilong ricevette molti soprannomi da parte della critica letteraria: il frate nascosto, il principe dei poeti, il poeta della libert\xc3\xa0 spezzata, il poeta della perduta libert\xc3\xa0 slovacca. Era considerato un poeta impetuoso.\n\nAttivit\xc3\xa0\n\nDilong \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 importanti e pi\xc3\xb9 prolifici autori del modernismo cattolico. Si dedic\xc3\xb2 soprattutto alla poesia, ma amche ai drammi. fu fondatore del giornale Postup. Le sue opere sono collocate in un ambiente rurale, affront\xc3\xb2 il tema dell\'infanzia e spesso descrisse l\'Orava, la sua regione natale, che gli diede rifugio e stabilit\xc3\xa0 soprattutto nel periodo della Seconda guerra mondiale. Fu autore di pi\xc3\xb9 di 100 opere, delle quali molte andarono perdute a seguito di un incendio in Argentina.Dilong passa dal misticismo al surrealismo, ai problemi intriganti della natura, a quelli dell\'era atomica, alla triste sorte della sua patria oppressa sotto il giogo del comunismo.' | b'17883795549558843188' | b'\n\nRudolf Dilong\n | 807 |
b'Q3717641' | b'\n\nE poi.../Non tornare pi\xc3\xb9\n\nIl disco\n\nCompletamente incentrato sul famosissimo lato A che fa letteralmente scomparire la canzone Non tornare pi\xc3\xb9 sulla seconda facciata. Entrambi i pezzi avranno comunque posto fra le tracce del nuovo album Frutta e verdura, pubblicato alcuni giorni dopo.Nel 1974 le due canzoni compariranno in lingua francese, con i testi di Pierre Delano\xc3\xab, sul singolo Et puis \xc3\xa7a cert \xc3\xa0 quoi/Les oiseaux reviennent, pubblicato contemporaneamente in Italia (PDU PA 1096) e in Francia (Path\xc3\xa9 Marconi/PDU 2C008 95104) con copertine diverse.Anche questo singolo, con le canzoni in italiano, stampato in Francia sempre nel 1974 (Path\xc3\xa9 Marconi/EMI 2C008 95029), ha la copertina differente.\n\nStoria\n\nBrano di struttura complessa e inusuale per una classica canzone pop, fu definito subito "improponibile" dai discografici. Mina decise di inciderlo ugualmente, affidando l\'arrangiamento a Pino Presti: ne scaturir\xc3\xa0 uno dei pi\xc3\xb9 grandi successi della cantante.Nonostante la pubblicazione sia dell\'anno precedente, quando Mina la esegue dal vivo nella serata inaugurale di Milleluci (16 marzo 1974), la canzone \xc3\xa8 ancora nelle prime posizioni di classifica. Curiosamente poco dopo, la sigla finale della trasmissione, Non gioco pi\xc3\xb9, anch\'essa interpretata da Mina, ne prender\xc3\xa0 la posizione in classifica.I video di entrambe sono presenti nel DVD Gli anni Rai 1972-1978 Vol. 1, inserito in un cofanetto monografico pubblicato da Rai Trade e GSU nel 2008, in primo soltanto \xc3\xa8 reperibile anche nella confezione CD+DVD I miei preferiti (Gli anni Rai) del 2014.\n\nMusica e testo\n\nAncora una volta Mina sceglie una canzone la cui costruzione mette in discussione la centralit\xc3\xa0 del ritornello. Le due lunghe strofe principali, di ispirazione blues (con tanto di armonica nella ripresa), terminano con i versi del titolo "...tornare insieme e poi/che senso ha...", ripetuti pi\xc3\xb9 volte in crescendo, con varianti di testo e tonalit\xc3\xa0. Il vero ritornello, "...no/le tue promesse/no/sempre le stesse...".La protagonista del testo \xc3\xa8 una donna che si rifiuta di ricominciare una storia d\'amore (e di sesso) con un uomo da lei tradito, nonostante lui le prometta di cambiare.\n\nNon tornare pi\xc3\xb9\n\nPubblicata su singolo in Francia e Italia nel 1974 con titolo Les oiseaux reviennent e testo di Pierre Delano\xc3\xab; nel 1998 \xc3\xa8 inserita sull\'album Quand ma voix te touche destinato al solo mercato transalpino.Nel 2011 compare nella raccolta internazionale su CD Je suis Mina.Arrangiamento e direzione d\'orchestra Dario Baldan Bembo' | b'14503915553845811363' | b'\n\nE poi.../Non tornare pi\xc3\xb9\n | 845 |
b'Q3743079' | b"\n\nFerrari 326 MI\n\nIl contesto\n\nIl modello derivava dalla 246 F1 e nacque sostanzialmente dalla sostituzione del motore di quest'ultima con un propulsore tipo \xe2\x80\x9cDino\xe2\x80\x9d. Questi motori derivavano l'appellativo dal nome del figlio di Enzo Ferrari, Dino, a cui \xc3\xa8 assegnata la progettazione. Essi possedevano una peculiarit\xc3\xa0: erano dei V6 con l'angolo tra le due bancate di 65\xc2\xb0. Furono progettati con questa caratteristica per ridurre gli ingombri. In particolare, il motore della 326 MI era il massimo sviluppo, inteso come cilindrata, che si poteva ottenere dal monoblocco dei propulsori \xe2\x80\x9cDino\xe2\x80\x9d. La caratteristica principale della \xe2\x80\x9c326 MI\xe2\x80\x9d era la leggerezza nei confronti delle monoposto contemporanee, che rendeva la vettura agile e le permetteva di sfruttare la potenza del motore.La sigla numerica nel nome del modello era collegata alle caratteristiche del motore; pi\xc3\xb9 precisamente richiamava la cilindrata, che era di circa 3,2 L, ed il numero dei cilindri, che erano 6 a V. La sigla \xe2\x80\x9cMI\xe2\x80\x9d invece significava \xe2\x80\x9cMonza Indianapolis\xe2\x80\x9d, e si riferiva alla gara per cui fu progettata, costruita ed a cui partecip\xc3\xb2.\n\nLe competizioni\n\nIl modello esord\xc3\xac il 29 giugno 1958 all'Autodromo di Monza in occasione della 500 Miglia di Monza. A questa competizione presero parte vetture monoposto europee e statunitensi idonee a partecipare a gare che si svolgevano su tracciati ovali tipo Indianapolis. La Ferrari e la Maserati parteciparono a questo evento con, rispettivamente, due modelli (la 412 MI e, appunto, la \xe2\x80\x9c326 MI\xe2\x80\x9d) ed uno. Questa competizione era divisa in tre parti, ciascuna lunga 267 km, che portavano la lunghezza della gara, nell'insieme, a 500 miglia (da cui il nome dell'evento sportivo, 500 Miglia di Monza), ovvero circa 800 km.La \xe2\x80\x9c326 MI\xe2\x80\x9d fu nell'occasione pilotata da Phil Hill, ma non complet\xc3\xb2 la gara per guai all'accensione. Il pilota statunitense guid\xc3\xb2 poi, nel prosieguo della competizione, l'altra monoposto Ferrari partecipante, ossia la 412 MI.\n\nCaratteristiche tecniche\n\nIl motore era un V6 a 65\xc2\xb0 anteriore e longitudinale. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente di 87 mm e 90 mm, che portavano la cilindrata totale a 3210,12 cm\xc2\xb3. Il rapporto di compressione era di 9,9:1. La potenza massima erogata dal propulsore era di 330 CV a 7250 giri al minuto.La distribuzione era formata da un doppio albero a camme in testa che comandava due valvole per cilindro. L'alimentazione era assicurata da tre carburatori di marca Weber e modello 50 DCN. L'accensione era doppia ed il relativo impianto comprendeva un magnete gemello. La lubrificazione era a carter secco, mentre la frizione era multidisco.Le sospensioni anteriori erano indipendenti, con quadrilateri trasversali e barra stabilizzatrice, mentre quelle posteriori erano formate da un ponte De Dion e doppi puntoni. Entrambe avevano installato molle elicoidali ed ammortizzatori telescopici. I freni erano a tamburo, mentre la trasmissione era formata da un cambio manuale a tre rapporti pi\xc3\xb9 la retromarcia. Lo sterzo era a vite senza fine e settore dentatoIl telaio era tubolare in acciaio, mentre la carrozzeria era monoposto." | b'8267623840770618274' | b"\n\nFerrari 326 MI\n | 1,094 |
b'Q168752' | b'\n\nMichele Salvati\n\nBiografia\n\nLaureato in giurisprudenza all\'Universit\xc3\xa0 di Pavia come alunno dell\'Almo Collegio Borromeo nel 1960, ha conseguito una seconda laurea in economia all\'Universit\xc3\xa0 di Cambridge, cinque anni dopo.Ha fondato insieme a Fernando Vianello, Sebastiano Brusco, Andrea Ginzburg e Salvatore Biasco la Facolt\xc3\xa0 di Economia dell\'Universit\xc3\xa0 degli Studi di Modena e Reggio Emilia.Ha insegnato Economia Politica all\'Universit\xc3\xa0 degli Studi di Milano, nella facolt\xc3\xa0 di Scienze Politiche.Alla fine degli anni sessanta ha militato nella nuova sinistra, scrivendo sulle principali riviste dei movimenti, in particolare su Quaderni Piacentini e Giovane Critica, fornendo contributi teorici non dogmatici e ricchi di spunti innovativi.Ha scritto e scrive editoriali per numerosi quotidiani, come il Corriere della Sera, la Repubblica, l\'Unit\xc3\xa0 e Il Sole 24 ore, e per riviste come Stato e Mercato e Il Mulino, rivista, quest\'ultima, di cui \xc3\xa8 stato direttore per due trienni (2012-2014 e 2015-2017).Alle elezioni del 1996 \xc3\xa8 stato candidato per L\'Ulivo alla Camera dei deputati nel collegio di Milano 1, che perse contro Silvio Berlusconi (51,5 a 36,3%); fu comunque ripescato nella parte proporzionale, venendo quindi eletto per la lista del Partito Democratico della Sinistra. Nella veste di deputato ha contribuito alla Commissione parlamentare per le riforme costituzionali, la cosiddetta "Bicamerale", progetto poi fallito.Anche dopo aver lasciato la carica di deputato, non ha smesso di interessarsi alle questioni politiche italiane: il 10 aprile 2003, con un appello su Il Foglio, \xc3\xa8 il primo a teorizzare la nascita del Partito Democratico, una formazione in cui si sarebbero dovuti sciogliere i Democratici di Sinistra e La Margherita, e che potesse riunire in un unico soggetto di centrosinistra tutti i riformisti. Al Partito Democratico ha dedicato due libri, Il Partito democratico. Alle origini di un\'idea politica, del 2003, e Il partito democratico per la rivoluzione liberale, del 2007.Agli inizi del 2016 prende posizione a favore del s\xc3\xac al referendum costituzionale dichiarando: "Faccio fatica a capire le ragioni di chi si schiera contro. Votare al referendum \xc3\xa8 un atto meritorio non tanto per il futuro di Renzi ma dell\'Italia".Il 23 dicembre 2008 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferisce l\'onorificenza di Grande Ufficiale dell\'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Nel 2012 viene nominato Professore Emerito di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell\'Universit\xc3\xa0 degli Studi di Milano.Il 7 dicembre 2017, nella tradizionale cerimonia al Teatro Dal Verme, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala gli conferisce la Medaglia d\'Oro (o Ambrogino d\'Oro) massima onorificenza del Comune di Milano.' | b'2539715262505647420' | b'\n\nMichele Salvati\n | 863 |
b'Q3981588' | b"\n\nTaverna ducale (Cerreto Sannita)\n\nLa Taverna ducale \xc3\xa8 una architettura sita nel centro storico di Cerreto Sannita, alle spalle delle carceri feudali e di fianco palazzo del Genio.\n\nStoria\n\nGli statuti civici del 1541 stabilivano che il feudatario poteva costruire, entro il perimetro mura, una taverna per accogliere e rifocillare i forestieri. Negli statuti era disposto anche che fuori dal centro abitato qualsiasi privato cittadino poteva aprire una taverna.Non si conosce l'ubicazione della prima taverna ducale nella vecchia Cerreto.Con il terremoto del 5 giugno 1688 e la successiva ricostruzione ex novo di Cerreto Sannita, la taverna ducale prese posto temporaneamente nella parte alta dell'abitato in uno stabile che era costituito da due camere al piano terra e da altrettanti ambienti al primo piano. Questa taverna presentava non pochi problemi sia perch\xc3\xa9 era insufficiente ad ospitare e rifocillare tutti i forestieri che si recavano nella cittadina e sia perch\xc3\xa9, essendo sita nella parte alta della cittadina, non poteva essere riconosciuta facilmente dai viandanti.Fu intorno al 1720 che si decise di costruire una nuova e pi\xc3\xb9 grande taverna nella parte bassa del centro abitato, in una zona centrale e sita poco distante l'ingresso della cittadina.La taverna veniva affittata dal feudatario ad un privato cittadino che la gestiva. Nella taverna venivano venduti anche generi di prima necessit\xc3\xa0 come grano e altre vettovaglie.A seguito dell'abolizione del feudalesimo i beni privati della famiglia Carafa furono venduti con atto del notaio Giuseppe Severino di Napoli e la taverna fu aggiudicata dai cerretesi Orazio Mastrobuoni e Giovanni Mazzacane.Attualmente l'edificio \xc3\xa8 diviso in pi\xc3\xb9 unit\xc3\xa0, tutte di propriet\xc3\xa0 privata.\n\nDescrizione\n\nIl prospetto principale presenta quattro portali sovrastati da altrettanti balconi. Questi ultimi hanno sostituito le originarie finestre, decorate dalle geometrie ricavate dall'intonaco con la tecnica del rinzaffo.Il portale all'estrema destra dava accesso alla dogana, un vasto locale dove gli esattori riscuotevano i vari tributi. La porta sita fra quella della dogana e il portale principale, immetteva nella camera dell'affittuario, ossia di colui che aveva preso in locazione e che gestiva la taverna. La porta a sinistra del portale principale dava accesso ai locali adibiti a dispensa e a stalla per i cavalli.Il portale principale \xc3\xa8 corredato dallo stemma di Carlotta Colonna, moglie del conte Carlo Carafa, che a seguito della morte del marito nel 1717 esplic\xc3\xb2 le funzioni di reggente del feudo sino al 1724. Alla Colonna si deve l'edificazione della taverna e l'esecuzione dello stemma che raffigura a sinistra gli emblemi della famiglia Carafa e a destra quelli della famiglia Colonna.Al piano superiore erano site le camere dove dormivano coloro che passavano la notte nella taverna." | b'16805956713038192039' | b"\n\nTaverna ducale (Cerreto Sannita)\n | 861 |
b'Q1699579' | b'\n\n1990 - I guerrieri del Bronx\n\nTrama\n\nBronx, in un futuro e distopico 1990, il quartiere, dominato da bande di giovani teppisti, viene dichiarato "Terra di Nessuno" dal governo.Ann, la figlia diciassettenne di un potente uomo politico nonch\xc3\xa9 futura leader di una potente multinazionale nel campo delle armi, la "Manhattan Corporation", fugge da casa poich\xc3\xa9 \xc3\xa9 venuta a sapere che sarebbe diventata complice di corrotti e guerrafondai senza scrupoli non appena compie diciotto anni e si rifugia nel Bronx, dove per\xc3\xb2 \xc3\xa8 molestata da alcuni malintenzionati. Viene liberata dagli uomini della gang dei "Riders", la pi\xc3\xb9 importante banda del Bronx. Il leader dei Riders si chiama Trash, un giovane di grande prestanza fisica, dotato di etica e di un codice d\'onore a differenza degli altri capi.La ragazza \xc3\xa8 affascinata da questo strano personaggio e decide quindi di seguirlo e restare al suo fianco; ma suo padre insieme all\'amministratore delegato della compagnia, Fisher, per riportarla a casa, incarica Hammer, un cinico ufficiale di polizia corrotto e mercenario che per\xc3\xb2 \xc3\xa8 nato nel Bronx ed ha ottime possibilit\xc3\xa0 di riportare a casa la ragazza. Hammer intende mettere le gang del Bronx l\'una contro l\'altra, in modo da scatenare una guerra in cui tutti risulteranno sconfitti e lui possa cos\xc3\xac diventare il padrone assoluto del quartiere.Per questo motivo corrompe Ice, braccio destro di Trash convinto che il suo diretto superiore non abbia abbastanza attributi per comandare la gang e Hot Dog, uno zoppo che gira tutto il Bronx con un grosso camion poich\xc3\xa9 lavora per Ogre, il re del Bronx.Hammer quindi uccide due componenti dei "Raiders" lasciando un anello con una tigre scolpita per terra, in modo che Trash e i suoi sospettino della gang dei "Tigers" che \xc3\xa8 proprio quella comandata da Ogre, il re. Ma Trash riesce a far ragionare i suoi nonostante Ice li aizzi in continuazione accusando Trash di essere poco decisionista. Un altro capo gang, Golem viene informato della vera identit\xc3\xa0 di Ann e la fa rapire per chiedere un riscatto; ancora una volta Trash mantiene la calma e decide di informare Ogre di ci\xc3\xb2 che sta succedendo. Insieme a tre uomini attraversa tutto il Bronx nonostante sia Hammer che altre Gang cercano di impedirlo e riesce a parlare con Ogra. Il re del Bronx lo prende in parola poich\xc3\xa9 sa che \xc3\xa9 un uomo leale e insieme a Trash stesso e a Witch, sua moglie, entrano nel quartier generale di Golem e Liberano Ann, nell\'azione di liberazione di Ann vengono uccisi sia Hot Dog che Ice.Ogre decide che i Riders e i Tigers devono fare la pace e fa organizzare una festa nel suo castello diroccato il occasione dei diciotto anni di Ann.Ma Fisher, bypassando tutti, da ordine ad Hammer di assaltare il castello con elicotteri, armi leggere e pesanti e pure la cavalleria; tutti devono essere uccisi, nessuno deve restare vivo. Infatti i partecipanti cadono uno alla volta sotto i colpi della forza armata che attacca, si salva solo Trash che lega Hammer al sedile di una moto e lo trascina fuori dal Bronx\n\nProduzione\n\nL\'idea per il film venne per primo al produttore Fabrizio De Angelis, quando una sera trovandosi a New York, sbagli\xc3\xb2 la fermata della metropolitana e si ritrov\xc3\xb2 in una zona pericolosa del Bronx. De Angelis disse di aver immaginato una citt\xc3\xa0 futuristica dove i giovani dovevano lottare per la propria casa.1990 - I guerrieri del Bronx fu uno dei tre film di science fiction girati da Castellari con il produttore Fabrizio De Angelis, tutti pesantemente influenzati dalle atmosfere di pellicole quali Interceptor - Il guerriero della strada (1981), I guerrieri della notte (1979), e 1997: Fuga da New York (1981). In fase di lavorazione Castellari cambi\xc3\xb2 alcune delle idee di base di De Angelis sulla trama, aggiungendo altre bizzarre gang di teppisti come quella sui pattini a rotelle.La regolamentazione sindacale dell\'epoca stabiliva che il 50% del film dovesse essere girato in Italia, quindi le riprese in esterni si svolsero realmente nel quartiere del Bronx, mentre gli interni furono girati a Roma.\n\nDistribuzione\n\nIl film \xc3\xa8 stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 5 novembre 1982.\n\nIncassi\n\nSi \xc3\xa8 classificato al 68\xc2\xba posto tra i primi 100 film di maggiore incasso della stagione cinematografica italiana 1982-1983.' | b'6392502631636867823' | b'\n\n1990 - I guerrieri del Bronx\n | 1,297 |
b'Q75721' | b'\n\nADX Florence\n\nL\'ADX Florence (nome ufficiale per esteso United States Penitentiary Administrative Maximum Facility) \xc3\xa8 un penitenziario maschile di massima sicurezza di livello Supermax situato nella Contea di Fremont in Colorado, a sud di Florence, 5880 Highway 67.Conosciuto anche con i nomi di Supermax (la sua fama di carcere di riferimento nel suo genere lo fa coincidere, a livello di denominazione, con il livello della sua classe di sicurezza) o The Alcatraz of the Rockies \xc3\xa8 gestito dal Federal Bureau of Prisons, agenzia facente capo al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d\'America. Assieme ai 3 penitenziari FCI Florence, carcere di media sicurezza, e all\'USP Florence (alta sicurezza) e di un campo di lavoro fa parte del complesso penitenziario che prende il nome di Florence Federal Correctional Complex.L\'ADX Florence pu\xc3\xb2 contenere fino a 490 detenuti, tutti in isolamento totale, e racchiude molti dei pi\xc3\xb9 pericolosi criminali incarcerati negli Stati Uniti, tra cui Theodore Kaczynski (Unabomber), Terry Nichols (uno degli attentatori della strage di Oklahoma City), Muhammad Ali Hasan al-Mu\'ayyad (incriminato come finanziatore di al-Q\xc4\x81\xca\xbfida), Robert Hanssen, gli attentatori alle ambasciate statunitensi del 1998 e altri terroristi (tra cui Zakariyya Musawi), serial killer e membri della mafia. Come stabilito dalle leggi federali, l\'obiettivo del carcere non \xc3\xa8 affatto la riabilitazione dei detenuti, bens\xc3\xac "la protezione della societ\xc3\xa0" dalla loro presenza. L\'11 settembre 2013 un detenuto ha attaccato con un\'arma fatta in cella tre guardie che sono state trasportate in un ospedale locale nonostante la sicurezza del carcere.Amnesty International ha pi\xc3\xb9 volte criticato il trattamento dei detenuti nel carcere; Robert Hood che \xc3\xa8 stato direttore del carcere dal 2002 al 2005 disse durante un\'intervista che quel luogo "non \xc3\xa8 fatto per l\'umanit\xc3\xa0", aggiungendo che l\'ADX Florence \xc3\xa8 "come l\'inferno, solamente pi\xc3\xb9 pulito".\n\nIl progetto Supermax\n\nCostruito nel 1994 tra le Montagne Rocciose, il progetto del penitenziario di Massima Sicurezza definito come Supermax (termine derivato dall\'unione di super e maximum) prese il via negli Stati Uniti a seguito di due incidenti avvenuti nel 1983 nell\'allora carcere di massima sicurezza USP (United States Penitentiary) di Marion, Illinois. Il Supermax \xc3\xa8 generalmente inteso come un modello di penitenziario non solo statunitense, ma da riferirsi ad ogni unit\xc3\xa0 carceraria che preveda la detenzione in singole celle di detenuti considerati estremamente pericolosi: il carcere di Alcatraz, ad esempio, \xc3\xa8 considerato un prototipo del modello Supermax. Il Supermax prevede un regime di isolamento pressoch\xc3\xa9 totale, con una carcerazione da 22-23 ore al giorno, monitoraggio continuo attraverso telecamere a infrarossi nelle celle, la cui finestra \xc3\xa8 una fessura di pochi centimetri, senza alcun contatto tra detenuti, n\xc3\xa9 attivit\xc3\xa0 fisiche e nessuna partecipazione a funzioni "pubbliche", comprese quelle religiose.\n\nGli omicidi di Marion\n\nI due incidenti a Marion che di fatto diedero via al Supermax avvennero nello stesso giorno, il 22 ottobre 1983 e furono indipendenti uno dall\'altro, sebbene le modalit\xc3\xa0 fossero similari e i criminali protagonisti facessero parte della stessa gang carceraria, la Fratellanza ariana, il principale movimento "bianco" nelle carceri USA.Thomas Silverstein (1952-2019), imprigionato per una serie di rapine a mano armata e per l\'accusa di un omicidio in carcere (accusa che venne rovesciata nel 1985), uccise la guardia carceraria Merle E. Clutts.Gi\xc3\xa0 condannato all\'ergastolo per l\'omicidio (sempre a Marion) di Raymond "Cadillac" Smith, leader delle cosiddette D.C. Blacks prison gang (il movimento "nero"), Silverstein uccise Clutts con un coltello pugnalandolo diverse volte durante un breve trasferimento da una cella all\'altra.All\'epoca dei fatti l\'omicidio di una guardia penitenziaria non prevedeva la pena capitale e Silverstein venne imprigionato ad Atlanta, in una cella dove non avrebbe pi\xc3\xb9 avuto "alcun contatto umano". Silverstein si \xc3\xa8 sempre difeso dicendo che era vessato e oppresso quotidianamente dalla guardia.Nello stesso giorno, la guardia Robert L. Hoffman venne uccisa dal detenuto Clayton Fountain. A seguito di queste due uccisioni, il supercarcere di Marion venne trasformato per 23 anni in una "unit\xc3\xa0 di controllo".A seguito dei due incidenti, Norman Carlson, allora responsabile del Federal Bureau of Prisons convinse il governo federale a istituire una tipologia di carcere ancora pi\xc3\xb9 sicuro ed estremo, isolando totalmente i prigionieri.' | b'15092143897840111015' | b'\n\nADX Florence\n | 1,404 |
b'Q750957' | b'\n\nManoel Francisco do Nascimento Brito\n\nManoel Francisco do Nascimento Brito (Rio de Janeiro, 2 agosto 1922 \xe2\x80\x93 Rio de Janeiro, 8 febbraio 2003) \xc3\xa8 stato un editore brasiliano.\n\nBiografia\n\nNacque da padre brasiliano e da madre britannica nel bairro di Tijuca. Diplomato al Col\xc3\xa9gio de S\xc3\xa3o Bento, si laure\xc3\xb2 in giurisprudenza alla Universit\xc3\xa0 del Brasile. Durante la Seconda guerra mondiale, serv\xc3\xac nella For\xc3\xa7a A\xc3\xa9rea Brasileira come ufficiale della riserva. Nel 1946, inizi\xc3\xb2 a esercitare come avvocato e nello stesso anno spos\xc3\xb2 Leda Marchesini, figlia di seconde nozze del conte Ernesto Pereira Carneiro, proprietario del Jornal do Brasil.Lasci\xc3\xb2 il posto di avvocato del Banco do Brasil per assumere la carica di direttore di R\xc3\xa1dio Jornal do Brasil, di propriet\xc3\xa0 del conte Pereira Carneiro, trasformandone la programmazione in un misto di informazione e musica. Nel 1952, fu nominato amministratore dell\'intero gruppo Jornal do Brasil (che comprendeva il quotidiano, l\'agenzia di stampa, le emittenti radiofoniche e la grafica), contribuendo al suo rinnovamento ed espansione, appoggiandosi per il rilancio del quotidiano a figure come Alberto Dines (caporedattore dal 1962 al 1973), J\xc3\xa2nio de Freitas, Reinaldo Jardim, Odilo Costa e Amilcar de Castro. Sua, inoltre, l\'idea di creare un supplemento culturale, il Caderno B ("Quaderno B").Nel 1956, fu eletto presidente della Societ\xc3\xa0 Interamericana della Stampa, carica che ricopr\xc3\xac tre volte. Fu anche brevemente direttore del Di\xc3\xa1rio de Minas e della Tribuna da Imprensa.Diresse il quotidiano durante la dittatura militare (1964-1985), cercando di mantenere una sua linea indipendente nonostante le dure restrizioni imposte dal regime, riuscendo anche a pubblicare in prima pagina la notizia del colpo di Stato in Cile nel 1973. Stabil\xc3\xac rapporti anche con altri giornali sudamericani: nel 1967, pubblic\xc3\xb2 i suoi reportage dal Vietnam sia sul Jornal, che sul quotidiano argentino La Prensa; nel 1975, stabil\xc3\xac un accordo commerciale con il quotidiano cileno El Mercurio, volto allo scambio di notizie e alla creazione di una agenzia di stampa sudamericana.A partire dagli anni settanta, tuttavia, il giornale entr\xc3\xb2 in crisi, per scelte manageriali azzardate, fra cui la costruzione della nuova sede a Rio de Janeiro (1973), e sostegni politici poco azzeccati (come l\'appoggio al generale Sylvio Frota come successore di Ernesto Geisel, che per\xc3\xb2 gli prefer\xc3\xac Jo\xc3\xa3o Figueiredo). Tuttavia, il Jornal do Brasil ebbe un ruolo fondamentale nelle indagini sull\'attentato del Riocentro (1981) e nel denunciare i brogli elettorali volti a impedire l\'elezione di Leonel Brizola a Governatore di Rio de Janeiro.Nel 1978, fu colpito da un ictus, ma mantenne la posizione di presidente fino all\'agosto 2000, pur avendo ceduto al figlio Jos\xc3\xa9 Antonio molte delle funzioni esecutive fin dal 1995. Lungo il 2002, soffr\xc3\xac una serie di piccoli infarti che lo portarono alla perdita progressiva della parola e della capacit\xc3\xa0 deambulatoria. Venne ricoverato il 21 gennaio 2003 all\'ospedale Copa D\'Or di Copacabana, dove mor\xc3\xac la mattina dell\'8 febbraio per insufficienza cardiaca.' | b'15354041805894181416' | b'\n\nManoel Francisco do Nascimento Brito\n | 1,051 |
b'Q3610547' | b"\n\nAlessio Macrembolite\n\nAlessio Macrembolite (XIV secolo \xe2\x80\x93 dopo il 1349 o dopo il 1353) \xc3\xa8 stato uno scrittore, filosofo e politico bizantino vissuto a Costantinopoli.\n\nBiografia\n\nDella vita di Alessio Macrembolite non sappiamo quasi nulla, tutto ci\xc3\xb2 che sappiamo \xc3\xa8 deducibile dai suoi scritti. Apparteneva all'aristocrazia civile di Costantinopoli e proveniva da una famiglia molto colta, \xc3\xa8 probabile che Alessio studi\xc3\xb2 all'universit\xc3\xa0 di Costantinopoli.Siamo sicuri che non fu mai monaco, infatti egli scrisse elogio della vita monastica, in cui ripiange di non poter avere una vita spirituale come quella dei monaci; ma nonostante ci\xc3\xb2 era anche critico verso la vita monastica, come si pu\xc3\xb2 apprendere nel poema, l'icona della madre di Dio. Sappiamo anche che si spos\xc3\xb2 e da questo matrimonio ebbe dei figli, perch\xc3\xa9 sempre nel poema l'icona della madre di Dio, prega per loro. Divenne insegnante di letteratura e entr\xc3\xb2 a far parte di un gruppo di letterati, tra cui c'era Manuele File, uno dei pi\xc3\xb9 grandi poeti tardobizantini, anch'egli affronter\xc3\xa0 il problema sociale nelle sue opere, come anche Alessio.Alessio fu a servizio di Teodoro Patrikiotes, il pi\xc3\xb9 importante esattore delle tasse del reggente e poi imperatore Giovanni VI Cantacuzeno. Essendo al servizio di Partikiotes, Alessio divenne un supportatore di Giovanni VI e anche suo ammiratore, visto che anche il reggente era un grande scrittore. Dopo il 1341 Alessio dedic\xc3\xb2 un logos a Patrikiotes. Per un breve periodo collabor\xc3\xb2 intensamente al tentativo di riforma economica di Cantacuzeno, che per\xc3\xb2 non riusc\xc3\xac a raggiungere l'effetto desideraro. Quasi sicuramente Alessio fu al servizio di Patrikiotes fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta nell'autunno del 1342, venne assassinato.Nell'autunno del 1343 scrisse la sua opera pi\xc3\xb9 importante, dialogo dei ricchi e dei poveri opera in cui l'autore riflette sul problema economico e sociale presente nell'impero bizantino, l'autore probabilmente arriv\xc3\xb2 a ragionare su questi temi a causa dell'assassinio di Partikiotes. Quest'opera \xc3\xa8 considerata un classico del pensiero politico medievale, ci sono molti riferimenti ad Aristotele, Platone e la Bibbia. In quest'opera si nota come Alessio vada contro gli zeloti, che avevano come capo Alessio Apocauco, nemici di Giovanni VI Cantacuzeno, che dal 1342 al 1350 si erano ribellati a Tessalonica e nel 1345 sterminato i nobili della citt\xc3\xa0. In questo dialogo l'autore prevede la fine imminente dell'impero bizantino.Alessio Macrembolite mor\xc3\xac o dopo il 1349 o dopo il 1353." | b'10708424279671924007' | b"\n\nAlessio Macrembolite\n | 834 |
b'Q60247' | b'\n\nJohann Bernhard Basedow\n\nJohann Bernhard Basedow (Amburgo, 11 settembre 1724 \xe2\x80\x93 Magdeburgo, 25 luglio 1790) \xc3\xa8 stato un pedagogista, teologo e saggista tedesco, iniziatore del filantropismo.\n\nBiografia\n\nFiglio di un fabbricante di parrucche, frequent\xc3\xb2 lo Johanneum di Amburgo, dove sub\xc3\xac l\'influenza del razionalista Hermann Samuel Reimarus. Nel 1744 si rec\xc3\xb2 all\'Universit\xc3\xa0 di Lipsia per studiare teologia, ma si interess\xc3\xb2 soprattutto alla filosofia. In quel periodo profess\xc3\xb2 delle idee scettiche; l\'esame pi\xc3\xb9 approfondito degli scritti sacri, e di tutto ci\xc3\xb2 che concernesse la religione, lo riport\xc3\xb2 alla fede cristiana; manifester\xc3\xa0 tuttavia nel corso della sua esistenza idee lontane dall\'ortodossia luterana. Ritornato ad Amburgo, tra il 1749 ed il 1753 fu precettore privato in una famiglia aristocratica dell\'Holstein. Basedow cominci\xc3\xb2 a manifestare una competenza veramente notevole nell\'educazione dei giovani. Il prestigio in campo educativo, unito al dottorato conseguito presso l\'Universit\xc3\xa0 di Kiel nel 1752, gli fecero ottenere nel 1753 l\'incarico per l\'insegnamento di etica, eloquenza e teologia all\'Accademia di Sor\xc3\xb8, una prestigiosa istituzione luterana nelle isole Sjaelland, in Danimarca. Per l\'audacia delle sue opinioni teologiche nel 1761 fu rimosso da Sor\xc3\xb8 e trasferito al Gymnasium Christianeum di Altona; ma anche qui lo scandalo suscitato da alcune sue pubblicazioni gli attir\xc3\xb2 la persecuzione del clero ortodosso. Dapprima gli venne vietato di l\'insegnamento, senza la perdita del suo stipendio.Verso la fine del 1767 decise di abbandonare la teologia per occuparsi di pedagogia, disciplina per la quale concep\xc3\xac un programma di rinnovamento radicale. Nel 1768 fu pubblicata la sua Vorstellung an Menschenfreunde und verm\xc3\xb6gende M\xc3\xa4nner \xc3\xbcber Schulen, Studien und \xc3\xachren Einflu\xc3\x9f in die \xc3\xb6ffentliche Wohlfahrt [Relazione ai filantropi e ai potenti sulle scuole, gli studi, e la loro influenza sul benessere], considerato il manifesto del Filantropismo. La posizione di Basedow era quella tipica dell\'illuminismo: diritto all\'istruzione per tutti, indipendentemente dal ceto e dalla confessione religiosa, didattica pratica, aderente ai bisogni degli allievi (solo lingue vive, contatti con le fabbriche e le botteghe artigiane, insegnamento piacevole, ecc.). Basedow propose una riforma delle scuole e dei metodi di insegnamento, la creazione di un istituto per la preparazione degli insegnanti, e sollecit\xc3\xb2 la sottoscrizione di abbonamenti per la stampa di un trattato nel quale i suoi princ\xc3\xacpi sarebbero stati spiegati minuziosamente con l\'ausilio di tavole e illustrazioni. Le sottoscrizioni fruttarono 15.000 talleri, una cifra sufficiente per finanziare la stampa dell\'opera, che venne pubblicata in quattro volumi nel 1774 col titolo Elementarwerk. Fra coloro che accolsero le sue proposte vi fu anche il principe Leopoldo III di Anhalt-Dessau, il quale nel 1771 lo incaric\xc3\xb2 di mettere in pratica i nuovi princ\xc3\xacpi pedagogici nel principato. Nel 1774, pertanto, a Dessau venne inaugurato il Philanthropinum, l\'istituto modello fondato sui princ\xc3\xacpi del Filantropismo, nel quale Basedow mise in pratica le sue teorie e i suoi metodi. Il Philanthropinum era un istituto a pagamento, rivolto alla futura classe dirigente locale, sebbene potessero essere accolti anche allievi di modeste condizioni economiche, i cosiddetti "famulanti".Basedow non possedeva tuttavia capacit\xc3\xa0 organizzative, aveva un brutto carattere ed entrava spesso in urto con i suoi collaboratori. La direzione del Philanthropinum pass\xc3\xb2 nel 1776 a Joachim Heinrich Campe; Basedow la riprese l\'anno successivo per lasciarla definitivamente a Christian Heinrich Wolke nel 1779 quando si ritir\xc3\xb2 a vita privata. L\'istituzione da lui fondata precipit\xc3\xb2 in soli tre anni dopo la sua morte; un suo seguace, Christian Gotthilf Salzmann, fond\xc3\xb2 tuttavia un altro Ph\xc3\xaclantropinum a Schnepfenthal, modellato su quello di Dessau, e poi in numerose localit\xc3\xa0 tedesche.' | b'15931214661219288842' | b'\n\nJohann Bernhard Basedow\n | 1,326 |
b'Q5662058' | b'\n\nCredenza (arredamento)\n\nLa credenza \xc3\xa8 il mobile di cucina in cui si conservano le stoviglie. La credenza, come oggetto di arredamento cos\xc3\xac come lo conosciamo oggi, nasce nel 1600 circa in Emilia-Romagna e in origine era un mobile basso e lungo collocato solitamente nella sala dei banchetti. Al di sopra di esso venivano sistemati in bella vista tutti i cibi nei loro piatti di portata durante i pranzi offerti dalle famiglie nobili ai loro convitati di particolare rango e importanza. Prima di cominciare il banchetto un servitore particolarmente fidato della famiglia, detto "Maestro Credenziere", dotato di una livrea particolare che lo distingueva dagli altri servitori, entrava nella sala del banchetto per "fare la credenza", si introduceva cio\xc3\xa8 nella sala del banchetto e si disponeva a fianco del mobile dove erano stati collocati tutti i piatti con i cibi, che in seguito si chiamer\xc3\xa0 appunto credenza, e assaggiava tutte le portate prima che fossero servite ai commensali e poi, rivolgendosi ai convitati con un profondo inchino, diceva: "Signori, vi \xc3\xa8 stato offerto servizio di credenza", inoltre rimaneva nella sala dei ricevimenti per tutta la durata del banchetto. Fin dall\'antichit\xc3\xa0 era pratica comune offrire sontuosi banchetti in onore di un ospite illustre, o per celebrare particolari avvenimenti, e nel Medioevo tale pratica divenne molto frequente soprattutto per celebrare l\'alleanza tra due Signori, spesso coronata dalle nozze dei figli delle due casate, infatti quando un Signore voleva ingrandire il proprio feudo per sete di potere non aveva che da muovere guerra ad un altro Signore suo rivale per inglobarne i suoi possedimenti. Quando non era possibile questa opzione, si ricorreva ad una alleanza, suggellata spesso da ricchi doni e prebende oppure, ma non sempre, dalle nozze dei propri figli per imparentare le due Signorie, ed era proprio in tali occasioni che si davano sontuosi banchetti in onore dell\'ex avversario, ma poich\xc3\xa9 in questo stesso periodo storico era anche molto in voga eliminare gli avversari politici con il veleno, anche durante un banchetto, ecco che si afferm\xc3\xb2 la pratica di "fare la credenza". Tale pratica era volta a tranquillizzare i convitati che i cibi loro offerti non fossero avvelenati e per questo il "Maestro Credenziere", dopo aver assaggiato tutti i cibi, rimaneva nella sala dei ricevimenti fino alla fine del banchetto, proprio per assicurare che egli stesso non fosse stato avvelenato, dando "credenza", creando cio\xc3\xa8 persuasione in tutti i commensali della bont\xc3\xa0 e purezza dei cibi offerti, ma soprattutto che non vi fosse nessuna cattiva intenzione da parte del proprio Signore, ovvero quella di avvelenare qualcuno dei commensali. Il termine pass\xc3\xb2 in seguito ad indicare il procedimento della "credenza" e poi, verosimilmente, la stanza destinata a tale pratica ed infine il mobile delle stoviglie.' | b'2414720962577902191' | b'\n\nCredenza (arredamento)\n | 861 |
b'Q65648' | b'\n\nCharles Hall\xc3\xa9\n\nCharles Hall\xc3\xa9 (Hagen, 11 aprile 1819 \xe2\x80\x93 Manchester, 25 ottobre 1895) \xc3\xa8 stato un pianista e direttore d\'orchestra tedesco.\n\nBiografia\n\nFiglio di Christian Friedrich Andreas Hall\xc3\xa9 (1790-1848) e di Karoline Brenschedt (1796-1884); le prime lezioni di musica le ricevette dal padre, un organista.Nel 1831 frequent\xc3\xb2 per un breve periodo un corso di studio alla scuola di tecnologia di Hagen, dopodich\xc3\xa9 studi\xc3\xb2 musica nel 1835 sotto la guida di Christian Heinrich Rinck a Darmstadt. All\'et\xc3\xa0 di diciassette anni si trasfer\xc3\xac a Parigi, dove strinse amicizia con gli autori Alfred de Musset e George Sand, conobbe Luigi Cherubini, Fryderyk Chopin, Franz Liszt e riscosse un buon successo grazie ad una serie di concerti effettuati assieme a Jean Delphin Alard e ad Auguste Franchomme, per\xc3\xb2 a causa della rivoluzione del 1848 attravers\xc3\xb2 la Manica per stabilirsi a Manchester.Fu un instancabile promotore di attivit\xc3\xa0 musicale sia come musicista sia come direttore d\'orchestra.Fu uno dei primi musicisti a diffondere in Inghilterra le sonate al pianoforte di Beethoven.Partecip\xc3\xb2 ai concerti dati dalla Musical Union, fondata da John Ella, a quelli del Gentlemen\xe2\x80\x99s Concerts di Manchester e dal 1852 diresse la Societ\xc3\xa0 Santa Cecilia.Hall\xc3\xa9 ha insistito sul fatto che i suoi concerti fossero accessibili a un pubblico pi\xc3\xb9 ampio, non solo ai membri della comunit\xc3\xa0 musicale e si distinse come educatore musicale.Nel 1857 ha istituito una orchestra ed un coro denominati "Hall\xc3\xa9".Dopo trent\'anni la sua orchestra era composta da centouno musicisti e ogni strumento era rappresentato. Tra i musicisti dell\'orchestra annoveriamo il violinista Bernhard Molique, il violoncellista Carlo Alfredo Piatti, il violinista Philippe Prosper Sainton, John Tiplady Carrodus, Heinrich Wilhelm Ernst, il pianista Eduard Steingraber, Charles Lucas, il violinista Henri Vieuxtemps, il violinista William Washington Waud e il flautista Edward De Jong. A Edimburgo, ha lavorato dal 1869 come direttore d\'orchestra e pianista al Reid-Fest, chiamato cos\xc3\xac in onore del generale John Reid, il fondatore del Dipartimento di Musica dell\'Universit\xc3\xa0 di Edimburgo, che si tenne ogni anno il 13 febbraio. Nel 1876 diresse la seconda grande triennale del Bristol Music Festival. Nel 1880, esegu\xc3\xac a Londra il Faust di Hector Berlioz. Dal 1882 al 1885 condusse a Londra i concerti di Sacred Harmonie Society.Nel 1883 succedette a Max Bruch come direttore della Royal Philharmonic a Liverpool.Nel 1888 spos\xc3\xb2, in seconde nozze, la violinista ceca Wilma Neruda.Nel dicembre 1891 Hall\xc3\xa9 sostenne la fondazione di un college per la musica a Manchester e ai primi di marzo del 1893, fu nominato direttore. La regina concesse il titolo di "Royal" alla scuola che fu inaugurata il 3 ottobre 1893. Molti dei suoi amici musicisti insegnarono al college.Nel 1895 Hall\xc3\xa9 rilev\xc3\xb2 la presidenza della Beethoven Society.Il suo stile inconfondibile si caratterizz\xc3\xb2 per un suono cristallino e nello stesso tempo penetrante, preciso ma profondo.Ha pubblicato una edizione dei lavori per pianoforte di Beethoven.' | b'8482484794898028885' | b'\n\nCharles Hall\xc3\xa9\n | 989 |
b'Q16577699' | b'\n\nMemorandum di Powell\n\nIl Memorandum di Powell \xc3\xa8 una lettera inviata dal giudice della Corte Suprema degli Usa, Lewis Franklin Powell, Jr. (19 settembre 1907 \xe2\x80\x93 25 agosto 1998) il 23 agosto 1971 all\'amico E.B. Sydnor jr., presidente della Commissione per l\'educazione della Camera di Commercio statunitense.\n\nStoria\n\nIl Memorandum \xc3\xa8 basato in parte sull\'esperienza di Powell come avvocato d\'azienda e come rappresentante per industrie di tabacco presso il parlamento della Virginia.Con esso si chiese ai gruppi aziendali statunitensi di diventare pi\xc3\xb9 aggressivi nel plasmare le policies e la legge negli Usa e pu\xc3\xb2 aver ispirato negli anni e decenni a venire la formazione di vari ed influenti think-tank ed organizzazioni lobbistiche conservatrici, come ad esempio The Heritage Foundation e l\'American Legislative Exchange Council, cos\xc3\xac come ha probabilmente spronato la Camera di Commercio Usa nel divenire ben pi\xc3\xb9 attiva politicamente.\n\nContenuto\n\nPrima di accettare la richiesta del presidente Nixon a divenire Associate Justice alla Corte Suprema, Powell ha spedito il "Confidential Memorandum" con il titolo "Attack on the American Free Enterprise System".Powell argomenta, "Le pi\xc3\xb9 inquietanti voci che si uniscono al coro dei critici sono giunte da parte di elementi della societ\xc3\xa0 assolutamente rispettabili: dai campus dei College, dai pulpiti delle chiese, dai media, da riviste intellettuali e ricercate, dalle arti, dalle scienze e dai politici"Nel memorandum, Powell esorta a una "sorveglianza costante" dei libri di testo e dei contenuti televisivi, cos\xc3\xac come ad epurare politicamente gli elementi vicini a idee di sinistra. Powell in queste poche pagine definisce il difensore dei consumatori Ralph Nader come il principale nemico dell\'impresa statunitense.\n\nAnalisi\n\nQuesto Memorandum ha presagito un certo numero di giudizi espressi della Corte in cui era presente Powell come giudice: esemplare resta il caso First National Bank of Boston v. Bellotti, che impresse un cambio in direzione "imprenditoriale" dell\'interpretazione del Primo Emendamento della Costituzione Usa: di fatto dichiarando che l\'influenza delle elezioni politiche da parte di aziende ed imprese per vie economiche deve essere permessa con lo stesso vigore con cui viene difesa l\'espressione politica individuale. La maggioranza delle future opinioni espresse dalla Corte nel caso del Citizens United v. Federal Election Commission si sono appoggiate sugli stessi argomenti emersi nel caso della sentenza Bellotti. Il caso giudiziario del Citizens United v. Federal Election Commission nasceva dall\'azione di lobby dell\'organizzazione conservatrice Citizens United attraverso campagne di finanziamento politico.Sebbene scritto confidenzialmente per Eugene Syndor alla Camera di Commercio, il Memorandum fu scoperto dall\'editorialista del Washington Post, Jack Anderson, che fece un report sui contenuti dello stesso un anno pi\xc3\xb9 tardi (dopo che Powell era gi\xc3\xa0 entrato come giudice nella Corte Suprema).Anderson mise a fuoco gli sforzi di Powell di indebolire il processo democratico (almeno per come da Anderson inteso). Nei termini dello sguardo del business su s\xc3\xa9 medesimo in relazione ai governi e ai gruppi di interesse il Memorandum ebbe probabilmente poco effetto, ma convogli\xc3\xb2 il pensiero di molti imprenditori e persone del business del tempo.Il vero impatto del Memorandum, invece, era nel suo enfatizzare la costruzione di istituzioni, in specie aggiornando gli sforzi della Camera di Commercio nell\'influenzare la policy federale. In questo insomma, il Memorandum si sarebbe rivelato seriamente influente nello spingere la Camera e altri gruppi a modernizzare i loro sforzi lobbistici verso il governo federale.\n\nLe critiche degli studiosi\n\nLuciano Gallino ha citato nella sua introduzione al volume Il colpo di stato di banche e governi. L\'attacco alla democrazia in Europa il Memorandum di Powell in chiave totalmente distopica indicando in questo l\'inizio forse pi\xc3\xb9 palese e manifesto del tentativo (ad oggi riuscito e trionfante nelle opinioni del sociologo) da parte dell\'ideologia economica neoliberale di permeare la societ\xc3\xa0 non solo o tanto attraverso gli strumenti legittimi della cultura accademica e della dialettica, ma attraverso canali di pressioni politici e simbolici in grado di bypassare le difese delle collettivit\xc3\xa0 in quanto il Memorandum forniva indicazioniper quanto riguarda la televisione, la radio, la stampa, le riviste scientifiche, la pubblicit\xc3\xa0. Il testo proponeva persino di intervenire sulle edicole, perch\xc3\xa9 queste esponevano ogni sorta di libri e riviste "inneggianti a tutto, dalla rivoluzione al libero amore, mentre non si trova quasi nessun libro o rivista attraente e ben scritto che stia dalla nostra parte"Alcune riflessioni di Gallino al riguardo sono nate anche dal confronto con le tesi esposte dal "cantiere" progressista di Thwink.org che ha dedicato al caso del Memorandum di Powell una propria analisi: The Powell Memo with Commentary' | b'830391412489449895' | b'\n\nMemorandum di Powell\n | 1,387 |
b'Q3687196' | b'\n\nConsegna delle chiavi (Raffaello)\n\nStoria\n\nLeone X incaric\xc3\xb2 Raffaello di realizzare dei cartoni preparatori per una serie di arazzi da collocare nella Cappella Sistina, tra la fine del 1514 e l\'inizio del 1515. I cartoni vennero inviati a Bruxelles e trasformati in arazzi nella bottega di Pieter van Aelst. Giunsero a Roma entro il 1519, venendo esposti (sette su dieci) durante la solennit\xc3\xa0 di santo Stefano (26 dicembre) di quell\'anno. Gli altri tre dovettero pervenire immediatamente dopo. I cartoni erano destinati a decorare il registro pi\xc3\xb9 basso delle pareti (quello coi finti tendaggi), nella zona separata dalla transenna marmorea destinata al papa e ai religiosi; erano utilizzati nelle solenni festivit\xc3\xa0 e si leggevano, come le storie soprastanti, dalla parete dell\'altare verso il lato opposto.I cartoni, tagliati a pezzi per la tessitura, rimasero presso l\'arazziere che ne trasse diverse altre copie e, secondo le consuetudini dell\'epoca, li prest\xc3\xb2 forse anche ad altre botteghe. Serie ritessute si trovano a Berlino, Vienna, Madrid, Mantova, Loreto, ecc.Vennero poi acquistati a Genova da sir Francis Drake nel 1623, per la manifattura di Mortlake per conto del principe ereditario inglese, il futuro Carlo I. Dopo la morte del re, alla vendita dei beni della corona, i cartoni furono acquistati da Cromwell, che li fece tenere in casse nella Banqueting House di Whitehall. Dopo la Restaurazione tornarono in possesso dei reali: Carlo II tent\xc3\xb2 di venderli alla manifattura dei Gobelins, ma venne bloccato dai ministri.A fine del XVII secolo vennero ricomposti, incollati su tela e restaurati da William Cooke, su incarico di Guglielmo III, desideroso di esporli. Fece infatti realizzare un\'apposita galleria a Hampton Court, dove restarono fino al 1913. Spostati a Buckingham House e poi in altre sedi, vennero infine destinati al nascente museo dalla Regina Vittoria, nel 1865.\n\nDescrizione e stile\n\nIl cartone riflette specularmente la scena dell\'arazzo, per la tecnica a basso liccio in cui i modelli sono tenuti sotto l\'ordito. Tessuta la trama nell\'ordito e in tal modo riprodotto il disegno del cartone, il panno \xc3\xa8 rovesciato (onde evitare che siano visibili le annodature della trama): ci\xc3\xb2 comporta che la parte esposta dell\'arazzo mostra una figura esattamente specualre (in controparte) a quella del cartone iniziale.La scena si ispira a un passo del Vangelo secondo Giovanni, il "Pasce oves meas" (XXI, 15 e ss.), ed \xc3\xa8 riferita alla mano del maestro coadiuvato probabilmente da Giovan Francesco Penni e da Giovanni da Udine. La scena va letta da destra, dove gli apostoli, legando gesti e sguardi, sono protesi verso Cristo che ha appena dato le chiavi del paradiso a Pietro e gli sta indicando un gregge di pecore, simbolo della Chiesa. Tutto \xc3\xa8 ambientato in un vasto e luminoso paesaggio, con variazioni tonali all\'allontanarsi dei piani, sempre pi\xc3\xb9 sfumati.La figura di Cristo, meno monumentale e pi\xc3\xb9 piatta di altre nella serie, \xc3\xa8 per\xc3\xb2 messa in evidenza da una luminosit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 intensa e dall\'isolamento dato da un leggero intervallo.Raffaello, consapevole del confronto con Michelangelo in Cappella, impost\xc3\xb2 i disegni con un crescendo drammatico, dove le figure prevalgono sul paesaggio e sull\'architettura di sfondo, contrapponendosi in gruppi o in personaggi isolati, per facilitare la lettura delle azioni. Gli schemi sono dunque semplificati e i gesti e la mimica dei personaggi enfatizzati, per renderli pi\xc3\xb9 eloquenti e "universali". A differenza di Michelangelo per\xc3\xb2 la monumentalit\xc3\xa0 non deriva dal tormento plastico delle figure, ma da equilibri accuratamente studiati, che bilanciano la composizione e i sussulti spirituali dei protagonisti, nonostante le volute asimmetrie.L\'uso della tempera, in tonalit\xc3\xa0 chiare, and\xc3\xb2 incontro alla ristretta gamma a disposizione degli arazzieri, cos\xc3\xac come sono un adattamento allo scopo le grandi masse di luci ed ombre. Nonostante la sorveglianza di Bernard van Orley, affinch\xc3\xa9 i modelli venissero rispettati fedelmente, gli arazzieri alterarono inevitabilmente le composizioni, indurendo i lineamenti delle figure e i paesaggi, nonch\xc3\xa9 aggiungendo l\'oro e vari arricchimenti ornamentali.' | b'137515863838791069' | b'\n\nConsegna delle chiavi (Raffaello)\n | 1,333 |
b'Q4219969' | b'\n\nAleksandr Nikolaevi\xc4\x8d Kibizov\n\nBiografia\n\nNacque il 27 ottobre 1912 nel villaggio di Hristianovskoe (ora la citt\xc3\xa0 di Digora nell\'Ossezia del nord) in una famiglia di contadini. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore lavor\xc3\xb2 come spedizioniere ad Ashgabat presso l\'azienda "Soyuzsera" e poi nella Repubblica dei Komi.Nell\'agosto 1942, in piena seconda guerra mondiale, fu chiamato a prestare servizio militare obbligatorio in seno all\'Armata Rossa, assegnato inizialmente ad una unit\xc3\xa0 di fanteria nel settore di Mosca. Rimasto ferito fu ricoverato in ospedale, ed una volta dimesso nell\'aprile 1943 ritorn\xc3\xb2 al fronte assegnato come servente al cannone di un semovente d\'artiglieria controcarro SU-85 appartenente alla 3\xc2\xaa Batteria, 1454\xc2\xba Reggimento semoventi medi, 6\xc2\xba Corpo corazzato del Fronte centrale. Si distinse durante la battaglia di Kursk venendo dell\'Ordine della Grande guerra patriottica di II classe.Il 4 novembre 1943, in forza al 1445 Reggimento, 9\xc2\xba Corpo meccanizzato del 1\xc2\xb0 Fronte Ucraino si distinse nella foresta di Voditsa sita nell\'immediata periferia di Kiev dove partecip\xc3\xb2 alla distruzione di una colonna meccanizzata nemica e venendo decorato per questo fatto con l\'Ordine della Bandiera rossa. Nel corso del 1944, con il grado di sergente e comandante di un semovente SU-85 partecip\xc3\xb2 alle battaglie per la liberazione di Berdy\xc4\x8div, Proskuriv, Javorov, Przemy\xc5\x9bl, attraversando il fiume Bug occidentale e poi la Vistola. Il 19 luglio 1944 durante le operazione per espandere la testa di ponte sulla riva sinistra del fiume Bug occidentale distrusse un carro armato tedesco PzKpfw V Panther nei pressi del villaggio di Madzyarki, e per questo fatto fu insignito dell\'Ordine della Stella Rossa.Nel marzo 1945 trasferito sul fronte della Pomerania orientale partecip\xc3\xb2 all\'offensiva che port\xc3\xb2 alla conquista della citt\xc3\xa0 di N\xc3\xabrenberg, \xc5\x81obez, Kolberg e Gdynia. Tra il 16 e 17 aprile 1945, nel corso della battaglia combattuta sulle alture di Seelow, citt\xc3\xa0 posta a circa 60\xc2\xa0km da Berlino, al comando di un semovente SU-100 distrusse cinque carri armati e tre postazioni anticarro. Il 22 aprile fu tra i primi soldati sovietici ad entrare nell\'area della Capitale tedesca distinguendosi a Karlshorst durante le operazioni di attraversamento della Sprea effettuate dalle truppe di fanteria. Rimasto ferito fu ricoverato in ospedale e il 31 maggio 1945, con apposito decreto emanato dal presidium del Soviet Supremo fu insignito del titolo di Eroe dell\'Unione Sovietica e dell\'Ordine di Lenin.Membro del PCUS dal 1945, dopo la fine del conflitto lascio il servizio militare andando a lavorare come direttore presso la casa di cura "Uzbekistan" di Kislovodsk. And\xc3\xb2 in pensione nel 1980 e nel 1985 si trasfer\xc3\xac con la famiglia a Vladikavkaz (capitale Ossezia del nord) dove si spense il 29 marzo 2001.la citt\xc3\xa0 natale di Digora gli ha intitolato due vie e una scuola secondaria in compartecipazione con Sergey Bican.' | b'4826692867892084594' | b'\n\nAleksandr Nikolaevi\xc4\x8d Kibizov\n | 1,009 |
b'Q26202330' | b"\n\nStrada statale 729 Sassari-Olbia\n\nStoria\n\nLa genesi di questa arteria si fa risalire alla necessit\xc3\xa0 di un collegamento veloce che permettesse il collegamento della zona nord-occidentale della Sardegna, in particolare delle citt\xc3\xa0 di Sassari e Porto Torres, con la sponda opposta ed in particolare con la citt\xc3\xa0 di Olbia.Il problema aveva origini remote: l'attraversamento del Logudoro e della Gallura nella parte settentrionale, o lungo la costa o attraverso Tempio Pausania, presentava problemi dovuti alla tortuosit\xc3\xa0 del territorio; verso sud, invece, attraverso il Monteacuto, il collegamento era garantito storicamente dalla strada statale 199 di Monti, portando per\xc3\xb2 ad un notevole allungamento del percorso.Parziale soluzione fu trovata con la costruzione della strada statale 597 di Logudoro, strada a scorrimento veloce priva o quasi di intersezioni a raso, che permetteva di velocizzare il percorso evitando l'attraversamento dei centri abitati di Ozieri, Oschiri e Monti.Il crescente traffico veicolare e le condizioni non ottimali di queste infrastrutture, spingeva ad una soluzione pi\xc3\xb9 radicale con il progetto di una strada a carreggiate separate e a due corsie per senso di marcia. Gi\xc3\xa0 nel 2007 la programmazione ANAS prevedeva un'arteria in tal senso, ma solamente nel 2013 \xc3\xa8 stato dato il via libera, con l'affidamento all'ANAS stessa.La nuova arteria prevede sia la costruzione di tratti ex-novo, come il tratto iniziale di collegamento alla strada statale 131 Carlo Felice a sud di Codrongianos, sia l'adeguamento delle gi\xc3\xa0 esistenti SS 199 e SS 597. Il 23 giugno 2016 sono stati inaugurati il tratto iniziale, fino al km 10,350 (presso Ardara) e il tratto finale dal km 63,140 (presso Monti) al km 75,860 (vicino allo svincolo della SS 131 DCN);Il 14 luglio 2016 sono stati aperti il tratto compreso tra il km 75,860 e il km 76,992 e lo svincolo di Enas. A breve distanza di tempo, il 29 agosto 2016, \xc3\xa8 stato aperto un piccolo tratto a cavallo dello svincolo di Ardara portando il tratto iniziale ad una lunghezza di 11,800 km. Il 29 aprile 2017 \xc3\xa8 stato inaugurato il tratto tra il km 26,300 e il km 29,100 tra Oschiri e Ozieri. Il 31 luglio 2017 \xc3\xa8 stato inaugurato il tratto finale di accesso all'abitato di Olbia e di collegamento all'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda. Infine il 19 dicembre 2017 \xc3\xa8 stato inaugurato l'intero lotto 3, lungo circa 12 Km, nei comuni di Oschiri e Ozieri. A dicembre 2017 i chilometri di nuova strada a 4 corsie aperti al traffico hanno raggiunto quota 42 sugli 80 totali del progetto.\n\nPercorso\n\nLa strada ha inizio al chilometro 192 dalla strada statale 131 Carlo Felice, poco a sud di Codrongianos. Dopo quasi 3 chilometri \xc3\xa8 presente lo svincolo con la SS 597 della quale ha mutuato il percorso, ora ammodernato, fino ad Ardara per un totale di 11,8\xc2\xa0km.Il secondo tratto in esercizio ha una lunghezza compressiva di 11,9\xc2\xa0km e si sviluppa fra il Km 24,200 e il Km 36,100 nel territorio dei comuni di Ozieri e Oschiri.Il terzo ed ultimo tratto in esercizio ha origine nei pressi dello svincolo Monti/Telti della SS 597 e termina dopo 18 chilometri all'ingresso della citt\xc3\xa0 di Olbia.Attualmente sono in corso i lavori di adeguamento al tipo B lungo tutta la strada. Al momento non \xc3\xa8 possibile prevedere una data di fine dei lavori." | b'14467317644220056578' | b"\n\nStrada statale 729 Sassari-Olbia\n | 1,085 |
b'Q15221057' | b"\n\nShayne Philpott\n\nCenni biografici\n\nPhilpott \xc3\xa8 di Christchurch, nella regione di Canterbury, per la cui provincia rugbistica fu selezionato a partire dal 1986 a vent'anni; prima scelta nel ruolo di estremo davanti a Robbie Deans, rappresent\xc3\xb2 la Nuova Zelanda a VII negli Hong Kong Sevens del 1988, dove incorse nel primo di numerosi infortuni al ginocchio della sua carriera.Recuper\xc3\xb2 in tempo per rispondere a una chiamata degli All Blacks, con i quali comunque disput\xc3\xb2 solo incontri senza cap durante il tour in Australia.Altre due ricadute, nel 1988 e nel 1990, misero a rischio il prosieguo della sua carriera internazionale; per essere idoneo alla chiamata, si fece applicare una placca metallica a un braccio rotto; fu quindi giudicato abile alle preselezioni alla Coppa del Mondo di rugby 1991 in Inghilterra nelle quali disput\xc3\xb2 solo due incontri, gli unici suoi due test match, contro l'Italia nella fase a gironi e contro la Scozia nella finale per il terzo posto, che la Nuova Zelanda vinse.Fino al 1995 nella formazione di Canterbury, ebbe due stagioni in Europa nel periodo di inattivit\xc3\xa0 del rugby nell'Emisfero Sud, nel 1990-91 in Inghilterra al Coventry e nel 1992-93 in Italia al Calvisano.Nel 1995, dopo 113 presenze con Canterbury e 502 punti, nonch\xc3\xa9 due Ranfurly Shield difesi, emigr\xc3\xb2 in Giappone al Toyota Verblitz, in cui rimase cinque stagioni; nel 2000, quando il ginocchio non gli permise pi\xc3\xb9 di giocare, smise l'attivit\xc3\xa0 a 35 anni.A parte l'attivit\xc3\xa0 provinciale, fu legato per tutta la sua carriera in patria al Burnside, club di Christchurch affiliato alla federazione provinciale di Canterbury, del cui campionato fu vincitore nel 1992 e nel 1993, e finalista sconfitto nel 1991 e 1994.Accompagnato, per tutta la sua carriera e anche dopo la fine dell'attivit\xc3\xa0 agonistica, dalla fama di non essersi meritato la convocazione negli All Blacks, tanto da essere stato inserito da una rubrica radiofonica locale in una lista di giocatori tra i pi\xc3\xb9 raccomandati dai loro allenatori, Philpott decise, nel 2011, di mettere polemicamente all'asta il cap datogli dalla Federazione neozelandese di rugby al fine di \xc2\xabdarlo a qualcuno che se lo merita\xc2\xbb; solo la reazione del pubblico che solidarizz\xc3\xb2 con lui lo convinse ad abbandonare il proposito di vendere il berretto.Commentando il fatto, l'Otago Daily Times scrisse che \xc2\xabil pubblico ha riconosciuto ci\xc3\xb2 che alle freddure \xc3\xa8 sfuggito, e cio\xc3\xa8 che non esistono All Blacks scarsi, in particolare durante l'et\xc3\xa0 d'oro del rugby neozelandese\xc2\xbb." | b'12925913803703539778' | b"\n\nShayne Philpott\n | 814 |
b'Q2414917' | b'\n\nGorgeous George\n\nCarriera\n\nCon un\'altezza di 1.75 m per 98 kg di peso, Wagner non era particolarmente imponente per gli standard fisici del wrestling professionistico e non possedeva una tecnica tale da sopperire le carenze fisiche, ma si guadagn\xc3\xb2 presto la reputazione di combattente tenace e ostico da battere. Alla fine degli anni trenta incontr\xc3\xb2 Elizabeth "Betty" Hanson, la donna che avrebbe sposato in una cerimonia svoltasi sul ring. Quando il matrimonio si rivel\xc3\xb2 un successo di pubblico, la coppia decise di ripetere la cerimonia in giro per gli Stati Uniti (cosa che fece intuire a Wagner le potenzialit\xc3\xa0 di intrattenimento del suo personaggio nell\'industria del wrestling). Circa nello stesso periodo, Vanity Magazine pubblic\xc3\xb2 un articolo nel quale veniva citato un wrestler di nome "Lord" Patrick Lansdowne che entrava sul ring accompagnato da due vallette indossando un mantello di velluto. Wagner rimase impressionato dal personaggio e decise di voler portare il tutto a un livello superiore di stravaganza.Adottato il soprannome "Gorgeous" ("splendido") che aveva sentito attribuirgli da due vecchiette a bordo ring durante uno dei suoi match, George debutt\xc3\xb2 con la sua nuova immagine da "glamour boy" nel 1941 a Eugene, nell\'Oregon; dove fece letteralmente infuriare il pubblico con le sue movenze esageratamente effeminate e il comportamento scorretto sul ring. Un personaggio del genere era impensabile per l\'epoca; e di conseguenza, il pubblic\xc3\xb2 nelle arene divenne sempre pi\xc3\xb9 numeroso in quanto tutti volevano vedere (e sbeffeggiare) Gorgeous George.Poich\xc3\xa9 Gorgeous George stava avendo sempre pi\xc3\xb9 successo, egli venne scritturato dal promoter di Los Angeles Johnny Doyle. Conosciuto con il nomignolo "Human Orchid" ("l\'orchidea umana"), George raffin\xc3\xb2 la sua immagine lasciandosi crescere i capelli in lunghi boccoli tinti di biondo platino, fermati da dei fermagli placcati d\'oro che gettava al pubblico durante i match. Trasform\xc3\xb2 inoltre la sua entrata sul ring in uno spettacolo che spesso superava in durata gli stessi match disputati. Fu il primo wrestler a far uso di una musica d\'ingresso, la celebre Pomp and Circumstance (poi riutilizzata da "Macho Man" Randy Savage svariati decenni dopo), seguita dall\'ingresso delle sue vallette che srotolavano un tappeto rosso e da luci colorate che incorniciavano il suo ingresso trionfale. Mentre George si preparava per salire sul ring, le vallette spruzzavano del disinfettante liquido sul ring. Quando il match aveva inizio, George ricorreva a tutte le scorrettezze possibili e immaginabili per aggiudicarsi l\'incontro e battere il suo avversario. Gorgeous George fu il primo vero "heel codardo" della storia del wrestling. La sua immagine glamour e il suo carisma da showman riscossero cos\xc3\xac tanto successo all\'alba dell\'era televisiva che divenne il wrestler pi\xc3\xb9 famoso dell\'epoca.Fu con l\'avvento della televisione, tuttavia, che il personaggio di George esplose come vero e proprio fenomeno di massa, portando il wrestling nelle case di tutti gli americani. Il suo debutto in televisione ebbe luogo l\'11 novembre 1947 ed egli divenne immediatamente una celebrit\xc3\xa0 a livello nazionale alla pari di Lucille Ball e Bob Hope, cambiando il corso dell\'industria del wrestling per sempre.In aggiunta alle sue indubbie doti teatrali, Gorgeous George era anche un wrestler di livello: Lou Thesz, che gli strapp\xc3\xb2 il titolo mondiale dell\'a American Wrestling Association (AWA) e che notoriamente disdegnava i wrestler con delle gimmick, ammise che Wagner "combatteva molto bene", aggiungendo anche che forse avrebbe potuto fare molto di pi\xc3\xb9 sul ring se non avesse interpretato il personaggio "vile" di Gorgeous George.Il 26 marzo 1947, Gorgeous George sconfisse Enrique Torres aggiudicandosi il Los Angeles Heavyweight Championship. Il 26 maggio 1950 sconfisse Don Eagle, vincendo anche l\'AWA World Heavyweight Championship di Boston, che detenne per svariati mesi. Durante questo regno da campione fu sconfitto dal National Wrestling Alliance (NWA) World Heavyweight Champion Lou Thesz a Chicago, in un match molto pubblicizzato. Tuttavia, il suo match pi\xc3\xb9 celebre resta quello avuto con Whipper Billy Watson il 12 marzo 1959, nel quale George, sconfitto, ebbe i suoi riccioli d\'oro rasati a zero davanti a una folla di 20.000 spettatori al Maple Leaf Gardens di Toronto, in Canada.In uno dei suoi ultimi match affront\xc3\xb2 anche un giovane Bruno Sammartino, che lo sconfisse. L\'ultimo match in carriera lo disput\xc3\xb2 il 7 novembre 1962 contro The Destroyer in un hair vs. mask match all\'Olympic Auditorium, dove perse nuovamente i capelli.\n\nRitiro e morte\n\nQuando la sua carriera nel wrestling imbocc\xc3\xb2 la fase calante, Wagner invest\xc3\xac 250.000 dollari per comprare un allevamento di tacchini a Beaumont. Acquist\xc3\xb2 inoltre un ristorante a Van Nuys, che chiam\xc3\xb2 "Gorgeous George\'s Ringside Restaurant".Il 24 dicembre 1963, mentre era oppresso da problemi finanziari, ebbe un infarto e mor\xc3\xac due giorni dopo, all\'et\xc3\xa0 di 48 anni. A tutt\'oggi riposa nel Valhalla Memorial Park Cemetery di Los Angeles.' | b'12671360198290608695' | b'\n\nGorgeous George\n | 1,480 |
b'Q2742927' | b'\n\nPalazzo presidenziale di Cartagine\n\nStoria\n\nSotto il Protettorato francese della Tunisia il palazzo ospitava la residenza ufficiale del segretario generale del Governo tunisino, funzionario francese incaricato di controllare i ministri ed il governo del Bey di Tunisi.Dopo l\'indipendenza della Tunisia, il primo presidente tunisino Habib Bourghiba costru\xc3\xac un palazzo fondato sulle sue ambizioni sul culto della personalit\xc3\xa0. Il palazzo fu costruito dall\'architetto franco-tunisino Olivier Cl\xc3\xa9ment Cacoub in tre manche distribuite dal 1960 al 1969, secondo una architettura arabo-andalusa. Il complesso del palazzo si estende su una superficie totale che va dai 38 ai 40 ettari.Durante la presidenza di Bourghiba, il palazzo serv\xc3\xac come sua residenza e luogo di lavoro. La sua famiglia visse nel palazzo fino al colpo di stato di Zine El-Abidine Ben Ali, avvenuto il 7 novembre del 1987. Ben Ali si rifiut\xc3\xb2 di usare l\'ufficio del suo predecessore e si propose di sviluppare una residenza presidenziale completamente nuova.Il 15 gennaio 2011, ad un solo giorno di distanza dalla fuga di Ben Ali dal Paese, durante la rivoluzione, l\'esercito tunisino martell\xc3\xb2 il palazzo perch\xc3\xa9 ospitava i membri della sicurezza presidenziale rimasta fedele al presidente deposto.Fouad Mebaza\xc3\xa2, presidente della Repubblica supplente, successore di Ben Ali, decise di occupare gli uffici del palazzo di Cartagine annunciando la sua intenzione di stabilirsi l\xc3\xac conformemente alle sue funzioni.Poco dopo la sua elezione da parte dell\'Assemblea costituente, Moncef Marzouki annunci\xc3\xb2 la sua intenzione di lavorare e di soggiornare nel palazzo stesso. Decise insediarsi nello stesso ufficio di Bourghiba, decorandolo coi ritratti di, oltre che dello stesso Habib Bourghiba, di Mohamed Bouazizi, Farhat Hached, Mohamed Daghbaji e Salah Ben Youssef.\n\nArchitettura\n\nIl complesso del palazzo \xc3\xa8 diviso in quattro parti: il palazzo stesso, composto da un corpo centrale e uno per gli alloggiamenti, un\'ala per la sicurezza presidenziale e altri due edifici con funzione di uffici per vari enti.All\'interno del complesso \xc3\xa8 presente anche la residenza dell\'ambasciatore svizzero, edificio messo a disposizione da Bourghiba dopo il tentato di colpo di stato del 1962 e un sito archeologico denominato "Fonte delle mille anfore".Le camere del palazzo prendono il nome dalle pi\xc3\xb9 importanti figure tunisine che hanno giocato un ruolo decisivo nella storia del paese, come: Habib Bourghiba, Abdelaziz Th\xc3\xa2albi e Abu l-Qasim al-Shabbi.I ricevimenti ufficiali si svolgono nel salone degli ambasciatori, le delegazioni sostano nella Sala Azzurra, dove si trova un modello della moschea del Profeta di Medina, regalato dal re dell\'Arabia Saudita Fahd a Ben Ali.' | b'12909061568954464606' | b'\n\nPalazzo presidenziale di Cartagine\n | 843 |
b'Q12969754' | b'\n\nRadiazione elettromagnetica\n\nStoria\n\nLe onde elettromagnetiche furono predette teoricamente prima di essere rilevate sperimentalmente: le equazioni di Maxwell, che riassumono l\'elettromagnetismo classico, ammettono una soluzione ondulatoria propagantesi nel vuoto alla velocit\xc3\xa0 della luce. Furono poi le esperienze di Hertz a confermare l\'esistenza delle cosiddette "onde hertziane", ed a misurarne la velocit\xc3\xa0. L\'esperimento di Michelson-Morley prov\xc3\xb2 l\'indipendenza della velocit\xc3\xa0 della luce dalla direzione di propagazione e, grazie ad altre esperienze che attualmente si considerano sufficienti a falsificare le cosiddette teorie balistiche della luce, viene oggi considerata l\'esperienza cruciale che mise in crisi la meccanica classica richiedendo la formulazione della relativit\xc3\xa0 ristretta. \xc3\x88 sulla base di tale teoria, una delle teorie meglio controllate empiricamente, che \xc3\xa8 possibile enunciare le propriet\xc3\xa0 della radiazione elettromagnetica nel vuoto.Gli studi sull\'effetto fotoelettrico, tra i quali spicca il contributo del 1905 di Albert Einstein (che gli valse il premio Nobel), evidenziarono l\'esistenza di una frequenza di soglia sotto la quale tale effetto non ha luogo, indipendentemente dall\'intensit\xc3\xa0 (ampiezza) della radiazione incidente. Esperienze correlate, quali la misura dello spettro di corpo nero, ed i relativi tentativi di giustificazione teorica, indussero i fisici dell\'inizio del secolo scorso a riaprire il secolare dibattito sulla natura della luce, di cui le equazioni di Maxwell sembravano costituire la soluzione definitiva, introducendo la nozione di quanto di energia. Il quanto di radiazione elettromagnetica prende il nome di fotone ed \xc3\xa8 una particella (nel senso della meccanica quantistica) che segue la statistica di Bose-Einstein, ovvero un bosone.\n\nInterazione tra radiazione elettromagnetica e materia\n\nUn\'onda elettromagnetica che incide o si propaga in un materiale trasferisce ad esso una certa quantit\xc3\xa0 di energia, e la sua forma cambia a seconda delle caratteristiche del mezzo considerato.\n\nPropagazione della radiazione nei materiali\n\nLo studio della propagazione delle radiazione in un materiale cambia a seconda ci si trovi in presenza di un conduttore o di un dielettrico.\n\nProtezione da campi elettromagnetici a radiofrequenze e microonde\n\nNegli ultimi anni sono andati crescendo gli interrogativi sui possibili effetti sulla salute legati all\'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenze (RF) e microonde (MW). Nuove tecnologie si vanno diffondendo a tutti i livelli nella societ\xc3\xa0, con una variet\xc3\xa0 di applicazioni mai viste prima. In molti laboratori si sta lavorando intorno a interrogativi quali l\'effetto della applicazione di un campo elettromagnetico sulla permeabilit\xc3\xa0 delle membrane cellulari a determinate specie ioniche e su quali basi biofisiche sia ipotizzabile un\'influenza diretta del campo elettromagnetico sull\'integrazione e l\'elaborazione dei segnali nervosi.\n\nDefinizione del rischio per gli organismi viventi legato all\'esposizione a campi elettromagnetici a RF e MW\n\nUn\'onda elettromagnetica che si propaga nello spazio trasporta energia che viene in parte assorbita e in parte riflessa dagli oggetti che tale onda incontra sul suo percorso. L\'assorbimento avviene con modalit\xc3\xa0 ed in misura diversa a seconda delle caratteristiche del mezzo. L\'effetto sugli organismi viventi di tale assorbimento di energia da un campo elettromagnetico a radiofrequenza e microonde \xc3\xa8 oggetto di numerose indagini scientifiche.A livello microscopico, manca ancora uno schema interpretativo soddisfacente dell\'azione di un campo elettromagnetico sulle cellule degli organismi viventi. Questo dipende innanzitutto dall\'incompleta conoscenza dei fenomeni a livello di membrana cellulare legati allo scambio di materiali ed informazioni tra cellule e ambiente esterno. In secondo luogo, la complessit\xc3\xa0 strutturale dei tessuti biologici e la loro disomogeneit\xc3\xa0, rende assai problematico un calcolo dettagliato della deposizione locale di energia nei tessuti da parte dell\'onda elettromagnetica incidente.La controversia sulla possibilit\xc3\xa0 di manifestazione di effetti non termici, cio\xc3\xa8 dovuti ad esposizioni a livelli di campo elettromagnetico a radiofrequenze e microonde non abbastanza elevati da produrre riscaldamento dei tessuti, si riflette nella scelta degli standard ammissibili di esposizione per lavoratori e popolazione civile da parte di Stati ed Organizzazioni internazionali diversi.Le ricerche compiute nei Paesi occidentali hanno condotto alla conclusione (ANSI, 1982) che l\'esposizione protratta per un periodo inferiore ad 1 ora, e comportante un tasso di assorbimento specifico medio al corpo intero inferiore a 4 W/kg non \xc3\xa8 in grado di produrre effetti sulla salute. Per cautelarsi dai possibili effetti cumulativi dovuti ad esposizioni prolungate (giorni oppure settimane) si \xc3\xa8 considerato per l\'uomo un valore limite di SAR 10 volte inferiore, pari quindi a 0.4 W/kg' | b'17360854498452336068' | b'\n\nRadiazione elettromagnetica\n | 1,451 |
b'Q4015378' | b'\n\nVittorio Franceschi\n\nBiografia\n\nDopo le prime esperienze di cabaret politico all\'inizio degli anni sessanta, ha lavorato a lungo presso il Teatro stabile di Trieste, dove nel 1964 fu allestita la sua prima commedia Pinocchio minore - Favola perbene con burattini di carne e nel 1966 Gorizia 1916 - Documentario per il teatro sulla prima Guerra Mondiale.Nel 1968 \xc3\xa8 stato tra i fondatori (con Dario Fo, Franca Rame, Nanni Ricordi, Nuccio Ambrosino, Paolo Ciarchi e Massimo De Vita) dell\'Associazione Nuova Scena, che diede vita, in collaborazione con l\'ARCI, al Circuito Alternativo, evento fra i pi\xc3\xb9 significativi del teatro italiano di quegli anni. Dopo la divisione da Dario Fo (1970) Vittorio Franceschi \xc3\xa8 rimasto alla guida di Nuova Scena fino al 1981, trasferendone la Sede a Bologna e trasformandola in Cooperativa.Durante la sua lunga carriera ha lavorato per i principali Teatri Stabili italiani: Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile del Friuli-Veezia Giulia, Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna, Teatro di Roma, ERT - Emilia Romagna Teatro, Teatro Biondo di Palermo, Piccolo di Milano; e all\'estero con la Com\xc3\xa9die de Gen\xc3\xa8ve.Ha lavorato con alcuni fra i pi\xc3\xb9 importanti registi italiani ed europei: Benno Besson, Sandro Bolchi, Massimo Castri, Alessandro D\'Alatri, Matthias Langhoff, Gabriele Lavia, Nanni Loy, Piero Maccarinelli, Mario Missiroli, Vito Molinari, Walter Pagliaro, Luca Ronconi, Marco Sciaccaluga, Aldo Trionfo, Andrzej Wajda.Fra le principali interpretazioni: Tartufo nell\'omonima commedia di Moli\xc3\xa8re; Edipo (Edipo Re di Sofocle); Paragone (Come vi piace di Shakespeare - in un\'altra edizione della stessa commedia ha interpretato il ruolo di Jaques); P\xc3\xa9cuchet (Bouvard e P\xc3\xa9cuchet di Squarzina e Kezich da Flaubert); Robespierre (L\'affare Danton di Stanislawa Przybyszewska); Sampognetta (Questa sera si recita a soggetto di Pirandello - in un\'altra edizione della stessa commedia ha interpretato il ruolo di Hinkfuss); Borkman (John Gabriel Borkman di Ibsen); Trileckij (Commedia senza titolo (Platonov) di Cechov); Miscin (L\'imbalsamatore di Renzo Rosso); Pascoli (Un anno nella vita di Giovanni Pascoli di Melania Mazzucco e Luigi Guarnieri); Sarincev (Svet - La luce risplende nelle tenebre di Tolstoj); Hamm (Finale di partita di Beckett), Ak\xc3\xa0kij (Il cappotto da Gogol).Fra i suoi testi rappresentati: Pinocchio minore, Un sogno di sinistra, La dimensione del nero, La ballata dello spettro, L\'Amleto non si pu\xc3\xb2 fare, Ordine d\'arrivo, Scacco pazzo, Jack lo sventratore, Il sorriso di Daphne, Dialogo col sepolto vivo, A corpo morto e Il cappotto (liberamente tratto da Gogol). Suoi testi sono rappresentati in Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Scozia, Spagna, Svizzera.Nel 2002 ha scritto la sceneggiatura per il film Scacco pazzo tratto dalla sua commedia e diretto da Alessandro Haber, interpretandovi il ruolo di Valerio. Nel 2004 ha interpretato il ruolo di Eugenio Faoni nel film La febbre di Alessandro D\'Alatri. Nel 2016 \xc3\xa8 protagonista del cortometraggio 3652 giorni di Amalia ZeffiroIl suo teatro \xc3\xa8 pubblicato da Bulzoni, Guaraldi, Il Melangolo, Marietti, Marsilio, Ubulibri e da Riviste italiane e straniere.Ha pubblicato tre volumi di poesie: "Stramba Bologna sghemba" e "Il volo dei giorni" con l\'Ed. Raffaelli; e "Tre ballate da cantare ubriachi" con l\'Ed. Pendragon.Vittorio Franceschi \xc3\xa8 condirettore della Scuola di Teatro \xe2\x80\x9cAlessandra Galante Garrone\xe2\x80\x9d, (insieme a Claudia Busi), ma la sua presenza come insegnante nella scuola di teatro \xc3\xa8 pressoch\xc3\xa9 inesistente, in quanto legato a impegni teatrali che lo tengono lontano dalla struttura.' | b'16159971388635365126' | b'\n\nVittorio Franceschi\n | 1,235 |
b'Q1174532' | b"\n\nDavid Generelo\n\nCarriera\n\nA tredici anni Generelo entr\xc3\xb2 a far parte delle giovanili del Club Deportivo Badajoz, la squadra pi\xc3\xb9 importante della sua citt\xc3\xa0, e vinse per quattro volte il campionato giovanile.Con la selezione Under-16 dell'Extremadura raggiunse la finale del torneo delle Comunit\xc3\xa0 autonome della Spagna.Nonostante facesse parte delle giovanili, si allen\xc3\xb2 diverse volte con la prima squadra del Badajoz.Nel 1999 fu ceduto in prestito al Real Saragozza B, in Segunda Divisi\xc3\xb3n B. Nella sua prima stagione con la squadra filiale del club aragonese sfior\xc3\xb2 la promozione in Segunda Divisi\xc3\xb3n.Le sue prestazioni convinsero il Real Saragozza ad acquistarlo definitivamente.Nel 2002 l'allenatore Paco Flores lo chiam\xc3\xb2 a far parte della prima squadra, che giocava in Segunda Divisi\xc3\xb3n. Generelo gioc\xc3\xb2 quattro partite e il Real Saragozza fu promosso in massima serie.Il 31 agosto 2002 esord\xc3\xac in Primera Divisi\xc3\xb3n, scendendo in campo alla Romareda al 70' contro il Deportivo. Gli aragonesi erano sotto di un gol e non riuscirono a pareggiare. In quella stagione il Real Saragozza vinse la Coppa del Re battendo in finale il Real Madrid allo Stadio olimpico Llu\xc3\xads Companys di Barcellona.Nella stagione successiva gli aragonesi vinsero la Supercoppa di Spagna contro il Valencia e parteciparono alla Coppa UEFA.Il 21 ottobre 2004 Generelo debutt\xc3\xb2 in Coppa UEFA entrando in campo all'85' della partita del Girone C contro gli olandesi dell'Utrecht.Il 1\xc2\xba dicembre segn\xc3\xb2 il primo gol in Europa, regalando alla sua squadra la vittoria per 2-1 contro il Dnipro Dnipropetrovsk.Il Real Saragozza arriv\xc3\xb2 agli ottavi di finale ma dovette arrendersi di fronte agli austriaci dell'Austria Vienna, che eliminarono gli spagnoli grazie alla regola dei gol fuori casa. Generelo gioc\xc3\xb2 la partita di andata, che fin\xc3\xac 1-1 a Saragozza.Nella stagione 2006-2007 fu ceduto in prestito al Gimn\xc3\xa0stic de Tarragona in Primera Divisi\xc3\xb3n. Con i catalani gioc\xc3\xb2 26 partite e la squadra concluse il campionato all'ultimo posto. A fine stagione Generelo torn\xc3\xb2 al Real Saragozza e il campionato si concluse di nuovo con una retrocessione.Nella stagione 2008-2009 gioc\xc3\xb2 23 partite e segn\xc3\xb2 un gol, il Saragozza arriv\xc3\xb2 secondo, a un punto dallo Xerez, e torn\xc3\xb2 subito in massima serie.Nell'estate del 2009 \xc3\xa8 passato all'Elche, in Segunda Divisi\xc3\xb3n. Ha esordito con la nuova maglia il 2 settembre nella partita di Coppa del Re contro il Cartagena persa 3-2. Nella stessa stagione ha giocato anche 25 partite in campionato, segnando due gol: il 18 aprile 2010 contro il Castell\xc3\xb3n e il 22 maggio nella partita vinta 4-0 contro il Girona.Nella stagione 2010-2011 l'Elche ha concluso il campionato al quarto posto, guadagnando l'accesso ai play-off. Dopo aver eliminato il Real Valladolid i valenziani si sono arresi al Granada della famiglia Pozzo, che ha ottenuto la promozione in massima serie grazie alla regola dei gol fuori casa.Nel gennaio del 2014 passa al Maiorca" | b'7816279725265188201' | b"\n\nDavid Generelo\n | 1,000 |
b'Q3852575' | b"\n\nMaurizio De Giovanni\n\nMaurizio de Giovanni (Napoli, 31 marzo 1958) \xc3\xa8 uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano, autore perlopi\xc3\xb9 di romanzi gialli.\n\nBiografia\n\nMaurizio de Giovanni \xc3\xa8 nato nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005 partecipa a un concorso riservato a giallisti emergenti indetto da Porsche Italia presso il Gran Caff\xc3\xa8 Gambrinus, ideando un racconto ambientato nella Napoli degli anni trenta intitolato I vivi e i morti, con protagonista il commissario Ricciardi. Il racconto \xc3\xa8 la base di un romanzo edito da Graus Editore nel 2006, Le lacrime del pagliaccio, poi riedito l'anno successivo con il titolo Il senso del dolore: ha cos\xc3\xac inizio la serie di inchieste del Commissario Ricciardi.Nel 2007 Fandango pubblica Il senso del dolore. L'inverno del commissario Ricciardi, la prima opera ispirata alle quattro stagioni, cui seguono nel 2008 La condanna del sangue. La primavera del commissario Ricciardi, nel 2009 Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi e nel 2010 Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi.Nel 2011 esce in libreria, questa volta per Einaudi Stile Libero, Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi; nel 2012 l'autore si cimenta in un noir ambientato nella Napoli contemporanea e pubblica con Mondadori il libro intitolato Il metodo del coccodrillo che vede protagonista l'Ispettore Lojacono, un nuovo personaggio.Nello stesso anno con Einaudi, oltre a pubblicare le stagioni del commissario Ricciardi in versione tascabile, pubblica il romanzo Vipera. Nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi, ambientato nella Pasqua del 1932.Nel 2013 torna in libreria con il romanzo I bastardi di Pizzofalcone, ispirato all'87\xc2\xba Distretto di Ed McBain, segnando la transizione del personaggio dal genere noir al police procedural. Non molto tempo dopo De Giovanni d\xc3\xa0 alle stampe Buio per i bastardi di Pizzofalcone; da questa serie di romanzi sar\xc3\xa0 tratta una fiction televisiva.Nello stesso mese all'interno dell'antologia Regalo di Natale edito da Sellerio esce un suo racconto dal titolo Un giorno di Settembre a Natale.Nel 2014 per le Edizioni Cento Autori esce in libreria l'antologia intitolata Le mani insanguinate, una raccolta di quindici tra i suoi migliori racconti noir.Esce a luglio 2014 In fondo al tuo cuore, sempre per Einaudi, nuovo romanzo del commissario Ricciardi e nello stesso anno Gelo per i bastardi di Pizzofalcone, un nuovo racconto incentrato sulla squadra dell'Ispettore Lojacono.Nel luglio 2015 esce Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi e l'anno successivo Serenata senza nome. Notturno per il commissario Ricciardi.Nel dicembre 2016 esce Pane per i bastardi di Pizzofalcone.L'anno 2017 vede la pubblicazione del primo di una nuova trilogia di libri di genere mistery chiamata 'I guardiani'.Nel dicembre 2015 il comune di Cervinara gli conferisce la cittadinanza onoraria.Molti dei suoi romanzi sono stati tradotti in inglese, spagnolo e catalano, in tedesco e francese.Fa parte del gruppo di scrittori che conducono il laboratorio di scrittura con i ragazzi reclusi nell'Istituto Penale Minorile di Nisida." | b'5858157581456983574' | b"\n\nMaurizio De Giovanni\n | 982 |
b'Q734164' | b'\n\nThe Cross\n\nBiografia\n\nPer la creazione della band, Taylor aveva sparso alcuni annunci anonimi su diversi giornali. Dopo le audizioni, la scelta di Taylor ricadde su Clayton Moss (chitarrista), Joshua McRae (batterista), Peter Noone (bassista) e sul tastierista Spike Edney, che aveva gi\xc3\xa0 suonato con i Queen nel periodo 1984-1986. I Cross impiegarono tutto il 1987 per le prove, la realizzazione del loro album di debutto e due apparizioni in televisione. Il loro primo singolo, Cowboys And Indians usc\xc3\xac a settembre e raggiunse il 74\xc2\xba posto in classifica.Il secondo singolo dei Cross, Shove It, usc\xc3\xac a gennaio del 1988, e si classific\xc3\xb2 84\xc2\xb0. Allo stesso tempo, usc\xc3\xac anche l\'album di esordio della band che aveva lo stesso nome del singolo (una frase molto usata dall\'assistente di Roger, Chris Taylor). Nell\'album sono presenti ben otto tracce composte da Roger Taylor, ma ci sono contributi anche di Freddie Mercury e Brian May, compagni di Roger nei Queen. L\'album raggiunse il 58\xc2\xba posto in classifica. Per promuovere l\'album, i Cross intrapresero un tour in Inghilterra e Germania.Il terzo singolo, Heaven for Everyone (pubblicato nel marzo del 1988) raggiunse il posto numero 83 in classifica. A giugno invece esce l\'ultimo singolo dell\'anno, intitolato Manipulator. Questo singolo \xc3\xa8 anche la prima canzone ad essere firmata da altri componenti dei Cross oltre Roger Taylor: collaborarono infatti Spike Edney e Steve Strange, membro della band Visage. I Cross trascorsero gran parte del 1989 per la registrazione registrazione del secondo album, dal titolo Mad, Bad and Dangerous to Know, che fu pubblicato nel marzo del 1990. Nell\'album, molto pi\xc3\xb9 orientato in senso rock rispetto al precedente, sono presenti canzoni scritte da altri componenti dei Cross, e in pi\xc3\xb9, la cover Foxy Lady di Jimi Hendrix, uno degli idoli di giovent\xc3\xb9 di Taylor.Nell\'aprile del 1990 usc\xc3\xac il primo e unico singolo della Gran Bretagna, Power To Love, che si piazz\xc3\xb2 85\xc2\xb0 in classifica. All\'album segu\xc3\xac un tour in Germania. Nell\'agosto del 1990 usc\xc3\xac, esclusivamente per la Germania, il secondo singolo estratto dal secondo album, dal titolo Liar (niente a che vedere con l\'omonima canzone dei Queen), e che aveva come B-Side In Charge Of My Heart, canzone non presente nell\'album.L\'ultimo singolo, distribuito unicamente in Francia e Germania, \xc3\xa8 Final Destination (canzone che mostra gli interessi di Roger nell\'ambito politico), che presenta anche una versione dal vivo di Man On Fire, canzone di Roger Taylor da solista, contenuta nell\'album "Strange Frontier". Il 1990 si concluse con l\'esibizione all\'Astoria Theatre per la festa del Fan Club, la cui registrazione fu distribuita in cassetta solo ai fan. La prima met\xc3\xa0 del 1991 fu impiegata per la registrazione del terzo e ultimo album della band, intitolato Blue Rock e contenente 10 brani.Fu distribuito in Europa e in Giappone, e la successiva distribuzione in Gran Bretagna e America fu cancellata in seguito alla morte di Freddie Mercury. Alla distribuzione dell\'album segu\xc3\xac un tour in Germania, dove la band si esib\xc3\xac come gruppo spalla dei Magnum e in alcuni paesi circostanti. In Germania vennero inoltre distribuiti due singoli, New Dark Ages e Life Changes.La morte di Freddie Mercury e l\'inaspettato insuccesso nelle vendite spinsero la band a sciogliersi. Ad ogni modo, nel 1992 suonarono al Gosport Festival, con ospite Bob Geldof, e suonarono alla festa del Fan Club, insieme a Roger Daltrey, Tim Staffell e Brian May.L\'ultimo concerto ufficiale della band risale al Gosport Festival del 1993, ma per la festa del Fan Club del 1999, Taylor e McRae suonarono insieme ad altri cantanti ospiti.Gli altri membri della band si dedicarono, dopo lo scioglimento, ad altri progetti. Spike Edney form\xc3\xb2 la SAS Band (Spike\'s All Stars Band) e in tourn\xc3\xa9e ebbe tra i vari ospiti anche Brian May; Joshua McRae ha continuato la collaborazione con Taylor per pi\xc3\xb9 occasioni, andando in tour con lui nel 1994-1995 e contribuendo alla co-produzione di altri album da solista di Taylor.' | b'11437689646780283810' | b'\n\nThe Cross\n | 1,200 |
b'Q95052' | b"\n\nAdrara San Martino\n\nStoria\n\nLa storia del paese ha un'origine risalente al Medioevo. Sono infatti databili attorno all'anno 1000 i primi documenti che attestano l'esistenza del borgo di Adrara, non ancora diviso nelle due attuali entit\xc3\xa0.In quegli anni l'intera provincia di Bergamo fu sconvolta dalle lotte fratricide tra le fazioni guelfa e ghibellina tanto che nella zona, precedentemente interessata soltanto da piccoli insediamenti abitativi sparsi, si verific\xc3\xb2 una notevole immigrazione di gruppi di persone in fuga che cercavano riparo in queste terre isolate e tranquille.Ben presto per\xc3\xb2 la situazione si fece pesante anche qui, tanto che venne costruito un castello al fine di proteggere gli abitanti del borgo dalle incursioni.Numerose furono le battaglie, tra le quali si distinse il guelfo Giovanni Fermo degli Alessandrini, che riport\xc3\xb2 numerose vittorie nei confronti delle fazioni ghibelline dei vicini paesi di Villongo e della Val Cavallina.Nel corso del XIV secolo il territorio pass\xc3\xb2 sotto il dominio della famiglia dei Calepio, che prese possesso di quasi tutta la valle. Il secolo successivo vide l'arrivo della Repubblica di Venezia che pose definitivamente termine alle lotte di fazione. Fu un periodo di calma, in cui Adrara ritrov\xc3\xb2 la tranquillit\xc3\xa0 e vide rifiorire le attivit\xc3\xa0 economiche, con un conseguente incremento demografico.Nuovi screzi intanto cominciavano a crearsi tra le due anime della popolazione, spinte questa volta da motivazioni territoriali: il borgo pi\xc3\xb9 a monte, raggruppato sotto la parrocchia di San Rocco, in contrapposizione con quello posto pi\xc3\xb9 a valle, riunito attorno alla chiesa di San Martino.Quest'animo campanilistico port\xc3\xb2, nel 1668, alla suddivisione del territorio di Adrara in due differenti entit\xc3\xa0: Adrara San Rocco ed Adrara San Martino. Tuttavia le questioni legate alla suddivisione del territorio trascinarono la questione per quasi un secolo, dato che la formalizzazione dell'avvenuta divisione \xc3\xa8 datata 1754, e si risolse con l'assegnazione dei quattro noni del territorio alla comunit\xc3\xa0 di San Rocco, ed i restanti cinque noni a quella di San Martino.Nei secoli successivi non si verificarono avvenimenti di rilievo per la comunit\xc3\xa0, che fu riguardata solo marginalmente dagli avvicendamenti tra la dominazione francese e quella austro-ungarica, fino all'avvento del Regno d'Italia nel 1859.Tra i personaggi originari del luogo si segnala il cardinale Guglielmo Longo degli Alessandri, alto prelato che oper\xc3\xb2 in Vaticano ed anche presso la sede papale di Avignone; Giuseppe Bresciani, un notaio che partecip\xc3\xb2 alla spedizione dei Mille, che le cronache riportano ferito negli scontri a Calatafimi, appena dopo lo sbarco in Sicilia, e Eugenio Donadoni (1870-1924), poeta e critico letterario.Il comune faceva parte del comprensorio della Comunit\xc3\xa0 Montana del Monte Bronzone e Basso Sebino accorpata nel 2009 alla Comunit\xc3\xa0 Montana dei Laghi Bergamaschi.\n\nSimboli\n\nLa blasonatura dello stemma civico di Adrara San Martino \xc3\xa8 la seguente: D'argento alla croce di Sant'Andrea d'azzurro, caricata del castello torricellato di un pezzo centrale, merlato di tre alla guelfa. Ornamenti esteriori di Comune.\n\nMonumenti e luoghi di interesse\n\nUno degli edifici di maggior importanza \xc3\xa8 la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino di Tours. Edificata in pietra bianca nel corso del XV secolo e ristrutturata in modo significativo tre secoli pi\xc3\xb9 tardi, custodisce opere pittoriche di Giovanni Carnovali, di Francesco Coghetti e di Giacomo Trecourt. L'altare dell'Immacolata Concezione \xc3\xa8 opera progettata nel biennio 1839-1840 dall'architetto Ferdinando Crivelli e realizzata nel 1844. La chiesa \xc3\xa8 sede della parrocchia di San Martino Vescovo, San Carlo Borromeo e Nativit\xc3\xa0 di Maria Santissima, afferente al vicariato di Predore, diocesi di Bergamo, in cui sono confluite le parrocchie soppresse di San Carlo Borromeo di Collepiano e della Nativit\xc3\xa0 di Maria Santissima di Costa d'Adrara (decreto Vescovo di Bergamo 20 novembre 1986).Interessante \xc3\xa8 il campanile, sempre del XV secolo, con finestre a forma di ogiva.Un altro edificio sacro di rilievo \xc3\xa8 il santuario dell'Assunta di monte Oliveto. Edificato in luogo di una piccola cappella votiva nel 1630 in seguito all'epidemia di peste di manzoniana memoria, si trova su versante orografico opposto rispetto al paese, e conserva numerosi ex voto, dei quali alcuni di pregevole fattura.Sono inoltre presenti il complesso di Sant'Alessandro ed il castello medievale. Il primo \xc3\xa8 originario dell'XI secolo e si presenta in stile romanico, con affreschi del XIV secolo; mentre del secondo, posto sulle pendici del monte Ducone, rimangono le rovine.\n\nEvoluzione demografica\n\nAbitanti censiti" | b'1155255828342784084' | b"\n\nAdrara San Martino\n | 1,497 |
b'Q30893981' | b'\n\nMenelikia\n\nDescrizione\n\nQuesto animale doveva essere molto simile a un attuale cobo dall\'ellisse (Kobus ellipsiprymnus) o a un lichi del Nilo (Kobus megaceros). Era un\'antilope di dimensioni medio-grandi, e l\'altezza doveva raggiungere un metro al garrese. Al contrario dei cobi e dei lichi attuali, Menelikia era dotato di sinus nasali molto sviluppati e di fosse preorbitali. Le corna di Menelikia variavano a seconda delle specie, ma erano generalmente a forma di lira e non cos\xc3\xac sviluppate come quelle dei cobi e dei lichi del Nilo. Il cranio e la serie dentaria erano relativamente brevi, mentre la mandibola era bassa e slanciata. La specie M. lyrocera era dotata di corna molto divergenti alla base, con il corno sinistro spiralato in senso orario (spirale omonima); cobi e lichi attuali, invece, possiedono corna sinistre spiralate in senso antiorario (spirale eteronima). La specie M. leakeyi era caratterizzata da carene anteriori e posteriori e da solchi e creste longitudinali (soprattutto nelle forme pi\xc3\xb9 recenti).\n\nClassificazione\n\nIl genere Menelikia venne istituito da Arambourg nel 1941 sulla base di resti fossili rinvenuti in terreni plio-pleistocenici dell\'Africa orientale. La specie tipo \xc3\xa8 Menelikia lyrocera, vissuta tra 3,4 e 1,4 milioni di anni fa. La specie M. leakeyi, descritta nel 1991, \xc3\xa8 leggermente pi\xc3\xb9 antica e forse ancestrale alla specie tipo (4,1 - 2,5 milioni di anni fa). Menelikia fa parte dei Reduncini, un gruppo di bovidi africani comprendenti numerose specie di antilopi dalle abitudini semiacquatiche, attualmente confinate all\'Africa ma un tempo diffuse anche in Asia (ad esempio Sivacobus). Alcune caratteristiche di Menelikia, tuttavia, richiamano gli Alcelaphini e non \xc3\xa8 chiaro quali siano le esatte relazioni evolutive tra Menelikia e gli altri Reduncini.\n\nPaleobiologia\n\nIn generale, Menelikia possedeva la maggior parte delle caratteristiche distintive di un brucatore a dieta mista: assomigliava ai brucatori d\'erba nell\'avere una breve fila di premolari e un palato stretto, ma assomigliava ai brucatori di dicotiledoni in altre caratteristiche. Le uniche differenze rispetto a questo modello "misto" erano i lunghi processi paracondilari e la premascella larga. Quest\'ultima era molto diversa da quella dei moderni brucaori a dieta mista, che hanno premascellari molto stretti presumibilmente per aumentare la loro capacit\xc3\xa0 di nutrirsi in modo selettivo. Poich\xc3\xa9 la combinazione di morfologie riscontrate in Menelikia non esiste in alcun bovide odierno, \xc3\xa8 possibile soltanto ipotizzare il tipo di vegetazione di cui si alimentava questo animale. \xc3\x88 probabile che questa vegetazione fosse distribuita omogeneamente, perch\xc3\xa9 l\'ampia premascella non permetteva una brucatura selettiva; probabilmente era tenera e morbida perch\xc3\xa9 la mandibola gracile e il glenoideo basso non erano adatti alla continua masticazione di cibo duro. L\'apparato di alimentazione non selettivo suggerisce che la sua dieta non cambiava stagionalmente, poich\xc3\xa9 alimentazione selettiva e cambi alimentari stagionali appaiono strettamente correlati nei moderni alimentatori misti. In Africa non esistono attualmente aree di vegetazione che abbiano queste caratteristiche, ma considerando i cambiamenti ambientali avvenuti in Africa negli ultimi milioni di anni non sarebbe inaspettato trovare prove di un tipo di habitat per cui non vi sia un analogo odierno (Spencer, 1997). \xc3\x88 stato inoltre dimostrato come Menelikia fosse pi\xc3\xb9 comune nelle zone meridionali dell\'Africa orientale, rispetto a un altro reduncino (Kobus sigmoidalis), particolarmente diffuso invece nelle zone settentrionali.' | b'3412275050820516276' | b'\n\nMenelikia\n | 1,114 |
b'Q3675049' | b"\n\nChiostri del Carmine Maggiore\n\nI chiostri del Carmine Maggiore sono strutture monumentali della citt\xc3\xa0 di Napoli; sono siti nell'omonimo complesso religioso, nei pressi di piazza del Mercato.\n\nDescrizione\n\nIl chiostro piccolo risalente al 1466 e conseguente all'ampliamento del complesso religioso lungo l'area che si estendeva verso il mare, era di forma quadrata (25 metri per ogni lato). Questa struttura, in seguito, fu usata come carcere militare e successivamente come scuola di guardie carcerarie e caserma. Con l'edificazione di via Marina, questo, and\xc3\xb2 distrutto e oggi, dalla strada, sono solo visibili i resti dei suoi vecchi archi rinascimentali.\n\nIl chiostro degli affreschi\n\nIl secondo chiostro, detto degli affreschi, il cui ingresso \xc3\xa8 all'immediata sinistra della chiesa basilicale, fu eretto verso la fine del XVI secolo: un periodo di rinnovamento dell'intero complesso, ai tempi del governo del duca d'Alcal\xc3\xa0. I dipinti sono opera di Giovanni da Pistoia e Francesco Balducci da Firenze. Altri affreschi sono stati realizzati grazie alle offerte dei fedeli della zona; essi raffigurano i cicli pittorici dedicati ai santi patriarchi Elia ed Eliseo e dei santi carmelitani Angelo, Cirillo, ecc.. Sulla prima ala sono raffigurate le nove storie di Elia, mentre sulle facce interne dello stesso portico, vi sono sedici raffigurazioni a grandezza naturale dei pi\xc3\xb9 illustri rappresentanti dell'ordine carmelitano. Il successivo ciclo pittorico, caratterizzante le storie di Eliseo, raffigura anch'esso, i prodigi del profeta.Gli affreschi sono caratterizzati anche da cartigli in versi che narrano i miracoli e le gesta dei santi raffigurati: sono brevi componimenti del priore padre Carlo Sernicola. Nello stesso portico, il celebre sepolcro di Francesco Rossi \xc3\xa8 composto da una pseudo edicola di medie dimensioni, con nicchia; in alto si pu\xc3\xb2 ammirare la statua del defunto intento a pregare. Successivamente vi \xc3\xa8 il sepolcro di Errico de Anna, la cui scultura lo rappresenta in modo fiero ed altero, con spada alla sinistra e mani incrociate sull'addome.\n\nIl convento e le sue vicende storiche\n\nDurante la rivolta di Masaniello, l'intero complesso religioso fu assediato dal popolo e fu danneggiato. Distruzioni ancora pi\xc3\xb9 gravi, invece, si verificarono durante il governo spagnolo che, ricordiamo, attraverso le sue tasse ed altre forme di oppressioni, mise la citt\xc3\xa0 in ginocchio; di conseguenza, spesso, venivano distrutte e/o maltenute anche varie strutture, tra cui quella in questione che venne occupata per 16 anni, fino al 1663. Con la peste, le strutture furono usate come ospedali improvvisati, in seguito, vi fu la separazione del convento dalle fortificazioni e i monaci carmelitani, presto attuarono i loro piani di restauro, che ammontarono a 3000 ducati. Nel 1866, con l'ulteriore soppressione degli ordini, i Carmelitani furono espulsi dal convento, che venne destinato di nuovo a scopi militari, che andranno per\xc3\xb2 via via riducendosi." | b'17335217114007188273' | b"\n\nChiostri del Carmine Maggiore\n | 925 |
b'Q3852804' | b"\n\nMauro Del Bue\n\nBiografia\n\nLaureato in lettere e filosofia, di professione giornalista.\xc3\x88 stato segretario della Federazione Giovanile Socialista Italiana di Reggio Emilia nel 1973, consigliere comunale e capogruppo del Partito Socialista Italiano nel 1975, segretario del PSI di Reggio nel 1977, membro della corrente autonomista fin da ragazzo, dal congresso di Roma del 1976 \xc3\xa8 componente del Comitato centrale del Psi a nome della Fgsi, dal Congresso di Torino del 1978 \xc3\xa8 il pi\xc3\xb9 giovane membro effettivo del Comitato centrale, in rappresentanza della componente del segretario Craxi, \xc3\xa8 poi vicesindaco di Reggio Emilia nel 1987 con gli assessorati alla cultura e allo sport.Dal 1987 al 1990 \xc3\xa8 anche presidente de I Teatri di Reggio Emilia.\xc3\x88 eletto deputato nel 1987 per le liste del PSI con oltre 13.000 preferenze. Fa parte della Commissione Cultura, Scuola e Sport. Nel 1988 \xc3\xa8 relatore della riforma degli enti lirici e nello stesso anno della legge sui mondiali di calcio. Nel dicembre del 1989 entra nella Direzione del PSI con la responsabilit\xc3\xa0 del Dipartimento Ambiente e Territorio e gestisce per il Psi i referendum sulla caccia e i pesticidi. Nel 1990 \xc3\xa8 protagonista del confronto storico e politico sui delitti del dopoguerra a Reggio Emilia, che vengono ricordati come quelli del Triangolo della morte e difende l'ex parlamentare comunista Otello Montanari e il suo Chi sa parli.Nel 1992 \xc3\xa8 il capolista socialista della circoscrizione e il primo dei deputati eletti con circa 14.500 preferenze, conseguite nel sistema proporzionale a preferenza unica determinato dal referendum del 1991. Nel 1992 \xc3\xa8 tra i fondatori della componente di Rinnovamento Socialista con Claudio Martelli.Alle elezioni del 1994 non si presenta.Aderisce prima all'Associazione societ\xc3\xa0 aperta fondata nel 1997 da Claudio Martelli e poi allo Sdi fondato nel 1998 dal Si di Enrico Boselli, dal Ps di Ugo Intini, dallo Psdi di Gianfranco Schietroma e dalla componente di Martelli. Poi, dopo la morte di Craxi, \xc3\xa8 tra i fondatori della Lega socialista che confluisce nel 2001 nel Partito Socialista - Nuovo PSI di Gianni De Michelis, all'interno del quale nel 2002 \xc3\xa8 membro della Segreteria nazionale e nel 2003 viene nominato Vicesegretario nazionale dalla Direzione Nazionale del partito.Alle elezioni provinciali di Reggio nell'Emilia del 2004 \xc3\xa8 candidato alla presidenza sostenuto da una lista autonoma detta Socialisti Laici Libertari ottenendo 7.391 voti, pari al 2,51%.Nel Governo Berlusconi III viene nominato sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture. Si batte, tra l'altro, per ottenere i finanziamenti della stazione Mediopadana dell'Alta velocit\xc3\xa0. Il suo contributo \xc3\xa8 determinante per completare il piano finanziario e far partire il cantiere.Alle elezioni politiche del 2006 viene candidato all'interno della lista Democrazia Cristiana-Partito Socialista ed eletto deputato nella circoscrizione Piemonte 2. \xc3\x88 segretario della Presidenza della Camera. Presenta la prima proposta di legge sugli stadi e palazzi dello sport che verr\xc3\xa0 poi approvata nella Legislatura seguente. \xc3\x88' anche presentatore della proposta di modifica organica della legge finanziaria.Nel 2007, allestito un doppio congresso del Nuovo PSI, la maggioranza aderisce alla Costituente socialista e pone Del Bue alla segreteria, la minoranza sceglie l'adesione al PdL.Dopo la costituzione del PS, nelle elezioni politiche del 2008, a causa del mancato apparentamento con il PD deciso da Walter Veltroni, il gruppo dirigente socialista rifiuta i posti offerti nella lista del PD e si presenta autonomamente, non riuscendo ad eleggere alcun parlamentare.Nel 2009, a seguito delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno, viene nominato Assessore allo Sport del Comune di Reggio Emilia dal sindaco PD Graziano Delrio. Nel maggio 2013 gli vengono affidate anche le deleghe per l'Ambiente. Dal 2013 \xc3\xa8 direttore dell'Avanti!, quotidiano online del Partito Socialista Italiano.Scrive nel frattempo una quindicina di libri di storia politica, di sport e di filosofia. Progetta e realizza cicli di trasmissioni televisive sull'opera lirica, sui teatri, sui musei, sui palazzi storici, sull'ambiente. Ha frequentato il Conservatorio musicale, ha scritto decine di recensioni di opere liriche. Dirige anche un giornale sportivo locale." | b'9300633694838468849' | b"\n\nMauro Del Bue\n | 1,314 |
b'Q1342305' | b'\n\nCorixidae\n\nDescrizione\n\nI Corissidi hanno dimensioni medie o piccole, con corpo oblungo, da 1,5 a 15 mm. La pigmentazione \xc3\xa8 caratterizzata da strie o bande trasversali sul pronoto e sulle emielitre. Nel complesso presentano caratteri morfologici simili a quelli delle notonette.Il capo \xc3\xa8 grande, largo quanto il pronoto o poco pi\xc3\xb9, corto alla vista dall\'alto, con profilo triangolare alla vista frontale. Gli occhi sono molto grandi e gli ocelli in genere assenti, le antenne molto brevi, composte di quattro segmenti. L\'apparato boccale \xc3\xa8 atipico rispetto al tipo pungente-succhiante rappresentativo dei Rincoti: i Corissidi non hanno la capacit\xc3\xa0 di pungere in quanto gli stiletti mandibolari e mascellari sono adatti a tagliare. Il rostro \xc3\xa8 formato da un solo segmento, \xc3\xa8 molto breve e in apparenza fuso con il capo.Il torace mostra un pronoto grande, spesso prolungato posteriormente fino a ricoprire il mesoscutello. Le zampe costituiscono l\'elemento morfologico caratterizzante della famiglia. Quelle anteriori sono relativamente brevi e hanno i tarsi (detti palae o pale) formati da un solo segmento largo e appiattito, adatto a raschiare e scavare, fornito di una sola unghia e di una frangia di setole lunghe e fitte. Le zampe medie sono relativamente lunghe e sottili, spesso percorse da peli, con tarsi formati da un solo segmento e provvisti di due unghie piuttosto lunghe. Le zampe posteriori sono marcatamente natatorie, con articoli appiattiti, percorse da dense frange di setole e con tarsi composti da due segmenti. Le ali sono ben sviluppate, ricoprenti interamente l\'addome, quelle posteriori sono talvolta ridotte.L\'addome ha un profilo concavo superiormente: si contrappone alle ali formando una cavit\xc3\xa0 che costituisce una riserva d\'aria sfruttata per respirare sott\'acqua. Gli ultimi tre uriti dell\'addome sono asimmetrici.Un particolare dei maschi di molte specie della famiglia \xc3\xa8 quella di emettere suoni, da cui il nome comune di cicala d\'acqua attribuito talvolta ai Corissidi. L\'organo sonoro \xc3\xa8 costituito da un\'area zigrinata del capo nella zona clipeale-labiale e da una o due file di dentelli che percorrono la faccia anteriore dei tarsi anteriori; il suono \xc3\xa8 prodotto dallo sfregamento dei tarsi su quest\'area.\n\nHabitat e biologia\n\nI Corissidi hanno un regime dietetico misto, sia zoofago sia fitofago, ma sono fondamentalmente detritivori. Si nutrono di detriti animali o vegetali trovati scavando nella melma dei fondali, di zooplancton e alghe. Sono in grado di assumere alimenti solidi che "masticano" sfruttando setole disposte nella faringe.Il loro habitat \xc3\xa8 prettamente acquatico: vivono in acque per lo pi\xc3\xb9 stagnati di vario tipo, alcune specie anche in semplici pozzanghere. In generale colonizzano ambienti d\'acqua dolce, ma alcune specie si rinvengono in acque salmastre. Nuotano immersi usando le zampe posteriori come remi, con una propulsione a scatti veloci. A differenza delle notonette, i Corissidi nuotano normalmente, con il dorso rivolto verso l\'alto. Gli adulti sono spesso in grado di volare e sfruttano il volo per migrare da un sito ad un altro, talvolta anche per grandi distanze, e sono attirati dalla luce. Le femmine depongono le uova isolate o in gruppi fissandole al substrato con un breve pedicello.La famiglia \xc3\xa8 cosmopolita e si rinviene in tutte le regioni zoogeografiche.' | b'295063412543915281' | b'\n\nCorixidae\n | 1,055 |
b'Q22221' | b'\n\nDakara\n\nStoria\n\nTra i 50 e i 30 milioni di anni fa, gli Antichi raggiunsero la Via Lattea e fondarono una prima colonia su Dakara. Milioni di anni dopo una piaga colp\xc3\xac gli Antichi, sterminandoli quasi tutti. Quando fuggirono verso la Galassia di Pegaso, attivarono un\'arma costruita proprio su Dakara, la Super arma di Dakara, che elimin\xc3\xb2 ogni forma di vita nella Via Lattea, attraverso gli Stargate che vennero attivati in contemporanea. Con la stessa arma, rigenerarono la vita nella galassia, come vi esisteva prima, non ricreando per\xc3\xb2 il virus che li aveva colpiti. La locazione dell\'arma \xc3\xa8 in una piccola camera nascosta dietro un muro con un "puzzle" complesso come chiave per accedervi. Proprio di fronte alla camera, \xc3\xa8 situato lo Stargate.Dopo la scomparsa degli Antichi, il pianeta divenne un dominio dei Goa\'uld. I Signori del sistema sapevano dell\'esistenza dell\'arma ma non furono in grado di trovarla. Sul pianeta i Goa\'uld crearono i primi schiavi Jaffa e, sempre su Dakara, avvenne il primo Prim\'tah. Al tempio, i Jaffa ricevevano il loro simbionte e quindi la loro forza. L\'idea di entrare nel tempio, per i Jaffa, era impensabile.Verso la fine dell\'impero dei Goa\'uld, Dakara fu uno degli ultimi territori di Ba\'al. Essendo tatticamente debole, Ba\'al posizion\xc3\xb2 diversi Ha\'tak a difesa del pianeta.La copia Replicante di Samantha Carter tent\xc3\xb2 di distruggere l\'arma perch\xc3\xa9 sapeva che poteva essere riprogrammata per eliminare tutti i Replicanti della galassia. Anubis cerc\xc3\xb2 di impossessarsi dell\'arma per ripopolare la galassia secondo la propria volont\xc3\xa0.\n\nRibellione Jaffa\n\nPer aiutare il suo popolo, Teal\'c credeva che prendendo il possesso di Dakara e rivendicandolo per la Nazione libera Jaffa, molti guerrieri Jaffa si sarebbero ribellati contro i loro padroni e si sarebbero uniti alla sua causa. Dopo una lunga e sanguinosa battaglia, i Jaffa riuscirono a respingere sia i Goa\'uld che i Replicanti, liberando il pianeta dagli oppressori. La posizione dell\'arma fu trovata da Samantha Carter che modific\xc3\xb2 l\'arma e la us\xc3\xb2 per distruggere i Replicanti in tutta la galassia. La conquista del pianeta segn\xc3\xb2 l\'inizio della fine dell\'impero dei Goa\'uld. Jaffa da tutta la galassia si ribellarono contro i loro Signori e giunsero su Dakara per unirsi ai propri simili e creare un governo democratico.\n\nL\'invasione degli Ori\n\nDurante l\'invasione della Via Lattea, i Jaffa usarono la super arma per distruggere l\'equipaggio di una nave madre Ori. Adria prese il controllo della nave e devast\xc3\xb2 il pianeta con le sue armi, distruggendo il tempio, e quindi l\'arma degli Antichi, e uccidendo la maggior parte del Consiglio dei Jaffa. Lo Stargate sembra restare intatto infatti l\'SG-1 lo usa, poco tempo dopo, con successo per giungere sul pianeta.L\'SG-1 giunse su Dakara per cercare l\'Arca della verit\xc3\xa0, un\'arma in grado di mostrare la verit\xc3\xa0 ai Priori e di demolire indirettamente la minaccia degli Ori. Su Dakara la squadra viene attaccata dall\'esercito Ori, guidato da Tomin. L\'SG-1 riesce ad uccidere un Priore e ci\xc3\xb2 mina la fede di Tomin negli Ori come dei, dato che avrebbero dovuto proteggere il Priore. Tomin si arrende all\'SG-1 e, in seguito, andr\xc3\xa0 con la squadra sulla Terra per aiutarli a respingere l\'invasione degli Ori.Una volta sconfitti gli Ori, Dakara torn\xc3\xb2 ad essere la capitale dei Jaffa.' | b'17801259395077751556' | b'\n\nDakara\n | 1,110 |
b'Q3908143' | b"\n\nPonte di Pinzano\n\nStoria\n\nPresso Pinzano al Tagliamento il corso del fiume Tagliamento passa in una strettoia, e ci\xc3\xb2 ha fatto s\xc3\xac che gi\xc3\xa0 dai tempi pi\xc3\xb9 antichi il luogo fosse sede di un traghetto. Probabilmente, ci furono vari tentativi di costruire ponti di barche e di legno, soprattutto in occasione del passaggio di eserciti o personalit\xc3\xa0 importanti, ma queste costruzioni avevano carattere provvisorio. Su finire del Settecento Pinzano fu considerata, assieme a Valvasone, la localit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 idonea alla costruzione di un ponte stabile, e nel secolo seguente si susseguirono varie proposte in questo senso, ma nessuna prese forma.Solamente il 29 settembre 1901 si venne a costituire a Udine un consorzio intercomunale preposto alla costruzione del manufatto, sodalizio che vedeva in prima linea il comune di San Daniele del Friuli. Dopo aver accettato la proposta della impresa Odorico & C. di Milano, i lavori iniziarono nel 1903. La stessa impresa si aggiudic\xc3\xb2 l'onere di costruire anche i 4,5\xc2\xa0km di strade d'accesso dotate di quattro ponti minori, tenendo in considerazione un possibile prolungamento della tranvia Udine-San Daniele.L'inaugurazione dell'opera avvenne il 16 settembre 1906. \xc3\x88 opportuno ricordare che a quell'epoca non erano ancora stati costruiti i ponti stradali di Braulins, Cimano e Spilimbergo, ed inoltre che la destra Tagliamento ha fatto parte della provincia di Udine fino al 1968: pertanto il bacino di utenza del ponte si estendeva a tutta la parte medio-alta dell'attuale provincia di Pordenone. La struttura, lunga 181 metri e alta 30 metri sul livello delle acque, venne costruita in tre archi parabolici ed era all'epoca il pi\xc3\xb9 grande ponte in cemento armato d'Europa.Il 1\xc2\xba novembre 1917, a seguito dello sfondamento di Caporetto, il ponte fu minato dalle truppe italiane in ritirata e l'arco verso Pinzano venne distrutto: ripristinato in modo provvisorio dal Genio militare austriaco, venne ricostruito come anteguerra nel 1920. Durante la seconda guerra mondiale il ponte non fu danneggiato in modo serio, nonostante un tentativo di farlo brillare da parte dei partigiani.La storia del vecchio ponte, sopravvissuto a due guerre, finisce per\xc3\xb2 il 4 novembre 1966, quando venne travolto dalla tristemente nota piena del fiume: un pilone venne scalzato compromettendo in modo irreparabile l'intera struttura, che dovette essere fatta brillare il 22 settembre 1967. Molto probabilmente il cedimento era dovuto al fatto che durante la posa delle fondamenta del pilone di sinistra non era stato possibile raggiungere la roccia sottostante l'alveo, nonostante uno scavo di 17,5\xc2\xa0m. Al contrario, il pilone destro era stato ancorato su roccia alla profondit\xc3\xa0 di 13,5\xc2\xa0m. Gi\xc3\xa0 il 20 marzo 1967 venne indetto un appalto per la costruzione di un nuovo ponte: il progetto vincente venne assegnato all'ingengner Silvano Zorzi per conto dell'azienda Rizzani. Il preventivo del progetto era di 270 milioni di lire netti. I lavori iniziarono nel 1968, l'inaugurazione avvenne il 19 marzo 1970. Per il collaudo statico della struttura vennero utilizzati carichi militari fino ad un peso massimo di 838 tonnellate.Anche la nuova opera era all'avanguardia in quanto prevedeva l'utilizzo del cemento armato precompresso e della spettacolare tecnica costruttiva a sbalzo, senza sostegno, e superava i 185 metri tra le due rive in una sola esile arcata. A conferma della sua solidit\xc3\xa0, il nuovo ponte non riport\xc3\xb2 danni durante il terremoto del 1976, e ancora oggi svolge la sua essenziale funzione di collegamento con San Daniele ed Udine." | b'9573289320563330783' | b"\n\nPonte di Pinzano\n | 1,157 |
b'Q5242225' | b"\n\nDavy Tweed\n\nCarriera rugbistica\n\nMilit\xc3\xb2 per tutti gli anni ottanta e buona parte dei novanta nella formazione del Ballymena e quella provinciale dell'Ulster, esordendo in Nazionale irlandese nel 1995 e divenendone il pi\xc3\xb9 anziano debuttante a 35 anni e 111 giorni, record tuttora imbattuto.Acceso unionista filobritannico, quando debutt\xc3\xb2 in Nazionale gli fu attribuita una battuta destinata a suscitare polemiche, \xc2\xabHo giocato 30 volte per il mio Paese (l'Ulster) e una per l'Irlanda\xc2\xbb; a suo carico anche alcune leggende mai n\xc3\xa9 confermate n\xc3\xa9 smentite, quale quella che vuole che durante il suo incontro di debutto con l'Irlanda Tweed vestisse sotto la maglia verde quella rossa dell'Ulster e che durante l'esecuzione dell'inno della Repubblica d'Irlanda Amhr\xc3\xa1n na bhFiann egli avesse intonato God Save the Queen, inno britannico.La sua carriera internazionale dur\xc3\xb2 quattro incontri, l'ultimo dei quali a Bloemfontein contro il Giappone nel corso della Coppa del Mondo di rugby 1995 in Sudafrica.Disput\xc3\xb2 la prima edizione della Heineken Cup con l'Ulster poi giunse il ritiro nel 1996.\n\nCarriera politica\n\nTweed fu eletto per la prima volta a una carica pubblica nel 1997, quando vinse un seggio nel consiglio distrettuale di Ballymena nelle file del Partito Unionista Democratico (DUP); si ripresent\xc3\xb2 nel 2001 e nel 2005, venendo eletto una seconda e terza volta.Fu tra gli esponenti del partito a rifiutare di appoggiare una campagna a favore della condivisione di poteri con il Sinn F\xc3\xa9in nel 2007 e, nel 2009, lasci\xc3\xb2 il DUP per affiliarsi alla Voce Unionista Tradizionale (TUV) per il quale si present\xc3\xb2 candidato nel 2011, ancora al consiglio distrettuale di Ballymena, venendo eletto.\n\nVicende giudiziarie\n\nTweed \xc3\xa8 comparso varie volte nelle cronache giudiziarie nordirlandesi; una prima volta nel 1997 subito dopo la sua elezione a membro del consiglio distrettuale di Ballymena, quando fu riconosciuto colpevole di aggressione.Nel 2006, dopo la brutale aggressione a un giovane cattolico di Ballymena da parte di alcuni coetanei unionisti, Tweed critic\xc3\xb2, durante una seduta concilare, l'educazione ricevuta dalla vittima e il clima di intimidazione messo in atto dai cattolici contro i protestanti nel settore settentrionale della citt\xc3\xa0.A fine 2007 Tweed fu fermato alla guida in stato di ubriachezza, e condannato pochi mesi pi\xc3\xb9 tardi a un anno di sospensione della patente e 250 sterline di ammenda.Nel 2009 dovette fronteggiare l'accusa pi\xc3\xb9 grave tra quelle mosse a suo carico, ovvero quella di abusi sessuali su due ragazze originariamente minorenni in un periodo di 8 anni tra il 1988 e il 1996; di 13 capi d'imputazione fu assolto da uno e condannato per gli altri, con susseguente condanna a otto anni di reclusione nel gennaio 2013 nonch\xc3\xa9 espulsione dall'Ordine di Orange." | b'9100985409975795835' | b"\n\nDavy Tweed\n | 921 |
b'Q1513013' | b"\n\nRisen (videogioco)\n\nTrama\n\nRisen \xc3\xa8 ambientato su Faranga, un'isola di fantasia ispirata alla Sicilia: l'ambiente \xc3\xa8 prevalentemente montuoso, con differenti aree climatiche e con vegetazione di tipo mediterraneo che varia da fitti boschi a radure erbose, umide paludi e caverne. L'isola \xc3\xa8 sovrastata da un alto vulcano attivo ed abitata da varie creature fantastiche; l'isola presenta edifici e nomi che rimandano all'inquisizione spagnola in Sicilia e al periodo normanno.Recentemente, le rovine di antichi templi sono emerse dal terreno, fornendo cos\xc3\xac accesso ad antiche catacombe e caverne. Un gruppo di potere chiamato Inquisizione ha proibito a chiunque l'accesso a tali aree sotterranee.La storia inizia con un naufrago - protagonista del gioco - che insieme ad una zingara, si imbarca come clandestino su una piccola nave diretta all'isola, circondata da perenni tempeste. Una volta arrivati, il clandestino vede dal ponte della sua nave, l'Inquisitore che ingaggia un combattimento col Titano emerso dalle acque. Il Titano non viene nemmeno scalfito dal colpo di energia scagliato dall'Inquisitore, il quale, consapevole dei limiti delle sue possibilit\xc3\xa0, fugge tramite teletrasporto magico. Il Titano furioso scaglia un'ondata verso la nave del protagonista, che viene sommersa ed affondata. L'eroe senza nome si risveglia sulla spiaggia dell'isola dove trova Sara, unica altra superstite del naufragio.Dopo aver esplorato l'isola ed aver incontrato varie persone, il giocatore deve scegliere la fazione alla quale unirsi.Don Esteban: capeggia un gruppo di banditi che sono stati scacciati dalla citt\xc3\xa0 dall'Inquisizione.L'inquisitore Mendoza: capo dell'Inquisizione, un gruppo di soldati inviati sull'isola con l'ordine di fare luce sul mistero delle antiche rovine emerse dal terreno.I Maghi: Precedente gruppo di potere dell'isola, ora asserviti all'Inquisizione.Ben presto, il giocatore viene coinvolto nei piani di Mendoza, che ha intenzione di entrare nella grotta alla base del Monastero che conduce nel cuore del vulcano. La chiave per aprire il portale sono 5 dischi di cristallo che sono disseminati per l'isola e sar\xc3\xa0 compito del nostro eroe trovarli.Aperto il portale, l'inquisizione dovr\xc3\xa0 aprirsi la strada tra guerrieri lucertola, sacerdoti non morti, mostri e varie trappole fino a giungere al cospetto di Lord Ursegor.Lord Ursegor \xc3\xa8 uno spirito - anche se una volta era un essere umano - che avendo inutilmente tentato di dominare i Titani ne \xc3\xa8 rimasto vittima, rimanendo imprigionato per l'eternit\xc3\xa0: inoltre Lord Ursegor spiega che l'ascesa dei Titani \xc3\xa8 stata resa possibile dal momento in cui gli umani hanno scacciato gli Dei dal mondo.Lord Ursegor rivela all'eroe che Faranga \xc3\xa8 immune dalle tempeste a causa della presenza di un Titano del Fuoco prigioniero nelle viscere del vulcano, la cui aura respinge le tempeste causate dagli altri Titani che assediano l'isola e seminano la distruzione sulla terraferma.Si viene ora a scoprire il vero piano di Mendoza: prendere il controllo del Titano del Fuoco ed usarne il potere per sconfiggere i titani che stanno controllando la terraferma. Ma se il Titano del Fuoco verr\xc3\xa0 spostato dall'isola, quest'ultima non verr\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 protetta dalle tempeste che la distruggeranno, uccidendo ogni forma vivente.Il nuovo compito dell'eroe \xc3\xa8 ora recuperare l'armatura di Ursegor, i cui pezzi sono sparpagliati per l'isola all'interno delle rovine di vecchi templi, protette da potenti sacerdoti lucertola non morti, poich\xc3\xa9 solo chi indossa quell'armatura \xc3\xa8 in grado di affrontare un Titano.Dopo aver indossato l'armatura, l'eroe senza nome \xc3\xa8 in grado di aprire l'ultimo portale, ma si trover\xc3\xa0 costretto ad affrontare ed uccidere Mendoza per salvare l'isola.L'ultimo combattimento vede l'eroe affrontare e sconfiggere il Titano del Fuoco.L'ultima animazione mostra come Faranga sia salva, ma viene chiaramente indicato che gli altri quattro Titani sono ancora padroni della terraferma e sembra di capire che l'eroe senza nome e Patty, (figlia di un pirata) con la quale l'eroe sembra avere una reciproca attrazione, siano destinati ad intraprendere un viaggio per liberare il continente dal dominio dei Titani in un futuro seguito di Risen." | b'13270962131189873529' | b"\n\nRisen (videogioco)\n | 1,327 |
b'Q6829' | b'\n\nSpira (Germania)\n\nGeografia fisica\n\nUn fattore importante per la costituzione di un insediamento fu la posizione sulle principali rotte europee lungo il Reno. C\'erano solo pochissimi altri luoghi tra Basilea e Magonza protetti dalle inondazioni per l\'altezza delle rive e insieme vicini al fiume. Inoltre, circa 20\xc2\xa0km a valle vi \xc3\xa8 la confluenza col fiume Neckar, la cui valle si estende a sudest verso il Danubio. Ad ovest, le basse colline tra la Foresta del Palatinato (Pf\xc3\xa4lzerwald) e il massiccio dello Hunsr\xc3\xbcck offrono un facile accesso in direzione dell\'attuale Kaiserslautern e della Francia. L\'importanza del nodo di comunicazioni \xc3\xa8 dimostrata dal fatto che nel medioevo esistevano alcuni traghetti sul Reno presso Spira.Il Reno cambi\xc3\xb2 costantemente nei secoli il suo corso e fino al secolo XIX formava numerosi meandri. Anche dopo che il corso del fiume \xc3\xa8 stato regolato, rimangono bracci del "vecchio Reno" e le tracce del letto precedente.\n\nMusica\n\nOgni anno tra agosto e ottobre si svolgono le giornate internazionali della musica "Dom zu Speyer", organizzate dal Capitolo della Cattedrale e dalla Amministrazione cittadina. L\'iniziativa \xc3\xa8 nata nel 1980 per celebrare i 950 anni dalla fondazione del Duomo.\n\nIstruzione\n\nLe numerose scuole di ogni ordine, sia pubbliche sia private, fanno di Spira una citt\xc3\xa0 in cui la scolarizzazione \xc3\xa8 elevata. Il 49,5% degli studenti raggiunge la maturit\xc3\xa0, contro la media tedesca di 28,5%.La citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 sede dell\'Universit\xc3\xa0 tedesca di Scienze dell\'amministrazione, l\'unica istituzione formativa postuniversitaria di questo genere per l\'alta amministrazione nella repubblica tedesca.\n\nEconomia\n\nA Spira sono attive industrie delle seguenti branche: elettronica (compresa una grossa fabbrica del gruppo Tyco International gi\xc3\xa0 della Siemens), aeronautica (in primo luogo la Pfalz-Flugzeugwerke e una fabbrica di ultraleggeri), componentistica per auto, chimica, materiali isolanti. Nel 2009 il 20,8% dei lavoratori dipendenti era impiegato nell\'industria.Nel settore dei servizi era occupato nel 2009 circa il 23% dei lavoratori dipendenti, mentre un ulteriore 55,8% circa di occupati era impegnato in altre attivit\xc3\xa0 di servizio.Le attivit\xc3\xa0 commerciali sono situate in massima parte nel centro della citt\xc3\xa0, soprattutto lungo la Maximilianstrasse (zona pedonale) e le strade adiacenti.Negli anni recenti vi \xc3\xa8 stato un forte aumento del turismo. Nel 2011 140.675 ospiti hanno soggiornato in 21 esercizi, con un totale di 251\xc2\xa0091 pernottamenti; la durata media del soggiorno \xc3\xa8 di 1,78 giorni.' | b'12301013105420629738' | b'\n\nSpira (Germania)\n | 859 |
b'Q744630' | b"\n\nMigmatite\n\nEtimologia\n\nIl termine \xc3\xa8 stato introdotto dal petrologo finlandese Sederholm nel 1907, per descrivere rocce del cratone scandinavo nella Finlandia meridionale. Deriva dal greco \xce\xbc\xce\xb9\xce\xb3\xce\xbc\xce\xb1 (migma), che significa mescolamento, per l'intima mescolanza di due litotipi di origine differente.\n\nComposizione e origine\n\nLe migmatiti sono formate da aree di colore chiaro e composizione leucogranitica, dette neosoma o leucosoma, mescolate in modo eterogeneo ad aree di roccia metamorfica scura, di chimismo intermedio o leggermente basico, solitamente di facies anfibolitica o granulitica, dette paleosoma o melanosoma. Il neosoma non \xc3\xa8 altro che il materiale fuso che si \xc3\xa8 consolidato e cristallizzato nel posto stesso in cui si \xc3\xa8 formato (migmatiti anatettiche o in situ) o si \xc3\xa8 iniettato nelle fratture delle rocce metamorfiche provenendo da aree circostanti (migmatiti iniettate), in quest'ultimo caso solitamente da un plutone profondo con cui le rocce metamorfiche vengono a contatto. Nelle migmatiti anatettiche il paleosoma \xc3\xa8 interpretato come prodotto \xe2\x80\x9crestitico\xe2\x80\x9d, ovvero il residuo solido della fusione parziale che \xc3\xa8 stato impoverito dei minerali sialici a pi\xc3\xb9 bassa temperatura di fusione, arricchendosi cos\xc3\xac di quelli femici, pi\xc3\xb9 altofondenti.Non tutti i petrologi concordano per\xc3\xb2 su questa interpretazione: per alcuni le due differenti parti delle migmatiti, una acida e una basica, sono il prodotto della differenziazione per metasomatismo, senza fusione, di un'originaria roccia di composizione intermedia tra le due. Le due interpretazioni non sono incompatibili: \xc3\xa8 possibile che in situazioni diverse possano agire l'uno o l'altro dei due processi. Bisogna per\xc3\xb2 osservare che allo stato solido le migrazioni di ioni all'interno dei reticoli cristallini o nei fluidi circolanti lungo le interfacce dei cristalli, richieste dalla metasomatosi, avvengono con una velocit\xc3\xa0 di diffusione lentissima e in ambiti spaziali molto ristretti, per cui si possono ipotizzare solo negli immediati dintorni di un magma molto ricco di elementi volatili a contatto con rocce permeabili ai fluidi magmatici. Appare inverosimile che questo fenomeno possa applicarsi alle migmatiti anatettiche, che spesso si estendono su aree vastissime.\n\nAmbiente di formazione delle migmatiti anatettiche\n\nLa temperatura di inizio fusione di una roccia, detta solidus, \xc3\xa8 influenzata dalla pressione (e quindi dalla profondit\xc3\xa0) e dalla composizione chimica della stessa. Essa va da un minimo di 650 \xc2\xb0C per una roccia acida, cio\xc3\xa8 ricca di silice (SiO\xe2\x82\x82) e allumina (Al\xe2\x82\x82O\xe2\x82\x83), e satura d'acqua gassosa (che abbassa la temperatura di fusione) a un massimo di circa 1100 \xc2\xb0C per una roccia anidra ultrabasica, ossia povera di silice e allumina e ricca di ferro e magnesio. Temperature cos\xc3\xac alte non sono fisicamente possibili nella crosta, a meno che vi sia un consistente apporto di calore ad opera di masse magmatiche, per cui le migmatiti anatettiche normalmente si formano per fusione parziale di rocce da acide a intermedie in un ambiente fisico compreso tra la base della crosta e i circa 15 km di profondit\xc3\xa0, con temperature variabili tra i 700 \xc2\xb0C e i 950 \xc2\xb0C circa.La formazione di migmatiti anatettiche a profondit\xc3\xa0 minori \xc3\xa8 possibile, bench\xc3\xa9 piuttosto rara: infatti la temperatura del solidus delle metamorfiti acide aumenta velocemente al diminuire della pressione, rendendo impossibile la fusione parziale delle stesse nei primi chilometri della crosta. Le migmatiti pertanto si possono formare solamente al contatto con plutoni basici ad alta temperatura e di grosse dimensioni, in grado di liberare la quantit\xc3\xa0 di calore necessaria ad innalzare considerevolmente la temperatura delle rocce circostanti." | b'9455313526942401706' | b"\n\nMigmatite\n | 1,215 |
b'Q3761744' | b'\n\nGhibli (cantautore)\n\nBiografia\n\nCristofaro Pascale inizia la sua carriera musicale costituendo varie formazioni tra le quali i Taxirum, gruppo di rock progressivo formato con i componenti originari degli Algebra di Mario Giammetti, giornalista e biografo dei Genesis di fama internazionale, oltre che musicista. Dopo lo scioglimento dei Taxirum, avvenuto quando la Lira Records di Milano propone alla band un contratto discografico, inizia nel 1990 l\'attivit\xc3\xa0 di rocker solista abbandonando il suo nome e cognome e diventando Ghibli.Il nome d\'arte, un\'identificazione con l\'omonimo vento tipico del Nord-Africa, attraverso la sua musica diventa un simbolo che dovr\xc3\xa0 trascinare con impeto la condizione umana in una dimensione alternativa. Dai suoi testi questa dimensione traspare in maniera netta ed \xc3\xa8 fatta di libert\xc3\xa0 individuale ed amore universale da ricercare attraverso una comunicazione vera. In questa dimensione non c\'\xc3\xa8 spazio per i luoghi comuni, sconfitti dalla propria identit\xc3\xa0. Ghibli traccia, cos\xc3\xac, la strada da percorrere per raggiungere una verit\xc3\xa0 inconfondibile che aprir\xc3\xa0 le porte della definitiva liberazione.Il primo album, Vento di rock, \xc3\xa8 del 1993 ed \xc3\xa8 pubblicato dall\'etichetta napoletana Lucky Music: 10 brani di rock melodico di derivazione hard, con prevalenti timbriche californiane, tra i quali Black out realizzato in video clip e scelto dall\'emittente televisiva CDS TV come sigla del programma Non sono favole.Ghibli si esibisce nei vari tour accompagnato principalmente da turnisti, anche di rilievo; ma in seguito, considerato che il live \xc3\xa8 la sua comunicazione preferita, definisce una propria band alla quale infonde il feeling ed il groove necessari per le sue caratteristiche. Da ricordare il Concerto per la Vita al Teatro Massimo di Benevento, tenuto in onore dei sopravvissuti del conflitto della ex Jugoslavia.Il live \xc3\xa8 quasi senza sosta. \xc3\x88 una svolta significativa nella sua vita tanto da farsi attendere fino al 2001 per l\'uscita del suo secondo lavoro, Deviazioni elettriche, pubblicato da Vitaminic. L\'album, caratterizzato da linee melodiche pi\xc3\xb9 aggressive rispetto al primo e con accenni di heavy metal, vanta la presenza di musicisti di rilievo come Franco Maria Manna, bassista degli Stage (tribute band dei Deep Purple) e Roberto Perrone (batterista di Edoardo Bennato). La track list, oltre ad 8 brani composti ed arrangiati interamente da Ghibli, comprende anche le versioni riarrangiate di Impressioni di settembre della Premiata Forneria Marconi e Visioni dei New Trolls, dedicata al chitarrista ed amico Nico Di Palo.Nel 2003 scala le classifiche di MTV.it: i brani Deviazioni elettriche e soprattutto Mondo straniero, considerato folgorante dalla rivista musicale MOVIMENTIprog, hanno mantenuto la prima posizione per mesi, davanti ad artisti pi\xc3\xb9 quotati.A febbraio del 2005 si lega alla Blond Records di Roma firmando un contratto discografico ed editoriale. L\'etichetta, diretta da Enrico Capuano, decide di rimasterizzare e ristampare l\'album Deviazioni elettriche, pubblicandolo ad aprile dello stesso anno in edizione speciale.Nel 2008 raggiunge la prima posizione assoluta, che mantiene per cinque mesi consecutivi, nella classifica di FreeZone Top 20 su Radiostar.TV, l\'emittente televisiva on line che propone i 20 artisti pi\xc3\xb9 votati su Radiostar e, nel mese di ottobre, si aggiudica il titolo di FreeZoneTop quale artista vincitore della nuova edizione del programma.Dal 2010, affiancato al tour annuale, propone un tributo live a Lucio Battisti. Questo progetto gli permette di ampliare temporaneamente il seguito artistico, costituito per oltre un anno da un cast di musicisti.Definito "Il vento elettrico italiano" soprattutto in Campania, regione di adozione, ha uno spazio dedicato nell\'Enciclopedia del pop rock napoletano di Renato Marengo e Michael Pergolani, edita dalla Rai Eri.\n\nIl tributo live a Lucio Battisti\n\nIl 10 aprile 2010 inizia il tour-tributo Ghibli canta Battisti. \xc3\x88 un progetto live pluriannuale collaterale nel corso del quale Ghibli propone i migliori brani di Lucio Battisti, riarrangiati in chiave rock. L\'essenza del live \xc3\xa8 data dall\'attenzione e la cura dedicata dall\'artista al modo di interpretare Battisti, non emulandone la voce ma rispettando la modulazione, le accentazioni e le pause vocali originali, con l\'intento di incarnare lo spirito delle canzoni e non snaturarne le sensazioni. Tra le prime date del tour figura subito l\'esibizione di Frosinone in terra laziale, regione di nascita del cantautore di Poggio Bustone, seguita dalle telecamere di Voci della notte di Teleuniverso.' | b'3775361172039388367' | b'\n\nGhibli (cantautore)\n | 1,369 |
b'Q546122' | b"\n\nFaro di Eddystone\n\nStoria\n\nGi\xc3\xa0 nel 1664 Trinity House inizi\xc3\xb2 a studiare il progetto per erigere un faro sugli scogli di Eddystone Rock, tristemente noti per i numerosi naufragi che vi si erano verificati. Tuttavia le difficolt\xc3\xa0 tecniche erano notevoli, e si poterono iniziare i lavori solo trent'anni pi\xc3\xb9 tardi, nel 1696, quando l'armatore Henry Winstanley, che proprio su quegli scogli aveva perso due navi, ottenne la concessione per la costruzione del faro in cambio dei diritti di passaggio delle navi per 5 anni.\n\nIl primo faro\n\nLa costruzione dur\xc3\xb2 circa due anni, durante i quali si poteva lavorare solo quando il mare era calmo. Inoltre, a complicarne ulteriormente la realizzazione, l'Inghilterra era in guerra con la Francia (guerra dei Nove Anni) e Winstanley, che dirigeva i lavori, venne sequestrato da un corsaro francese e portato come prigioniero in Francia.L'armatore venne poi liberato, sembra in occasione di uno scambio di prigionieri tra Francia ed Inghilterra. Rimessosi al lavoro, termin\xc3\xb2 il faro nel 1698 e lo inaugur\xc3\xb2 il 14 novembre. Questa prima versione consisteva in una torre composta da un basamento di pietra con una sovrastruttura in legno, per un'altezza complessiva di 24 metri. La primavera successiva il faro aveva gi\xc3\xa0 bisogno di riparazioni, e Winstanley si mise al lavoro. Oltre alle riparazioni necessarie, rinforz\xc3\xb2 la base con anelli metallici, port\xc3\xb2 la lanterna a 36 metri di altezza e ricav\xc3\xb2 una stanza da letto decorata, una veranda, un salotto ed un loggiato aperto. Nell'ottobre del 1699 il faro venne inaugurato di nuovo dopo i lavori. Il 27 novembre del 1703 Winstanley si rec\xc3\xb2 al faro per un'ispezione di routine e si ferm\xc3\xb2 per la notte con altre persone. Quella notte si verific\xc3\xb2 per\xc3\xb2 una tempesta di eccezionale violenza, che spazz\xc3\xb2 via il faro con tutti coloro che vi si trovavano all'interno.\n\nIl secondo faro\n\nQualche anno dopo Trinity House affid\xc3\xb2 la costruzione del faro al commerciante di seta John Rudyerd, che ottenne in cambio i diritti sul passaggio delle navi per 99 anni. Rudyerd, ispirandosi alla carpenteria navale realizz\xc3\xb2 una torre conica in legno alta 21 metri che fu ultimata nel 1709 e resse per ben 47 anni. La luce era generata da alcune dozzine di candele poste nella sala della lanterna. Proprio queste candele furono la causa di un incendio che divamp\xc3\xb2 il 2 dicembre 1755 sulla sommit\xc3\xa0 del faro, il capo guardiano con i due aiutanti tentarono di spegnere l'incendio gettando acqua con dei secchi, ma le fiamme distrussero anche il secondo faro.\n\nIl quarto faro\n\nSenza perdere tempo venne commissionato un nuovo faro: lo scoglio su cui erano stati eretti i primi tre non era pi\xc3\xb9 utilizzabile, cos\xc3\xac l'ingegnere di Trinity House sir James Douglass, gi\xc3\xa0 progettista dei fari di Hartland Point e di Longships, realizz\xc3\xb2 una fondazione a cassone sommerso che poggiava direttamente sul fondale, sulla quale venne eretta una torre in granito che fu ultimata nel 1882. La nuova torre pot\xc3\xa9 beneficiare delle recenti innovazioni tecnologiche: Douglass utilizz\xc3\xb2 pietre pi\xc3\xb9 grandi di quelle usate da Smeaton, con incastri a coda di rondine sia tra le pietre di una stessa fila, sia sopra e sotto con le altre file. L'ultima pietra fu simbolicamente posata dal Duca di Edimburgo Alfredo di Sassonia-Coburgo-Gotha. Quello di Eddystone fu il primo, tra i fari di Trinity House, ad essere automatizzato: fu costruita una piattaforma per l'atterraggio di elicotteri sorretta da una gabbia metallica sopra la lanterna per agevolare l'accesso, ed il 18 maggio 1982 il faro venne riattivato in modalit\xc3\xa0 automatica.\n\nOttica e segnale\n\nLa luce \xc3\xa8 generata da una lampada elettrica da 70 w che genera un fascio di 199\xc2\xa0000 candele attraverso l'ottica rotante dotata di lenti di Fresnel di 4\xc2\xba ordine. Il segnale \xc3\xa8 costituito da due lampi bianchi in un periodo di 10 secondi. Il faro \xc3\xa8 dotato di un segnale acustico da nebbia con una caratteristica di 3 suoni in un periodo di 60 secondi. L'impianto, automatizzato, \xc3\xa8 gestito dal centro operativo di Trinity House ad Harwich, nell'Essex." | b'10424794263337172664' | b"\n\nFaro di Eddystone\n | 1,361 |
b'Q163090' | b'\n\nLindernia procumbens\n\nEtimologia\n\nIl nome generico (Lindernia) \xc3\xa8 stato dato in onore del botanico tedesco Franz Balthazar von Lindern (1682-1755); quello specifico (procumbens) fa riferimento agli steli prostrati, distesi a terra o procombenti di questa pianta.Il nome scientifico della specie \xc3\xa8 stato definito inizialmente dal botanico slesiano-boemo Anton Johann Krocker (1744-1823), perfezionato successivamente dal botanico contemporaneo David Philcox (1926-2003) nella pubblicazione "Taxon; Official News Bulletin of the International Society for Plant Taxonomy. Utrecht - 14(1): 30. 1965" del 1965.\n\nDescrizione\n\nQueste piante arrivano ad una altezza massima di 5 \xe2\x80\x93 20\xc2\xa0cm. La forma biologica \xc3\xa8 terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poich\xc3\xa9, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.\n\nRadici\n\nLe radici sono snelle e sottili.\n\nFusto\n\nLa parte aerea del fusto \xc3\xa8 prostrata e ascendente. La ramosit\xc3\xa0 in genere \xc3\xa8 nella parte inferiore del fusto. Il fusto nelle maggioranza delle specie ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici.\n\nFoglie\n\nLe foglie si dividono in basali e cauline. Quelle basali sono raccolte in una rosetta ed hanno delle lamine intere (non lobate) ellittico-spatolate. Quelle cauline sono sessili e disposte in modo opposto (a 2 a 2 e ogni verticillo \xc3\xa8 ruotato di 90\xc2\xb0 rispetto a quello sottostante); le lamine hanno delle forme da ellittiche a pi\xc3\xb9 o meno lanceolate, i bordi sono interi e l\'apice \xc3\xa8 ottuso o arrotondato. La superficie \xc3\xa8 glabra, a parte sui bordi e sulle nervature (3 - 5 venature parallele dalla base a disposizione longitudinale) per brevi setole ghiandolari. Dimensione delle foglie cauline: larghezza 3 \xe2\x80\x93 12\xc2\xa0mm; lunghezza 7 \xe2\x80\x93 25\xc2\xa0mm.\n\nInfiorescenza\n\nLe infiorescenze sono formate da verticilli ascellari sovrapposti di fiori solitari (1 o 2) lungamente peduncolati (i peduncoli sono pi\xc3\xb9 lunghi delle foglie ascellanti) e cleistogami. Ogni verticillo poggia su due grandi brattee fogliose (o semplicemente delle foglie) lievemente staccate dall\'infiorescenza vera e propria. Le brattee del verticillo seguente sono disposte in modo alternato. Le bratteole sono assenti. Lunghezza del peduncolo: 5 \xe2\x80\x93 15\xc2\xa0mm.\n\nTassonomia\n\nLa posizione tassonomica della famiglia di appartenenza di questa specie (Linderniaceae) \xc3\xa8 stata a lungo ambigua. Tradizionalmente la Lindernia procumbens veniva descritta all\'interno della famiglia Scrophulariaceae. Pi\xc3\xb9 recentemente \xc3\xa8 stata posizionata nella trib\xc3\xb9 Lindernieae Richb. (inclusa nella famiglia Veronicaceae, sottofamiglia Gratioloideae (Benth.) Luerss.) nell\'ordine delle Scrophulariales (secondo il "Sistema Cronquist"). Pi\xc3\xb9 recentemente ancora \xc3\xa8 stata descritta nella famiglia Plantaginaceae. Attualmente con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG), con le analisi del DNA, tutte le specie del genere Lindernia sono state descritte nella nuova famiglia (Linderniaceae) e assegnata all\'ordine delle Lamiales, cambiando anche i livelli tassonomici superiori.Il numero cromosomico di L. procumbens \xc3\xa8: 2n = 30.Il basionimo per questa specie \xc3\xa8: Anagalloides procumbens Krock., 1790In altre checklist questa specie \xc3\xa8 denominata diversamente: Lindernia palustris Hartmann.' | b'9874583395744043015' | b'\n\nLindernia procumbens\n | 1,165 |
b'Q173730' | b'\n\nLotus 56\n\nLa storia\n\nIl progetto iniziale venne sviluppato per la partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis del 1968 dove venne condotta dai piloti Graham Hill, Joe Leonard e Art Pollard. Non si trattava della prima vettura a turbina a prendere parte alla competizione, gi\xc3\xa0 nel 1966 aveva corso la Demler Special, dotata di una turbina General Electric.La Pratt & Whitney fornisce una turbina ST6B-70 in grado di erogare una potenza regolabile tra i 450 e 500\xc2\xa0CV abbinata ad un sistema di trasmissione Ferguson che consente la trazione sulle quattro ruote. Questo sistema sfrutta una scatola di trasmissione centrale a catena Morse, situata dietro il sedile del pilota, che riceve il moto dalla turbina e assicura la trazione alle quattro ruote tramite due alberi di trasmissione e due differenziali. Il rapporto di trasmissione tra l\'asse anteriore e quello posteriore era ripartito con un valore di 50/50 che venne successivamente modificato con un rapporto di 45/55.Il telaio del tipo a monoscocca era costituito da una vasca realizzata con pannelli in lega leggera, che si estende anche ai lati del motore. Le sospensioni erano con triangoli sovrapposti e gruppi molla-ammortizzatore posti in posizione verticale e montati in-board.L\'impianto frenante, montato al pari delle sospensioni in posizione in-board, \xc3\xa8 dotato di dischi Girling da 260\xc2\xa0mm di diametro abbinati a pinze a due pistoncini montate inferiormente.La vettura utilizzava cerchi in lega e pneumatici Firestone appositamente realizzati e caratterizzati da misure anteriori e posteriori di 9"x 15". Presentava un passo di 2.550\xc2\xa0mm, una carreggiata, sia anteriore che posteriore, di 1560\xc2\xa0mm, e aveva un peso di 630\xc2\xa0kg.Nei programmi una delle vetture doveva essere affidata a Jim Clark che per\xc3\xac in una gara di Formula 2 prima di poterla portare in gara. Durante le prove in vista della competizione anche il pilota destinato a sostituire Clark, Mike Spence, venne coinvolto in un incidente che lo port\xc3\xb2 alla morte dopo l\'urto con uno dei muretti della pista.Tre vetture presero il via della gara di Indianapolis con addirittura due nelle due prime posizioni della griglia di partenza. Durante la gara vari contrattempi afflissero per\xc3\xb2 le monoposto che non riuscirono a conquistare nessuna posizione finale di rilievo, pur avendo condotto in testa per qualche tempo.Dopo la decisione delle autorit\xc3\xa0 competenti di vietare l\'uso delle turbine nella gara statunitense, la vettura venne adattata, come Lotus 56B, ai regolamenti della Formula 1 e durante la stagione 1971 fu guidata sporadicamente da Emerson Fittipaldi, Dave Walker e Reine Wisell. La vettura non fu molto competitiva e a fine stagione venne sostituita dalla Lotus 72C e dalla Lotus 72D.La vettura, usata in poche occasioni, non riusc\xc3\xac ad aiutare il team a difendere il titolo costruttori e il titolo piloti che deteneva e non vinse neanche una gara. La miglior posizione raggiunta durante l\'anno fu un secondo posto ottenuto da Fittipaldi (non con la Lotus 56) che conquist\xc3\xb2 16 punti arrivando sesto nella classifica piloti mentre Walker e Wisell navigarono nelle posizioni pi\xc3\xb9 in basso con solo 9 punti. Il miglior risultato specifico della Lotus 56 fu l\'ottavo posto conquistato al Gran Premio d\'Italia 1971, dove peraltro non corse sotto le insegne dirette del Team Lotus a causa dei procedimenti giudiziari in atto a seguito del decesso di Jochen Rindt avvenuto sullo stesso circuito l\'anno precedente.' | b'16935348617015734476' | b'\n\nLotus 56\n | 1,047 |
b'Q319664' | b'\n\nTokugawa Yoshimune\n\nDaimy\xc5\x8d\n\nYoshimune, nato con il nome di Genroku, era il quarto figlio di Tokugawa Mitsusada, daimy\xc5\x8d di Kii, ed appartenente ad un ramo cadetto del clan Tokugawa, la linea Kii Tokugawa. Il fondatore del clan, Tokugawa Ieyasu, infatti, aveva nominato tre dei suoi ultimi figli daimy\xc5\x8d di ricche province dello shogunato, cio\xc3\xa8 Owari, Kii o Kissh\xc5\xab, e Mito, creando altrettante linee ereditarie note come Gosanke (\xe5\xbe\xa1\xe4\xb8\x89\xe5\xae\xb6 "tre onorevoli casati").La provincia di Kii era molto ricca, e il suo valore era stimato in 500.000 koku, tuttavia durante il governo di Mitsusada era fortemente indebitata con il bakufu. Nel 1697 si tenne la cerimonia di maturit\xc3\xa0 di Genroku, che scelse il nome Shinnosuke; nel 1705, quando aveva solo 21 anni, suo padre e i suoi due fratelli morirono, e lo sh\xc5\x8dgun Ienobu lo nomin\xc3\xb2 nuovo daimy\xc5\x8d di Kii, posizione per la quale egli scelse il nome Yorikata. I grandi debiti della provincia si rivelarono un grave problema quando nel 1707 le sue coste furono investite da uno tsunami; Yorikata fece fronte alla situazione come pot\xc3\xa9, ma a causa degli scarsi mezzi dovette dipendere dagli aiuti provenienti da Edo.Nel 1716 l\'ultimo rappresentante della linea dinastica diretta del clan, Tokugawa Ietsugu, mor\xc3\xac all\'et\xc3\xa0 di soli sette anni. Il suo successore dovette perci\xc3\xb2 essere scelto da una delle linee cadette del clan, e la scelta cadde sulla linea Kii, di cui Yoritaka era il capo.\n\nSh\xc5\x8dgun\n\nYoritaka ascese alla carica di sh\xc5\x8dgun nel 1716, assumendo il nome Yoshimune.Var\xc3\xb2 importanti riforme in campo economico, note come riforme di Ky\xc5\x8dh\xc5\x8d (\xe4\xba\xab\xe4\xbf\x9d\xe3\x81\xae\xe6\x94\xb9\xe9\x9d\xa9 Ky\xc5\x8dh\xc5\x8d no kaikaku), volte ad aumentare la disponibilit\xc3\xa0 immediata di denaro dello shogunato; in questa sua opera si trov\xc3\xb2 contro la filosofia confuciana, appoggiata dai suoi predecessori e dal consigliere Arai Hakuseki, che sosteneva la trivialit\xc3\xa0 del denaro, e si adoper\xc3\xb2 per diminuire l\'influenza degli ideali confuciani nella politica.Nel 1720 attenu\xc3\xb2 le norme che dal 1640 impedivano la traduzione e la diffusione in Giappone di opere straniere, concedendo al Paese l\'accesso a una gran quantit\xc3\xa0 di letteratura occidentale e ponendo le basi per la fondazione del Rangaku, un movimento culturale volto all\'assorbimento nella societ\xc3\xa0 giapponese di tecnologie, tecniche e nozioni varie di origine occidentale.Per i suoi figli istitu\xc3\xac il Gosankyo (\xe5\xbe\xa1\xe4\xb8\x89\xe5\x8d\xbf), che a differenza del Gosanke non comportava il controllo su un feudo ma comportava comunque la creazione di altre tre linee ereditarie, Tayasu, Hitotsubashi e Shimizu.Nel 1745 abdic\xc3\xb2 a favore di suo figlio Ieshige, continuando per\xc3\xb2 ad amministrare lo stato come \xc5\x8cgosho.' | b'343839797572669914' | b'\n\nTokugawa Yoshimune\n | 991 |
b'Q17285429' | b"\n\nCamillo Romanino\n\nBiografia\n\nNato da genitori italiani fu, dal 1824 insieme a Efisio Pane, primo flauto della Cappella Ducale di Torino e successivamente Primo Flauto alla Corte di S.M. il Re di Sardegna socio d'onore e vice Direttore dell'Orchestra dell'Accademia filarmonica di Torino.\xc3\x88 il fondatore della scuola flautistica piemontese.\n\nComposizioni originali\n\n3 Grands Duos concertans pour deux Fl\xc3\xbbtes\xc2\xa0: Op. 7Romance suivie d'un Rondeau pour Fl\xc3\xbbte, Clarinette et Piano\xc2\xa0: Op. 33Capriccio sopra un tema originale per Flauto con accompagnamento di Pianoforte\xc2\xa0: Op. 62Reminiscenze di Paganini Il Carnevale di Venezia\xc2\xa0: per flauto con accomp.to di pianoforte\xc2\xa0: op. 71Melodie caratteristiche per Flauto con accompagnamento di Pianoforte\xc2\xa0: Op. 115Serenade per due violini, viola, flauto, clarinetto, violoncello e contrabbassoVariazioni per flauto con accomp.to di pianoforteIl canto del calvario elegia per violino e pianoforteBoule de neige polka pour piano / arrang\xc3\xa9e par C. Romanino\n\nTrascrizioni e fantasie d'opera\n\nAria variata nell'opera Anna Bolena\xc2\xa0: per flauto con accomp.to di pianoforte, op. 44Variazioni per flauto Sopra il Tema \xe2\x80\x98Oh cara memoria' del M.o Caraffa\xc2\xa0: Op. 512 divertimenti per pianoforte e flauto\xc2\xa0: sopra alcuni temi dell'opera Nabucodonosor del m.o Verdi / composti daCamillo Romanino, op. 60 e 61Duetto concertante per due flauti o flauto e violoncello con accomp. Di Pianoforte supra un tema della Semiramide di Rossini , op. 68Linda di Chamounix, fantasia per flauto con accomp.to di pianoforte, op. 70Divertimento per flauto e piano-forte sull'opera Attila del m.o Gius.pe Verdi\xc2\xa0: op. 72Duetto concertante per violino e piano-forte sull'opera Attila del maestro Giuseppe Verdi\xc2\xa0: op. 73Fantasia concertata per flauto e pianoforte sopra motivi favoriti dell'opera Macbeth di Gius. Verdi\xc2\xa0: op. 74Reminiscenze sull'opera I masnadieri del m.o Verdi per flauto e piano-forte\xc2\xa0: op. 75Fantasia concertante per piano-forte e violino sull'opera I due Foscari\xc2\xa0: op. 76La muta di Portici, divertimento brillante e facile per violino e piano-forte\xc2\xa0: op. 88Duetto concertante di stile facile per flauto e pianoforte sopra vari motivi dell'opera La muta di Portici\xc2\xa0: op. 89Fantaisie sur la Straniera pour fl\xc3\xbbte avec accomp.t de pianoforteLuisa Miller del M\xc2\xb0 Verdi\xc2\xa0: Fantasia per flauto o violino e pianoforte concertanteVariazioni per flauto con accomp.to di piano-forte sull'aria \xe2\x80\x98Alla gioja ed al piacer' del m.ro Bellini\n\nLavori didattici\n\nSei Grandi Studj in forma di Suonate per Flauto con accompagnamento di Basso numerato\xc2\xa0: Op. 63 / composti... da Camillo Romanino Primo Flauto alla Corte di S.M. il Re di Sardegna socio d'onore e vice Direttore dell'Orchestra dell'Accademia filarmonica di Torino20 Studi progressivi dilettevoli per Flauto\xc2\xa0: Op. 1143 duetti di stile facile per due flauti che servono d'introduzione all'op. 7.ma18 preludii per il flautoStudio a foggia di preludio, Per il ViolinoStudio Piacevole per il ViolinoMetodo per Flauto / composto da Camillo Romanino, professore alla Cappella di S.M. il re di Sardegna18 esercizi per il flauto / composti da Camillo Romanino professore alla camera e cappella di s. m. il re di SardegnaMetodo per flauto - Torino\xc2\xa0: Giudici e Strada, [tra 1859 e 1865]" | b'1288762833969004722' | b"\n\nCamillo Romanino\n | 1,147 |
b'Q2064366' | b'\n\nCecilia Reyes\n\nZero Tolerance\n\nCecilia Reyes desider\xc3\xb2 diventare medico fin da quando il padre mor\xc3\xac davanti ai suoi occhi, ucciso da un colpo di pistola. Avveratosi il suo sogno, fu costretta dalle circostanze ad unirsi agli X-Men quando il governo avvi\xc3\xb2 Operazione: Zero Tolerance. Guidato dal cyborg Bastion, un esercito di umani riconvertiti in Sentinelle cominci\xc3\xb2 a cacciare ed imprigionare tutti i mutanti residenti a New York, mentre Cecilia, assieme a Uomo Ghiaccio e Sabra, fugg\xc3\xac dalla citt\xc3\xa0 per salvare gli X-Men prigionieri.\n\nX-Men\n\nDapprima restia ad unirsi agli X-Men poich\xc3\xa9 desiderosa di condurre una vita normale, dopo aver sofferto sulla propria pelle il razzismo anti-mutante, aver parlato con Devil e lottato contro Pyro, accett\xc3\xb2 i suoi poteri e si un\xc3\xac al team mutante. Con gli X-Men visse parecchie avventure e combatt\xc3\xa9 sia contro il demone N\'Garai che contro il Re delle Ombre. Il primo la intrappol\xc3\xb2 nella sua dimensione, dalla quale fu salvata dalla giovane Marrow, mentre il secondo le propose di tornare a vivere come una qualsiasi umana, proposta rifiutata dopo un iniziale tentennamento. Cecilia non indoss\xc3\xb2 mai un proprio caratteristico costume, ma si attenne all\'uniforme gialla e blu tipica degli allenamenti, tuttavia non adattandosi alle avventure del gruppo, col tempo prefer\xc3\xac occuparsi solamente della gestione del reparto medico dello Xavier Institute. Pi\xc3\xb9 tardi, prese parte al conflitto fra i mutanti ed i Neo, supposti essere superiori ai primi nella scala evolutiva. Cecilia venne intrappolata all\'interno del loro quartier generale localizzato in New York e per riuscire a sopravvivere cominci\xc3\xb2 ad assumere il Rave, droga capace di aumentare il potere della mutazione. Nel suo caso, il campo di forza che normalmente la proteggeva cominci\xc3\xb2 a aviluppare anche capacit\xc3\xa0 offensive sotto forma di punte, che le permisero di sopravvivere per parecchie settimane agli attacchi che i Neo le sferravano. Dopo il salvataggio degli X-Men, lo stesso Xavier si occup\xc3\xb2 della sua disintossicazione attraverso sedute telepatiche. Assieme agli X-Men, Cecilia fu vista per l\'ultima volta poco dopo il sacrificio di Colosso per sconfiggere il virus Legacy. La ragazza avendo tentato di rianimare inutilmente l\'uomo, sconfitta, abbandon\xc3\xb2 lo Xavier Institute.\n\nNeverland\n\nDopo aver abbandonato lo Xavier Institute, Cecilia riapparve all\'interno di Neverland, campo di concentramento mutante ideato dalle alte sfere del progetto Weapon X. Utilizzando le proprie conoscenze mediche, Cecilia tentava di alleviare i danni che la prigionia portava agli altri mutanti, fino a quando l\'intera area non fu fatta detonare da Agent Zero. La sua morte venne confermata pi\xc3\xb9 tardi sulle pagine di New Excalibur n. 1, per poi essere smentita dagli stessi dirigenti Marvel.Nella mini X-Men: The 198 il personaggio del colonnello Miguel Reyes fu introdotto nella continuity mutante con lo scopo di sorvegliare le mosse degli X-Men, e con l\'intento di trovare indizi che lo aiutassero nella ricerca della sorella.\n\nNYX\n\nCreduta morta, Cecilia riappare per aiutare Kiden Nixon e i suoi amici. Bench\xc3\xa9 non si sappia se abbia mantenuto o meno o propri poteri dopo la decimazione, tenta di mantenere un basso profilo per non farsi riconoscere mentre gestisce un modesto centro medico per poveri e senza tetto.\n\nPoteri e abilit\xc3\xa0\n\nCecilia \xc3\xa8 capace di generare un campo di forza bio-psichico attorno al proprio corpo in grado di deviare ed assorbire sia gli attacchi energetici che quello fisici. Imparando sempre meglio a gestire il proprio potere, la ragazza \xc3\xa8 riuscita perfino ad espandere tale protezione a coloro che si trovano nelle sue immediate vicinanze, anche se il contraccolpo derivato dal confronto col nemico, che si abbatte sullo "scudo", si ripercuote sul suo sistema nervoso causandole dolore. Quando si trov\xc3\xb2 prigioniera dei Neo, assumendo il Rave fu in grado di utilizzare la propria mutazione pure in modalit\xc3\xa0 offensiva, riuscendo a generare sia punte che lame. Anche se abbastanza potente da riuscire a fermare gli attacchi fisici, il campo di forza \xc3\xa8 assolutamente inutile contro i gas, i liquidi e le invasioni telepatiche. Oltre alla propria mutazione, Cecilia dispone di una laurea in medicina con specializzazione in chirurgia.\n\nX-Men: The End\n\nDopo esser riuscita a sopravvivere all\'esperienza di Neverland, in questo futuro alternativo Cecilia ha sposato Bestia ed oltre ad aver tre figli, Ciaran, Francesca e Miguel McCoy, la coppia gestisce il reparto medico dello Xavier Institute.' | b'7209673409067819135' | b'\n\nCecilia Reyes\n | 1,384 |
b'Q188276' | b'\n\nPrincipio dei cassetti\n\nIl principio dei cassetti, detto anche legge del buco della piccionaia, afferma che se n+k oggetti sono messi in n cassetti, allora almeno un cassetto deve contenere pi\xc3\xb9 di un oggetto. Un altro modo di vedere il principio \xc3\xa8 che una piccionaia con m caselle pu\xc3\xb2 contenere al pi\xc3\xb9 m piccioni, se non se ne vogliono mettere pi\xc3\xb9 di uno in nessuna casella: un ulteriore volatile dovr\xc3\xa0 necessariamente condividere la casella con un suo simile. Formalmente, il principio afferma che se A e B sono due insiemi finiti e B ha cardinalit\xc3\xa0 strettamente minore di A, allora non esiste alcuna funzione iniettiva da A a B.Il principio dei cassetti \xc3\xa8 un esempio di un argomento combinatorio, che pu\xc3\xb2 essere applicato a molti problemi formali, compresi quelli relativi a insiemi infiniti che non possono essere messi in corrispondenza biunivoca. Nell\'approssimazione diofantea l\'applicazione quantitativa del principio all\'esistenza di soluzioni intere di un sistema di equazioni lineari va sotto il nome di lemma di Siegel.Si ritiene che il principio sia stato esplicitato per la prima volta da Dirichlet nel 1834 col nome Schubfachprinzip ("principio del cassetto"). In alcune lingue, (ad esempio il russo) questo principio \xc3\xa8 pertanto noto come il principio di Dirichlet, da non confondersi con il principio dello stesso nome sulle funzioni armoniche. In inglese, invece, si parla di pigeonhole principle, dove il "pigeonhole" si riferisce alle cassette postali aperte in uso in alcuni uffici e universit\xc3\xa0.\n\nEsempi\n\nAnche se il principio dei cassetti pu\xc3\xb2 a prima vista sembrare un\'osservazione banale, pu\xc3\xb2 essere usato per dimostrare risultati inaspettati, come ad esempio "A Roma abitano almeno due persone con lo stesso numero di capelli".Dimostrazione: una persona media ha circa 150000 capelli. \xc3\x88 ragionevole assumere che nessuno ne abbia pi\xc3\xb9 di un milione: ma Roma ha pi\xc3\xb9 di un milione di abitanti. Se prepariamo un enorme schedario con un milione di cassetti, e associamo a ognuno di essi il numero di capelli corrispondente, e assegniamo ogni persona - o pi\xc3\xb9 pragmaticamente un loro documento - al cassetto corrispondente, ci dovranno essere due persone nello stesso cassetto, e quindi con lo stesso numero di capelli.Un altro esempio \xc3\xa8 il caso in cui ci sono cinque persone che vogliono giocare a calcetto in un torneo, e quattro squadre presenti. Questo non sarebbe un problema se non fosse che nessuno dei cinque vuole giocare nella stessa squadra di uno qualunque degli altri quattro: ma per il principio dei cassetti \xc3\xa8 impossibile suddividerli tra le varie squadre.Nel campo dell\'informatica ci sono molti esempi pratici del principio dei cassetti. Si prenda ad esempio una tabella hash: le collisioni dei valori avvengono perch\xc3\xa9 il numero di chiavi possibili \xc3\xa8 di gran lunga superiore a quello degli indici hash. Nessun algoritmo, per quanto sofisticato, potr\xc3\xa0 pertanto eliminare con certezza le collisioni. Allo stesso modo si dimostra che non pu\xc3\xb2 esistere un algoritmo di compressione senza perdita di informazioni "perfetto", che riduca cio\xc3\xa8 la dimensione di un file di una dimensione qualunque - o anche solo maggiore di un certo numero M di bit - datogli in input. Infatti i file composti da M+1 bit sono 2\xe1\xb4\xb9\xe2\x81\xba\xc2\xb9, ma i file di dimensione da 1 a M bit sono solamente 2\xe1\xb4\xb9\xe2\x81\xba\xc2\xb9 - 1; quindi ci devono essere almeno due file in ingresso mappati sullo stesso file in uscita. Ma allora l\'ipotesi che la compressione sia senza perdita di informazioni fallisce, dato che non si potrebbe distinguere tra i due file convertiti nello stesso file di output.Nel testo di Grimaldi sono riportati altri esempi.\n\nIn meccanica quantistica\n\nNel 2014 un gruppo di scienziati (Yakir Aharonov et al.) ha dimostrato che in meccanica quantistica il principio dei cassetti pu\xc3\xb2 essere violato, proponendo anche alcuni esperimenti interferometrici per una possibile verifica sperimentale.' | b'8640848514577341623' | b'\n\nPrincipio dei cassetti\n | 1,212 |
b'Q2779844' | b"\n\nTEE Lemano\n\nStoria\n\nIl TEE \xc2\xabLemano\xc2\xbb fu istituito il 1\xc2\xba giugno 1958 sulla relazione Milano Centrale - Ginevra Cornavin, che venne servita con una coppia di treni quotidiani via Domodossola. Il percorso, di 372\xc2\xa0km, si svolgeva lungo il lago Maggiore, il traforo del Sempione, il Vallese e il lago Lemano (o di Ginevra), da cui il treno prese il nome.Inizialmente affidato alle automotrici diesel Breda ALn 442-448, fu il primo TEE delle Ferrovie dello Stato a impiegare, dal 28 maggio 1972, le nuove carrozze FS tipo TEE.La relazione TEE, di sola prima classe, venne soppressa il 22 maggio 1982 e sostituita da un treno Intercity con lo stesso nome che svolse servizio di prima e seconda classe fino al 1989.Dopo la riduzione delle carrozze di sola prima classe dalla composizione del TEE Lemano, quelle non pi\xc3\xb9 utilizzate dall'orario estivo 1982 furono messe in composizione al TEE Adriatico Milano-Bari fino alla sua soppressione e trasformazione in IC (maggio 1987).\n\nIncidenti\n\nL'8 novembre 1969, all'interno della galleria del Sempione, si svilupp\xc3\xb2 un incendio che distrusse l'automotrice di coda, TEE 442.202, del treno in servizio tra Milano e Ginevra. Constatata l'impossibilit\xc3\xa0 di spegnere l'incendio con gli estintori di bordo, l'operaio di I classe di scorta al treno scolleg\xc3\xb2 le due automotrici e fece allontanare quella di testa, TEE 448.202, mettendola in sicurezza. Torn\xc3\xb2 quindi alla TEE 442.202 dalla quale tolse il tappo del serbatoio del gasolio per evitare che esplodesse. I 54 passeggeri, portati nel frattempo al sicuro dal capotreno, vennero poi fatti salire sull'automotrice TEE 448.202 che ripart\xc3\xac per Briga.Il 30 novembre 1971 l'automotrice TEE 448.207 fu completamente distrutta da un incendio che si svilupp\xc3\xb2 a causa di un errato instradamento che provoc\xc3\xb2 lo scontro del \xc2\xabTEE Lemano\xc2\xbb con una locomotiva da manovra in sosta nella stazione di Leuk. Per evitare che l'incendio si propagasse all'automotrice accoppiata, rimasta indenne e con il motore ancora in moto, il motorista di scorta al treno, dopo aver scollegato parzialmente le due unit\xc3\xa0, si infil\xc3\xb2 nel sottocassa riuscendo ad azionare l'elettrovalvola che inseriva la prima marcia, allontanando dal rogo la TEE 442.207 che strapp\xc3\xb2 gli accoppiatori elettrici rimasti ancora collegati." | b'14874143313535865929' | b"\n\nTEE Lemano\n | 803 |
b'Q1418089' | b'\n\nReeker - Tra la vita e la morte\n\nTrama\n\nUna donna insieme a suo figlio e suo marito, viaggia in auto fino ad investire un daino. Quando i tre scendono per verificare i danni subiti dalla macchina notano che il loro cane \xc3\xa8 completamente ricoperto di sangue. Dopodich\xc3\xa9 il marito, appare alla moglie improvvisamente mutilato e la donna incomincia ad urlare.Trip compra un pacchetto di ecstasy da Radford, ma appena quest\'ultimo va in un\'altra stanza, il ragazzo ne approfitta per rubare l\'intera busta di droga senza farsi scoprire dal fornitore, di cui gravano tantissime dicerie. Subito dopo si reca da quattro suoi amici per un viaggio nell\'Area 51.I cinque giovani si recano in automobile ad un rave party, Durante il viaggio Trip ammette di avere tantissima ecstasy. Gretchen sapendo che potrebbero andare in guai seri, decide di tornare indietro e lasciare il ragazzo, ma a causa di un guasto del mezzo sono costretti a fermarsi ad una stazione di servizio con un hotel in mezzo al deserto. L\xc3\xac scoprono che l\'intera stazione appare vuota e tutte le comunicazioni radio e telefoniche sono impossibili. Comprendono cos\xc3\xac di dover passare l\xc3\xac la notte, aiutando il loro compagno cieco Jack. Intanto Radford grazie alla webcam installata sul PC capisce che \xc3\xa8 stato l\'amico a rubare la droga e lo chiama dicendogli di vedersi tra due ore all\'area 51. Non presentatosi all\'appuntamento Radford arriva alla tavola calda dove cerca di raggiungere Trip in fuga per oltre un miglio, non riuscendoci. Trip verr\xc3\xa0 poi riportato alla tavola calda da Henry, un uomo anziano con vuoti di memoria in cerca della moglie scomparsa.Jake senza accorgersene trova il corpo della donna all\'inizio del film, intenta a scrivere su un mobile "dite a mio figlio che gli voglio bene". Nelson e Cookie (dopo aver rubato un po\' di ecstasy da Trip) hanno un rapporto sessuale, ma inconsapevolmente vengono osservati da Radford. Trip trova un uomo nel secchio dell\'immondizia. Lo stesso presente all\'inizio della storia. L\'uomo \xc3\xa8 pesantemente mutilato, ma nonostante ci\xc3\xb2 ancora vivo.Molto presto con l\'arrivo della notte iniziano ad avvenire strani eventi, come la comparsa occasionale di ombre, la percezione di rumori e odori di carne decomposta. Uno dei ragazzi (Trip), allontanatosi un po\', si accorge della presenza di altri corpi mutilati ancora vivi e di altre persone che presentano comportamenti assurdi. Le successive vicissitudini degli studenti evolvono in una spirale sempre pi\xc3\xb9 violenta di avvenimenti macabri e inspiegabili. Dopo le morti violente di tre dei ragazzi Jack e Gretchen, gli ultimi due superstiti, si ritrovano ad avere a che fare con un essere incappucciato e apparentemente immortale, la cui presenza \xc3\xa8 sempre anticipata da un odore acre, che tenta di ucciderli. Tentano di fuggire con un\'auto, ma l\'essere li insegue aggrappandosi al tettuccio del veicolo.Dopo una lotta senza tregua i due riescono a scappare rubando la benzina dall\'auto di Henry e facendo partire la propria automobile. Jack per un secondo riesce anche a vedere gli occhi Gretchen grazie a un colpo ricevuto alla nuca, ma per i due ragazzi la lotta non \xc3\xa8 ancora finita. La presenza oscura, che sembra essere la morte in persona, li attacca facendo sbandare l\'auto. La presenza scompare e al suo posto compare Radford. Gretchel gli domanda il motivo per quale non ha prestato aiuto durante la lotta contro la presenza misteriosa. Il ragazzo gli risponde che si sbaglia e che non ha fatto altro che aiutarli. Qui viene svelata la verit\xc3\xa0 su tutto quello che \xc3\xa8 successo finora: quando i ragazzi stavano portando Trip indietro hanno avuto un incidente con l\'auto di Henry, che aveva avuto un attacco cardiaco. Tutto quello che i ragazzi hanno vissuto era dovuto a un odore che appunto viene definito "tra la vita e la morte" perch\xc3\xa9 condiziona la percezione della realt\xc3\xa0 di chi l\'annusa. Lo stesso vale per la famiglia che \xc3\xa8 comparsa all\'inizio.Il film si conclude con Gretchel e Jack, il quale parlando non ricordano pi\xc3\xb9 niente dell\'incidente, se non l\'impatto. All\'improvviso il ragazzo dice di ricordarsi dei suoi occhi castani.\n\nProduzione\n\nIl film \xc3\xa8 stato girato a Los Angeles, in California.\n\nSequel\n\nIl film ha avuto un sequel, diretto sempre dallo stesso regista Dave Payne uscito nel 2008: No Man\'s Land: The Rise of Reeker' | b'10603554882866222209' | b'\n\nReeker - Tra la vita e la morte\n | 1,295 |
b'Q3382716' | b"\n\nPierluigi Sangalli\n\nPierluigi Sangalli (Monza, 5 novembre 1938) \xc3\xa8 un fumettista, disegnatore, grafico e sceneggiatore italiano. Noto soprattutto per avere disegnato, dagli anni sessanta sino al ventunesimo secolo, le storie a fumetti dell'edizione italiana di Braccio di Ferro e quelle di Geppo, di cui \xc3\xa8 anche stato sceneggiatore, modificando la grafica dei fumettisti precedenti. Ha legato il suo nome anche a molti altri personaggi dei fumetti, fra i quali Felix the Cat, Provolino e Topo Gigio.\n\nBiografia\n\nAppassionato di disegno gi\xc3\xa0 nel periodo scolastico, durante il quale realizza caricature di compagni di scuola e insegnanti, si diploma in ragioneria ma preferisce dedicarsi al disegno e, grazie all'amico di infanzia, Alberico Motta, che gli insegna i primi rudimenti del mestiere, viene poi presentato in varie case editrici di Milano e inizia a collaborare nel 1958 con le edizioni Il Ponte di Renato Bianconi, lavorando inizialmente come inchiostratore di disegni di alti artisti come Mario Sbattella, autore delle tavole delle serie di Volpetto, Trottolino e Felix e poi come disegnatore principale, lavorando a varie serie come Blick e Block, Devy Crock, Pignatta, Giannina Calamity, Mago Merlotto, Nonna Abelarda, Braccio di Ferro, della quale \xc3\xa8 anche il copertinista e il disegnatore della maggior parte degli episodi, e Geppo, per la quale scrive anche le sceneggiature; con Alberico Motta poi, nel 1960, idea il periodico dedicato al personaggio di Geppo, creato da Bianconi stesso con Giovan Battista Carpi e Giulio Chierchini e ideandone nuovi comprimari oltre ad altri personaggi per le storie di complemento; ne disegner\xc3\xa0 anche tutte le copertine fino alla chiusura della testata nel 1996. Realizza inoltre i disegni delle serie dedicate ai personaggi di Poldo, Trinchetto e di Grissino, in origine comprimari di Braccio di Ferro.Contemporaneamente disegna le storie di Braccio di Ferro sempre per Bianconi oltre a tutte le copertine delle diverse testate del personaggio fino alla chiusura nel 1998. Si testi di Alberico Motta disegna nel 1967 anche la serie a fumetti di Provolino e quelle delle serie a fumetti di Felix, Pinocchio, Chico nel 1975 sempre per Bianconi. Lo stesso anno realizzo anche la serie su Saruzzo, versione a fumetti del pupazzo di Franco Franchi, al quale seguirono Dormy West, Pignatta, Zurlino, Monico l\xe2\x80\x99Olimpionico i quali erano spesso personaggi protagonisti di serie realizzate per completare gli albi.Dal 1993 al 1997 realizza storie a fumetti di Topo Gigio per FPM Editore e, nel 1996, scrive e disegna una nuova serie di storie di Geppo; dopo il 1998 collabora con enti locali lombardi, realizzando illustrazioni a scopo turistico o didattico." | b'14656582371225738064' | b"\n\nPierluigi Sangalli\n | 830 |
b'Q1822600' | b'\n\nLi Volsi\n\nLa famiglia dei Li Volsi o Livolsi \xc3\xa8 formata da scultori originari di Nicosia e di Tusa, che furono molto attivi in Sicilia nel XVI e soprattutto nel XVII secolo.Furono artisti poliedrici, spaziando dalla scultura lignea alla manipolazione dello stucco, dagli apparati scenografici fino alle arti decorative, cogliendo e padroneggiando le tendenze artistiche del loro tempo, al di l\xc3\xa0 del vernacolo nel quale indulgeva la gran parte delle botteghe di intagliatori attivi nell\'area delle Madonie e dei Nebrodi. La loro produzione spaziava dalla vera e propria statuaria religiosa (crocefissi, statue di santi ecc.) agli arredi ecclesiastici (altari e cori lignei), alle "vare", agli apparati scenografici effimeri per la celebrazione di particolari eventi.Alcuni membri della famiglia raggiunsero una straordinaria capacit\xc3\xa0 nella plasticazione dello stucco, anticipando la fioritura che ebbe tale genere artistico con la famiglia Serpotta, cos\xc3\xac come dimostrano gli apparati decorativi della tribuna della Chiesa Madre di Ciminna, gli stucchi del bema nella Cattedrale di Cefal\xc3\xb9, le decorazioni della cappella del SS. Sacramento nella Matrice di Collesano e quelle della cappella Cocc\xc3\xaca nella Matrice d\'Isnello.\n\nGiovan Battista Li Volsi\n\nGiovan Battista Li Volsi o Giambattista originario di Nicosia, attivo nella prima met\xc3\xa0 del XVII secolo. Fratello e collaboratore di Giuseppe Li Volsi, padre di Stefano Li Volsi. Scultore particolarmente versato nell\'intaglio ligneo, esponente del manierismo e del tardo barocco.\n\nStefano Li Volsi\n\nStefano Li Volsi attivo nella prima met\xc3\xa0 del XVII secolo, scultore in legno. Figlio di Giovan Battista Li Volsi, verosimilmente un allevo di Fazio e Vincenzo Gagini.\n\nGiuseppe Li Volsi\n\nGiuseppe Li Volsi Senior attivo dal 1600 al 1650, scultore e stuccatore. Originario di Nicosia e insediatosi a Gangi, figlio di mastro Francesco Li Volsi, fratello di Giovan Battista Li Volsi, padre di Francesco Martino Li Volsi, Giovan Battista Li Volsi Junior e Scipione Li Volsi Junior. Capostipite del ceppo familiare che alla fine del XVII secolo si trasfer\xc3\xac a Tusa, aprendo un laboratorio che ebbe prestigiosi incarichi professionali, con un\'intensa produzione che copre quattro generazioni, fino ed oltre il 1670. A Tusa la famiglia patrocin\xc3\xb2 l\'edificazione della chiesa di San Giuseppe, nella quale \xc3\xa8 custodita un\xe2\x80\x99Immacolata foggiata da Scipione, il quale elesse questo edificio come mausoleo per se stesso e per i propri congiunti.\n\nFrancesco Li Volsi\n\nFrancesco Li Volsi attivo nel XVII secolo, scultore e stuccatore attivo nel XVII secolo, documentato come "architetto" e raffinato inventore di apparati scenografici. Figlio di Giuseppe Li Volsi.\n\nGiovanni Battista Li Volsi Junior\n\nGiovanni Battista Li Volsi Junior attivo nel XVII secolo, scultore, figlio di Giuseppe Li Volsi.\n\nMartino Li Volsi\n\nMartino Li Volsi, figlio di Giuseppe Li Volsi, collaboratore di Scipione Li Volsi e di Francesco Li Volsi nelle loro attivit\xc3\xa0.\n\nPaolo Li Volsi\n\nPaolo Li Volsi figlio di Giuseppe Li Volsi, scultore e collaboratore di Scipione Li Volsi e di Francesco Li Volsi nelle loro attivit\xc3\xa0.\n\nScipione Li Volsi\n\nScipione Li Volsi Junior, Simone o Simeone (1588 - 23 settembre 1667) attivo nel XVII secolo, scultore e stuccatore. Figlio di Giuseppe Li Volsi, creatore di sculture in legno e bronzo, affreschi e relative decorazioni. La sepoltura di Simeone Li Volsi \xc3\xa8 collocata all\'interno della chiesa di San Giuseppe, la lapide \xc3\xa8 opera sua.\n\nSigismondo Li Volsi\n\nSigismondo Li Volsi attivo nella prima met\xc3\xa0 del XVII secolo, intagliatore in legno. Figlio di Giuseppe Li Volsi il gangitano, documentato come apprezzato intagliatore di cori lignei.' | b'6648235621243410934' | b'\n\nLi Volsi\n | 1,231 |
b'Q2256644' | b"\n\nBiblioteca nazionale Vittorio Emanuele III\n\nStoria\n\nLa Biblioteca fu istituita alla fine del XVIII secolo, raccogliendo nel Palazzo degli Studi, oggi sede del Museo Archeologico, le raccolte librarie provenienti dalle biblioteche Farnesiana e Palatina fino a quel momento conservate nella Reggia di Capodimonte. Al nucleo iniziale si aggiunsero i fondi provenienti dalla biblioteca dei Gesuiti, espulsi dal Regno di Napoli nel 1767, e dalla biblioteca della Reale Accademia, seguiti dai volumi della biblioteca cartesiana del principe di Tarsia. Per incrementare il patrimonio librario, fu stabilito che gli stampatori del Regno dovessero consegnare alla biblioteca una copia per ogni pubblicazione che mettevano in commercio. Agli inizi dell'Ottocento furono incorporate le raccolte librarie dei monasteri soppressi della certosa di San Martino, del monastero benedettino dei Santi Severino e Sossio e di San Giovanni a Carbonara. Fu aperta al pubblico il 13 gennaio 1804 con il nome di Reale Biblioteca di Napoli, trasformato nel 1816 in Reale Biblioteca Borbonica, assumendo nel 1860 con l'Unit\xc3\xa0 d'Italia il nome di Biblioteca Nazionale. Tra le donazioni pi\xc3\xb9 importanti del periodo post-unitario va ricordata quella del conte Lucchesi Palli, che nel 1888 destin\xc3\xb2 alla Nazionale di Napoli la propria biblioteca e l'archivio musicale, provvedendo anche ad arredare le sale destinate ad accogliere la sua collezione.Nel 1907, dopo una lunga controversia giudiziaria, entrarono a far parte delle collezioni numerosi manoscritti autografi di Giacomo Leopardi custoditi dopo la sua morte dall'amico Antonio Ranieri il quale li destin\xc3\xb2 alla biblioteca per lascito testamentario. L'intero corpus leopardiano sarebbe stato riordinato dal bibliotecario abruzzese Emidio Piermarini. Nel 1910, la biblioteca fu arricchita con l'Officina dei papiri ercolanesi, raccolta istituita da Carlo di Borbone per custodire i papiri ritrovati negli anni 1752-1754 durante gli scavi della citt\xc3\xa0 vesuviana. A causa della continua affluenza di nuove raccolte bisognava trovare una sede pi\xc3\xb9 grande per la biblioteca. Solo al termine della prima guerra mondiale, con la concessione del re allo Stato dei suoi palazzi reali, si decise di trasferire la Biblioteca all'interno del Palazzo Reale anche grazie all'intervento di Benedetto Croce, allora Ministro dell'Istruzione Pubblica. Il trasferimento dei fondi bibliografici inizi\xc3\xb2 nel 1922 con la biblioteca San Giacomo, annessa alla Nazionale nel 1875, proseguendo nel 1924 con l'annessione di importanti collezioni come la biblioteca del Museo di San Martino, la Provinciale e la biblioteca Brancacciana, costituita a Roma dal cardinale Francesco Maria Brancaccio nella prima met\xc3\xa0 del XVII secolo e collocata nel 1690 a Napoli presso il complesso di Sant'Angelo a Nilo. La nuova sede, intitolata a Vittorio Emanuele III nel 1925 e inaugurata il 17 maggio 1927, fu riaperta al pubblico il 6 giugno dello stesso anno. Nel 1932 cominci\xc3\xb2 a ricevere una copia delle opere pubblicate nella provincia di Napoli per diritto di stampa.Durante la seconda guerra mondiale per salvaguardare il patrimonio della biblioteca dalle incursioni belliche, i materiali pi\xc3\xb9 rari e preziosi furono trasferiti in localit\xc3\xa0 dell'entroterra per iniziativa della direttrice Guerriera Guerrieri. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la biblioteca si arricch\xc3\xac di altre due importanti raccolte: il fondo Palatino e la biblioteca privata di Elena d'Aosta. Nel 1957 furono aperte al pubblico le nuove sale di consultazione, la Sezione Napoletana, la Sezione Periodici e la Sala Croce. Nel 1980 a causa del terremoto dell'Irpinia un'ala dell'edificio venne seriamente danneggiata; fu quindi necessario trasferire il materiale librario in altre parti dell'edificio. Tra le donazioni pi\xc3\xb9 recenti si ricordano il Fondo Doria e il Fondo Pontieri. Nel 1990 la Biblioteca ha aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). La biblioteca ospita numerose attivit\xc3\xa0 culturali come conferenze e mostre, per evidenziare sia la ricchezza dei fondi posseduti sia i proficui rapporti di collaborazione con i diversi istituti culturali della citt\xc3\xa0.\n\nSezioni e fondi\n\nLa Biblioteca Nazionale contiene quasi due milioni di volumi, circa 20.000 manoscritti, pi\xc3\xb9 di 8.000 periodici, 4.500 incunaboli e 1.800 papiri ercolanensi." | b'7431947857308170515' | b"\n\nBiblioteca nazionale Vittorio Emanuele III\n | 1,294 |
b'Q294773' | b"\n\nTom Stoppard\n\nSir Tom Stoppard, nato Tom\xc3\xa1\xc5\xa1 Straussler (Zl\xc3\xadn, 3 luglio 1937), \xc3\xa8 un drammaturgo, sceneggiatore, regista e scrittore britannico di origine cecoslovacca. Sceneggiatore Premio Oscar di Shakespeare in Love, Stoppard \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 apprezzati e prolifici drammaturghi britannici del secondo novecento e i suoi drammi Rosencrantz e Guildenstern sono morti, I mostri sacri, Thea Real Thing e The Coast of Utopia hanno vinto il Tony Award alla migliore opera teatrale.\n\nBiografia\n\nNasce a Zl\xc3\xadn, all'epoca in Cecoslovacchia (attualmente in Repubblica Ceca), il 3 luglio 1937 da Eugen Straussler, un medico, e da Martha Be\xc4\x8dkova, una casalinga, ambedue ebrei non praticanti. A seguito dell'occupazione nazista della Cecoslovacchia si trasfer\xc3\xac con i genitori a Singapore e, successivamente, in India per sfuggire all'invasione giapponese, ove ricevette un'educazione britannica. Suo padre mor\xc3\xac durante questo esodo e la madre si rispos\xc3\xb2 con il maggiore inglese Kenneth Stoppard da cui prese il cognome. Solo nel 1946 la famiglia Stoppard giunse in Inghilterra; qui il giovane Tom lasci\xc3\xb2 il collegio a 17 anni e incominci\xc3\xb2 la carriera di giornalista. Nel 1960 complet\xc3\xb2 la sua prima opera Un passo nell'acqua (A Walk on the Water), che fu posteriormente prodotta col titolo Enter a Free Man. Tra il settembre del 1962 e l'aprile del 1963 Stoppard lavor\xc3\xb2 a Londra come critico teatrale per la rivista Scene, utilizzando in alcuni casi anche lo pseudonimo di William Boot. Nel 1967 scrisse Rosencrantz e Guildenstern sono morti, surreale tragicommedia messo in scena al National Theatre, poi divenuto un film nel 1990 (premiato con il Leone d'oro a Venezia), del quale lo stesso Stoppard fu regista. Nel 1977 Stoppard incominci\xc3\xb2 ad interessarsi al problema dei diritti umani, in particolare per la situazione politica dei dissidenti in Europa orientale e in Unione Sovietica; nello stesso anno and\xc3\xb2 in Russia come membro di Amnesty International, incontr\xc3\xb2 Vladimir Bukovsky, e torn\xc3\xb2 in Cecoslovacchia, sotto regime comunista, dove conobbe V\xc3\xa1clav Havel, drammaturgo ribelle.Tom Stoppard scrisse molti articoli riguardanti i diritti umani e per differenti cause, come per Index on Censorship (Indice di Censura) e Committee against Psychiatric Abuse (Comitato contro l'abuso psichiatrico). Negli anni settanta si afferm\xc3\xb2 come acclamato e pluripremiato autore di commedria drammatiche o assurdistiche come I mostri sacri (1974) e 15 Minute-Hamlet (1976), oltre che per i sofisticati drammi The Real Thing (1982) e la farsa Traversata burrascosa (1984). Gli anni novanta gli portarono nuovi successi con le opere Arcadia (1993), Indian Ink (1995) e The Invention of Love (1997), a volte ricordato come il suo lavoro migliore. Nel 1997 Elisabetta II del Regno Unito lo nominata Knight Bachelor per i suoi servizi alla letteratura.Nel 1998 vinse l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale per Shakespeare in Love, mentre nel 2002 torn\xc3\xb2 trionfalmente a teatro con la trilogia The Coast of Utopia, che gli valse il suo quarto Tony Award alla migliore opera teatrale. Due anni dopo tradusse l'Enrico IV di Pirandello per la Donmar Warehouse e nel 2006 ottenne un altro grande successo sulle scene con Rock 'n' Roll, debuttato al Royal Court Theatre prima di essere riproposto nel West End e a Broadway. La sua ultima opera teatrale, The Hard Problem, fu accolta pi\xc3\xb9 freddamente dalla critica al suo debutto al Royal National Theatre nel 2015.\n\nVita privata\n\nTom Stoppard \xc3\xa8 stato sposato tre volte. Il primo matrimonio fu con Jose Ingle (1965-72), mentre il secondo, con Miriam Moore-Robinson, (1972-92), termin\xc3\xb2 quando Stoppard lasci\xc3\xb2 la moglie per l'attrice Felicity Kendal; ha due figli, nati dai precedenti matrimoni, tra cui l'attore Ed Stoppard. Nel 2014 si \xc3\xa8 sposato con Sabrina Guinness.\n\nRomanzi\n\nStoppard ha scritto un solo romanzo, Lord Malquist and Mr Moon del 1966. Situata nella Londra contemporanea, tra i personaggi appaiono non solo la figura del secolo XVIII, Malquist ed il suo inetto compare Moon (Bowell), bens\xc3\xac cowboys con revolver carichi, un leone (espulso dal Ritz) e un irlandese che assicura di essere il Cristo resuscitato (dalla copertina di un libro).\n\nPremi e riconoscimenti\n\nNel corso della sua carriera Tom Stoppard ha ottenuto molteplici prestigiosi riconoscimenti come drammaturgo e sceneggiatore, oltre ai dottorati onorari dalla universit\xc3\xa0 di Oxford, Cambridge e Yale. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Imperiale per la sua attivit\xc3\xa0 teatrale e cinematografica." | b'8898646129025992762' | b"\n\nTom Stoppard\n | 1,455 |
b'Q149094' | b"\n\nClivia miniata\n\nEtimologia\n\nIl nome del genere \xc3\xa8 un omaggio a lady Charlotte Clive, duchessa di Northumberland.\n\nDescrizione\n\nPianta sempreverde a crescita lenta dotata di grandi foglie nastriformi disposte a ventaglio, dal centro del quale dipartono la nuova vegetazione e gli steli fiorali portanti alla sommit\xc3\xa0 numerosi fiori campanulati di colore arancio. Raggiunge dimensioni vicine e talvolta superiori al mezzo metro d'altezza. Esemplari maturi accestiscono vigorosamente emettendo numerosi polloni alla base della pianta, creando cos\xc3\xac fitti cespugli. Sono piante prive di organi ipogei di riserva.\n\nRadici\n\nCarnose, rizomatose a forma di funi. Affioranti in parte dal substrato\n\nFoglie\n\nNastriformi con apice ottuso, larghe fino a 6\xc2\xa0cm e lunghe fino a 70\xc2\xa0cm. La lamina fogliare \xc3\xa8 coriacea e lucida, di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde pi\xc3\xb9 chiaro sull'inferiore. Generano direttamente dalle radici, creando cos\xc3\xac una sorta di ventaglio. L'emissione di nuove foglie avviene dal centro di tale struttura, sviluppandone alternativamente una a destra e una a sinistra. In questo modo le foglie pi\xc3\xb9 distanti da tale centro di genesi, e quindi pi\xc3\xb9 vicine al terreno, risultano essere le pi\xc3\xb9 vecchie.\n\nInfiorescenza\n\nSimile ad un ombrella terminale portante da 10 a 20 fiori.\n\nFiore\n\nImbutiforme, eretto, di colore rosso-arancio.\n\nFrutti\n\nBacche rosse carnose contenenti da due a quattro semi sferoidali. Tali semi, una volta maturi, possono germinare quando si trovano ancora all'interno del frutto.\n\nRiproduzione\n\n\xc3\x88 l'unica specie del genere che ha impollinazione entomogama. Viene effettuata in natura da mosche, api e lepidotteri del genere Papilio.\n\nDistribuzione e habitat\n\nLocalit\xc3\xa0 ombrose e umide dell'est/sud est del Sudafrica.\n\nVariet\xc3\xa0\n\nClivia miniata var. citrina S. Watson\n\nIbridi\n\nSi trova in commercio anche un suo ibrido interspecifico denominato Clivia x cyrtanthiflora incrocio tra C. miniata e C.nobilis, capace di fiorire due o tre volte l'anno.\n\nUsi\n\nPianta esclusivamente ornamentale. Coltivata come pianta d'appartamento per lo splendido fogliame e la profusione di fiori in primavera/estate.Tutta la pianta \xc3\xa8 velenosa in quanto contiene Lycorine, alcaloide cristallino presente anche nel genere Narcissus.\n\nColtivazione\n\nEssendo piante che vivono in ambienti ove le piogge si concentrano in primavera e estate, in inverno vanno irrigate poco, mentre in estate richiedono buone quantit\xc3\xa0 d'acqua e alti tassi d'umidit\xc3\xa0 relativa. Si consiglia quindi di coltivare le Clivia in vaso ponendole all'esterno in estate, in luogo luminoso ma umido e fresco, lontano dai raggi solari, e di innaffiare regolarmente evitando per\xc3\xb2 ristagni che potrebbero causare marciumi.In inverno si potr\xc3\xa0 ritirare in appartamento possibilmente in zona moderatamente luminosa per stimolare la fioritura successiva, ma tollera eccellentemente anche condizioni di scarsa illuminazione, essendo pianta da sottobosco.Per quanto riguarda le temperature l'optimum vegetativo va dai 15\xc2\xa0\xc2\xb0C ai 25\xc2\xa0\xc2\xb0C. Nella stagione invernale sia esemplari adulti che molto giovani sopportano comunque temperature di qualche grado superiori allo 0\xc2\xa0\xc2\xb0C. L'importante \xc3\xa8 non esporle assolutamente al gelo.Esposizione da mezzombra a ombra totale.\n\nMoltiplicazione\n\nLa via pi\xc3\xb9 rapida e funzionale per ottenere piante vigorose e di rapida fioritura \xc3\xa8 quella vegetativa, mediante divisione dei ceppi originatisi alla base della pianta.In alternativa seminare in primavera i semi maturati durante l'inverno sulla pianta. Una volta che le bacche hanno raggiunto la colorazione rosso brillante e sono quindi mature, aprirle e quindi ripulire i semi dalla polpa. Sistemare un seme per vaso di 8\xc2\xa0cm di diametro con buon terriccio universale (o meglio terriccio misto a sabbia e torba). Un buon metodo per assicurare la germinazione \xc3\xa8 quello di lasciare i semi indisturbati sulla pianta, nella loro bacca finch\xc3\xa9 quest'ultima non inizi a scurirsi e disidratarsi, e quindi cadere al suolo. Tastando tale frutto si noter\xc3\xa0 che sono presenti in esso rigonfiamenti dovuti alla radichetta carnosa che gi\xc3\xa0 ciascun seme ha emesso.La crescita da seme \xc3\xa8 lenta, e la fioritura non avverr\xc3\xa0 finch\xc3\xa9 la pianta non sar\xc3\xa0 matura, dopo circa 7 anni dalla semina." | b'4387827417687699176' | b"\n\nClivia miniata\n | 1,443 |
b'Q275256' | b"\n\nSteve Bernier\n\nGiovanili\n\nGioca tutta la carriera giovanile con i Moncton Wildcats, squadra della QMJHL. Nel 2001-2002 risulta nell'All-Rookie Team, mentre nella stagione 2002-2003, la migliore dal punto di vista realizzativo, risulta nel Second All-Star Team della lega, anche grazie ai 49 gol e 52 assist messi a segno.Nel draft del 2003 \xc3\xa8 la sedicesima scelta totale, che spetta ai San Jose Sharks, squadra che per\xc3\xb2 lo lascia altre due stagioni a Moncton. Nel 2004 arriva fino in finale dei playoff di QMJHL con la sua squadra, che viene eliminata, in cinque gare, dai Gatineau Olympiques. Al termine della stagione 2004-2005, in cui \xc3\xa8 autore di 35 gol e 36 assist (71 punti), gli Sharks lo mettono sotto contratto per tre anni.\n\nNational Hockey League\n\nLa sua prima stagione da professionista fu divisa tra gli Sharks e la loro squadra affiliata dell'AHL, i Cleveland Barons. Il suo primo gol in NHL arriv\xc3\xb2 il 12 novembre 2005 contro i Dallas Stars. Chiuse la regular season con 27 punti, frutto di 13 gol e 14 assist, a cui aggiunse 1 gol e cinque assist nei playoff, in cui gli Sharks furono eliminati al secondo round.Nel corso della stagione successiva Bernier, a causa di un infortunio, pass\xc3\xb2 un periodo in AHL con i Worcester Sharks, per poi tornare, in febbraio, in prima squadra. A met\xc3\xa0 della stagione seguente fu ceduto ai Buffalo Sabres, assieme alla prima scelta al draft successivo ed in cambio di Brian Campbell e della settima scelta al draft. Realizz\xc3\xb2 i suoi primi gol con la nuova maglia il giorno dopo, con una doppietta (cui aggiunse un assist) nella vittoria per 8-4 con i Nashville Predators. Diventato free-agent alla fine della stagione, pass\xc3\xb2 ai Vancouver Canucks in cambio della seconda scelta al draft del 2010 e una del terzo round del 2009. Il periodo in Canada lo vide spesso infortunato e retrocesso, infine, in terza linea. Il 25 giugno 2010 pass\xc3\xb2 ai Florida Panthers, con cui fu costretto a saltare, a causa di un infortunio, la seconda parte della stagione, chiudendo con 5 gol e 10 assist.Ancora una volta free-agent in vista della stagione 2012-12 accett\xc3\xb2 un contratto di tipo two-way con l'organizzazione dei New Jersey Devils. Dapprima scese in campo con la squadra affiliata in AHL degli Albany Devils. Nel gennaio del 2012 Bernier prolung\xc3\xb2 per un altro anno con i Devils, arrivando nella stessa stagione alla finale della Stanley Cup, persa con i Los Angeles Kings.Il 3 febbraio 2013 ha realizzato la sua prima doppietta con la squadra del New Jersey, decisiva per la vittoria sui New York Islanders (3-0). Ha chiuso la seconda stagione con i Devils con 8 gol e sette assist in 47 partite, ma la squadra non \xc3\xa8 arrivata ai playoff.Il 17 settembre 2015, dopo aver lasciato i Devils da free agent, ha firmato per i New York Islanders." | b'13460437221673935173' | b"\n\nSteve Bernier\n | 835 |
b'Q577431' | b'\n\nAmazonsaurus maranhensis\n\nDescrizione\n\nSecondo le ricostruzioni, era un erbivoro quadrupede con collo molto lungo e coda flessibile. Bench\xc3\xa9 alcuni altri Diplocoidi fossero tra i pi\xc3\xb9 lunghi animali mai esistiti, l\'Amazonsaurus non era pi\xc3\xb9 lungo di 12 metri (40 piedi).A dispetto di altri dinosauri scoperti in Brasile, questo \xc3\xa8 il primo genere tassonomico a portare il nome del luogo di scoperta, il Brasile Amazzonico. Il suo nome \xc3\xa8 derivato dalla zona brasiliana dell\'Amazzonia Legale e dalla parola greca sauros, ovvero "lucertola". \xc3\x88 conosciuta una sola specie, (A. maranhensis) che trae il suo nome dallo stato brasiliano del Maranh\xc3\xa3o. Sia il genere che la specie sono stati nominati nel 2003 dai paleontologi Ismar de Sourza Carvalho e Leonardo dos Santos Avilla, insieme al loro collega argentino, Leonardo Salgado.Fossili di Amazonsaurus, includono oggi alcune vertebre posteriori (facenti parte della coda), costole, e alcuni frammenti della pelvi, che sono le uniche rimanenze del dinosauro identificabile al livello generico della Formazione Itapecuru di Maran\xc3\xa3o. Questa formazione geologica \xc3\xa8 databile tra l\'Aptiano e l\'Albiano, epoche del primo periodo Cretaceo, tra 125 e 100 milioni di anni fa. L\'Amazonsaurus era ricoperto di sedimenti, che sono stati interpretati dai geologi come depositi di limo vicino al delta di un fiume.Le alte spine neurali sulle vertebre della coda identificano l\xe2\x80\x99Amazonsaurus come un sauropode diplocoide, ma la natura frammentaria dei campioni conosciuti rende difficile posizionare pi\xc3\xb9 precisamente la specie A. maranhensis all\'interno della superfamiglia Diplocoidea. Comunque, alcune caratteristiche di queste vertebre suggeriscono che esso potesse essere un membro sopravvissuto fino a tarda epoca della linea basale dei diplocoidi. Inoltre, un\'analisi cladistica pubblicata mostra l\'Amazonsaurus come essere derivato maggiormente dai rebbachisauridi, ma basale ai dicraeosauridi e ai diplodocidi con Diplocoidea (Salgado et al., 2004).\n\nBiogeografia\n\nI diplocoidi basali sono stati rinvenuti in numerose zone del Sud America, cos\xc3\xac come nella parte nord dell\'Africa, nel Primo Cretaceo, cos\xc3\xac come i sauropodi titanosauriani, e i carcharodontosauridi e gli spinorauridi teropodi. A partire dal Tardo periodo Cretaceo, i diplocoidi si sono estinti, mentre i titanosauri proliferavano. Anche le famiglie dei teropodi predatori del Primo Cretaceo furono sostituite da teropodi abelisauridi in tutti i continenti meridionali durante il Tardo Cretaceo (Carvalho et al., 2003; Novas et al., 2005).' | b'12510181486976571094' | b'\n\nAmazonsaurus maranhensis\n | 823 |
b'Q780447' | b"\n\nRob Walker Racing Team\n\nInizi\n\nGi\xc3\xa0 attivo nel mondo delle corse come pilota negli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale, nel 1953 Rob Walker fond\xc3\xb2 una propria scuderia, debuttando nella Lavant Cup di Formula 2, disputata sul circuito di Goodwood. Nella gara di debutto il pilota Tony Rolt ottenne un terzo posto, mentre nella corsa successiva a Snetterton, Eric Thompson ottenne la prima vittoria per il team. Walker iscrisse Rolt anche al Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1, ma il pilota inglese non port\xc3\xb2 a termine la corsa; la prima stagione fu comunque positiva, concludendosi con otto vittorie in gare di Formula 2.Negli anni successivi l'attivit\xc3\xa0 della scuderia fu piuttosto discontinua; il team prese parte al Gran Premio di Gran Bretagna di F1 sia nel 1954 che nel 1955, senza per\xc3\xb2 portare le proprie vetture al traguardo. Nel 1957 la scuderia riprese a partecipare regolarmente ad eventi di Formula 2, ma ad eccezione della vittoria nella Lavant Cup ad opera di Brooks i risultati non furono buoni.\n\nFormula 1\n\nNel 1958 Walker decise di espandere l'attivit\xc3\xa0 del team, mettendo sotto contratto Maurice Trintignant e Stirling Moss (impegnato anche con la Vanwall) e partecipando al Mondiale di Formula 1 con delle Cooper, prendendo parte anche a delle gare internazionali di Formula 2. Nel Gran Premio d'Argentina Moss conquist\xc3\xb2 la vittoria, successo bissato a Monaco da Trintignant. A partire dal 1959 Moss fu ingaggiato a tempo pieno; il pilota britannico conquist\xc3\xb2 due vittorie ed il terzo posto in Campionato, risultato ripetuto sia nel 1960, quando il team pass\xc3\xb2 ad utilizzare telai Lotus, che nel 1961.La stagione 1962 fu invece tragica per il team. Moss fin\xc3\xac la sua carriera dopo un grave incidente al volante di una Lotus del team BRP; Walker ingaggi\xc3\xb2 quindi Trintignant, che, ormai anziano, non riusc\xc3\xac a ottenere risultati degni di nota. L'anno fu funestato dalla morte di Ricardo Rodriguez e Gary Hocking, che persero entrambi la vita al volante di vetture del team in gare non valide per il Campionato del Mondo.Nel 1963 Walker torn\xc3\xb2 ad impiegare telai Cooper, ingaggiando lo svedese Jo Bonnier, facendo segnare sei punti in totale. Nella stagione successiva la scuderia conferm\xc3\xb2 Bonnier, passando ai telai Brabham e affiancando lo svedese con diversi altri piloti (tra i quali il debuttante Jochen Rindt). Il risultato migliore dell'anno fu il terzo posto conquistato da Jo Siffert al Gran Premio degli Stati Uniti.Nel 1965 la scuderia schier\xc3\xb2 Bonnier e Siffert, ma ancora una volta i risultati furono piuttosto scarsi. Nel 1966 e 1967 Walker schier\xc3\xb2 una Cooper - Maserati per Siffert, mentre nel 1968 la scuderia torn\xc3\xb2 a impiegare telai Lotus; la maggiore competitivit\xc3\xa0 della vettura permise al pilota svizzero di conquistare l'ultima vittoria per il team nel Gran Premio di Gran Bretagna. Nel 1969 la scuderia continu\xc3\xb2 con Siffert ed i telai Lotus, conquistando due podi. Nel 1970 il pilota svizzero fu sostituito da Graham Hill, ormai a fine carriera; il pilota britannico ottenne quattro piazzamenti a punti, con un quarto posto come miglior risultato. A fine stagione il team chiuse i battenti." | b'2633294719496849024' | b"\n\nRob Walker Racing Team\n | 997 |
b'Q4015472' | b'\n\nVittorio Paravia\n\nVittorio Paravia (Gragnano, 7 febbraio 1943) \xc3\xa8 un imprenditore italiano.\n\nBiografia\n\nFiglio di Vincenzo, abruzzese, fondatore della Paravia Ascensori Spa e di Laura Del Verme (appartenente ad una nobile famiglia campana), con nove fratelli di cui tre femmine. Diplomato presso l\'Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta di Napoli, ha poi conseguito una laurea con lode in Sociologia presso l\'Universit\xc3\xa0 di Salerno a cui ha fatto seguito una specializzazione in Marketing presso la Scuola di Amministrazione Aziendale Universit\xc3\xa0 di Torino. \xc3\x88 sposato con Maria Pia Corrado, e padre di tre figli: Benedetta, Alessandro e Alberto Paravia.\n\nLa carriera\n\nNel dicembre del 1986 ha fondato la SDOA (Scuola di Direzione e Organizzazione Aziendale) in collaborazione con Confindustria, Intersind, Asap ed Enti ed aziende locali e nazionali.Vittorio Paravia ha ricoperto numerosi incarichi all\'interno di Confindustria, sia a livello provinciale nella zona di Salerno, sia a livello nazionale. Una carriera che lo ha visto membro della Giunta provinciale (1971 - 2006), Vice Presidente di Confindustria di Salerno (1979 - 1982) e Responsabile della \xe2\x80\x98Area Scuola, Formazione e Ricerca\' (1999 - 2003).Nell\'ambito regionale di Confindustria in Campania, Vittorio Paravia oltre ad aver coperto diversi ruoli tra i "Giovani Imprenditori" ha anche assunto la presidenza della "Commissione Rapporti Esterni" (1977 - 1982) e la presidenza della "Commissione Rapporti Interni" (1983 - 1984).A livello nazionale Vittorio Paravia ha ricoperto la carica di Vice Presidente Nazionale del "Gruppo Giovani Imprenditori" di Confindustria (1974 1982), Componente della "Commissione Centrale e del Comitato Nazionale per il Mezzogiorno" (1975 - 1982). Sempre a livello nazionale tra il 1995 ed il 2004 ha fatto parte di diversi organi collettivi nazionali come la Commissione Nazionale Mezzogiorno, Commissione per la Qualit\xc3\xa0 dell\'Universit\xc3\xa0 e dell\'Alta Formazione ed il Comitato Education.Al di fuori di Confindustria Vittorio Paravia ha ricoperto ruoli di prestigio all\'interno dell\'ISFA, Istituto Superiore per la Formazione Aziendale, dapprima nel Comitato Tecnico Scientifico e successivamente come consigliere di amministrazione. \xc3\x88 stato l\'unico firmatario in Italia di "memorandum of understanding" nel campo dell\'istruzione superiore con le tre universit\xc3\xa0 emiratine Zayed University, Higher colleges of Technology e United Arab Emirates University.Tra i principali incarichi lavorativi ricoperti da Vittorio Paravia si annoverano la direzione della ditta "Vincenzo Paravia" (1967-1974), la guida della Paravia Elevator\'s Service Spa (1974-1977 e successivamente come Presidente 1982-1983), la guida della NAVALSUD Spa (1977-1986), la direzione di AGENSUD(1981-1984 e successivamente 1984-1987).Diversi gli incarichi di rappresentanza all\'estero per conto di Confindustria: Costa d\'Avorio e Gabon 1972, Belgio sede C.E.E.1976, Convegno UNICE Bruxelles 1978 e a Pechino nel 1981 in occasione del Festival del Film Industriale Italiano in Cina.' | b'14666411438647771186' | b'\n\nVittorio Paravia\n | 955 |
b'Q610649' | b'\n\nSanta Rosa (Nuovo Messico)\n\nGeografia fisica\n\nSecondo l\'Ufficio del censimento degli Stati Uniti, ha una superficie totale di 5,00\xc2\xa0mi\xc2\xb2 (12,95\xc2\xa0km\xc2\xb2).\n\nStoria\n\nIl primo insediamento euroamericano nell\'area fu Aqua Negra Chiquita, "piccola acqua nera" in spagnolo, nel 1865. Il nome fu cambiato nel 1890 in Santa Rosa, riferendosi a una cappella che don Celso Baca (il fondatore della citt\xc3\xa0) costru\xc3\xac e prese il nome sia da sua madre Rosa che da Santa Rosa da Lima. La "Rosa" pu\xc3\xb2 anche riferirsi alle rose nella storia di Nostra Signora di Guadalupe ed \xc3\xa8 indicativa del cattolicesimo dei colonizzatori spagnoli che si stabilirono nell\'area.A cavallo del XX secolo, Santa Rosa non era il pi\xc3\xb9 grande insediamento all\'interno della regione. Puerto de Luna, circa dieci miglia a sud, ospitava il capoluogo della contea di Guadalupe. Santa Rosa era pi\xc3\xb9 piccola di Puerto de Luna fino al 1901 quando la Chicago, Rock Island & Pacific Railroad venne costruita a Santa Rosa da est, seguita rapidamente dall\'arrivo della El Paso and Northeastern Railway nel febbraio 1902, da sud-ovest, creando cos\xc3\xac un collegamento transcontinentale. Come capolinea e punto di interscambio delle due ferrovie, si svilupp\xc3\xb2 rapidamente una fiorente comunit\xc3\xa0. Il capoluogo venne spostato a Santa Rosa da PDL nel 1903.L\'autostrada est-ovest attraverso la citt\xc3\xa0 fu designata come U.S. Route 66 nel 1926, e l\'aumento del traffico fece della comunit\xc3\xa0 una sosta popolare per motel e bar. Il tratto della Route 66 di Santa Rosa fa parte della storia del cinema. Quando l\'epico romanzo di John Steinbeck, Furore, per il quale venne creato anche un film, il regista John Ford ha usato Santa Rosa per la memorabile scena del treno. Tom Joad (Henry Fonda) guarda un treno merci a vapore sul ponte della ferrovia sul fiume Pecos, verso il tramonto. \xc3\x88 stata anche una delle scene di sparatoria di Il mondo violento di Bobbie Jo ragazza di provincia con Lynda Carter nel ruolo principale.La citt\xc3\xa0 fu la casa d\'infanzia dell\'autore Rudolfo Anaya, ed \xc3\xa8 la base per la citt\xc3\xa0 immaginaria di Guadalupe nel suo romanzo autobiografico Bless Me, Ultima.\n\nEvoluzione demografica\n\nSecondo il censimento del 2010, la popolazione era di 2\xc2\xa0848 abitanti.\n\nEtnie e minoranze straniere\n\nSecondo il censimento del 2010, la composizione etnica della citt\xc3\xa0 era formata dal 69,2% di bianchi, il 2,4% di afroamericani, il 2,0% di nativi americani, l\'1,8% di asiatici, lo 0,0% di oceanici, il 21,1% di altre razze, e il 3,4% di due o pi\xc3\xb9 razze. Ispanici o latinos di qualunque razza erano il 79,4% della popolazione.' | b'2781955793157368606' | b'\n\nSanta Rosa (Nuovo Messico)\n | 881 |
b'Q189298' | b"\n\nAcido picrico\n\nStoria\n\nL'acido picrico fu citato per la prima volta negli appunti di chimica di Johann Rudolph Glauber nel 1742. In un primo momento veniva creato a partire da alcuni nitriti presenti nelle corna di animali, nella seta e nella resina naturale. La sua sintesi dal fenolo e la determinazione corretta della sua formula furono delineate con successo nel 1841. Non prima del 1830 i chimici pensarono di utilizzare l'acido picrico come esplosivo, se non esclusivamente come acido. Nel 1873 Hermann Sprengel prov\xc3\xb2 che l'acido picrico poteva essere fatto detonare e nel 1894 i lavoratori russi escogitarono un metodo di manifattura per proiettili d'artiglieria. Poco dopo i maggiori poteri militari usarono l'acido picrico come loro materiale esplosivo principale. Comunque i proiettili riempiti con acido picrico diventano altamente pericolosi poich\xc3\xa9 la miscela reagisce con il metallo presente sull'involucro del proiettile, creando un composto pi\xc3\xb9 instabile degli inneschi della cartuccia di fucile. La notevole potenza esplosiva dell'acido picrico fu dimostrata nell'Esplosione di Halifax.Nel XX secolo si assistette alla progressiva sostituzione dell'acido picrico con il Trinitrotoluene (TNT). L'acido picrico \xc3\xa8 anche utilizzato nella chimica analitica di metalli e minerali.\n\nSinonimi\n\nNel 1885, sulla base delle ricerche di Hermann Sprengel, il chimico francese Eugene Turpin brevett\xc3\xb2 l'uso di acido picrico pressato e disteso per cariche esplosive e proiettili d'artiglieria. Nel 1887 il governo francese gli aggiunse la nitrocellulosa e adott\xc3\xb2 questo esplosivo sotto il nome di melinite. Nel 1888 a Lydd, nella regione del Kent, la Gran Bretagna inizi\xc3\xb2 a produrre una miscela molto simile e la chiam\xc3\xb2 lyddite.Il Giappone produsse un composto ugualmente simile con una formula migliorata nota come schimose. Nel 1889 un materiale simile, una miscela di ammonio cresilato con trinitrocresolo, o sale di ammonio di trinitrocresolo, cominci\xc3\xb2 ad essere prodotto con il nome di ecrasite.\n\nProduzione e sintesi\n\nIl fenolo viene fuso e disciolto in una soluzione di acido solforico, quindi mescolato per un periodo di circa 5 ore. Il periodo pu\xc3\xb2 variare in funzione dalla quantit\xc3\xa0 di fenolo impiegata.La soluzione acido-fenolo viene diluita in acqua distillata quindi viene fatta reagire con acido nitrico, ottenendo la nitrazione del fenolo.\n\nAvvertenze\n\nNel processo di produzione descritti, non sono riportati alcuni dettagli pratici. Questo esplosivo, leggermente pi\xc3\xb9 potente del tritolo (TNT), non \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 prodotto a causa della sua tossicit\xc3\xa0, del suo costo e della sua instabilit\xc3\xa0: infatti a contatto con i metalli forma sali esplosivi.In Italia la produzione e la sintesi non autorizzate di esplosivi sono vietate dalla legge." | b'8894599216554956567' | b"\n\nAcido picrico\n | 874 |
b'Q4009765' | b"\n\nVenturi Jamais Contente\n\nCon Venturi Jamais Contente si intendono una serie di vetture sperimentali prodotte dalla casa automobilistica francese Venturi con l'intento preciso di battere il record del mondo di velocit\xc3\xa0 per veicoli ad alimentazione elettrica.\n\nIl contesto\n\nVenturi istitu\xc3\xac nel 2009 un programma triennale di sviluppo di veicoli ad altissima velocit\xc3\xa0 in partenariato con l'universit\xc3\xa0 dell'Ohio. L'universit\xc3\xa0 era gi\xc3\xa0 dotata di una squadra di ricercatori nel campo delle automobili alimentate elettricamente, poich\xc3\xa9 aveva partecipato a campionati dedicati a questa categoria nel corso degli anni '90. Sempre il gruppo di ricerca universitario, coadiuvato da studenti e altre aziende del settore, aveva gi\xc3\xa0 creato un veicolo elettrico ad alta velocit\xc3\xa0 tra il 2000 e il 2002, chiamato Buckeye Bullet 1. Dopo 2 anni di migliorie, il Buckeye Bullet 1 raggiunse la velocit\xc3\xa0 record di 437 km/h (271,7 mph).Il nome Jamais Contente (in italiano Mai Contenta) deriva da una delle primissime autovetture alimentate elettricamente del mondo. Nel 1899 fu dato questo nome a un'automobile elettrica in grado di raggiungere la velocit\xc3\xa0 di 100 km/h, ponendo tale tecnologia all'avanguardia gi\xc3\xa0 a partire dalla fine del XIX secolo.\n\nJamais Contente 2009\n\nLa prima vettura nata dalla collaborazione franco-statunitense \xc3\xa8 la Venturi Jamais Contente 2009 (conosciuta anche come Venturi Buckeye Bullet 2), alimentata da una pila combustibile a idrogeno e ossigeno in grado di trasformare almeno il 60/80% dell'energia chimica di questi elementi in elettricit\xc3\xa0. Sviluppando una potenza di pi\xc3\xb9 di 700 CV e con una livrea appositamente disegnata (la cui vista laterale ricorda un caccia a reazione), \xc3\xa8 riuscita a battere il record di velocit\xc3\xa0 per un veicolo elettrico raggiungendo i 487 km/h. Il record \xc3\xa8 stato omologato dalla FIA ed \xc3\xa8 stato registrato sul lago salato di Boneville (Utah).\n\nJamais Contente 2010\n\nL'anno successivo Venturi si ripresenta sul lago salato con un nuovo modello dall'aerodinamica perfezionata e dall'alimentazione differente. Si tratta questa volta di un motore a batteria elettrica. Le differenze si fanno sentire, e la Venturi Jamais Contente 2010 (conosciuta anche come Venturi Buckeye Bullet 2.5) consegue un nuovo record mondiale omologato dalla FIA, 495 km/h. Nonostante il record del mondo sia quello omologato (poich\xc3\xa9 rispettava le specifiche internazionali volute dalla FIA), Venturi sostiene che la Jamais Contente 2010 sia riuscita a toccare anche la velocit\xc3\xa0 di 515 km/h.\n\nSviluppi futuri\n\nNonostante l'impegno iniziale della Venturi fosse programmato fino al 2011, l'universit\xc3\xa0 dell'Ohio sostiene che si sta ancora lavorando a un nuovo modello. Esso sar\xc3\xa0 alimentato sempre a batterie elettriche, con l'obiettivo di superare il record di 400 mph di velocit\xc3\xa0 (643 km/h)." | b'14777019170507251151' | b"\n\nVenturi Jamais Contente\n | 925 |
b'Q1101842' | b"\n\nPanhard VCR\n\nTecnica\n\nQuesto piccolo veicolo (se rapportato alle dimensioni tipiche dei mezzi corazzati) \xc3\xa8 una mezzo caratteristico e dalle soluzioni molto ingegnose, che permettono a una dozzina di uomini di muoversi e combattere in condizioni di guerra di elevata intensit\xc3\xa0.La corazza in acciaio saldato \xc3\xa8 di 8\xe2\x80\x9412mm., valore notevole per un mezzo da 7t., spiegabile con la riduzione delle dimensioni, per esempio la lunghezza \xc3\xa8 molto inferiore a 5m. Le piastre sono per lo pi\xc3\xb9 ben inclinate.Esso ha una meccanica estremamente compatta, ed adattata alle minuscole proporzioni del mezzo, essendo essa ripartita su 3 assi e dunque di tipo 6x6, con pneumatici di limitato diametro, necessariamente viste le piccole dimensioni del veicolo, che ha una capacit\xc3\xa0 di guado anfibio con movimento dato solo dagli pneumatici, a 4\xc2\xa0km/h. Esiste anche una versione 4x4. Sulla versione 6x6 le ruote centrali possono essere sollevate quando il veicolo cammina su strada, per ridurre il consumo di carburante e pneumatici.Sempre in termini di meccanica, le ruote sono sempre in presa, con servosterzo agente solo su quelle anteriori. Quando il mezzo viaggia su strada, per rendere il veicolo pi\xc3\xb9 efficiente ed economicamente vantaggioso, la ruota centrale \xc3\xa8 sollevata da terra, ma essendo sempre in presa, nondimeno, continua a girare disperdendo inutilmente potenza. Anche cos\xc3\xac il risparmio \xc3\xa8 sensibile. Quando il VCR \xc3\xa8 su terreno vario le ruote dell'asse centrale sono invece abbassate.Il motore \xc3\xa8 a benzina di buona potenza, un Peugeot da 155\xc2\xa0hp che d\xc3\xa0 oltre 20cv./ton. e prestazioni brillanti. Anche se non \xc3\xa8 stato adottato un diesel, la riserva di carburante \xc3\xa8 tale da garantire un'elevata autonomia. Il motore si trova al centro del veicolo, dietro il pilota, che invece \xc3\xa8 sul davanti. Il propulsore \xc3\xa8 dietro a destra, il capocarro dietro a sinistra. Dietro questi vi \xc3\xa8 lo scomparto equipaggio, con 2 portelli sul retro, 3 feritoie di tiro per lato, portelli superiori. Nonostante la compattezza estrema, e certamente anche in maniera un poco scomoda, sono disponibili posti per 9 soldati equipaggiati.L'armamento principale \xc3\xa8 disponibile in numerose configurazioni. Si parte da una mtg da 7,62mm scudata, per arrivare a lanciamissili controcarro a lungo raggio.\n\nServizio\n\nIl VCR \xc3\xa8 stato realizzato esplicitamente per l'esportazione, abbinata con quella della ERC. I risultati commerciali della nuova generazione di piccoli veicoli da combattimento francesi non hanno per\xc3\xb2 raggiunto nemmeno lontanamente quelli dei pi\xc3\xb9 vecchi AML/M3, prodotti in migliaia di esemplari ma l'ERC \xc3\xa8 stato nondimeno esportato in Argentina, Iraq, Emirati Arabi Uniti. La versione pi\xc3\xb9 interessante \xc3\xa8 stata certamente quella per l'Iraq, con 106 mezzi armati con una torretta UTM 800 dell'Euromissile, con 4 missili pesanti controcarri HOT (gittata 4,25\xc2\xa0km.x 800+mm. di perforazione), e 10 armi di ricarica, al posto del comparto truppa. Ci\xc3\xb2 potenzi\xc3\xb2 a suo tempo in maniera notevole le capacit\xc3\xa0 controcarri dell'esercito iracheno contro gli iraniani. Questa non \xc3\xa8 la sola versione realizzata, esistono infatti il modello ambulanza VCR/IS con 4 barelle, il posto di comando VCR/PC, il veicolo riparazioni VCR/AT, oltre a un molto interessante modello con torretta armata di cannone-mortaio da 81mm ERC/ENC (rimasto apparentemente allo stadio di prototipo), e naturalmente il modello base da trasporto VCR/TT con un armamento dato da una mitragliatrice o un cannone da 20mm in torretta monoposto." | b'1175063298911577454' | b"\n\nPanhard VCR\n | 1,177 |
b'Q727747' | b'\n\nPietro Koch\n\nRepubblica Sociale Italiana\n\nNella primavera del 1943 fu richiamato alle armi nel 2\xc2\xba Reggimento "Granatieri di Sardegna" e l\'8 settembre 1943 era a Livorno con il suo reparto in attesa di imbarcarsi per la Sardegna. Dopo l\'8 settembre si spost\xc3\xb2 a Firenze e si iscrisse al Partito Fascista Repubblicano, entrando nel "Reparto Speciale di Sicurezza" di Mario Carit\xc3\xa0. Le incertezze del periodo sono riportate in tre lettere di Pietro Koch alla sorella, pervenute, dopo la Liberazione, ad un giovane funzionario del Partito Comunista Italiano, Luca Canali, che le pubblic\xc3\xb2 parafrasate nella sua autobiografia . In esse, si manifesta lo sbandamento di un giovane ragazzo che poi decide di aderire con convinzione fanatica alla repressione nazi-fascista.Si mise subito in evidenza con la cattura, presso un albergo cittadino, del colonnello Marino, gi\xc3\xa0 aiutante del generale di corpo d\'armata Mario Caracciolo di Feroleto, l\'ex comandante della 5\xc2\xaa Armata che aveva tentato la difesa di Firenze. Attraverso questa azione fu notato da Mussolini. Mario Caracciolo di Feroleto, uno dei pochi generali che si erano opposti ai tedeschi, si era rifugiato a Roma presso il convento vaticano di San Sebastiano, sotto tutela di Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo.Il capitano delle SS di via Tasso, Kurt Schutze, del gruppo di Herbert Kappler, autorizz\xc3\xb2 Koch a violare il territorio vaticano; cos\xc3\xac la sua banda, attraverso uno stratagemma e l\'appoggio esterno delle SS, riusc\xc3\xac ad arrestare il generale. Le SS, dopo averlo schedato, lo lasciarono a Koch, che lo trasfer\xc3\xac a Firenze presso la sede della cosiddetta Banda Carit\xc3\xa0. Il risultato di questa azione gli permise di avere le autorizzazioni dal capo della Polizia della RSI di Sal\xc3\xb2, Tullio Tamburini, per costituirsi un suo reparto speciale. Con l\'arresto del generale di corpo d\'armata Mario Caracciolo di Feroleto fu rinvenuto anche il memoriale Caracciolo, documento interessantissimo scritto dal generale durante la reclusione, che contiene informazioni inequivocabili, in particolare riguardo a come la cieca ostinazione del duce abbia condotto l\'Italia nel baratro. Fu grazie al tenente, poi capitano, dei Granatieri di Sardegna, N.H. Eraldo Barosini (Roma 3/10/1915 - Roma 23/05/1986), capo settore della Banda Granatieri e amico di Pietro Koch, che in pieno regime nazi-fascista \xc3\xa8 stato possibile venire a conoscenza di parte di questa documentazione, sottratta dal Barosini a Koch durante un loro incontro, che n\xc3\xa9 il governo repubblicano, n\xc3\xa9 le autorit\xc3\xa0 tedesche avrebbero mai autorizzato di mettere in circolazione e avrebbero forse un giorno distrutto.\n\nLa fine della banda\n\nAlcuni componenti della banda furono giustiziati nei giorni successivi al 25 aprile: Armando Tela il 22 maggio, Augusto Trinca Armati il 18 maggio, Vito Videtta il 29 aprile. Gli altri furono in maggioranza condannati a pene detentive e ritornarono in libert\xc3\xa0 nei primi anni cinquanta, come il sacerdote Epaminonda Troya. La Cerri venne scagionata dalle accuse e scarcerata da Regina Coeli il 16 marzo 1946, dopo aver diviso la cella con la collaborazionista ebrea Celeste Di Porto. Osvaldo Valenti venne fucilato il 30 aprile a Milano assieme alla compagna Luisa Ferida, che sar\xc3\xa0 poi giudicata estranea post-mortem. Mauro De Mauro ebbe imputazioni per la strage delle Fosse Ardeatine, ma fu assolto e divenne un noto giornalista, fino al suo omicidio per opera della mafia siciliana nel 1970. Daisy Marchi, che Koch cerc\xc3\xb2 di scagionare dai crimini (poich\xc3\xa9 aveva lasciato la banda dopo la fine della relazione con lui), pass\xc3\xb2 un brevissimo periodo in prigione, tentando di farsi passare per una partigiana, e poi venne liberata senza accuse; \xc3\xa8 morta da anonima pensionata a Roma nel 2013. Alba Cimini (morta a Napoli nel 1952, a 34 anni) liberata dopo aver scritto una lettera a Mussolini dopo il primo arresto e arrestata di nuovo nel dopoguerra, non sub\xc3\xac condanne, nonostante l\'accertato coinvolgimento. Marcella Stopponi e altri beneficiarono dell\'amnistia Togliatti che cancell\xc3\xb2 i loro reati e le relative condanne. Mar\xc3\xada Denis, che frequent\xc3\xb2 Koch solo per far liberare Visconti, risult\xc3\xb2 estranea ad ogni coinvolgimento e venne liberata.' | b'14890233785643562482' | b'\n\nPietro Koch\n | 1,347 |
b'Q3668191' | b'\n\nChiesa dei Santi Giorgio e Caterina\n\nStoria\n\nUna prima chiesa dedicata ai santi Giorgio e Caterina sorse a Cagliari alla fine del XVI secolo, come sede dell\'"arciconfraternita dei santi martiri Giorgio e Caterina dei Genovesi". La confraternita, legata alla storia della fiorente comunit\xc3\xa0 genovese di Cagliari, venne costituita nel 1587 dall\'arcivescovo Francesco del Val ed eretta in arciconfraternita nel 1591 da papa Gregorio XIV. Inizialmente l\'associazione aveva la sua sede presso una cappella della chiesa del convento di Santa Maria di Ges\xc3\xb9 (che occupava l\'area dove oggi sorge l\'ex Manifattura tabacchi, in viale Regina Margherita). Per statuto i membri della confraternita dovevano avere origini liguri.La costruzione della nuova sede inizi\xc3\xb2 nel 1599, con la posa della prima pietra da parte dell\'arcivescovo Alonso Lasso \xc3\x87ede\xc3\xb1o. La chiesa, completata nel corso del XVII secolo, sorgeva in Sa Costa (attuale via Manno), nel quartiere Marina, con linee architettoniche richiamanti elementi del manierismo e del barocco, mentre gli interni custodivano diverse opere d\'arte.La facciata era caratterizzata da un portale, incorniciato da due colonne tortili e da un fastigio curvilineo, contenente lo stemma di Genova. L\'interno era ad unica navata con cappelle laterali. La volta a botte dell\'aula si presentava decorata a cassettoni.La chiesa venne distrutta dai bombardamenti il 13 maggio del 1943, durante la seconda guerra mondiale.Finita la guerra, si pens\xc3\xb2 alla ricostruzione della chiesa dell\'arciconfraternita dei Genovesi. Un primo progetto, risalente al 1947, prevedeva la ricostruzione dell\'edificio nell\'area della chiesa distrutta, in via Manno (questo terreno venne invece successivamente venduto al gruppo La Rinascente).Il progetto definitivo, da realizzarsi nella zona di Monte Urpinu, in un quartiere periferico in rapida espansione, venne ideato da Marco Piloni e Francesco Giachetti nel 1957. La chiesa divenne sede della parrocchia eretta il 23 novembre 1964 dall\'arcivescovo Paolo Botto e da lui stesso venne consacrata il 23 novembre 1967. Nel 2001 venne realizzata la scalinata, prevista nel progetto del \'57, che collega la chiesa alla sottostante via Scano.\n\nDescrizione\n\nL\'attuale chiesa, a pianta centrale, presenta esternamente otto facce, costituite da alte arcate paraboloidali, all\'interno delle quali si alternano pareti in muratura e vetrate. Ciascuno degli otto "spicchi" che costituiscono l\'edificio \xc3\xa8 raccordato a una lanterna, situata al centro e nella parte alta della chiesa.Il portale \xc3\xa8 sormontato dallo stemma di Genova, recante il motto LIBERTAS, recuperato dalle macerie dell\'antica chiesa. L\'interno \xc3\xa8 caratterizzato dalla luminosit\xc3\xa0 che filtra dalle grandi vetrate colorate, in cui sono i disegni di Rolando Monti che rappresentano gli strumenti della passione di Cristo. Alle quattro vetrate, come gi\xc3\xa0 accennato, si alternano quattro pareti in muratura, in cui le pitture monocromatiche di Dino Fantini raffigurano vicende della vita dei santi Giorgio e Caterina, la Madonna (sopra l\'arco del presbiterio) e infine i membri dell\'arciconfraternita dei Genovesi mentre visionano il progetto della nuova chiesa (parete sopra l\'ingresso). L\'interno del tempio \xc3\xa8 ornato da opere d\'arte e memorie provenienti dalla chiesa distrutta.Il presbiterio, recentemente restaurato, risulta alterato rispetto alla sistemazione originaria; non \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 presente la balaustra, mentre l\'altare maggiore con l\'antico tabernacolo seicentesco \xc3\xa8 stato sostituito dalla sede del celebrante, sormontata dal Crocifisso ligneo del 1740 (precedentemente collocato nella seconda cappella a destra). L\'opera, attribuita a un allievo di Anton Maria Maragliano, si staglia sullo sfondo delle canne dell\'organo. Al centro dell\'area presbiteriale si trova la mensa marmorea, consacrata dall\'arcivescovo Giuseppe Mani il 26 aprile 2008.Le sei cappelle laterali ospitano alcune opere d\'arte, come la piccola statua in corallo della Vergine di Adamo (terza cappella a sinistra), che la tradizione vuole rinvenuta in mare, all\'interno di una conchiglia nel XVII secolo da un capitano genovese di nome Adamo. La piccola statua, molto venerata in passato, \xc3\xa8 collocata al centro di una raggiera dorata, ornata con pietre preziose, opera di Federico Melis. Nella stessa cappella, sotto la mensa dell\'altare, si trova un pezzo di terra portato da Nikolajewka sul Don dono degli Alpini in memoria dei caduti sardi nell\'aultima battaglia della ritirata e di tutti i caduti. Tra una cappella e l\'altra sono collocate antiche lampade lignee processionali. Altre opere sono custodite nel museo dell\'arciconfraternita, nei locali adiacenti alla chiesa.' | b'2320566560317623411' | b'\n\nChiesa dei Santi Giorgio e Caterina\n | 1,470 |
b'Q26214' | b"\n\nGnathostomata\n\nMorfologia\n\nGli Gnatostomi sono caratterizzati dalla trasformazione di uno degli archi branchiali degli Agnati (detto arco mandibolare), in prossimit\xc3\xa0 dell'apertura boccale, in una struttura di presa (mandibola articolata). Pu\xc3\xb2 essere costituito o da cartilagine, o da osso di sostituzione: nel primo caso la parte dorsale \xc3\xa8 detta cartilagine palatoquadrata e quella ventrale cartilagine di Meckel o mandibolare; nel secondo caso si parla rispettivamente di osso quadrato e 'osso articolare. Eccetto che nei Mammiferi, in cui queste due ossa sono molto ridotte, in tutti gli altri Gnatostomi costituiscono posteriormente l'articolazione mandibolare, legata ad una serie di muscoli adduttori, elevatori e intermandibolari, che ne permettono il movimento. Non si sa con precisione se sia davvero il primo arco branchiale degli Agnati ad aver dato origine all'arco mandibolare, in quanto si ipotizza l'esistenza di uno o pi\xc3\xb9 (massimo tre) archi premandibolari, che nel corso dell'evoluzione si sarebbero perduti, o secondo alcuni uno di essi \xc3\xa8 andato a formare le trabecole cartilaginee che formano la parte basale del condrocranio dei primi Gnatostomi (presenti anche negli Elasmobranchi attuali). A sostegno di questa ipotesi vi \xc3\xa8 anche la presenza di un nervo cranico, il profondo, che probabilmente innervava questo arco nei primi Gnatostomi e che poi \xc3\xa8 diventato un ramo del 5\xc2\xb0 nervo cranico nella maggior parte dei vertebrati. I primi Gnatostomi (come i Placodermi) presentavano delle piastre ossee che ricoprivano l'arcata mandibolare e che gli fornivano sostegno. La dentizione si pensa si sia sviluppata da queste piastre dermiche o da scaglie modificate. Dietro l'arco mandibolare si \xc3\xa8 evoluto anche l'arco ioideo, che in molti gruppi di animali (es. Condritti) provvede ad articolarlo con il cranio.Questa articolazione, comparsa circa 400 milioni di anni fa, ha cambiato notevolmente il modo di alimentazione dei Vertebrati, che grazie ad una bocca pi\xc3\xb9 mobile, sono diventati i dominatori incontrastati dei mari preistorici e in seguito anche della terraferma, e lo sono tuttora.\n\nAltre caratteristiche\n\nA differenza degli Agnati, presentano narici pari (per questo motivo sono anche detti Anfirini), cinque fessure branchiali, e una serie di archi viscerali articolati (costituiti cio\xc3\xa8 da una serie di elementi cartilaginei o ossei) che costituiscono lo scheletro branchiale degli Ittiopsidi e che si modificher\xc3\xa0 a formare altre strutture nei Vertebrati terrestri che hanno perso le branchie nella fase adulta. Altre caratteristiche sono lo sviluppo di pinne pari sostenute da elementi cartilaginei o ossei (cinti pettorali e pelvici) che in seguito daranno origine agli arti dei Tetrapodi, l'aggiunta di un terzo canale semicircolare orizzontale ai due gi\xc3\xa0 presenti nell'orecchio interno degli Agnati, con conseguente aumento del senso dell'equilibrio e del movimento che ora diventa pi\xc3\xb9 attivo. Tutti questi adattamenti evolutivi hanno portato all'estinzione della maggior parte degli Agnati, rappresentati ormai dal solo gruppo dei Ciclostomi, che presentano delle forme di alimentazione parassite o saprofaghe.Oltre alle specie attuali, fanno parte degli Gnatostomi i due gruppi estinti dei Placodermi e degli Acantodi, completamente acquatici (sia di acqua dolce che marini)." | b'4134137390154665894' | b"\n\nGnathostomata\n | 1,033 |
b'Q420764' | b'\n\nApple A5\n\nProgetto\n\nIl progetto dell\'A5 \xc3\xa8 basato su un processore dual core ARM Cortex-A9 MPCore con set di istruzioni ARMv7 con unit\xc3\xa0 NEON SIMD e processore grafico dual core PowerVR SGX543MP2. Apple dichiar\xc3\xb2 che il processore aveva una frequenza di funzionamento di 1\xc2\xa0GHz, ma questa \xc3\xa8 la frequenza massima di funzionamento dato che il sistema regola dinamicamente il clock per contenere i consumi del sistema. Apple ha incluso nel processore alcune customizzazioni; la prima \xc3\xa8 un\'unit\xc3\xa0 di image processing (ISP), utilizzata per operazioni di processing delle immagini, come il riconoscimento dei volti, il bilanciamento del bianco nelle fotografie o la stabilizzazione automatica del filmati. Un\'altra customizzazione \xc3\xa8 l\'unit\xc3\xa0 "earSmart", utilizzata per cancellare il rumore ambientale durante le telefonate.Apple, durante la presentazione, dichiar\xc3\xb2 che il processore era due volte pi\xc3\xb9 potente del precedente processore Apple A4 e che il comparto grafico era nove volte pi\xc3\xb9 potente del predecessore. Il contenitore dell\'A5 racchiude 512 MB di memoria a basso consumo DDR2 a 533\xc2\xa0MHz. Alla presentazione si \xc3\xa8 stimato che il nuovo processore costasse il 75% in pi\xc3\xb9 del predecessore.Al dicembre 2011 il processore A5 \xc3\xa8 prodotto nello stabilimento Samsung di Austin, in Texas. Samsung ha investito nello stabilimento 3.6 miliardi e sebbene lo stabilimento sia in grado di produrre chip di diverso tipo (processori, memorie, ecc.), la quasi totalit\xc3\xa0 della capacit\xc3\xa0 produttiva \xc3\xa8 dedicata alla produzione dell\'A5.\n\nApple A5 (S5L8940)\n\nApple utilizz\xc3\xb2 il primo processore A5 per l\'iPhone 4S e per l\'iPad 2.\n\nApple A5 (S5L8942)\n\nApple utilizza la seconda versione del chip A5 per la terza generazione di Apple TV e per gli iPad 2 prodotti dal 7 marzo 2012 nonch\xc3\xa9 per gli iPod Touch di 5\xc2\xaa Generazione e per l\'iPad mini. Queste versioni si differenziano dalla precedente per il diverso processo produttivo, il processore viene prodotto con un processo a 32\xc2\xa0nm (la prima versione utilizzava un processo a 45\xc2\xa0nm). Il nuovo processo ha permesso di ridurre la dimensione del chip del 40% e di incrementare l\'autonomia del dispositivo sino a due ore. L\'Apple TV utilizza un processore con un solo core attivo mentre nell\'iPad 2 e nell\'iPod Touch di 5\xc2\xaa Generazione e nell\'iPad mini viene montato un processore con entrambi i core funzionanti.\n\nApple A5X (S5L8945)\n\nApple ha presentato l\'AppleA5X il 7 marzo 2012 con la presentazione dell\'iPad di terza generazione. L\'A5X \xc3\xa8 dotato di un processore dual core a 1\xc2\xa0GHz (lo stesso dell\'Apple A5), ma il comparto grafico \xc3\xa8 basato su un processore quad core PowerVR SGX543MP4. L\'A5X, a differenza dell\'originale A5, utilizza una memoria esterna e non inclusa nel package; il processo produttivo rimane a 45\xc2\xa0nm. Il raddoppio del comparto grafico ha prodotto un aumento del die che \xc3\xa8 passato dai 132,4\xc2\xa0mm\xc2\xb2 dell\'originale A5 ai 165\xc2\xa0mm\xc2\xb2 dell\'A5X, con un aumento del 25%.' | b'14408513068760083026' | b'\n\nApple A5\n | 957 |
b'Q3326808' | b"\n\nRia de Pontevedra\n\nGeografia\n\nLa Ria \xc3\xa8 situata nella provincia di Pontevedra, nella comunit\xc3\xa0 della Galizia, nel nord-ovest della Spagna.Alla fine dell'estuario si trova il capoluogo di provincia, Pontevedra, riconosciuto come il capoluogo delle Rias Bajas. A sud dell'estuario si trova la comarca de El Morrazo; a nord la comarca dei Saln\xc3\xa9s; a ovest l'oceano Atl\xc3\xa1ntico e la famosa isola di Ons; e, ad est, Pontevedra, la grande citt\xc3\xa0 monumentale delle Rias Bajas della provincia di Pontevedra.Il corso d'acqua che pi\xc3\xb9 si addentra in questo estuario \xc3\xa8 il L\xc3\xa9rez, con una portata media annua di 432 milioni di metri cubi. Le precipitazioni medie annue sono di 1.500 mm. I comuni che circondano l'estuario sono:sulla riva nord: Sangenjo e Poyo; sulla riva meridionale: Pontevedra, Mar\xc3\xadn, Bueu e Cangas de Morrazo.Questi comuni ospitano pi\xc3\xb9 di 200 000 abitanti che, in estate, grazie al turismo, possono raggiungere pi\xc3\xb9 di 350 000 persone, in quanto citt\xc3\xa0 come Sangenjo, durante la stagione estiva, quadruplicano la popolazione. Il comune pi\xc3\xb9 popoloso \xc3\xa8 il capoluogo della provincia, Pontevedra, con 83 000 abitanti, e poi Mar\xc3\xadn, con pi\xc3\xb9 di 25 000 abitanti.\n\nTurismo\n\nLa zona dell'estuario ha una notevole valenza turistica, una delle maggiori della Galizia. Qui si trovano i comuni di Mar\xc3\xadn, con la sua Accademia Navale Militare della Spagna, i turistici Sangenjo, Bueu, Pontevedra oppure Poyo (Pontevedra), e citt\xc3\xa0 come Portonovo o Combarro, con i loro tipici granai.Sulle sue acque, e in sicurezza si possono praticare la vela e la navigazione. Il Reale Club N\xc3\xa1utico de Sanxenxo \xc3\xa8 una delle strutture pi\xc3\xb9 importanti. Da qui \xc3\xa8 partita l'ultima Volvo Ocean's Race.Nel nord e nel sud della regione vi sono anche molte spiagge, le pi\xc3\xb9 popolari sono quelle di Bueu, Aguete, Baltar (Portonovo), Silgar, Mogor, Lourido e Major.Un altro punto interessante \xc3\xa8 la presenza dell'Isola di Ons, appartenente al comune di Bueu e integrato nel Parco Nazionale delle Isole atlantiche, che pu\xc3\xb2 essere raggiunto con traghetti da Sangenjo, Portonovo, Mar\xc3\xadn e Bueu, e le cui spiagge sono eccellenti, oltre ad avere alcune torri di guardia privilegiate sulla foce, da El Grove a Cabo Home, a Cangas de Morrazo.La spiaggia La Lanzada non \xc3\xa8 situata all'interno dell'estuario, ma nelle vicinanze. \xc3\x88 un importante centro turistico e luogo leggendario, quando le donne erano solite fare il bagno nelle sue acque per rimanere incinte. La temperatura media annua delle sue acque \xc3\xa8 di 14 \xc2\xb0C, anche se in agosto \xc3\xa8 di circa 18 \xc2\xb0C.\n\nFauna\n\nLa fauna della ria di Pontevedra \xc3\xa8 molto ricca. I gabbiani a zampa gialla abbondano, ed \xc3\xa8 frequente vedere aironi, garzette, piovanelli, ecc. Vi sono anche molte specie di interesse, tra cui varie specie di molluschi, raccolti dagli abitanti dell'estuario." | b'9034615414228772128' | b"\n\nRia de Pontevedra\n | 1,004 |
b'Q3793598' | b"\n\nIl conte Ugolino (film 1949)\n\nTrama\n\nUgolino della Gherardesca, gentiluomo di carattere ma anche propenso ad avventure sentimentali, \xc3\xa8 inviso alle altre potenti famiglie pisane. Il cardinal Ruggieri, che si finge suo amico, ordisce un complotto contro di lui: ritenuto responsabile della disfatta della Meloria contro la Repubblica di Genova, Ugolino viene murato vivo assieme ai suoi figli maschi. Nonostante sia riuscita a smascherare il complotto, la figlia non riesce ad evitare il raccapricciante destino dei suoi congiunti.\n\nIl personaggio originale\n\nIl conte Ugolino della Gherardesca \xc3\xa8 un personaggio realmente esistito in Toscana nel XIII secolo. Fu un valente soldato, tuttavia presto si scontr\xc3\xb2 con il potere corrotto di Papa Bonifacio VIII e del suo Arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini. Dante Alighieri nel suo viaggio all'Inferno della Divina Commedia lo scorge assieme al poeta Virgilio nell'Antenora. Questa \xc3\xa8 una delle zone pi\xc3\xb9 oscure e profonde dell'Inferno, situata nel Lago Cocito dove \xc3\xa8 conficcato il corpo del demone Lucifero. Secondo le leggi del contrappasso di Dante, Ugolino si macchi\xc3\xb2 di tradimento non seguendo gli ordini del pontefice, nonch\xc3\xa9 schierandosi apertamente ad un partito ostile a quello di Dante e successivamente fu tradito dall'amico Ruggieri. Per questo anche l'arcivescovo \xc3\xa8 collocato nella stessa buca nel ghiaccio con il suo nemico che gli scortica incessantemente il capo con i denti. La scena \xc3\xa8 agghiacciante e Dante chiede al conte di raccontargli la sua storia. Ugolino inizia a ripercorrere i suoi compiti giovanili e successivamente passa alla narrazione del suo tradimento e segregazione nella Torre della Muda (o Torre della Fame). Anche i suoi figli e i nipoti furono rinchiusi con lui nel piano pi\xc3\xb9 alto della roccaforte. Inizialmente i prigionieri venivano nutriti, quando un giorno l'arcivescovo ordin\xc3\xb2 che loro dovessero morire di fame. Ugolino e i giovani soffrivano terribilmente la fame finch\xc3\xa9 non iniziarono ad avere delle visioni. A poco a poco tutti i bambini morirono di fame, supplicando il padre di nutrirli in qualche modo, anche con carne umana. Il padre, rimase fermo e immobile per tutto il tempo, mordendosi di rabbia e di fame i pollici, finch\xc3\xa9 non per\xc3\xac l'ultimo ragazzo; allora scoppi\xc3\xb2 in grida disumane invocando i suoi figli esanimi. Successivamente ebbe un'altra visione in cui mangiava i cadaveri dei pargoli. Probabilmente fece ci\xc3\xb2 per cercare di sopravvivere qualche altra settimana. Finita la storia, Ugolino torna ad azzannare ancora pi\xc3\xb9 ferocemente la testa maciullata dell'arcivescovo." | b'3147942213832872077' | b"\n\nIl conte Ugolino (film 1949)\n | 836 |
b'Q1315662' | b'\n\nT\'Pol\n\nOrigini del personaggio\n\nIl produttore Rick Berman aveva inizialmente pensato ad una versione pi\xc3\xb9 giovane di T\'Pau come ufficiale vulcaniano in servizio sulla nave Enterprise, ma a causa di difficolt\xc3\xa0 giuridiche legate al personaggio originale della serie, i produttori hanno creato T\'Pol.\n\nPanoramica\n\nNell\'universo di Star Trek, T\'Pol \xc3\xa8 stata il primo ufficiale vulcaniano a servire per un tempo prolungato su un vascello umano (il periodo pi\xc3\xb9 lungo mai raggiunto in precedenza era stato di 10 giorni; T\'Pol ha servito a bordo dell\'Enterprise per dieci anni, dal 2151 al 2161). Come sub-comandante in servizio all\'Alto comando vulcaniano, venne collocata a bordo dell\'Enterprise nell\'aprile del 2151, come osservatore del capitano Jonathan Archer e del suo equipaggio, poich\xc3\xa9 l\'Alto comando insisteva che l\'umanit\xc3\xa0 non fosse ancora pronta per l\'esplorazione interstellare. Dopo il successo della missione iniziale dell\'Enterprise, venne confermata la missione esplorativa della nave e T\'Pol richiese di rimanere a bordo.T\'Pol \xc3\xa8 rimasta a bordo dell\'Enterprise nonostante vari tentativi dei suoi superiori di richiamarla su Vulcano. La decisione di rimanere compromise la sua immagine presso i suoi superiori ma accrebbe il supporto del capitano Archer; infine diede le dimissioni dall\'Alto comando e accett\xc3\xb2 un incarico nella Flotta Astrale nel 2154, che le frutt\xc3\xb2 il grado di comandante.All\'inizio T\'Pol venne accolta con risentimento e sospetto dall\'equipaggio della nave terrestre, e fu costretta a guadagnarsi la fiducia dei compagni ufficiali. La mente scientifica di T\'Pol si \xc3\xa8 evoluta da una situazione di fiducia incondizionata ai "dogmi" del Direttorato scientifico vulcaniano ad una di continua interrogazione e scoperta. Anche se non si oppose direttamente alle regole del Direttorato scientifico, la sua esperienza sull\'Enterprise le aveva provato che queste potevano essere sbagliate.T\'Pol \xc3\xa8 sempre stata considerevolmente soggetta alle proprie emozioni, molto pi\xc3\xb9 degli altri vulcaniani, ed ha sempre avuto difficolt\xc3\xa0 ad averne il controllo, una situazione che ha sempre preoccupato sua madre. Le sue emozioni divennero ancora pi\xc3\xb9 difficili da tenere sotto controllo dopo l\'esposizione ad una sostanza tossica, il Trellium-D, che aveva danneggiato la parte del suo cervello responsabile del controllo delle emozioni.Durante l\'intera serie Enterprise, T\'Pol non ha mai pronunciato la classica frase di saluto vulcaniana "Lunga vita e prosperit\xc3\xa0". Con l\'eccezione dell\'episodio doppio "In uno specchio oscuro", T\'Pol non ha mai reso neanche il tradizionale gesto di saluto.' | b'16367745630391387412' | b'\n\nT\'Pol\n | 805 |
b'Q619694' | b"\n\nPok\xc3\xa9mon Nero 2 e Bianco 2\n\nTrama\n\nA due anni dagli avvenimenti di Pok\xc3\xa9mon Nero e Bianco, un allenatore di Alisopoli deve fronteggiare nuovi capipalestra nella regione di Unima, drasticamente mutata e ricoperta di ghiaccio.I videogiochi segnano il ritorno del Team Plasma, di N e di Ghecis. Quest'ultimo vuole utilizzare il potere del Pok\xc3\xa9mon leggendario Kyurem a scopi malefici.Sebbene sia possibile visitare la casa del protagonista di Nero e Bianco a Soffiolieve, non sar\xc3\xa0 possibile incontrare l'allenatore dei titoli precedenti, al contrario di quanto avviene nelle versioni Oro, Argento, Cristallo, HeartGold e SoulSilver.\n\nPok\xc3\xa9mon esclusivi\n\nNel videogioco Pok\xc3\xa9mon Versione Nera 2 non \xc3\xa8 possibile catturare i Pok\xc3\xa9mon Mime Jr., Mr. Mime, Elekid, Electabuzz, Electivire, Pinsir, Skitty, Delcatty, Minun, Numel, Camerupt, Latias, Solosis, Duosion, Reuniclus, Rufflet, Braviary, Reshiram e Kyurem Bianco. Nella versione Bianca 2 non saranno disponibili Magby, Magmar, Magmortar, Bonsly, Sudowoodo, Heracross, Plusle, Spoink, Grumpig, Buneary, Lopunny, Latios, Gible, Gabite, Garchomp, Gothita, Gothorita, Gothitelle, Vullaby, Mandibuzz, Zekrom e Kyurem Nero.\n\nSuccesso\n\nLa rivista giapponese Famits\xc5\xab ha lodato l'introduzione del Pok\xc3\xa9wood, tuttavia ha assegnato ai due titoli un voto di 36/40 contro i 40/40 di Versione Nera e Versione Bianca.Il gioco ha venduto solamente nei due primi giorni oltre 1\xc2\xa0600\xc2\xa0000 copie, rendendolo il terzo gioco che ha venduto maggiormente al lancio per DS dietro a Dragon Quest IX (oltre 2\xc2\xa0300\xc2\xa0000) e i predecessori (2\xc2\xa0600\xc2\xa0000).\n\nRAdar Pok\xc3\xa9mon\n\nIl RAdar Pok\xc3\xa9mon (\xe3\x83\x9d\xe3\x82\xb1\xe3\x83\xa2\xe3\x83\xb3AR\xe3\x82\xb5\xe3\x83\xbc\xe3\x83\x81\xe3\x83\xa3\xe3\x83\xbc Pok\xc3\xa9mon AR Searcher, Pok\xc3\xa9mon Dream Radar) \xc3\xa8 un'applicazione per Nintendo 3DS. Disponibile in Giappone dal 23 giugno 2012, data di pubblicazione di Versione Nera 2 e Versione Bianca 2, permette di catturare Pok\xc3\xa9mon ed inviarli ai due titoli della quinta generazione. In questo videogioco sono presenti i Pok\xc3\xa9mon leggendari Tornadus, Thundurus e Landorus nella loro Forma Totem. Nel videogioco \xc3\xa8 presente la Professoressa Magnolia, amica di Zania." | b'12010750582138897812' | b"\n\nPok\xc3\xa9mon Nero 2 e Bianco 2\n | 808 |
b'Q1026647' | b"\n\nThe Baytown Outlaws - I fuorilegge\n\nTrama\n\nIn Alabama, i fratelli Oodie: Brick, Lincoln e McQueen lavorano come guardie per l'uomo che li ha allevati, lo sceriffo Henry Millard. Con le loro attivit\xc3\xa0 bypassano il sistema legale per assassinare i criminali e riescono a mantenere, nonostante i mezzi poco leciti, il tasso di criminalit\xc3\xa0 il pi\xc3\xb9 basso dello stato. Dopo uno dei loro assalti, vengono avvicinati da Celeste che offre loro 25.000 dollari per salvare il suo figlioccio disabile Rob che \xc3\xa8 stato rapito dal suo ex-marito: il signore della droga Carlos. Il trio accetta ignorando chi sia in realt\xc3\xa0 il rapitore ma questo incarico si rivela pi\xc3\xb9 complicato del previsto, tanto che lo sceriffo locale e un agente dell'ATF, Anthony Reese, gli si mettono alle costole. L'agente ATF rivela a Millard i suoi sospetti sui fratelli Oodie per le morti dei criminali ma Millard \xc3\xa8 intenzionalmente ostruttivo alla richiesta di aiuto di Reese.Gli Oodie vanno a casa di Carlos e assaltano l'edificio uccidendo le guardie ma non riuscendo a uccidere Carlos. Recuperano Rob ma Carlos manda un gruppo di motocicliste alla loro caccia. Le motocicliste trovano i fratelli che riposano in un bar e tentano di separarli l'uno dall'altro per avere la meglio, ma quando Lincoln nota che una di loro si sta allontanando con Rob, le donne li attaccano. I fratelli riescono a ucciderle e a recuperare Rob, ma il massacro finisce nelle notizie con i profili dei tre fratelli forniti dal proprietario del bar, dando a Reese le prove di cui ha bisogno che gli Oodie siano assassini. Brick chiama Celeste per scoprire perch\xc3\xa9 un lavoro cos\xc3\xac semplice coinvolga anche degli assassini; Celeste confessa che Rob proveniva da una famiglia benestante che fu uccisa da Carlos, cos\xc3\xac che lui, come tutore legale di Rob, potesse ottenere un grande fondo fiduciario che Rob avrebbe ereditato per il suo imminente diciottesimo compleanno. Brick fa un ulteriore richiamo a Millard che gli dice che a causa delle prove di Reese, deve disconoscerli e li arrester\xc3\xa0 se torneranno in Alabama.Sebbene non possa parlare con loro, i fratelli si uniscono a Rob. McQueen suggerisce di lasciare l'incarico che si sono presi, ma Brick dice a McQueen che una volta avevano un fratello come Rob che veniva stato picchiato regolarmente dal padre fino a che un venne trovato morto; la somiglianza rende Brick riluttante a lasciare che Carlos riprenda Rob. Un altro gruppo di assassini in un veicolo blindato attacca i fratelli sulla strada e rapisce Rob. I fratelli danno loro la caccia e Lincoln salta sul veicolo blindato, massacrandoli tutti, ma resta gravemente ferito e l'auto dei fratelli \xc3\xa8 rotta. Mentre si cammina lungo la strada, il gruppo viene raccolto da un furgone che passa ed uno dei passeggeri \xc3\xa8 un'infermiera che cura le ferite di Lincoln, ma rimane indebolito. Il gruppo viene lasciato a Vicksburg in Mississipi dove attende Celeste e si prepara per ulteriori attacchi.Reese scopre una foto di Millard mentre recuperava i fratelli da bambini dopo la morte del padre e grossi prelievi di contante che sospetta siano stati usati per pagare i fratelli. Affronta Millard con le prove e lo costringe a rinunciare a difendere i fratelli per una minore condanna al carcere. Millard va con Reese. Una banda di nativi americani arriva e attacca, lasciando Brick e McQueen a difendere Rob e Lincoln. Celeste in seguito arriva e si unisce ai fratelli che riusciranno a uccidere la maggior parte della banda e a impedire di prendere Rob, ma Celeste e Brick vengono fermati e i fratelli si salvano grazie al sopraggiungere di Millard. Millard e i fratelli vengono arrestati; i fratelli forniscono una storia falsa che non coinvolge Celeste, permettendole di prendersi cura di Rob. Il successo di Reese \xc3\xa8 premiato con un trasferimento per gestire il territorio. Carlos viene ucciso da un pacchetto esplosivo inviato da Celeste. 57 mesi dopo, i fratelli vengono liberati dal carcere e ricevono una lettera da Celeste, allegando il loro promesso pagamento di 25.000 dollari, con un nuovo camion che li attende per gentile concessione di Rob." | b'7606420308857007776' | b"\n\nThe Baytown Outlaws - I fuorilegge\n | 1,223 |
b'Q399495' | b'\n\nLingua standard\n\nLa lingua standard \xc3\xa8 la variet\xc3\xa0 di una lingua considerata pi\xc3\xb9 prestigiosa, solitamente per motivi storico-politici.Come tale, si oppone in primo luogo ai dialetti, ma anche alle varianti regionali di una determinata lingua come ad esempio l\'italiano regionale.Le variet\xc3\xa0 linguistiche che non corrispondono alla sua norma vengono raccolte sotto il termine di substandard.\n\nCaratteristiche\n\nUna lingua standard \xc3\xa8 una lingua non marcata, teoricamente neutra: essa \xc3\xa8 dotata di una buona stabilit\xc3\xa0 e della capacit\xc3\xa0 di intellettualizzazione (\xc3\xa8 capace di produrre testi di ogni tipo, dalle variet\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 "basse" a quelle pi\xc3\xb9 formali): la sua identit\xc3\xa0 si costruisce nell\'unificazione delle varie regioni, e al contempo nella distinzione tra altri standard nazionali (ad esempio l\'italiano in confronto al francese, tedesco ecc.). \xc3\x88 dunque un modello, come quello insegnato in un manuale di grammatica, e un punto di riferimento, e come tale \xc3\xa8 anche in parte un\'astrazione.Solitamente la standardizzazione di una lingua occorre per motivi storico-politici ed \xc3\xa8 spesso legata all\'esigenza di disporre di una lingua ufficiale non ambigua, ma talvolta un certo grado di standardizzazione di alcune lingue si \xc3\xa8 raggiunto precocemente per opera di \xc3\xa9lite letterarie, come accaduto per la lingua italiana nata in ambito letterario sostanzialmente dalla modifica ("emendamento") e normalizzazione del dialetto fiorentino del \'300.\n\nLo standard in alcune aree linguistiche\n\nPer quanto riguarda la lingua italiana, si considera come standard la lingua che, a partire dal dialetto toscano, \xc3\xa8 stata epurata da fenomeni che furono considerati come regionalismi perch\xc3\xa9 diffusi soprattutto in quella regione, come la gorgia toscana. Si tratta in sostanza del modello descritto nelle grammatiche. Dal punto di vista fonologico, si tratta dell\'italiano appreso nei corsi di dizione; a parte qualche eccezione assoluta, in Italia nessuno ha questa variet\xc3\xa0 come lingua materna. Si tratta infatti di una pronuncia appresa appositamente per determinati scopi professionali. Il francese standard parlato in Francia e nelle zone limitrofe \xc3\xa8 fortemente orientato verso la variet\xc3\xa0 in uso nella capitale. Per quanto riguarda l\'inglese parlato in Gran Bretagna, esso \xc3\xa8 fortemente orientato verso la lingua in uso presso le classi sociali pi\xc3\xb9 elevate nell\'area londinese.Una situazione pi\xc3\xb9 pluricentrica \xc3\xa8 invece quella della lingua tedesca, anche se in Germania la pronuncia standard \xc3\xa8 quella parlata nella regione attorno a Hannover. Sia come sia, alcuni continui linguistici costituiscono un diasistema quando possiedono pi\xc3\xb9 di una variet\xc3\xa0 standard, nate solitamente in diversi contesti sociopolitici. In questo caso alcune variet\xc3\xa0 linguistiche locali possono essere riguardate come variet\xc3\xa0 sia dell\'una che dell\'altra lingua standard (esempio: inglese, spagnolo e francese come lingua ufficiale negli stati di diversi continenti).' | b'2266944753939648598' | b'\n\nLingua standard\n | 912 |
b'Q16542137' | b"\n\nClasse Bonaria\n\nServizio\n\nLa Olympia Palace entr\xc3\xb2 nella flotta della Minoan Lines l'11 dicembre 2001 sulla rotta pi\xc3\xb9 importante per la compagnia, la Patrasso - Gomenizza - Ancona, grazie all'elevata velocit\xc3\xa0 della nave e alla grande capacit\xc3\xa0 merci di 2.000 metri lineari.Il 10 maggio 2002 fu il turno dell'Europa Palace, che affianc\xc3\xb2 la gemella sulla medesima rotta garantendo il collegamento fra Grecia e Italia centrale in 18 ore. Le due unit\xc3\xa0 servirono anche la rotta Candia - Pireo tra la penisola greca e l'isola di Creta.Dal 2009 i traghetti vennero spostati sulla rotta Patrasso - Gomenizza - Venezia, in seguito all'entrata in servizio di unit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 grandi come le gemelle Cruise Olympia e Cruise Europa che presero il posto sulla rotta da e per Ancona.Durante la crisi economica del 2008 che attanagli\xc3\xb2 l'Europa ed in particolare la Grecia, e ad una conseguente perdita di traffico merci e passeggeri tra Italia e Grecia, la Minoan Lines decise nel 2012 di chiudere la rotta da e per Venezia lasciando le due navi in disarmo o in rinforzo ad altre linee, mettendole di fatto sul mercato.Nell'estate 2012 vennero noleggiate dalla Tirrenia - CIN con lo scopo di sostituire i vecchi e lenti traghetti della classe Strade Romane sulla rotta tra Civitavecchia e Cagliari, rilanciando cos\xc3\xac l'immagine della nuova compagnia appena privatizzata.Le due navi giunsero ai cantieri navali Palumbo di Messina il 19 luglio 2012 per le certificazioni e il cambio nome, ma la fretta di mettere la coppia di traghetti in linea per l'esodo estivo fece s\xc3\xac che le imbarcazioni rimasero con la livrea bianca a righe rosse della Minoan Lines, con l'aggiunta del logo blu Tirrenia sulle fiancate e della T sul fumaiolo.La tratta Civitavecchia - Cagliari venne cos\xc3\xac coperta in 11 ore contro le 15/16 ore delle vecchie navi. Tuttavia, la rotta non venne percorsa alla potenziale velocit\xc3\xa0 di crociera della nave (circa 30 nodi) per via degli elevati consumi che, sommati ad un traffico passeggeri e merci non elevato ed a tassazioni imposte dal Ministero dei Trasporti, l'avrebbero resa antieconomica. Per cui la linea venne percorsa ad una velocit\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 modesta compresa tra i 21 e i 22 nodi, impiegando solo due dei quattro motori disponibili.Le due navi nei mesi di bassa stagione vengono dirottate su altre rotte, come la Civitavecchia - Olbia e la Genova - Porto Torres, rotte dove si rende necessaria una maggiore capienza merci, spostando di conseguenza le unit\xc3\xa0 tipo Bithia, con inferiore capacit\xc3\xa0 di carico su Cagliari.\n\nOrigine dei nomi\n\nL'Olympia Palace fa riferimento all'omonima citt\xc3\xa0 dell'antica Grecia, sede dei giochi olimpici.L'unit\xc3\xa0 Europa Palace, invece, trae ispirazione dalla mitologia greca. Europa era figlia di Agenore e secondo il mito venne abusata da Zeus, per poi diventare la prima regina di Creta.I nomi assegnati sotto la gestione Tirrenia CIN, fanno riferimento alla cultura Sarda. Amsicora fu un militare latifondista cartaginese della Sardegna che condusse la rivolta antiromana del 215 a.C., mentre Bonaria si riferisce a Nostra Signora di Bonaria, patrona della Sardegna e dei naviganti, ovvero la madre di Ges\xc3\xb9." | b'16836390068085205474' | b"\n\nClasse Bonaria\n | 1,020 |
b'Q117242' | b'\n\nSan Giovanni Incarico\n\nTerritorio\n\nSan Giovanni Incarico \xc3\xa8 un comune situato nella parte sud della Valle del Liri.Il lago di San Giovanni Incarico, di natura artificiale, \xc3\xa8 stato formato a met\xc3\xa0 degli anni Quaranta, dalla costruzione di una diga per una centrale idroelettrica sul fiume Liri che attraversava l\'intero paese.\n\nClima\n\nClassificazione climatica: zona D, 1499 GR/G\n\nStoria\n\nSi ritiene che il paese sia stato fondato dalla distruzione di Fabrateria Nova da parte dei Longobardi durante met\xc3\xa0 del V secolo. Gli abitanti di Fabrateria Nova infatti, dopo l\'invasione dei longobardi, si rifugiarono sulle pendici dell\'attuale Colle Formale (un tempo chiamato Colle San Maurizio) che tuttora domina l\'intero paese.Sulla cima del Colle San Maurizio sorge il santuario della Madonna della Guardia, considerata dalla comunit\xc3\xa0 cristiana di San Giovanni Incarico compatrona del paese, insieme a San Giovanni Battista che \xc3\xa8 il patrono.All\'inizio del X secolo, mentre il paese era sotto il dominio feudale di Atenolfo II di Gaeta, sul colle sorgeva una piccola chiesa dedicata a San Maurizio, ma questa venne chiusa al culto in seguito all\'abbandono. Successivamente il paese pass\xc3\xb2 sotto la podest\xc3\xa0 di Riccardo dell\'Aquila. Con le invasioni saracene, avvenute durante il secolo XI, sulla sommit\xc3\xa0 del colle vi fu stabilita una vedetta per avvisare in tempo la popolazione di eventuali minacce imminenti. Fu allora che nella chiesa, sorta inizialmente in onore di San Maurizio, vi fu collocata una statua della Madonna, chiamata appunto Madonna della Guardia perch\xc3\xa9 fungesse da guardiana dalle invasioni al piccolo paese.A partire dal XVI secolo entr\xc3\xb2 a far parte dei possedimenti della casa Farnese per passare nel secolo XVIII nell\'amministrazione degli Stati mediceo farnesiani.Fino all\'unit\xc3\xa0 d\'Italia rimase sotto la giurisdizione del Regno delle Due Sicilie, nella regione denominata "Terra di Lavoro". Sulla piazza principale del paese infatti, si pu\xc3\xb2 ammirare la fontana cosiddetta "borbonica", fatta erigere da Ferdinando IV di Borbone, come attesta l\'iscrizione posta su di essa. Inoltre al confine con il comune di Falvaterra, sono ancora visibili i cippi confinanti che delimitivano il territorio dello Stato Pontificio da quello del Regno di Napoli.\n\nEvoluzione demografica\n\nAbitanti censiti\n\nReligione\n\nLa popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell\'ambito della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo\n\nAmministrazione\n\nNel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volont\xc3\xa0 del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, San Giovanni Incarico pass\xc3\xb2 dalla provincia di Caserta a quella di Frosinone.Fa parte della Comunit\xc3\xa0 Montana XVI Monti Ausoni di Pico.' | b'5878994530181725735' | b'\n\nSan Giovanni Incarico\n | 884 |